Sono tornato a casa adesso dopo quasi due ore di dibattiti filosofici. Ora mi sto incazzando, seppur con la solita pacatezza.
Ho visto le tue opere grafiche e ti devo dire una cosa: all'inizio sono rimasto "rapito" e volevo persino comprare il tuo meraviglioso libro poi ho letto che ti aiuti con il computer e mi sono cascate le palle.
Che metodo devo usare per questa cagata pazzesca? esiste un metodo preciso che si possa elaborare collettivamente su un forum? stampa le frequenze di ogni singola traccia poi subentro io con la metafisica della presenza di Derrida, poi interviene il professore di matematica a spiegarci come sia possibile passare dalla geometria euclidea a quella non euclidea, poi ri-subentro io citando Deleuze-Cacciari e inizio a criticare i critici tranne Mario Bortolotto?
Sono venti anni che seguo queste sonorità, saprò distinguere l'oro (un esempio: B12) dalla spazzatura progettata su ableton? B12 mi ha commosso e soprattutto mi ha permesso di costruirmi influenzato anche da Reynolds una meta-geografia spirituale (1991-1996), questo al massimo lo penso a livello di funzione: che cosa intendo per funzione: segmento alcune punte di un brano per i miei mix su audacity.
A livello ermeneutico i B12 mi aprono non un universo, ma un pluriverso. Hopkins a livello ermeneutico al massimo mi apre la porta del cesso.
Non sopporto l'arroganza di determinati utenti... vogliamo andare fino in fondo per questo sarcoma e allora per fare un esempio MOLTO semplice: per i live più sperimentali di Henry COW devo chiamare attraverso una seduta spiritica Scoto Eriugena e far iscrivere sul forum Severino?
Su Autechre non parlo: il mio libro è finito ormai ho confessato privatamente chi lo pubblicherà (e ti cadranno le palle) e ovviamente non si chiamerà SNEZANA e in seconda battuta sto iniziando la mia sfida più grande, che molto probabilmente mi porterà alla morte cerebrale, scrivere un saggio filosofico su AE che come ha scritto Giuliano e Paloz hanno finalmente portato la musica elettronica, ma io oserei dire la musica, veramente DOPO Xenakis.
Disegnare è una delle cose più difficili che possano esistere sulla faccia della Terra, ma pensare credimi non è così difficile. Come ho scritto nel mio romanzo questo fantomatico UNO che ci sta ancora angustiando a livello globale può essere stratificato, lacerato pezzo dopo pezzo in una diversa forma di complessità ramificata a sua volta in strutture binarie semplici (Aristotele non è mai morto).
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE