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Grandi Protagonisti Di Un Qualche Secolo


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76 replies to this topic

#1 Reynard

    No OGM

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Inviato 01 dicembre 2017 - 22:39

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Ecco a voi un grande protagonista del XIV secolo: Carlo II di Navarra detto Carlo il Malvagio.

 

 

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Essendo piuttosto malato, i suoi medici decisero che il modo migliore per farlo guarire fosse avvolgerlo in bende intrise di alcool e lasciarlo macerare qualche ora. Le bende erano state avvolte molto strette e chiuse con un grosso filo di sutura. 

Arrivato il momento di farlo uscire dal bozzolo alcolico, il suo cameriere, non riuscendo a tagliare i punti, ebbe una gran pensata.

Bruciarli con una candela. 

Ed ecco come morì uno dei personaggi più  controversi del Trecento.


  • 50
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#2 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 01 dicembre 2017 - 23:12

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Si è scoperto nel 2010, da un'analisi dei suoi resti, che l'astronomo Tycho Brahe (1546-1601) non è morto per avvelenamento come si credeva; è stata invece confermata la versione di Keplero secondo cui Brahe, trovandosi a un banchetto, per non sembrare scortese ha trattenuto la pipì fino a farsi esplodere la vescica. E' morto undici giorni dopo.


  • 28

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#3 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 02 dicembre 2017 - 11:16

Topic bellissimo


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Adescatore equino dal 2005

#4 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 02 dicembre 2017 - 11:25

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Thread sponsored by sancane.tumblr.com

 

 

Reggie McNamara  1887 - 1970   (con dedica a Mick Wall - Non tornare!)

 

YQjh58S.jpg

Detto Iron Man. Famoso per il numero impressionante di incidenti drammatici ed ossa rotte in gara. Rinomato per essersi operato il quarto giorno di una competizione di sei giorni e di essere arrivato ugualmente Secondo. Si è schiantato fino a 20 volte in una SOLA GARA. Il ciclista che ha patito più disgrazie nella storia del Ciclismo. Solo negli anni 30 riportò 17 fratture della clavicola, cranio, naso e entrambe le gambe una volta ciascuno, 5 commozioni cerebrali e 500 punti di sutura per 47 cicatrici. Sposò un’infermiera conosciuta durante una degenza. Vinse più di 1000 gare in 30 anni di attività.  GRANITICO

 

 

 

John Joseph Merlin   (1735 - 1803)   L’inventore dei pattini.

 

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Durante un trattenimento di ballo dai Conti Carlisle a Londra, tra ospiti di condizione signorile e di grande apparato, mise in atto una brillante promozione commerciale per la sua creazione al gran debutto. Irruppe durante il concerto di Johann Christian Bach (figlio di Johann Sebastian Bach) e gli strappò di mano il violino sfrecciando sui pattini travestito da cameriera. Si gettò dunque con entusiasmo nel cuore della festa, tra lo stupore degli astanti, suonando il rinomato strumento a gran velocità ribadendo l’acume della sua infallibile tecnica di mercato. Si accorse troppo tardi di aver omesso dal suo prospetto, nella sollecitudine di sbalordire, i sostanziali dispositivi per FRENARE.  Si schiantò dunque contro una preziosissima specchiera del 500, distrusse il violino di Bach, trapassò la vetrata urlando e cadde nella tromba delle scale, procurandosi spezzature multiple e intense lesioni nella dignità.  Fu cacciato ad ombrellate dalla Corte, inseguito coi fucili a sale e la popolarità dei pattini fu rinviata di circa cento anni.  Ossequio al valore.

 

 

Cesare Lombroso (1835 - 1909)

 

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Ossessione per il fuoco, Adorazione di falsi Dei, Atti sessuali con le statue, Disturbi clinici non strutturali, Furti di rame, Abbordare giovanissime vittime vestito da poliziotto, Vipere volanti, Strage di boston, Il mistero dell'orologio svizzero ritrovato in un'antica tomba cinese, Terrore Notturno, Ingestione di sabbia, Efebofilia, Malfunzionamento orribile dei cieli, I suoni dell'Apocalisse spiegati dalla scienza, Estetica della delusione, La ruga del cretino e l'anomalia del cuoio capelluto, Dante epilettico.

 

 

 

 

Joshua Abraham Norton   (1811 – 1880)  Il vecchio dissennato che un giorno si autoproclamò, con il nome di Norton I, Imperatore degli Stati Uniti d’America.

 

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“A perentoria richiesta e desiderio di una larga maggioranza di questi Stati Uniti, io, Joshua Norton, un tempo cittadino di Algoa Bay, Capo di Buona Speranza, e oggi e per gli ultimi scorsi 9 anni e 10 mesi cittadino di San Francisco, California, dichiaro e proclamo me stesso Imperatore di questi Stati Uniti”
La sua rivendicazione ebbe un esito imprevedibile. I cittadini di San Francisco cominciarono a rivolgersi a lui col titolo imperiale, i poliziotti ben accolsero di fare il saluto al suo passaggio, fu ospitato gratis dai principali hotel e ristoranti della città, non pagò mai i mezzi pubblici e cominciò persino a a stampare delle note di credito da 5 e 10 dollari, che i negozi accettavano di buon grado come forma di pagamento. Joshua diventò effettivamente l’Imperatore Norton, l’intera città lo trattò da sovrano, e lui come tale visse. Nel 1880 ai suoi funerali si radunarono più di 30mila persone. A segnare la sua tomba è stata posta una grande pietra con impresso il suo buon nome: “Norton I, imperatore degli Stati Uniti, Protettore del Messico”. LEGITTIMO TRONO E ALTARE

 

 

Gifford Pinchot   (1865 - 1946)

 

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Il governatore della Pennsylvania che nel 1924 condanno'all'ergastolo un cane reo di avergli masticato i cuscini del divano.

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Il cane Pep finì i suoi giorni nel Penitenziario di Eastern State. Diritto penale, brevi cenni di evoluzione storica. DRASTICO


  • 17

When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#5 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 02 dicembre 2017 - 11:35

Boris-Sagal-Omega-Man.jpg

Boris Sagal, XX secolo.

Sagal was killed in an accident during production of the miniseries World War III, when he was partially decapitated after walking into the tail rotor blades of a helicopter in the parking lot of the Timberline Lodge in Oregon. An investigation revealed that he turned the wrong way when exiting the helicopter.
  • 2

#6 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 02 dicembre 2017 - 12:18

Franz Reichelt (XX secolo)

 

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Di mestiere sarto, Reichelt è conosciuto per la morte accidentale, filmata dai giornalisti, mentre tentava di volare lanciandosi dal lato interno del primo piano della Torre Eiffel (a 60 m da terra) con un paracadute di sua invenzione. Erano le 8:30 del mattino e Reichelt, salito su di uno sgabello posto vicino alla spalletta, dopo qualche esitazione si lanciò nel vuoto. Fu il primo a tentare questa ardua impresa ma il paracadute non si aprì e l'uomo si sfracellò al suolo.


Spoiler

 


  • 4

#7 markmus

    cui prodi

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Inviato 02 dicembre 2017 - 12:39

mi rifiuto di credere esista al mondo un forum migliore di ondarock. 


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#8 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 02 dicembre 2017 - 12:58

Da Sancane:

 

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William Buckland
 
(1784 - 1856)
 
Illustre geologo, paleontologo e mangiatore insaziabile
 
Per curioso scandaglio scientifico volle assaggiare ogni sorta di specie animale esistente
 
Allevava in casa risme rare di bestie esotiche col solo proposito di degustarle
 
Sosteneva che gli animali più disgustosi al palato fossero la talpa e il moscone
 
Una volta, nel Museo di Nuneham si bloccò davanti il cuore conservato in una teca di Luigi XIV
 
Esclamò
 
“Ho assaggiato molte cose strane nella vita, ma non ho mai mangiato il cuore di un re”
 
E prima che potessero ostacolarlo, ingurgitò il muscolo cardiaco, e la preziosa reliquia andò perduta per sempre
 
INGORDO
 
 
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Martino I d'Aragona
 
Il Re morto di risate
 
Nel 1410, collassò per insufficienza cardiaca per le incontrollabili risate mentre guardava il suo asino mangiare dei fichi
 
ONIRICO
 
 

  • 7

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#9 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 02 dicembre 2017 - 16:38

Jean Baptiste Lully, compositore italofrancese del seicento.

407px-Jean-Baptiste_Lully_1.jpeg

 

Lully si ammalò seriamente, forse anche a causa della sua condotta di vita, intensa e logorante. L'8 gennaio del 1687 stava provando il Te Deum – da lui scritto dieci anni prima – per farlo eseguire come ringraziamento della recente guarigione del re, quando si ferì, battendo violentemente sul piede con il pesante bastone di metallo usato per segnare il tempo. La ferita si infettò, complicandosi in cancrena e, per tentare di salvarlo, i medici proposero l'amputazione della gamba; Lully rifiutò. [...] [F]orse, sperò di poter guarire soltanto curandosi. La malattia fece il suo corso nefasto. Il 22 marzo 1687, dopo oltre due mesi di penosi travagli, Giovanni Battista Lulli morì [...].

