Mollare La Scuola Aka Fermarsi Alla Terza Media. Cause.
#1
Inviato 22 ottobre 2017 - 20:48
Io so di provenire da un contesto culturale e sociale super-privilegiato rispetto a tante situazioni italiane, ma non riesco a non domandarmi come sia possibile non portare a termine un corso di studi superiore.
Ragioniamo: sono abbastanza sicuro che dipenda solo in parte dalle capacità scolastiche dei ragazzi. Nel mio liceo c'era gente asina che seppure con fatica, non è mai stata bocciata; e in ogni caso esistono decine di indirizzi e scuole poco impegnative (non che io mi sia mai ammazzato di fatica allo scientifico comunque). È veramente solo una questione famigliare?
Una domanda forse ingenua, che si fa a 15/16 anni (Suppongo che chi lascia lo faccia dopo il primo anno, non so se c'è ancora qualcuno che neanche ci prova)? Ok si lavora, ma come, dove? Sospetto che tanti riescano a fare poco per almeno 2/3 anni.
Forse la risposta semplice al topic è: solo una parte degli adolescenti ha la maturità per scegliere cosa è bene fare per il proprio futuro, gli altri hanno bisogno di essere guidati e quando la guida manca succedono guai.
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#2
Inviato 22 ottobre 2017 - 20:56
senza una laurea in scienze delle comunicazioni e un solido pedigree in campo tennistico, o sei un mediceo figlio dei fiori che ha l'opportunità di vivere la vita nutrendosi di sogni alpestri o è condannato a morte.
la scuola italiana comunque è miserabile, è diventata solo un luogo ove lupanare, mafiare, de socializzare... chi ha la mia età sa benissimo che uscire da un ITC DA VINCI a Trieste ti portava immediatamente alla Cassa di Risparmio o in qualche Agenzia Esplorativa del Guadagno Assicurativo.
diciamo che le mie superiori (tristissimi anni novanta) novantiane si divorano tre quarti di economia e commercio di adesso. Leani, Gerussi, Alberi erano abeti indissolubilmente difficili da sormontare, per non parlare di Zollia e del VERO bullismo che dominava la sede allora e adesso locata dalle parti di San Giacomo, vicino all'ex piscina comunale.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#3
Inviato 22 ottobre 2017 - 20:58
Resp, tieni conto che l'obbligo scolastico finisce a 16 anni.
Quindi c'è già chi si iscrive alla scuola superiore con l'idea di traccheggiare per due anni così da arrivare ai 16 (sono, idealmente, i figli di coloro che andavano a lavorare alla fine delle scuole medie).
E poi non si capisce bene come si incasellano, in questa ricerca, quanti completano una scuola professionale di tre anni.
Non fanno cinque anni, ma arrivano ad un diploma.
E quindi?
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#4
Inviato 23 ottobre 2017 - 07:47
Contesto familiare.
NIent'altro
#5
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:17
Vado leggermente fuoritema.
Un mio amico ha insegnato un anno matematica in un istituto professionale e mi dipingeva un panorama oggettivamente deprimente, con classi di 30 ragazzi in cui 3 o 4 studiano normalmente e gli altri vanno a scuola a non fare un cazzo per 5 ore ogni mattina.
Mi diceva che dopo le prime lezioni aveva preso l'abitudine di esordire ogni giorno dicendo: "Chi è interessato venga qui alla cattedra che spiego, gli altri non fate casino che mi incazzo."
Poi finiva che ogni 5 minuti doveva urlargli di smettere di fare casino.
A fine anno, classi intere (tranne i 3 o 4 che studiano) che avevano solo 3 in registro, sia agli scritti che agli orali.
E, ovviamente tutti (o quasi) promossi d'ufficio.
Poi, dalla quarta in poi, classi dimezzate, perché molti non hanno voglia di stare tutte le mattine ad annoiarsi 5 ore.
P.S. la cosa più divertente era quando i ragazzi bestemmiavano in classe, e lui gli urlava dietro:
"Chi è che ha detto Xiomaiale!!! non si dice Xiomaiale!!!!"
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#6
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:26
POPOLARE
Vado leggermente fuoritema.
Un mio amico ha insegnato un anno matematica in un istituto professionale e mi dipingeva un panorama oggettivamente deprimente, con classi di 30 ragazzi in cui 3 o 4 studiano normalmente e gli altri vanno a scuola a non fare un cazzo per 5 ore ogni mattina.
Confermo!
e io ero l'intellettuale della classe
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#7
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:27
A fine anno, classi intere (tranne i 3 o 4 che studiano) che avevano solo 3 in registro, sia agli scritti che agli orali.
E, ovviamente tutti (o quasi) promossi d'ufficio.
