Comprai questo disco a Londra, ovviamente non nel 1991, perchè a quell'epoca ero veramente troppo piccolo per certi suoni che definire estremi è poca cosa.
Mi imbarazza moltissimo quando devo aprire topic che in qualche modo non prevedano deviazioni sul tracciato principale, ma davanti a gemme del genere bisogna fare i seri e concentrarsi.
Dopo l'intermezzo: erano inglesi, fottutamente innamorati dei coevi GODFLESH ma a livelli di lyrics (le leggo ancora adesso sul booklet) sono un abominio davvero festoso contro tutta quanta l'umanità del bene e del male, un nihil ad oltranza che paradossalmente rovinano pragmaticamente con una perizia sonica da dieci e lode.
Drumming: a differenza dei Godflesh, qui abbiamo un ottimo turnista che tiene i tempi di un possibile clash tra death metal e deriva trash con tempi a tratti vicini pericolosamente alla metronomia dei Godflesh.
Chitarre e sampling devastanti: snuff electricity che potevano a livello produttivo a portarli già solamente con questo album a livelli enormi, tipo una versione più morbosamente insana dei Faith No More senza l'ebefrenia di Patton: spirali, corrosioni echo, phasing che nella loro brutalità riescono a stordirti proprio a livello psichedelico. Roba che verrà ripresa ma senza gusto, da cose ignobili come FEAR FACTROY e KORN. Ma il chitarrista in questo caso NON ha studiato il death metal ma il blues psichedelico britannico.
Vocalist: enorme, come i testi che vomita dal primo all'ultimo istante. a livello di puro espressionismo infernale (bisogna pure credere a qualche cosa?) in questo disco è quasi superiore a Justin e vi posso assicurare... è come stare nella placenta e lentamente frustati dai nipotini di Sade-Stalin.
Ci sono momenti in cui davvero l'assioma zorniano che il death metal, il grind industrial è una deriva jazz o post jazz, ci sono momenti in cui mi sembra di sentire zio Ornette che mi invitano in qualche bondage party dalle parti di Osaka 1991, dove girava della pessima droga ma la fantasia superava l'arte stessa, eravamo un sogno sordido dentro un incubo post umano.
I Neurosis veri, nascono anche da questi solchi brutti, schifosi ma che amo da impazzire: attorno al 27-28 minuto il fango, il cingolato bellico si è trasformato in pura armolodia post Slayer e purtroppo non raggiunge o meglio non riesce a mettersi in contatto con altri pianeti come quelli di un Belew.
Per coloro che amano le band citate e i primissimi TOOL.
PS: lo ascoltai di notte, in albergo a pochi metri dalla Stazione Vittoria, strafatto di stanchezza, fu la più bella ninna nanna della mia ancor giovane vita.