  • 1

Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#10 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:21

 

Jean Baptiste Lully, compositore italofrancese del seicento.

407px-Jean-Baptiste_Lully_1.jpeg

 

Lully si ammalò seriamente, forse anche a causa della sua condotta di vita, intensa e logorante. L'8 gennaio del 1687 stava provando il Te Deum – da lui scritto dieci anni prima – per farlo eseguire come ringraziamento della recente guarigione del re, quando si ferì, battendo violentemente sul piede con il pesante bastone di metallo usato per segnare il tempo. La ferita si infettò, complicandosi in cancrena e, per tentare di salvarlo, i medici proposero l'amputazione della gamba; Lully rifiutò. [...] [F]orse, sperò di poter guarire soltanto curandosi. La malattia fece il suo corso nefasto. Il 22 marzo 1687, dopo oltre due mesi di penosi travagli, Giovanni Battista Lulli morì [...].

 

 

Fra l'altro "gli si deve" https://www.youtube....h?v=8_VcCU9Pewk


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#11 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:46

Lully è l'idolo di un tizio che conosco, a sua volta grande protagonista: suonatore di clavicembalo, ex tossico, nazista dichiarato e quindi antisemita e razzista, processato per stupro e sequestro di persona, fotografo professionista, alcolizzato, membro di una setta satanica, protegè della curia lucchese. Non sto scherzando, esiste davvero
  • 3

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#12 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:49

Jean Baptiste Lully, compositore italofrancese  italiano del seicento (vero nome Giovanni Battista Lulli)

 

perdona la pignoleria


  • 0

When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#13 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:50

Bellissimo thread, occhio a non farlo diventare troppo Sancane. Per quanto sia ovvio rendergli omaggio!


  • 0

#14 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 02 dicembre 2017 - 18:24

Valgono anche gli animali? Perchè qua bisogna parlare  di

 

MARY L'ELEFANTE

 

Cito da wikipedia: "L'11 settembre del 1916 un giovane operaio di nome Red Eldridge, era stato assunto dal circo come assistente dell'addestratore d'elefanti. La sera del 12 settembre venne ucciso dall'elefantessa a Kingsport, Tennessee, durante la tipica marcia pubblicitaria del circo. Alcuni tra i testimoni dell'accaduto dissero che Red aveva pungolato Mary con un gancio, perché si era fermata a raccogliere una fetta di cocomero da terra con la proboscide. Nonostante fosse stato avvertito del comportamento di Mary, Red la pungolò col gancio per farle riprendere la marcia. Infuriata, l'elefantessa afferrò l'incauto operaio con la proboscide e lo lanciò contro uno stand di bevande lì vicino. Poi infierì sul malcapitato, poggiando una zampa sulla testa di Red e schiacciandogliela."

 

In seguito al misfatto, Mary venne impiccata, come da foto:

 

Elephantmary.jpg


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#15 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 02 dicembre 2017 - 18:56

Elephantmary.jpg

 

elle non rispondere alla provocazione


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#16 simon

    Scaruffiano

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Inviato 02 dicembre 2017 - 19:22

GILLES de RAIS

 

gilles-de-rais-1.jpg

 

 

Il mondo della storia è particolare. E' un mondo senza vie di mezzo, dove tutto è o bianco o nero, dove gli eroi nazionali vengono ricordati in maniera epica e quasi mitica, mentre i cattivi sono spesso disegnati come mostri senza anima.
Tra questi ultimi, troviamo Gilles De Rais, un nobile francese del XV secolo, un ufficiale militare che aveva combattuto al fianco di Jeanne D'Arc e che, al termine della Guerra dei Cento Anni, si ritrovò ad essere uno degli uomini più ricchi e potenti della Francia. Ottenuta la carica nobiliare di Barone su "raccomandazione" del nonno, un uomo molto influente che ricorreva al nepotismo per controllare più territori possibili, è probabile che la "caduta" di De Rais fu causata sopratutto alla sua ingenuità politica e al suo edonismo che lo portò a dissipare la gran parte dei propri averi. 
Gilles De Rais non è però ricordato né per il glorioso passato militare né per gli sfortunati giochi di potere. La storia racconta che Gilles nascose per molti anni il lato oscuro della sua personalità, un lato scuro e sinistro che lo spinse a rapire, torturare e uccidere centinaia di bambini, figli di contadini per la maggior parteSi tramanda inoltre che l'ufficiale usasse circondarsi di stregoni e alchimisti esperti in magia nera, con i quali cercava la formula per trasformare il metallo in oro.

Arrestato e minacciato di tortura, Gilles confessò di essere un omosessuale e un pedofilo. Due reati che a quel tempo erano puniti con la confisca di tutte le proprietà e con la pena di morte. 
La storia ci consegna così Gilles De Rais come uno dei peggiori e più sadici assassini dell'umana esistenza. La maggior parte degli studiosi lo descrive come un cavaliere al servizio del Re, che una volta in pensione trascorse il tempo libero a violentare e uccidere ragazzini. 
Altri invece sostengono che sia rimasto vittima di una congiura, perché è impossibile che sia riuscito a rimanere impunito per tutti quegli anni. Secondo questa ipotesi, De Rais sarebbe stato accusato con delle finte prove e condannato da un tribunale truccato, dal quale non riuscì a difendersi a causa della sua scarsa intelligenza. Un eroe di guerra, rimasto vittima di alcuni giochi di potere.
Per capire meglio Gilles De Rais e la sua storia, dobbiamo innanzitutto cercare di immaginarci la società in cui si svolgono i fatti. La Francia del 1400 è un paese tormentato dalla guerra, dalle pestilenze, dalla violenza e dagli intrighi politici. Un paese dove le cariche nobiliari e il potere vengono svenduti al miglior offerente, mentre i matrimoni strategici sono all'ordine del giorno. 

Gilles nasce nel 1404, presumibilmente a Champtoce, in uno dei tanti castelli di proprietà della sua famiglia, chiamato la Torre Nera. 
La Francia è ancora in guerra con l'Inghilterra a causa della disputa sull'erede del trono francese. 
La causa della guerra risale al 1066, quando William il Conquistatore, Duca di Normandia, aveva invaso l'Inghilterra e ne era diventato Re. Le discendenze, la disputa su alcuni territori importanti come le Fiandre e diversi matrimoni combinati in 300 anni di storia hanno fatto il resto.
La guerra è scoppiata ufficialmente nel 1337, ma è risaputo che la Guerra dei 100 Anni sia stata piuttosto un insieme di battaglie sanguinose, separate tra loro da molti anni di tregua e alleanze momentanee.
Negli anni dell'infanzia di Gilles, sul trono inglese siede Enrico V, che è riuscito nell'impresa di riappacificare Inghilterra, Scozia e Galles e adesso pretende il trono francese.
A Parigi invece regna Carlo VIdetto Il Pazzo. Carlo è malato di schizofrenia, porfiria e disturbi bipolari. Sono note a tutti le sue famigerate "crisi", durante le quali il Re fa le cose più strane.
Una volta, sul finire del 1300, attaccò e uccise i soldati che gli facevano da scorta. Durante un'altra crisi, Carlo dimenticò il suo nome, ignorò di essere re e fuggì terrorizzato dalla moglie. Non riconobbe i figli, sebbene identificasse il fratello ed i consiglieri e ricordasse i nomi delle persone defunte. In alcuni degli attacchi successivi, egli vagò per il palazzo ululando come un lupo, si rifiutò di fare il bagno per mesi e soffrì dell'allucinazione di essere fatto di vetro. 
Con un personaggio del genere a governare, il paese si ritrova diviso in diverse regioni, ognuna delle quali governata da un feudatario che dispone di grandi poteri, come coniare monete e fare leggi. In cambio il governo francese si accontenta di disporre dei servigi degli eserciti di questi Signori.
I primi anni di vita del giovane De Rais sono a noi sconosciuti. Come la società dell'epoca imponeva, è probabile che sia stato cresciuto come un "adulto in miniatura", trattato in maniera fredda e senza amore. Raggiunti i 7 anni, considerata l'età della ragione, probabilmente è stato istruito nelle discipline artistiche e umanistiche, costretto a recitare a memoria alcuni passi di letteratura greca e latina, addestrato nelle arti militari e nel bon ton. 
Gli archivi descrivono Gilles come uno studente capace ed esperto nel campo militare, quanto goffo e grezzo nelle arti politiche. Sin da bambino viene quindi etichettato come individuo non all'altezza delle cospirazioni machiavelliche su cui si basa la Francia dell'epoca.
Il 25 ottobre del 1415, giorno di San Crispino, i due eserciti si fronteggiano sul campo di battaglia di Agincourt. Sarà una battaglia dura, ma alla fine l'esercito inglese, diretto da Enrico V in persona, la spunterà. Il Re inglese, al termine del combattimento, decide di uccidere gli 11 mila francesi catturati, per evitare di incontrarli in un'altra battaglia futura. Fra di loro ci sono molti nomi importanti dell'aristocrazia francese. Uno di questi è Amaury De Craon, zio di Gilles De Rais (all'epoca 11enne).
Fu la prima delle tre perdite significative che il giovane Gilles subirà in quegli anni. 
Sua madre, Marie, muore durante la Festa dell'Epifania dell'anno dopo. Suo padre, Guy, muore invece pochi mesi dopo, ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia.
Nel proprio testamento, l'uomo lascia precise istruzioni affinché, per nessun motivo, i suoi due figli, Gilles e Rene, vengano affidati alla famiglia De Craon, dalla quale veniva sua moglie. 
Anche in questo caso, i giochi di potere hanno la meglio e Jean De Craon, rimasto senza eredi, decide di venire meno alle volontà del proprio genero per il bene dei propri possedimenti. Così, verso la metà del 1416, Gilles e suo fratello si trovano affidati alle cure del terribile nonno .