Parliamo un secondo di questo?
Non nel senso che pensano molti, ovvero "andavano bocciati tutti". Perché a bocciarli cosa risolvi? Pensi che facendoli restare lì un anno in più improvvisamente li faccia comportare bene? Allora poi si mettono a studiare? Piuttosto mi chiedo come si arrivi a situazioni del genere, e che strumenti abbiamo per combatterle a parte la bocciatura, che per me è quasi insulsa, sicuramente dalle medie in giù. Se hai 11 anni e già hai una situazione famigliare/scolastica problematica, capisci poco, rimani indietro, non te ne frega più un cazzo e in aggiunta ti bocciano, non fanno che confermarti tutti i tuoi sospetti: sta roba qua (la scuola) non fa per me, non me ne frega un cazzo, vediamo di fare il meno possibile.
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#8
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:36
A fine anno, classi intere (tranne i 3 o 4 che studiano) che avevano solo 3 in registro, sia agli scritti che agli orali.
E, ovviamente tutti (o quasi) promossi d'ufficio.
Parliamo un secondo di questo?
Inizialmente la mia frase sui promossi d'ufficio proseguiva (poi ho cancellato) dicendo che era meglio tenerli qualche anno in più a scuola a non fare un cazzo che lasciarli allo stato brado.
Io, più che giusto o sbagliato, lo ritengo inevitabile date le premesse - cioè una scuola che di fatto è una "discarica sociale".
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#9 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:37
#10
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:39
Vado leggermente fuoritema.
Un mio amico ha insegnato un anno matematica in un istituto professionale e mi dipingeva un panorama oggettivamente deprimente, con classi di 30 ragazzi in cui 3 o 4 studiano normalmente e gli altri vanno a scuola a non fare un cazzo per 5 ore ogni mattina.
Mi diceva che dopo le prime lezioni aveva preso l'abitudine di esordire ogni giorno dicendo: "Chi è interessato venga qui alla cattedra che spiego, gli altri non fate casino che mi incazzo."
Poi finiva che ogni 5 minuti doveva urlargli di smettere di fare casino.
Bisogna anche saperlo fare l'insegnante pero', eh. E mantenere il controllo della classe mi pare il minimo sindacale.
"Faccio il mio lavoro solo per chi e' interessato" e' una resa un po' facile e una scelta comunque controproducente e poco ripettosa anche per quelli che vogliono imparare.
Anch'io ho un amico che ha insegnato due anni in una scuola alberghiera ed era sempre li a lamentarsi degli studenti, quando da quel che racconava lui stesso mi sembrava che fosse lui ad essere un po' molaccione. Il tuo esempio e quello del mio amico mi sembrano dimostrare piu' che altro che spesso a insegnare viene mandata gente totalmente impreparata, se non proprio negata.
#11
Inviato 23 ottobre 2017 - 14:52
Vado leggermente fuoritema.
Un mio amico ha insegnato un anno matematica in un istituto professionale e mi dipingeva un panorama oggettivamente deprimente, con classi di 30 ragazzi in cui 3 o 4 studiano normalmente e gli altri vanno a scuola a non fare un cazzo per 5 ore ogni mattina.
Mi diceva che dopo le prime lezioni aveva preso l'abitudine di esordire ogni giorno dicendo: "Chi è interessato venga qui alla cattedra che spiego, gli altri non fate casino che mi incazzo."
Poi finiva che ogni 5 minuti doveva urlargli di smettere di fare casino.
Bisogna anche saperlo fare l'insegnante pero', eh. E mantere il controllo della classe mi pare il minimo sindacale.
"Faccio il mio lavoro solo per chi e' interessato" e' una resa un po' facile e una scelta comunque controproducente e poco ripettosa anche per quelli che vogliono imparare.
Anch'io ho un amico che ha insegnato due anni in una scuola alberghiera ed era sempre li a lamentarsi degli studenti, quando da quel che racconava lui stesso mi sembrava che fosse lui ad essere un po' molaccione. Il tuo esempio e quello del mio amico mi sembrano dimostrare piu' che altro che spesso a insegnare viene mandata gente totalmente impreparata, se non proprio negata.
per riuscire a coinvolgere quasi tutti (alcuni erano delle bestie maledette ) ci voleva un equilibrio sottilissimo tra "sta mano po esse fero e po esse piuma" e nel corso dei 5 anni sono stati pochi quelli che ci sono riusciti,vinceva la rassegnazione.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
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"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#12
Inviato 23 ottobre 2017 - 15:03
A fine anno, classi intere (tranne i 3 o 4 che studiano) che avevano solo 3 in registro, sia agli scritti che agli orali.
