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Linecheck Festival


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14 replies to this topic

#1 Domenico Ayuara

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Inviato 19 novembre 2017 - 18:41

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L'unica fastidiosa sovrapposizione (almeno per quanto mi riguarda) sarà venerdì sera, in cui dovrò decidere tra telefon tel aviv e james holden.

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Rassegna pazzesca (nonostante i nomi di vegas jones e cromo stonino parecchio in mezzo a tanto ben di dio).


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#2 bELLE ELLEish

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Inviato 19 novembre 2017 - 18:47

Mimì, forse ci sono alla grandissima
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#3 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 19 novembre 2017 - 19:42

03:00 SPECIAL GUEST asd
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#4 khonnor

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Inviato 19 novembre 2017 - 20:07

chi può si veda nidia, spacca. 


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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#5 Stefanogi

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Inviato 19 novembre 2017 - 21:48

Un miscuglio.


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#6 Domenico Ayuara

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Inviato 20 novembre 2017 - 07:57

Un miscuglio.

 

Forse non ti è chiaro il concetto di festival 


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#7 khonnor

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Inviato 20 novembre 2017 - 09:06

 

Un miscuglio.

 

Forse non ti è chiaro il concetto di festival 

 

 

asd

 

e invece ha perfettamente ragione.


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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#8 Domenico Ayuara

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Inviato 20 novembre 2017 - 09:36

 

 

Un miscuglio.

 

Forse non ti è chiaro il concetto di festival 

 

 

asd

 

e invece ha perfettamente ragione.

 

 

Questione di punti di vista. Mi è sembrato molto più un miscuglio il club to club.


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#9 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 20 novembre 2017 - 09:44

Se a qualcuno interessa potrei avere un pass per tutte le serate a 40 euro.
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#10 khonnor

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Inviato 20 novembre 2017 - 09:46

 

 

 

Un miscuglio.

 

Forse non ti è chiaro il concetto di festival 

 

 

asd

 

e invece ha perfettamente ragione.

 

 

Questione di punti di vista. Mi è sembrato molto più un miscuglio il club to club.

 

 

 

c2c ha un taglio precisissimo. sai cosa trovi il mercoledì, sai cosa il giovedì, sai cosa il venerdì, sai cosa il sabato [con tutto che a me la line up di quest'anno non è piaciuta eh. cioè l'ho trovata come un ctrlc ctrlv]. anche senza che la line up venga annunciata. il linecheck è più una rassegna senza fil rouge, e questo da sempre. che non significa che sia un male, solo che non si vede il filo conduttore. 


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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#11 Domenico Ayuara

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Inviato 26 novembre 2017 - 21:41

Non avendo partecipato alle edizioni precedenti non ho termini di paragone, però dopo aver assistito a tre serate su cinque (da giovedì a sabato) non posso fare altro che fare i complimenti all'organizzazione del festival (impeccabile in tutto) e ai tecnici che hanno fatto un lavoro straordinario (aiutati sicuramente anche dai fonici personali di ogni artista), il suono infatti è stato superlativo da qualsiasi posizione (in prima fila, di lato e in fondo). 

Ma veniamo agli artisti che si sono esibiti, io ho visto quelli principali essendo stato sempre nella sala A e chi mi interessava non mi ha deluso affatto, oltre a questo ci sono state anche alcune piacevolissime sorprese.

 

Giovedì:

 

Slowtide  Non li conoscevo e ho ascoltato solamente i primi 5 minuti perché mi hanno annoiato all'istante e sono uscito a fumare una sapida sigaretta truccata

Cari Cari -  Duo composto da un ragazzo e una ragazza che nonostante si siano sforzati a suonare ed apparire cool e rock n roll hanno fallito miseramente

Moses Sumney - Sto ragazzone non ha deluso le aspettative, accompagnato da un bassista/sassofonista e un chitarrista che hanno saputo dare una veste diversa alle canzoni del disco, eseguite sempre in modo minimale e impeccabile. Una voce incredibile che Moses si è divertito anche a manipolare, tra loop e sample che non saranno niente di nuovo ma si lasciano comunque apprezzare. Sarei curioso di vederlo in una dimensione meno intima, con una vera e propria band, credo sarebbe ancora più coinvolgente.

Perfume Genius - Avevo visto solo un paio video di alcune sue recenti esibizioni e sapevo che sarebbe stato uno spettacolo da non perdere. Lui è un autentico istrione, ma io sono stato particolarmente impressionato dal suo gruppo e dalla qualità dello SHOW, che si basa principalmente sul muro di suoni che crea il tastierista e la virulenza ritmica del batterista (un autentico animale). Un pubblico a dir poco variegato  asd

 

Venerdì:

 

Iosonouncane+Paolo Angeli - Non mi sono mai interessato ad approfondire iosonouncane  nonostante ne abbia sentito parlare come una sorta di artista di culto, io l'ho trovato un po' troppo pretenzioso e con troppi pseudo-virtuosismi fini a sè stessi, e visto che il troppo stroppia ha finito col non piacermi per niente (anche per via dei testi a dir poco imbarazzanti).

La piacevolissima sorpresa è stata invece Paolo Angeli, che non conoscevo e che mi ha veramente entusiasmato.

Ariwo - Quartetto composto da tre cubani (un trombettista e due percussionisti) e un produttore e manipolatore di suoni elettronici iraniano. Il loro suono unisce la musica tradizionale cubana con l'elettronica creando un atmosfera ipnotica, io ci ho sentito pure qualcosa di dub. Il muro di bassi creato dal produttore iraniano con l'afro credo abbia smosso anche le pareti del silos armani nella strada a fianco.