Jean De Craon è un abile politico e cospiratore, sono pochi i personaggi storici che possono competere con le sue intricate macchinazioni. Agisce senza una coscienza e fa di tutto per raggiungere i propri scopi, principalmente legati al profitto. Non a caso, è il secondo uomo più ricco della Francia. 
La sua influenza negativa si riversa immancabilmente sui due bambini. Mentre nei castelli dei loro genitori erano stati istruiti nella morale, nella religione e nelle discipline umanistiche, nel castello del nonno, situato a Champtoce, vicino alla Loira, vengono istruiti nelle arti militari e vengono plagiati dalla particolare morale di Jean. E'probabile che Gilles abbia sviluppato proprio in questo castello la perversione e la follia che esploderanno in età adulta.
Quando Gilles compie i 13 anni, Jean negozia il matrimonio tra lui e Jeanne Peynel, la figlia del Duca di Normandia. La ricchezza in dote alla piccola Peynel è pari a quella di Gilles e il matrimonio avrebbe reso la casata De Craon la più potente e ricca della Francia intera, per questo il Parlamento riesce a trovare in breve tempo un motivo abbastanza valido per impedirlo. Dieci mesi dopo, Gilles viene dato in fidanzato alla nipote del Duca della Borgogna. Anche questo matrimonio salterà, ma gli archivi storici non sanno spiegare il motivo. 
Passano due anni e il 16enne De Rais è costretto dal nonno a rapire Catherine Thouars, una sua cugina erede di numerosi terreni. Jean fa rinchiudere nelle segrete del castello tre parenti della giovane che si erano avventurato in un'operazione di salvataggio, poi, nel 1420, sposa i due ragazzini e comincia le negoziazioni con il padre della ragazza, Milet Thouars. L'uomo però muore misteriosamente qualche tempo dopo e, in seguito alla liberazione degli ostaggi, Jean riesce a far riconoscere il matrimonio dalle autorità ecclesiastiche. 

Gli anni successivi scorrono "tranquillamente", fino a quando, nel 1429, Gilles De Rais diventa consulente e primo generale di Giovanna D'Arco.
Dopo numerose e faticose battaglie, i due riescono a liberare Orleans e a scortare sano e salvo il nuovo erede al trono fino a Riems, la città dell'incoronazione dei Re francesi. 
In quel periodo, Gilles riceve la massima carica militare francese e diventa molto potente, ma la sua ormai risaputa ignoranza politica lo lascia scoperto a diversi cospiratori che lo colpiranno molto presto.
Nel frattempo, nel 1432, anche Giovanna D'Arco cade vittima delle macchinazioni di un consigliere del Re e viene bruciata come eretica, mentre il nonno di Gilles, Jean De Craon, muore di malattia.
Sul letto di morte, l'uomo si pente di aver vissuto in maniera immorale e di aver cresciuto una persona spietata come suo nipote. Nel testamento, per farsi perdonare di tutto il male che aveva procurato in vita, l'uomo lascia tutte le proprietà ai contadini del luogo, mentre i soldi vengono destinati a un fondo per edificare due ospedali. Ai nipoti viene lasciata la spada personale.
Francesi e inglesi raggiungono un accordo e la Guerra dei Cento anni finisce. I nobili sciolgono i loro eserciti e tornano a gestire i propri terreni.
Tornato a vivere a Champtoce, Gilles si accorge ben presto che la vita sedentaria da eroe di guerra in pensione non fa per lui. La pratica militare in quegli anni aveva contribuito a celare la sua bramosia di morte, ma ora non c'è più nessuna battaglia da combattere. Memore delle stragi di nemici, il suo corpo desidera tornare a provare l'eccitazione del sangue che scorre fuori dal corpo di una vittima. 

Gli archivi dell'epoca non sono molto precisi, ma la prima vittima di De Rais dovrebbe risalire al 1432, quando l'uomo si trasferisce con i suoi cortigiani al castello di Machecoul.
La vittima è un anonimo garzone di 12 anni, che un cugino di Gilles aveva mandato al castello per consegnare un messaggio. Alle autorità verrà raccontato che il bambino è stato rapito da una banda di briganti dei boschi.
Vestiti con gli abiti migliori e invitati a un banchetto, i bambini vengono trascinati dopo il pasto in una stanza nascosta, dove sono ammessi solo De Rais e i suoi servitori più fedeli.
Qui la vittima di turno viene appesa per il collo ad un gancio di ferro e quindi stuprata diverse volte. Tra una violenza e l'altra, Gilles De Rais toglie il ragazzo dal gancio e gli fa coraggio, consolandolo. Ad un certo punto, durante uno di questi gesti di conforto, il ragazzo viene ucciso. 
Gli sventurati vengono assassinati in diversi modi, dalla decapitazione al taglio della gola. A volte vengono smembrati, altre volte vengono presi a bastonate sull'osso del collo. In alcuni casi, l'assassino si siede sulla loro pancia, facendosi un sacco di risate e masturbandosi nel vederli soffocare. Quando Gilles dispone di più teste decapitate, improvvisa macabre gare di bellezza.
De Rais fa forgiare anche una spada speciale, una spada a doppia lama corta e molto spessa, che lui chiama braquemard e che viene utilizzata appositamente per sgozzare i bambini.
Difficilmente le vittime vengono lasciate vive per più di una sera e occasionalmente il Barone ha rapporti anche con i loro cadaveri oppure gioca con le loro viscere.
I corpi vengono poi cremati e gettati nel fossato.
Gilles non è solo. Agisce con i suoi cortigiani. Non si sa con certezza fino a che punto siano costretti a reggergli il gioco e fino a che punto siano invece esseri perversi come il loro padrone. Uno dei principali coinvolti è un giovane, soprannominato Poitou, inseparabile braccio destro di Gilles. Originariamente arrivato nel castello come vittima, è stato risparmiato per la sua straordinaria bellezza e promosso al grado di complice.
Si sa inoltre che alcune persone procacciavano le vittime per lui.
Uno di questi è il cugino, Gilles De Sille, che gli manda numerosi bambini con qualche scusa, come il ragazzo-messaggero che ha dato inizio alla carneficina. Un altro procacciatore di vittime è Roger Briqueville, mentre che un'anziana donna senza nome, soprannominata da tutti "La Meffraye", si aggira per i borghi contadini rapendo alcuni bambini.
Tutte queste persone confesseranno i loro crimini durante il processo a De Rais e saranno punite.

