c'è tanto da scrivere, tanto d'approfondire, tanto da delirare
intanto non mi faccio remore anche davanti a ciò che è stato tragico ed ha toccato probabilmente in maniera drammatica qualcuna delle nostre famiglie (mia compresa)
appunto perchè mi fa schifo il male, tratto in maniera spietata e fredda anche questi mostri. Non li evito, non faccio finta che non siano mai esistiti non interessandomene e non approfondendone i molteplici aspetti.
Non bisogna aver paura di guardare in faccia la realtà o quello che è stato. Credo che in questo forum si è abbastanza maturi ed istruiti per saper discernere l'aspetto storico, ma pure estetico folcloristico dell'argomento in topic, dall'aspetto tragico e umano.
Non dovrebbe servire questa mia precisazione, ma forse sarebbe stato meglio un attimino tranquillizzare i più sensibili tra di voi.
Quindi inziamo ad entrare un pochino più in profondità in topic.
Per chi con leggerezza scherzosa liquida questa sfida infame con una netta scelta a sinistra, beh io sono di segno opposto, per una serie di motivi anche piuttosto impegnativi da esporre.
Per una più facile e veloce analisi comparo le due idologie in vari aspetti, ed è anche per questo, per alleggerire il fardello, ho deciso di contrapporle.
Non potrei mai sostenere un pensiero politico che vuole la morte delle religioni.
I falò di crocifissi,di reliquie,di icone e la distruzione degli edifici sono stati eventi impressionanti, soprattutto per un popolo così devoto all'ortodossia cristiana. Non si è andati contro a una minoranza (nel caso Nazi, il giudaismo), ma addirittura contro la sprirtualità stessa del popolo russo. Una specie di suicidio collettivo, una specie di patricidio.
Non per nulla questo ateismo fondativo è durato lo spazio di qualche lustro:
dagli inzi leniniani alla seconda guerra mondiale. Come non ricordare lo Stalin che volle far volare su di un aereo militare l'icona di Maria Vergine sui cieli di Mosca quando i tedeschi erano a qualche kilometro di distanza.
Lo spirito russo è stato risevegliato dal dittatore permettendo ancora il culto dei santi, oltre che degli eroi dello zarismo.
Da li in poi non si è più tornati indietro.
Ma la grande truffa della spogliazione dello spirito nel popolo russo è che l'intellighenzia sovietica, sottobanco, non ha mai cessato di credere nel divino o praticare culti più o meno oscuri. Il cosmismo, corrente filosofica che unì le più disparate persone del tempo, da scienziati ad artisti e letterati influenzò profondamente il comunismo fu per molto tempo tollerato, con tutto il suo aspetto occulto.
Riguardo al problema ebraico invece possiamo dire che non ci fu mai stata una precisa presa di posizione antisemitica, anzi uno dei più fidati collaboratori di Stalin era ebreo. Ma una loro ghettizzazione era nel progetto di Stalin, ci fu infatti una deportazione consistente di ebrei per nuovi insediamenti umani in zone dell'estremo est russo proprio per contenerli allontanandoli dal cuore del paese.
Molto diverso il rapporto con lo spirito divino nel nazionalsocialismo e qui c'è davvero molto da scrivere ed approfondire...
(continued)