Kokoko! - Collettivo congolese davvero divertente. Il leader del gruppo è uno scoppiato che ha iniziato il concerto scendendo tra il pubblico con un megafono a urlare parole incomprensibili al 99% dei presenti, per poi risalire sul palco e dare vita a uno spettacolo davvero coinvolgente.

Originalissima l'idea di abbigliarsi praticamente in maniera identica ai Devo, ma a parte questo dettaglio sono un gruppo davvero coinvolgente, il pubblico era talmente preso bene che sembrava di stare a parco sempione piuttosto che in un laboratorio del teatro alla scala. L'unico culo bianco del gruppo è il produttore francese che tra le altre cose suona una macchina da scrivere, il resto del gruppo ha costruito i propri strumenti con bidoni di latta e bottiglie, DIY allo stato puro.

James Holden & The Animal Spirits - Uno dei nomi più attesi del weekend. Il giovane Holden si è presentato sul palco con il batterista di fiducia, uno pseudo-sciamano che fingeva di suonare una serie di imprecisate percussioni a mano e altri due musicisti ai fiati che sembrava preferissero essere da qualsiasi altra parte piuttosto che su quel palco. Mi aspettavo fosse molto più coinvolgente, Giacomo se ne stava seduto a suonare come uno di quei cazzo di guru indiani, mi sarei voluto alzare per urlargli JAMES PORCO IL CLERO VIENE DAL DEVON NON DA NUOVA DELHI! Complessivamente è stata una mezza delusione, musicalmente impeccabili ma non c'era connessione tra di loro, ognuno se ne stava per i cazzi suoi, zero interazione.

Special Guest: - Ho aspettato un quarto d'ora pensando si materializzasse chissà chi, invece è uscito un dj prezzolato che nessuno conosceva a parte forse tre dei presenti, ne ho approfittato per scappare.

 

Sabato

Blue Lab Beats - Duo di giovani inglesi di belle speranze che suscitano da subito simpatia per il fatto che il beat maker si presenta sul palco con l'afro dipinto di blue, il suo socio inizialmente pensavo fosse autistico poi si è messo a suonare ed è stato incredibile, passava dal basso alla chitarra alla tastiera con una semplicità disarmante, oltre a suonare divinamente!

Mischiano jazz e hip hop con un sound prettamente anni 90', sono stati un piacevole inizio serata.

Calibro 35 -  Hanno scaldato il pubblico con ritmi serrati e il solito funk-jazz sinistro, sarebbero stati l'apice del festival se non avessero avuto la sfortuna di suonare prima di Thundercat.

Thundercat - Dopo l'inspiegabile attesa di 45 minuti, finalmente entra quello scoppiato di Stefanone Bruner, accompagnato dall'impersonificazione di Nostro Signore alla batteria aka Justin Brown. Improvvisamente ho pensato di essere stato trasportato a Los Angeles alla sua festa di compleanno, perché mai avrei pensato in Italia di assistere a un suo concerto dove il pubblico canta quasi tutte le canzoni a memoria. Sala imballata di gente, dove mi giravo vedevo persone che trasecolavano, Stefanone era felice come una pasqua, un autentico spettacolo nello spettacolo. Non avevo dubbi che sarebbe stato l'highlight del festival, ma non pensavo potesse portare uno spettacolo di siffatta bellezza. Musicisti ALIENI.

 

Non ho partecipato alla serata conclusiva perchè freddie gibbs a parte il resto era fuffa. In conclusione: festival davvero molto bello e ben riuscito.


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#12 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 26 novembre 2017 - 22:34

Su quel che ho visto son circa d'accordo a parte Iosonouncane, mi dilungo la prossima volta però.
PS Grande Thundercat ma la qualità del suono non mi è piaciuta, con tutti gli altri sì, magari ero troppo lontano e defilato, ma i volumi mi sembravano troppo alti, a parte il violino.
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#13 Domenico Ayuara

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Inviato 26 novembre 2017 - 22:40

Su quel che ho visto son circa d'accordo a parte Iosonouncane, mi dilungo la prossima volta però.
PS Grande Thundercat ma la qualità del suono non mi è piaciuta, con tutti gli altri sì, magari ero troppo lontano e defilato, ma i volumi mi sembravano troppo alti, a parte il violino.

 

Io ero davanti e la qualità audio era ottima, il violino non si sentiva perché gli altri andavano come dei treni


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#14 paloz

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Inviato 27 novembre 2017 - 10:32

Al c2c più o meno c'è una linea (per giorni) ma il programma fa pena.

A Linecheck è tutto a cazzo de cane ma sembra ci siano anche cose interessanti.

 

Balzati ambedue, i festival li ho sempre schivati per mia indole ma con questi presupposti ora non ho nemmeno difficoltà a farlo.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#15 Domenico Ayuara

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Inviato 27 novembre 2017 - 13:42

Al c2c più o meno c'è una linea (per giorni) ma il programma fa pena.

A Linecheck è tutto a cazzo de cane ma sembra ci siano anche cose interessanti.

 

Balzati ambedue, i festival li ho sempre schivati per mia indole ma con questi presupposti ora non ho nemmeno difficoltà a farlo.

 

Quali presupposti? Il festival è stato tutt'altro che deludente o ideato a caso.


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