Ben presto cominciano a girare strane voci sul castello di Machecoul, tanto che la gente trasale innanzi ai viandanti che dichiarano di venire da lì.
Le numerose scomparse di bambini dai villaggi mettono in allarme la popolazione contadina. De Sille sparge la voce che i bambini sono stati consegnati al Re d'Inghilterra, secondo un patto di pace, e che saranno educati come paggi di corte. Gli archivi non ci sanno dire se queste voci bastarono a placare l'opinione pubblica, ma di sicuro le scomparse continuarono senza freno.
Anche misticismo, spiritualità e religione giocano un ruolo importante nella vita di Gilles De Rais
E' proprio il conflitto tra questo suo aspetto religioso e caritatevole con i crimini che avrebbe confessato sotto tortura che spinge molti studiosi a dubitare della reputazione criminale che accompagna il nome di Gilles da secoli. 
Fervido e generoso sostenitore della Chiesa, De Rais fa edificare numerose cappelle e addirittura una cattedrale, stipendiando anche gli ecclesiastici necessari a svolgere tutte le funzioni.
Come compagno di Giovanna D'Arco, era stato testimone dei suoi miracoli, per esempio l'improvviso cambiamento di vento durante una battaglia in seguito a una preghiera della donna. Era al suo fianco quando l'eroina si era strappata via dalla spalla un dardo che avrebbe mandato all'ospedale un cavaliere di taglia media. L'aveva ascoltata pronunciare profezie che si sono poi avverate.
Per questo a Gilles non è mai risultato difficile credere nel soprannaturale, anche se secondo alcuni storici si sarebbe presto convertito all'alchimia e alla necromanzia
L'alchimia era stata bandita dalla Chiesa un secolo prima, ma ciò non aveva dissuaso molti credenti dal cercare la famigerata Pietra Filosofale, che secondo la leggenda ha tra i suoi poteri quello di trasformare il piombo in oro. La chimica moderna trova le sue radici in questi folli sperimentatori che, nonostante le loro immorali motivazioni, fecero delle scoperte molto importanti per l'umanità. 
La maggior parte degli alchimisti era comunque composta da un manipolo di ciarlatani e prestigiatori che approfittavano delle loro abilità con le mani e con le parole per servirsi di uomini ricchi e creduloni.
Gilles, fissato con il misticismo e in crisi economica, diventa ben presto una facile preda di questi alchimisti artefatti e non ammetterà mai di essere stato manipolato e raggirato numerose volte. La maggior parte degli alchimisti da lui assunti scapperà infatti con un bel bottino, dopo aver mostrato un paio di numeri da circo.
Oltre all'alchimia, uno dei riti che più interessano De Rais, è l'invocazione di qualche Demone, al qualche vorrebbe chiedere di ripristinare la sua ricchezza e di donargli molto potere
Per questo motivo, nel 1439, fa venire da Firenze un certo Francesco Prelati, un truffatore molto abile e intelligente, che è riuscito a crearsi la fama di più grande mago della Penisola, capace di invocare qualsiasi tipo di spirito o entità soprannaturale.
Un giorno di maggio, verso mezzanotte, il ragazzo si appresta a realizzare un'invocazione di un Demone. Lo assistono De Rais, De Sille, Poitou e Blanchet, l'alchimista di fiducia di Gilles. 
Riuniti nella sala più bassa del castello, tra le tappezzerie antiche e i manufatti di guerra, Prelati disegna un grande cerchio sul pavimento e comincia a tracciare strani simboli pagani e religiosi all'interno. De Rais stringe tra le braccia un libro di formule magiche che avrebbe fatto scrivere con il sangue dei bambini uccisi.
Lo showman apre tutte le finestre della stanza e avverte il suo pubblico di non farsi per nessun motivo al mondo il segno della croce durante il rito. Per tutta risposta, Gilles caccia tutti i presenti, ritenuti da lui dei grandi fifoni, e chiede di rimanere solo con il mago. 
La fortuna assiste Prelati e un temporale si scatena dopo circa 3 ore di invocazioni inutili, permettendo al toscano di carpire ancora di più la fiducia del suo "datore di lavoro". Prelati dichiara così che Barron, un demone molto potente, si è messo in contatto con lui e ha chiesto il cuore, gli occhi, le mani e l'organo sessuale di un bambino
Gilles accontenta il truffatore, che per i 10 mesi successivi riuscirà a portare avanti questa commedia con successo, mettendo da parte un buon gruzzolo. Il Demone Barron naturalmente non si paleserà mai, ma in compenso intratterrà numerose discussioni private con Prelati.

I fallimenti esoterici non distraggono comunque Gilles dalla sua sete di sangue e le sparizioni dei giovani contadini continuano.
Nello stesso anno, il 1439, Rene De Rais, preoccupato dallo sperperare del fratello, riesce ad ottenere dal Re un editto che gli conferisce il controllo del castello di Champtoce e impedisce a Gilles di vendere qualsiasi appezzamento di terreno della famiglia.
Quando Gilles scopre che Rene sta venendo in visita con le intenzioni di prendere possesso anche del castello di Machecoul, si fa prendere dal panico e ordina a Poitou e a Henriet (un servo anziano e molto fedele) di uccidere e bruciare immediatamente i 40 bambini che sono ancora tenuti in ostaggio nel maniero.
La cosa viene fatta troppo in fretta e viene scoperta da due nobili amici di De Rais, che decidono però di non denunciare il fatto, in quanto le vittime sono semplici e miseri contadini.
Il timore di Gilles si rivela comunque corretto. Tre settimane dopo essere passati da Champtoce, Rene e un suo cugino occupano Machecoul. 
Gilles De Sille e un servitore vengono incaricati di distruggere tutti gli attrezzi alchemici e di far sparire alcuni scheletri rinvenuti nelle segrete, sui quali i familiari di Gilles non si interrogano nemmeno, innalzando di proposito un muro di silenzio. 

Impotente politicamente, in pensione a soli 36 anni, senza i soldi per pagarsi un esercito e privato del potere di gestire le sue proprietà, Gilles De Rais è ormai una preda facile e ambita da molti dei feudatari vicini, che desiderano ardentemente entrare in possesso dei suoi terreni
Cominciano ad essere tessute delle intricate trame e per Gilles scatta il conto alla rovescia.
L'inizio della fine si colloca nei primi mesi del 1440, quando Gilles, messo insieme un piccolo esercito di briganti, fa irruzione nella chiesa di St. Etienne de Mermorte durante un'importante rito cattolico. Con lo sguardo da pazzo e brandendo un'ascia, Gilles prende in ostaggio il prete, fratello di un nobile che aveva occupato un castello dei De Rais costringendoli a venderglielo, pretendendo la liberazione della sua proprietà.
E' a questo punto che i nemici di Gilles decidono che il rivale è andato troppo oltre.
Jean V, Duca della Bretagna (il fratello del prete sequestrato) è il primo a muoversi e a formare un'alleanza con il Vescovo di Nantes, Jean De Malestroit, rivale della famiglia De Rais da molti anni. 
Malestroit comincia l'operazione anti-Gilles De Rais, raccogliendo deposizioni e informazioni da sette persone vicine all'ex combattente, mettendo insieme tutte le informazioni utili. Possiamo immaginare la sua reazione quando scoprì del libro magico scritto con il sangue dei bambini per invocare i Demoni e delle torture ai danni dei giovani contadini.
Nel luglio del 1440, viene finalmente pubblicato il documento su Gilles De Rais redatto dal Vescovo
Nel rapporto, Malestroit asserisce: "Milord Gilles de Rais, cavaliere, signore e barone posto sotto la nostra giurisdizione, con certi complici tagliò le gole a molti giovani e ne uccise atrocemente degli altri. E' stato dichiarato che lui ha praticato con questi bambini la sodomia. Spesso ha cercato di convocare a sé degli esseri infernali, facendo anche sacrifici umani in loro nome, e ha perpetrato altri orrendi crimini sempre restando entro i limiti della nostra giurisdizione..."
Nonostante le parole aspre provenienti dalla cattedrale in Nantes, Gilles rimane risoluto e si barrica ingenuamente nel castello di Tiffauges. Lui è Maresciallo di Francia, capo militare del Re, padrone spirituale del potente Demone Barron e signore dei villaggi di Rais: nessuno avrà mai il coraggio di sfidarlo e di presentarsi al castello per accusarlo di eresia e omicidio. 
I suoi complici non sono invece così ottimisti. Gilles De Sille e Roger Briqueville avevano messo da parte dei soldi per un'evenienza simile e fuggono. Henriet tenta inutilmente il suicidio.
Solo Poitou e i due maghi Prelati e Blanchet rimangono fedeli a De Rais, attendendo il proprio fato nel castello. 

Ad agosto, il Conestabile della Francia, fratello dell'onnipresente Duca della Bretagna, prende possesso del castello di Tiffauges e chiede il permesso alle autorità per poter arrestare De Rais, che nel frattempo si rifugia a Machecoul. L'autorizzazione non arriva fino al 14 settembre 1440, perché il Re aveva ordinato di aprire un'inchiesta parallela a quella del Vescovo di Nantes, per assicurarsi che le prove fossero fondate.
Il giorno successivo all'autorizzazione per l'arresto di Gilles, il Duca di Bretagna si presenta ai cancelli di Machecoul e prende in custodia sia il Barone che i suoi servitori. De Rais viene portato a Nantes, dove un tribunale lo interroga sull'assalto alla chiesa di St. Etienne de Mermorte. Nessun fa cenni agli omicidi di bambini o alla passione per il soprannaturale.
Non trattandosi di un cittadino comune, la custodia di Gilles si svolge nelle comode stanze di un castello a Nantes. Mentre lui si gode questa "vacanza" forzata, il giudice principale della Bretagna, Pierre De L'Hopital, fa interrogare i genitori e i parenti dei bambini scomparsi nei dintorni di Machecoul. Molte donne dichiarano di essere state costrette da Poitou a consegnare i loro figli per permettere a De Rais di condurli al castello dove ne avrebbe fatto dei cortigiani.
Gli interrogatori ai parenti delle vittime vanno avanti da 18 settembre all'8 ottobre, sotto l'occhio attento delle autorità ecclesiastiche che pretendono e ottengono la partecipazione del Vicario dell'Inquisizione, Jean Blouyn.
Il 13 ottobre 1440, i giudici, basandosi sulle testimonianze raccolte, accusano formalmente De Rais di 34 omicidi (avvenuti a partire dal 1432), di sodomia, di eresia e di assalto contro un rappresentante della Chiesa. L'accusa chiede invece di alzare il conto delle vittime a 140, a partire dal 1426. La più curiosa delle accuse è sicuramente quella di non aver mantenuto fede a una promessa fatta a Dio, in un presunto periodo di pentimento, di fare un pellegrinaggio fino a Gerusalemme per purificare la propria anima. 
Convocato di fronte al tribunale per rispondere ai capi di accusa, Gilles De Rais attacca verbalmente le persone che lo stanno interrogando, chiamandoli simoniaci (i venditori di indulgenze) e dichiarando di preferire l'impiccagione immediata piuttosto che parlare con loro. In tutta risposta, gli ecclesiastici di Nantes lo scomunicano
E' una mossa astuta, che fa vacillare il credentissimo Gilles, preoccupato adesso della propria anima. Per questo l'imputato, due giorni dopo, visibilmente provato, riconosce l'autorità della corte e, inginocchiato e in lacrime, chiede umilmente perdono per l'attacco verbale di due giorni prima. 
Il Vescovo, avendo ormai ottenuto la sua collaborazione, lo riammette prontamente nella Chiesa.

Nonostante sia De Rais che i suoi complici si siano dichiarati collaborativi, l'accusa chiede ed ottiene che Gilles venga torturato presso La Tour Neuve, per avere la sicurezza che l'imputato confessi tutto quello che ha fatto.
Nemmeno poche ore dopo, Gilles De Rais, prima ancora di cominciare il "trattamento", fermatosi davanti allo strumento di tortura che lo attende, si dichiara disponibile a consegnare a Pierre De L'Hopital e al Vescovo una confessione dettagliata e firmata. Nella confessione, Gilles scagiona i propri complici, dichiarandosi unico colpevole e responsabile. Confessa inoltre di aver agito per soddisfare i propri bisogni carnali e i propri vizi, senza altri scopi.
La confessione non contiene l'ammissione di aver tentato di invocare il Demonio. Siamo in un'epoca in cui l'omicidio di un contadino è ritenuto davvero di poco conto rispetto a un'eresia.
Per riuscire a condannare a morte il Maresciallo, i giudici hanno bisogno di una confessione anche sul piano esoterico. Per questo, decidono di minacciare di tortura anche il mago italiano, Prelati, che prontamente confessa di aver aiutato Gilles a invocare un Demone.
Quando i due si incontrano nei corridoi del tribunale, Gilles De Rais scoppia in lacrime e dimostrando di non provare nessun rancore dichiara al mago: "François, amico mioNon ci vedremo mai più in questo Mondo, ma pregherò Dio affinché ci perdoni e ci faccia incontrare in Paradiso!"
Effettivamente non si vedranno mai. Condannato all'ergastolo, Prelati riuscirà ad evadere qualche anno dopo, ma, tornato a fare il mago, verrà definitivamente catturato, condannato per eresia e impiccato. 
La settimana successiva, Gilles ripete la sua confessione di fronte alla corte ecclesiastica, che nuovamente lo scomunica, straziandolo. Sarà di nuovo il Vescovo di Nantes a riaccoglierlo nella Chiesa qualche giorno dopo, promettendogli una sepoltura in terra benedetta.
Il tribunale, nel frattempo, condanna Gilles, Poitou, Henriet ad essere appesi per il collo fino alla morte, mentre i loro corpi erano destinati a bruciare fino all'incenerimento su delle pire.
Non si sa che fine abbia fatto la vecchia donna che si aggirava nei boschi vestita di nero a rapire i bambini.
De Rais chiede e ottiene di essere giustiziato per primo, per dare il buon esempio ai propri servitori.

Gli imputati vengono condotti alla forca il 26 ottobre 1440. 
Prima della sua esecuzione, Gilles pronuncia alla folla un lungo sermone su quanto sia pericoloso educare in maniera diabolica i giovani. Ammette i suoi peccati ed esorta gli astanti ad allevare i loro bambini in maniera severa e secondo gli insegnamenti della Chiesa.
Il testo intero del sermone è andato perduto, ma gli archivi ne parlano come un eccellente esempio di umiltà cristiana e di pentimento.
Gilles viene impiccato subito dopo, ma il Vescovo, per mantenere la propria promessa, fa rimuovere il corpo prima che la pira infuocata lo raggiunga e lo fa seppellire con il rito cattolico.
La chiesa dove si trovava la tomba andrà distrutta durante la rivoluzione francese.

Non vi voglio opprimere con l'ennesima descrizione degli intrighi e dei giochi di potere della nobiltà francese per spiegare come furono divisi gli averi di Gilles De Rais.
In breve, la moglie Catherine Thouars, sparita dalla scena poco dopo il matrimonio, si sposò con Jean De Vendome, un uomo ricco e potente, alleato dell'ormai potentissimo Duca di Bretagna, il presunto burattinaio di tutta la storia. La figlia di Gilles, Marie De Rais, si sposò con un ammiraglio della marina militare francese, stranamente nemico del Duca di Bretagna, ma morì senza figli. Il fratello Rene, ereditata la maggior parte dei beni, compreso il titolo di Barone, soggiornerà nel castello di Champtoce fino alla morte, controllato come un carcerato dagli uomini del Duca di Bretagna. Morirà nel 1473, lasciando una figlia che rimarrà senza eredi.
La casata De Rais, che il vecchio Jean De Craon aveva cercato in ogni modo di preservare e rendere potente era dunque finita miseramente.

La storia di Gilles De Rais termina qui.
Ricostruita soprattutto in base agli archivi storici, ci lascia comunque con il dubbio iniziale. Gilles De Rais è stato un eroe di guerra o un mostro sanguinario? La storia, si sa, la scrivono i vincitori e bisogna anche considerare che la confessione è arrivata solo dopo le minacce di tortura. Chi non confesserebbe, posto davanti a orribili strumenti di tortura? Secoli di storia dell'Inquisizione ci insegnano che delle donne, poste a quei trattamenti disumani, siano arrivate addirittura a confessare di aver praticato sesso anale con Satana!
I giudici inoltre non avrebbero mai permesso a Gilles di tenere un discorso alla folla se non fossero stati sicuri di avergli lavato il cervello. Coloro che continuavano a dichiararsi innocenti venivano giustiziati direttamente nelle segrete, dopo le torture, e veniva sparsa la voce che avevano confessato.
Noi non abbiamo nessuna prova della sua colpevolezza oltre alla sua confessione, dato che i corpicini, stando a quanto raccontato, venivano bruciati fino ad essere ridotti in cenere.
D'altra parte, che motivo avrebbero avuto tutte quelle famiglie per accusare Gilles De Rais di aver fatto sparire i loro figli? Inventandosi delle storie a proposito della scomparsa di alcuni bambini non avrebbero comunque ottenuto nulla in cambio. Non avevano nessuna buona ragione per mentire. 
È improbabile che Gilles abbia ucciso un centinaio di bambini. E' possibile invece che abbia ucciso il primo messaggero che è arrivato al suo castello. A questo punto però, potrebbe non essere stata l'unica vittima... 
La verità sul Gilles De Rais non ci sarà mai nota. Soltanto due cose resteranno abbastanza certe: la prima è che la confessione, essendo stata ottenuta con la forza, è comunque inesatta e volutamente esagerata. La seconda è che De Rais in qualche modo si era sicuramente macchiato di qualche crimine e non merita di essere ricordato esclusivamente come un eroe al servizio dell'esercito francese.

 

 

 

 

 

 

non criminalizzo nessuno (clit.)

 

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  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#17 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 02 dicembre 2017 - 20:03

mi rifiuto di credere esista al mondo un forum migliore di ondarock. 

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When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#18 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 02 dicembre 2017 - 20:07

provo a trasferire lì il mio topic sui nuovi equilibri uomo-donna


  • 1

#19 Reynard

    No OGM

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Inviato 02 dicembre 2017 - 20:26

*
POPOLARE

Mary l'elefante vincitore morale.

 

Wilhelm Voigt, detto il capitano di Koepenick.

 

Voigt, nato in Prussia, aveva passato gran parte della sua vita a fare lavori miserrimi, o da disoccupato, e ad entrare ed uscire di prigione. Nel 1906, stanco di tutto questo, ha tentato il colpaccio. Come prima cosa ha racimolato pezzi di uniforme da capitano dell'esercito, indossandola in varie occasioni per vedere se i soldati ci cascavano. Ottenuti riscontri positivi, un giorno si è presentato in una caserma e ha ordinato ad alcuni soldati di seguirlo. Li ha quindi portati in treno a Koepenick, una cittadina nei pressi di Berlino, e ha preso possesso del municipio facendo bloccare tutte le uscite. Dopo aver ordinato all'ufficio postale di non mandare né ricevere messaggi per un'ora, ha fatto arrestare il sindaco e il tesoriere con generiche accuse di irregolarità di bilancio e ha requisito la cassa del comune. Si è poi fatto portare due carri: con uno ha mandato i prigionieri, scortati dai soldati, alla prigione di Berlino, e si è allontanato con l'altra.
Arrestato dopo qualche mese, è stato graziato dall'imperatore, che pare si sia fatto una grassa risata.


  • 10
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#20 Greed

    round control to major troll

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Inviato 02 dicembre 2017 - 22:22

L'imperatore si chiamava per caso Martino d'Aragona?
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#21 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 02 dicembre 2017 - 22:39

Date un'occhiata alla vita di Francois Villon, padre della poesia moderna

 

https://it.wikipedia...François_Villon

 

"Il 5 giugno 1455, sera del Corpus Domini, avvenne l'episodio che gli cambiò la vita: Villon uccise un prete in una rissa. L'avvenimento è storicamente provato, grazie alle narrazioni contenute nelle lettere di condono che il poeta ottenne nel gennaio del 1456 (le quali tuttavia le riprendono nei termini delle sue suppliche, dunque nella propria versione dei fatti). Seduto con un prete di nome Giles e una donna chiamata Isabeau su una panca in pietra di Saint-Benoît nella rue Saint-Jacques, Villon venne aggredito, per ragioni ignote, da un altro prete, Philippe Sermoise (o Chermoye, o Sermaise), che a sua volta era in compagnia di un bretone, il maître ès-Arts Jean le Hardi. Sermoise estrasse per primo la daga che portava sotto il mantello e lo colpì al viso, fendendogli il labbro. Per evitare il furore del prete che lo inseguiva, Villon estrasse a sua volta la daga e la infisse nell'inguine del suo aggressore; inoltre, gli lanciò al viso una pietra che teneva in mano. Sermoise rotolò per terra; Villon, sotto il falso nome di Michel Mouton, si recò da un barbiere-chirurgo per farsi medicare le ferite. A causa delle ferite riportate, Sermoise morì il giorno seguente, dopo avergli perdonato. Per timore della giustizia, Villon lasciò Parigi e si nascose per sette mesi. Grazie alle conoscenze di Guillaume de Villon, nel gennaio del 1456 ottenne dalla cancelleria reale delle lettere di condono. In esse si legge che fino a quel momento s'era «bien et honorablement gouverné (...) comme à homme de bonne vie», «comportato bene e onorevolmente (...) come uomo retto»; era dunque la prima volta che aveva a che fare con la giustizia. Esistono due versioni di questo condono formale: in una viene chiamato «François des Loges, autrement dit Villon» e nell'altra «François de Montcorbier»; in entrambe viene tuttavia confermata la sua data di nascita, giacché viene citata la sua età di circa ventisei anni. Villon ritornò a Parigi e riprese possesso della sua stanza al chiostro di Saint-Benoît; tuttavia, a causa del crimine che aveva notoriamente commesso, non poteva riprendere la sua vita privilegiata di insegnante al Collège de Navarre, o comunque ottenere un impiego dignitoso. Pertanto, dovette guadagnarsi la vita cantando nelle taverne.

Villon trascorse l'anno 1456 a Parigi fino a circa il giorno di Natale, allorquando lasciò di nuovo la città. Nel primo episodio dei suoi guai con la giustizia, «la femme Isabeau» viene solo citata di passaggio ed è impossibile stabilire quale fosse il suo ruolo nell'innesco della rissa; stavolta, invece, Catherine de Vaucelles, da lui più volte menzionata nelle sue poesie, fu la causa dichiarata di una zuffa nella quale Villon venne bastonato così duramente, da dover fuggire ad Angers, dove viveva un suo zio monaco, per evitare il ridicolo. Il poeta lasciò dunque Parigi per sfuggire a un'amante «qui m'a esté felonne et dure», come scriveva ne Le Lais («Il Lascito»), conosciuto anche come Petit testament («Piccolo testamento»), poesia maliziosa e salace di 320 versi (40 ottave), nella quale si congeda dai suoi conoscenti, amici e nemici, facendo a ciascuno un lascito immaginario, ironico, pieno di sottintesi e di equivoci; una serie di doni che di sicuro suscitarono l'ilarità dei suoi amici parigini, ma il cui sale si è oggi evaporato, malgrado gli sforzi interpretativi degli eruditi"

 
 

  • 2

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#22 Mr Repetto

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Inviato 27 dicembre 2017 - 21:10

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edit: è fake  :(


  • 1

#23 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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  • Location...riverrun

Inviato 27 dicembre 2017 - 21:32

B_6r-FXWMAAvJv1.jpg

 

Segnalato :)

Per off-topic


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#24 Mr Repetto

    Enciclopedista

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Inviato 27 dicembre 2017 - 21:56

 

 

 

Segnalato :)

Per off-topic

 

Oh no, perchè?


  • 0

#25 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 28 dicembre 2017 - 09:04

Perche' non e' un fatto realmente accaduto?

 

Oltretutto pensavo fosse finita la tendenza di tradurre le pagine umoristiche di FB in italiano - evidentemente mi sbagliavo ashd


  • 2

#26 Mr Repetto

    Enciclopedista

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Inviato 28 dicembre 2017 - 09:25

cristo, che ingenuo. scusate
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#27 grivs

    ---o<-<

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  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 28 dicembre 2017 - 09:35

 

Date un'occhiata alla vita di Francois Villon,

 

 

 

ti piace?


  • 0
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#28 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 28 dicembre 2017 - 09:40

Beh, Adolfo Federico di Svezia è ricordato per la sua morte bizzarra, se ho un po' afferrato il senso dell'argomento di discussione.

 

King-Adolf-Frederick.jpg

 

Il re morì per problemi di digestione il 12 febbraio 1771, dopo aver consumato un lauto pasto - a base di aragostecavialecrautiaringa affumicata e champagne- coronato da 14 portate del suo dolce preferito: la semla. È per questo ricordato dagli scolari svedesi come "il re che ha mangiato fino alla morte".

 

C'era un programma su Discovery (Bizarre Ways to Die o qualcosa di simile) dove ricordo di aver visto la ricostruzione di un tizio inglese morto per un arresto cardiaco mentre stava guardando The Goodies. Praticamente si era messo a ridere e per 45 minuti non era più riuscito a smettere, finendo per lasciarci le penne.

 

Ah ecco, ci sono pure degli articoli e una pagina wiki dedicata: http://www.bbc.com/n...ngland-18542377

 

Il 24 marzo 1975 Alex Mitchell, inglese di King's Lynn, morì per un eccesso di risa mentre guardava l'episodio "Kung Fu Kapers" della serie The Goodies. Dopo 25 minuti di risate Mitchell collassò per insufficienza cardiaca. Dopo la morte, la sua vedova spedì una lettera allo staff della trasmissione ringraziandoli per aver reso gli ultimi minuti della vita di Alex molto piacevoli.

 

_61070165_goodies.jpg


  • 6

#29 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 16 gennaio 2018 - 22:31

Papa Giovanni XII

 

250px-GiovanniXII.jpg

 

http://www.festivald...iavolo-di-papa/

 

Morire a 27 anni dopo una vita di eccessi: se sei una rockstar entri di diritto nel club di Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain e Amy Winehouse. Ma se sei il papa la cosa è un tantino più disdicevole. Tanto più se sei morto ammazzato da un oste a cui hai castigato la moglie.

...se come nonnina il destino ti ha regalato la famigerata Marozia, regina della pornocrazia vaticana


  • 2

When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#30 Greed

    round control to major troll

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Inviato 29 gennaio 2018 - 19:38

Torquato Tasso

 

16th-century_unknown_painters_-_portrait

 

Il poeta di Sorrento, in preda alla paranoia di essere sorvegliato alla corte degli Estensi, e a scrupoli morali e religiosi riguardo a sé e al suo poema, si autodenuncia due volte all'Inquisizione, risultando non eretico.

Nel corso degli anni toglie alla Gerusalemme Liberata tutti i dilettevoli episodi d'amore, e la rinomina Gerusalemme Conquistata. Nessuno legge quest'ultima versione.

Rinchiuso per sette anni da Alfonso II d'Este in un ospedale, dove dichiara di avere continue immaginazioni di cose spiacevoli, visioni, e di sentire oggetti parlanti. Tutto ciò, continuando la sua attività poetica.


  • 6

#31 Giuseppe Bergman

    Masturbatore

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Inviato 29 gennaio 2018 - 20:15

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Eraclito di Efeso 

 

Eraclito.jpg

 

Vivendo per lo più isolato, Eraclito trascorse gli ultimi anni prima della morte sui monti, cibandosi di sole piante, adottando una dieta strettamente vegetariana. 

Durante l'eremitaggio sui monti, si ammalò di idropisia e quindi «tornò in città e, in forma di enigma, chiese ai medici se fossero capaci di far sì che dall'inondazione venisse la siccità; e poiché quelli non lo comprendevano, si seppellì in una stalla sotto il calore dello sterco animale, sperando che l'umore evaporasse». Da qui si raccontano cinque versioni leggermente diverse.

Nella prima, «non avendone, neppure così, alcun giovamento, morì dopo essere vissuto sessant'anni.» Ermippo presenta invece «ch'egli chiese ai medici se qualcuno fosse capace di essiccare l'umore vuotando gli intestini; alla loro risposta negativa, si distese al sole e ordinò ai ragazzi di ricoprirlo di sterco animale. Stando così disteso, il secondo giorno morì e fu seppellito nella piazza».

Mentre Neante di Cizico «dice che era rimasto lì non essendo più riuscito a staccarsi lo sterco di dosso, e che, divenuto irriconoscibile per la deformazione, fu divorato dai cani». 

È possibile che la causa di morte di Eraclito sia stata proprio l'annegamento nello sterco di mucca, anche se « Aristotene nell'opera Su Eraclito dice che era guarito dall'idropisia e che era morto per un'altra malattia; questo lo afferma anche Ippoboto».


  • 11

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#32 markmus

    cui prodi

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Inviato 29 gennaio 2018 - 23:11

uno di quei post che ti fa stare male perche' non puoi dare molteplici piu'.


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#33 Greed

    round control to major troll

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Inviato 19 marzo 2018 - 16:30

Lorenzo Da Ponte è stato un presbiteropoetalibrettista e professore italiano naturalizzato statunitense.

 

220px-Lorenzo_da_Ponte.jpg

 

Ordinato sacerdote il 27 marzo 1773, nell'autunno successivo lasciò Portogruaro e si trasferì a Venezia, allora capitale della Repubblica Serenissima. Qui si mantenne impartendo lezioni di letteratura (latinaitaliana e francese). Pur essendo prete nella chiesa di San Luca, dimostrò un carattere libertino e condusse una vita spregiudicata; si prese un'amante da cui ebbe due figli. Nel 1779 fu sottoposto a un processo dove venne accusato di "pubblico concubinaggio" e "sequestro di una donna rispettabile"; venne anche accusato di aver vissuto in un bordello dove avrebbe anche organizzato i trattenimenti. Considerato colpevole, il 17 dicembre 1779 venne bandito per quindici anni dalla Repubblica di Venezia.


  • 1

#34 Tom

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Inviato 27 marzo 2018 - 08:52

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Quando la controcultura incontrava le barzellette sui carabinieri e qualche giudice era Grande Protagonista Di Un Qualche Secolo.

 

Fine anni settanta, processo alla rivista musicale Gong.

Sentenza: "Invitavano all'uso di droghe da assumere con attrezzo denominato molle."

Condanna: sei mesi di dentezione al Direttore responsabile.

Il testo dell'articolo incriminato, che metteva in guardia contro il popper, recitava: "da prendere con le molle."

Il Giudice di secondo grado, lesse l'articolo e assolse gli imputati.

 

Fonte sicura Gianfranco Manfredi su fb.


  • 10

#35 Greed

    round control to major troll

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Inviato 10 maggio 2018 - 15:07

Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

 

D%27apr%C3%A8s_Jean-Marc_Nattier%2C_Port

 

Fu orologiaio, ereditiero, speculatore finanziario, maestro di musica alla corte di Luigi XV, agente segreto, fondatore di una società drammatica. Ah, e ha scritto Il barbiere di Siviglia e Le nozze di Figaro.


  • 0

#36 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 13 giugno 2018 - 17:16

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Robert Liston

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Robert Liston (1794-1847) fu un chirurgo scozzese, noto per le sue tecniche pionieristiche. Egli era noto per la sua abilità di chirurgo, in un’epoca in cui la velocità delle operazioni era questione di vita o di morte a causa della mancanza di anestesia.

Liston divenne primo docente di chirurgia clinica al college di Londra, nel 1835. Egli era in grado di amputare una gamba in 2:30, aumentando le probabilità di sopravvivenza del paziente. Alcune fonti riportano un’amputazione della durata di soli 28 secondi.

Si trattava di un’epoca della medicina in cui l’igiene non era considerata: i chirurghi operavano con camici incrostati di sangue, poiché la trasmissione delle infezioni non era nota.

Liston fu un pioniere della chirurgia, e fu il primo ad eseguire un’operazione con moderna anestesia in Europa, utilizzando dell’etere, il 21 Dicembre 1846, sulle orme dei medici americani che avevano già sperimentato la tecnica 2 mesi prima (al Massachusetts General Hospital).

Liston divenne tuttavia famoso più per i suoi incidenti catastrofici sul tavolo operatorio. Eccone una selezione documentata in “Great medical disasters” di Richard Gordon:

1) Liston discuteva con un collega riguardo alla massa pulsante sul collo di un ragazzo. Si trattava di aneurisma dell’arteria carotide o di un tumore? Affermando che in un paziente così giovane non si poteva trattare di aneurisma, Liston estrasse un bisturi e perforò la massa. L’arteria iniziò a buttare sangue a gran carriera e il ragazzo morì dissanguato. L’arteria è conservata ancora oggi al museo della patologia del college di Londra, campione N°1256.

2) Caso famoso: Liston rimosse da un paziente un tumore allo scroto di 20 kg, che l’uomo doveva trasportare con una carriola.

3) “Liston, amputando una gamba in 2:30 min, amputò anche i testicoli del paziente, per l’entusiasmo” scrive Gordon parafrasando l’enfasi e la velocità con cui Liston operava.

4) Il suo incidente più celebre. Mentre Liston amputava una gamba, amputò anche le dita del suo assistente. Sia il paziente che l’assistente morirono di cancrena (infezione), e morì anche uno spettatore che assisteva all’operazione per lo spavento. Fu l’unica operazione con un tasso di mortalità del 300%.


  • 17

#37 selva

    mainstream Star

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Inviato 14 giugno 2018 - 09:45

i miei preferiti da Sancane

 

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John E. “Spikehorn” Meyers

(1870 - 1959)

 

Naturalista, politico, minatore, boscaiolo, individualista

 

Inventore de:

 

-La mano robot a molla per raccogliere le barbabietole

-Le maioliche esplosive come trappola per i ladri di angurie

-Il fucile a tromba che spara la frutta

-L'altalena da salotto

 

Nel 1925 si ritirò a vita intima in un eremo nelle selve del Michigan, da cui scrisse a Stalin invitandolo ufficialmente con la promessa di una ricompensa di 50.000 dollari in caso si fosse presentato con Adolf Hitler come ostaggio

 

Nel 1930 trasformò il suo romitorio in un Parco a tema con intrattenimento di orsi ammaestrati, pubblicizzato come l'unico posto al mondo in cui

“è possibile stringere la mano ai grizzly”

Il posto fu chiuso dopo multiformi cause legali da parte dei familiari dei visitatori sbranati

 

“Non ho intenzione di sposarmi finché non avrò 100 anni. Poi mi piacerebbe sposare una donna ricca e diventare l'uomo più ricco del cimitero” 

 

VECCHIO STUPENDO

Quadrangula iconografica di Storia Americana

 

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Giacinto Trussardi

(1814 - 1885)

Tenente Colonnello del V Reggimento Fanteria

Spettabile galantuomo, assai posto in balìa della norma igienica

Per forza del proprio ingegno, teorizzò che l'impero romano fosse caduto per il progressivo intossicamento dei palati, cagionato dalle padelle risciacquate male

Fu epigono del ponderato assunto che l'uomo invecchia e muore perché non si lava e si veste male

Inquadrò le quattro cause ontologiche della morte in

- Negligenza nel vestire

- Non mantenere i piedi caldi e la testa fredda

- Fumare

- Mangiare la frutta

Professando le dottrine di Frederic Lutterbach, implacabile salutista del XIX secolo, affermava che il modo migliore per raggiungere uno stato agevole di benessere fosse di camminare all’indietro,

“sia in guerra che in pace”

Distinse la vera causa del declino morale del paese nella mania di erigere monumenti a gente che non se lo merita

“L’uomo non muore, [ma] si uccide, persistendo nei suoi costumi, passioni e miserie”

GIUSTISSIMO

 

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William James Sidis

(1898 – 1944)

 

L'uomo più intelligente del mondo

Ebbe facoltà di ben intendere e giudicare fin dalla puerizia

A 11 mesi assorbì correttamente la sua lingua, l'inglese, a 18 mesi era solito leggere il New York Times sul seggiolone

A tre anni assimilò il latino, lesse il De bello Gallico e si dedicò all'alfabeto greco, cominciando garbatamente a tradurre Omero

Il suo QI, pari a circa 254-300, è il più alto mai ponderato nella storia

A soli 6 anni parla inglese, francese, russo, tedesco, ebraico, turco ed armeno

Ad 8 anni dibatte di Logica Aristotelica, elabora tavola logaritmiche in base 12 e scrive libri di astronomia, anatomia, matematica, cosmologia e psicologia

A 11 anni supera l'esame di ammissione ad Harvard e tiene lezioni al Mathematical Club sulla quarta dimensione dei solidi

A 12 anni insegna Trigonometria e Geometria Euclidea alla William Marsh Rice University ed incassa il primato di più giovane insegnante di tutti i tempi

A 13 anni dichiara di voler intraprendere la cosiddetta “via perfetta”, ovvero arretrare perpetuamente a vita privata

 

Il suo capolavoro rimane

“Notes on the Collection of Transfers”

Un poderoso grimorio che sviscera le seguenti, basilari materie:

..

- La schedatura dei tipi di trolley da portare sul tram

 

- La classificazione dei biglietti del treno (intera rete americana) ed eventuali tecniche per scongelarli se trovati ghiacciati sul ciglio della strada

..

Nel tomo, definito dai contemporanei “Il libro più noioso della storia”, Sidis conia l'espressione “Peridromophiliaci" per onorare le persone come lui, morbosamente affascinate dai biglietti dei treni

 

Pioniere dell'interdisciplinarità

Stadio superiore di senso morale


  • 2

#38 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 14 giugno 2018 - 12:53

Lo conoscono o lo dovrebbero conoscere tutti, ma è impossibile non inserirlo qui dentro.

 

william-s-burroughs.jpg

 

William S. Burroughs, scrittore americano (1914-1997)

 

Bastano anche solo pochi passaggi presi direttamente dalla sua pagina Wikipedia:

 

 Mai economicamente abbandonato dalla famiglia, che lo mantenne per quasi tutta la vita, ebbe sempre rapporti "cordiali" sia con la madre, Laura Lee, sia con il padre Mortimer e il fratello maggiore Mortimer II. Non ha mai lavorato davvero, e uno dei suoi impieghi che durò più a lungo, sei mesi, fu lo "sterminatore" cioè il disinfestatore. La famiglia conosceva la sua tossicodipendenza e l'ha sempre tollerata, seppure a malincuore. Nel 1939 si amputò con una cesoia da giardino l'ultima falange del mignolo sinistro come "parte di un rituale di iniziazione indiano" e lo mostrò al proprio analista che lo fece internare a Bellevue.

 

Stando a La scimmia sulla schiena, nel 1944-45 fece la prima conoscenza con fialette di morfina, e dopo qualche mese divenne tossicodipendente. Cominciò a comprare morfina ed eroina con ricette mediche (all'epoca queste droghe erano vendute legalmente in farmacia), o al mercato nero. A volte per mantenersi con la droga fece il rapinatore e lo spacciatore. Perso il sostegno familiare, lavorò prima come barista, poi come operaio, finché a New York si improvvisò reporter e giornalista ma finì anche con lo stringere rapporti con criminali.

 

Nonostante fosse omosessuale, si sposò due volte: la prima in Croazia con Ilse Kappler, una ragazza ebrea, solo per farle ottenere il visto per gli Stati Uniti, e la seconda volta con un'amica, Joan Vollmer, con la quale condivideva la passione per le droghe, e con la quale ebbe un figlio, William Seward Burroughs III (1947–1981). Con Joan decise di allontanarsi da New York per fermarsi a Città del Messico dove scrisse il suo primo romanzo La scimmia sulla schiena (Junkie). Mandò i capitoli del libro per posta a Ginsberg, il quale lo fece pubblicare da una casa editrice dello zio di Carl Salomon cui aveva dedicato Urlo (The Howl), dopo averlo conosciuto durante un ricovero in un ospedale psichiatrico.

 

La parentesi messicana si concluse, però, in tragedia: nel tentativo di imitare Guglielmo Tell, armeggiando una pistola invece di arco e freccia, sparò e uccise accidentalmente la moglie. Questo episodio, mai del tutto chiarito fino in fondo, lo ossessionò per tutta la vita e fu il motivo che lo convinse a diventare uno scrittore; il figlio fu affidato ai genitori dello stesso Burroughs, mentre lui s'imbarcò in un viaggio che lo condusse a percorrere in lungo e in largo l'America Latina, fino a raggiungere l'Africa e fermarsi a Tangeri, in Marocco. Molti critici si chiedono ancora oggi per quali motivi non fosse stato processato per uxoricidio.

 

A Tangeri fu raggiunto da Kerouac e Ginsberg, che lo ritrovarono sommerso di fogli e frammenti di carta, sui quali lo scrittore annotava pensieri sconnessi e deliranti, deliri non certo dovuti a pentimenti o rimorsi tardivi.

 

Poi, va be', il resto è Storia. 

Come abbia fatto ad arrivare a 83 anni non lo sa nemmeno il Padre eterno. 


  • 7

#39 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 14 giugno 2018 - 13:30

La parentesi messicana si concluse, però, in tragedia: nel tentativo di imitare Guglielmo Tell, armeggiando una pistola invece di arco e freccia, sparò e uccise accidentalmente la moglie.

 


  • 0

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#40 ***

    Groupie

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Inviato 14 giugno 2018 - 13:30

ispirato dall'entrata di Gonzalo, qualcuno riporti qui un riassunto della vita di Althusser...


  • 0

#41 Greed

    round control to major troll

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Inviato 14 giugno 2018 - 13:32

sia con il padre Mortimer e il fratello maggiore Mortimer II. 

 

Per me bastava anche solo questo.


  • 2

#42 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 14 giugno 2018 - 14:37

 

La parentesi messicana si concluse, però, in tragedia: nel tentativo di imitare Guglielmo Tell, armeggiando una pistola invece di arco e freccia, sparò e uccise accidentalmente la moglie.

 

 

 

burroughs_cronenberg.jpg


  • 0

#43 Cafiero

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Inviato 14 giugno 2018 - 15:10

 

 

tumblr_n0tzmiJNWs1sk4mcfo1_500.jpg

William James Sidis

(1898 – 1944)

 

 

Di lui ne parla a lungo Robert M. Pirsig ("Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta") nel suo secondo e ultimo romanzo "Lila".

Secondo Pirsig (che era un altro bel fuori di testa asd) Sidis, da ragazzo prodigio, aveva cominciato a dare segni di squilibrio e ad isolarsi sempre di più dal mondo, dopo aver intrapreso degli studi sui nativi americani (Penacook) che lo avevano portato alle sue stesse conclusioni: l'influenza che gli indiani d'America hanno avuto sugli americani bianchi a loro insaputa, l'importanza che ha avuto la spiritualità degli indiani sulla cultura americana nonostante questo non sia mai stato riconosciuto né approfondito, e altre congetture di questo tipo.

 

Ricordo che ai tempi mi ero intrippato parecchio col personaggio. Adesso purtroppo non mi ricordo quasi niente.


  • 0
Entra un ufficiale; mi offre da fumar...
"Grazie, ma non fumo, prima di mangiar"

#44 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 24 luglio 2018 - 08:50

Frank "Cannonball" Richards (20 Febbraio, 1887 – 7 Febbraio, 1969)

 

frank-cannonball-richards-1937.jpg

 

Il grande protagonista in questione era noto per le sue estreme prove di resistenza a cui sottoponeva il proprio stomaco. Tra i suoi numeri migliori possiamo annoverare quello di farsi prendere a pugni la pancia da un certo Jack Dempsey, farsi colpire da un martello più grosso della verga di Araki, e, dulcis in fundo, stoppare con lo stomaco una palla di cannone di 47 chili lanciata da tre metri di distanza. Qua sotto potete ammirare le sue prodezze in video.

 

 

Ah, avete presente la copertina di Van Halen III? Ecco.

 

Spoiler

 

 

 


  • 4

#45 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 24 luglio 2018 - 11:29

Pensavo che nello spoiler ci fosse

 

cannonball-homer.gif?w=806


  • 4

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#46 strafanich

    .

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Inviato 24 luglio 2018 - 12:30

In quell'episodio c'è una delle mie battute preferite.

 

- Hi, I'm Billy Corgan, Smashing Pumpkins

- Homer Simpson, smiling politely


  • 8

#47 Mr Repetto

    Enciclopedista

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Inviato 24 dicembre 2018 - 09:05

http://youtu.be/n0CT8zrw6lw
L’indimenticabile Baloon fest di Cleveland, Ohio, 1986.
  • 5

#48 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 24 dicembre 2018 - 12:48

https://en.m.wikiped...on_Berlichingen

Idolo, non so se più per le guerre combattute con una protesi o per l'aver inventato l'espressione "kiss my arse" (circa)
  • 0

#49 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 15 febbraio 2019 - 16:30

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  • 1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#50 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 28 marzo 2019 - 18:14

On the walls of Cologne City Hall, hidden under a larger statue of Archbishop Konrad von Hochstaden, is a carving showing a man giving oral sex to himself. It dates to around 1410 and no one really knows why it’s there.

 

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  • 1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 





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