E, ovviamente tutti (o quasi) promossi d'ufficio.
Parliamo un secondo di questo?
Non nel senso che pensano molti, ovvero "andavano bocciati tutti". Perché a bocciarli cosa risolvi? Pensi che facendoli restare lì un anno in più improvvisamente li faccia comportare bene? Allora poi si mettono a studiare? Piuttosto mi chiedo come si arrivi a situazioni del genere, e che strumenti abbiamo per combatterle a parte la bocciatura, che per me è quasi insulsa, sicuramente dalle medie in giù. Se hai 11 anni e già hai una situazione famigliare/scolastica problematica, capisci poco, rimani indietro, non te ne frega più un cazzo e in aggiunta ti bocciano, non fanno che confermarti tutti i tuoi sospetti: sta roba qua (la scuola) non fa per me, non me ne frega un cazzo, vediamo di fare il meno possibile.
Ma infatti dire "il contesto famigliare" è un po' na cazzata dai.
Chiaro che se cresci in un contesto complesso fatichi maggiormente a dar un valore a qualcosa che ti impegna tanto e che non ti hanno insegnato a riconoscere. Ma la scuola primaria dovrebbe proprio servire a colmare quel deficit. Dopo le elementari e le medie i ragazzi dovrebbero essere emancipati dalla condizione di partenza, e non parlo di capacità e nozioni, ma dell'aver almeno dato un senso allo studio e alla loro presenza in classe.
La verità è che in certi contesti, prima ancora che i genitori e i loro figli, a essere cinici sono spesso gli insegnanti, che - anche comprensibilmente [ma anche no] - abdicano al loro ruolo primario e passano all' "almeno non fate casino" di cui sopra.
Se faccio l'elenco delle salme che in 20 anni di insegnamento hanno imparato solo l'arte zen dello sbattersene il cazzo arriverò a un buon 50%. E non sono nato a Scampia. Gente che non mi ha lasciato nulla e di cui ricordo a malapena il nome, a differenza di quelli che ci sputavano il fegato e si incazzavano, giusto per l'orgoglio di ciò che stavano facendo dato che in questo paese del cazzo pensar di premiare chi lo fa è ritenuta un'eresia.
#13
Inviato 23 ottobre 2017 - 15:23
I dati sono preoccupanti per una nazione il cui obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare il livello culturale dei suoi cittadini.
Le colpe sono chiaramente un mix di fattori: mancanza di stimoli ed obiettivi degli studenti, lassismo dei genitori, mancanze da parte della scuola.
Il trend va assolutamente invertito e vanno previste modifiche importanti per cambiare rotta.
Bisogna tuttavia prendere atto che a sedici anni si è pronti per svolgere lavori per cui sono richieste poche competenze. I ragazzi devono prendere contatto col mondo del lavoro per capire cosa fa per loro e per capire che studiare è un privilegio enorme.
Vuoi lasciare la scuola a 16 anni? Bene, ma prima assaggia obbligatoriamente una periodo di lavoro in fabbrica.
Magari qualcuno resterà terrorizzato e farà carte false per tornare sui banchi, qualcuno invece potrebbe appassionarsi e imparare un mestiere utile per trovarsi un impiego.
Ha già fatto tutto Black Mirror
#14
Inviato 23 ottobre 2017 - 15:30
Bene, ma prima assaggia obbligatoriamente una periodo di lavoro in fabbrica.
#15 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 23 ottobre 2017 - 15:35
Bene, ma prima assaggia obbligatoriamente una periodo di lavoro in fabbrica.
A 16 anni era già 35 anni che scaricavo camion
#16
Inviato 23 ottobre 2017 - 15:41
#17
Inviato 23 ottobre 2017 - 16:24
e fu così che iniziò ad ascoltare oscuri gruppi svizzeri
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#18
Inviato 23 ottobre 2017 - 16:34
Io invece sono favorevolissimo alla bocciatura. Anche plurima. Dopo vi spiego tutto
Assolutamente no, o meglio in alcuni casi può effettivamente far riflettere una persona, vedi casi in cui succede. Ma concordo con Thelly, poi in particolar modo la bocciatura alle medie secondo me è ignobile.
“Looking forward is only an imagination of your brain.
It’s what you want to imaginate.
I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.
So, giving you a story of the future is just an imagination.”
#19
Inviato 23 ottobre 2017 - 17:20
Io invece sono favorevolissimo alla bocciatura. Anche plurima. Dopo vi spiego tutto
Assolutamente no, o meglio in alcuni casi può effettivamente far riflettere una persona, vedi casi in cui succede. Ma concordo con Thelly, poi in particolar modo la bocciatura alle medie secondo me è ignobile.
Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare di avere letto che da quest'anno la bocciatura è abolita sia alle elementari sia alle medie inferiori.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#20
Inviato 23 ottobre 2017 - 18:43
POPOLARE
Al liceo: vergine più di maria, stupido, nascosto tra i banchi.
Professionale: 9 e 10 come se piovesse, 94 alla maturità senza mai avere aperto un libro (e senza aver completato la tesina), 2 notti a fare all'amore con 2 compagne diverse in gita di quarta, rappresentante di classe, autore di atti eroici vari (tra cui aver svolto il tema ad un mio compagno di classe che rischiava la bocciatura, 9 a lui 2 a me, la prof davanti a tutti mi dice: se ammetti che il compito l'hai svolto tu inverto i voti come è giusto che sia. Io nego più di Bossetti e mi becco una standing ovation al cambio dell'ora).
Sospensioni di classe, atti vandalici ai limiti della criminalità, devastazioni, orge di petting durante ginnastica. Il paradiso.
In Topic: ci sono sacche di ignoranza e insensibilità profondissime, difficile rendersene conto senza viverle. A queste persone non frega un cazzo dell'istruzione e se la vivono benissimo. Tom, non hai idea di cosa voglia dire gestire classi in scuole del genere, a volte si tratta veramente di evitare di farsi male fisicamente e fai conto che la mia era a stragrande maggioranza femminile (almeno 80%) mi immagino in quelle di soli maschi.
#21
Inviato 23 ottobre 2017 - 18:50
mah, il discorso d'apertura mi pare troppo generalista, se parliamo di cultura, forse ci puo' stare, pur sempre relativamente, conosco laureati che ne hanno poca e niente. possiamo fare 8000 esempi diversi, ok la scuola dell'obbligo fino a 16 anni, poi magari uno va a lavorare che so' c'ha il padre che ha una azienda e si mette a fare l'operaio, c'ha il padre panettiere e fa il panettiere, e via discorrendo pizzaiolo, fornaio, pasticcere, meccanico, etc... consideriamo pure che il diploma oggi vale quasi quanto la terza media (almeno in italia), io c'ho il diploma di scientifico e francamente non m'è servito a niente, tutti i lavori che ho fatto si sarebbero potuti fare anche con la quinta elementare. quindi oggi più che ieri bisogna farsi due conti, vado a cercare lavoro subito o aspetto di prendermi una laurea, e in seguito master, tirocini pagati due soldi, formazioni etc? il tutto per ritrovarsi spesso con un lavoro precario e sottopagato
qua in francia molti finiscono la scuola dell'obbligo e lo stato gli paga una formazione professionale (di svariata natura, dal pizzaiolo al meccanico d'auto, dall'hotelleria all'agricoltura) corsi che durano anche meno di un anno, dopo di che vai a lavorare, conosco personalmente donne delle pulizie che sono passate (dopo qualche anno) a fare le responsabili di case vacanza, o trentenni direttori d'hotel che han cominciato come lavapiatti, gente per niente ignorante, e magari più simpatica di certuni che con una laurea si sentono un cazzo e mezzo
#22
Inviato 23 ottobre 2017 - 18:55
POPOLARE
si sentono un cazzo e mezzo
per i non siciliani: sono quelli che si sentono superiori ma due fili di pasta non se li mangiano
#23
Inviato 23 ottobre 2017 - 19:36
* oh io ero l'ultimo degli sfighez e ammetto di non essere portato per gestire persone problematiche aka instancabili rompicoglioni [e il posto peggiore dove gestirli è la scuola tradizionale dove basta pochissimo per interrompere tutto l'apparato liturgico]. A qualcuno più esperto veniva meglio ma era una quotidiana guerra con la razionalità.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#24
Inviato 23 ottobre 2017 - 19:50
il discorso è complesso e affascinante. è un po' facile sparare a zero sui professori, anche se ci sono sicuramente quelli che tirano a campare e basta.
c'è molto spesso un concorso di colpe ma, ahimè, non si può dire che molto spesso gran parte delle colpe sia da attribuire alle famiglie. al di là dei ragazzi allo sbando per varie cause (droga, piccola criminalità, famiglie sfasciate, padri violenti, madri alcolizzate etc), ci sono anche quelli con famiglie nella norma che se ne sbattono dello studio e della scuola e che sono spalleggiati dalle famiglie o casi in cui le famiglie sembrano non avere alcun modo di controllare ragazzini di 14-15 anni. l'anno scorso ricordo almeno due madri che dicevano che non sapevano cosa fare con la figlia (non cattiva né maleducata, semplicemente veniva a scuola quando le pareva, si assentava strategicamente per le interrogazioni per poi prendere sempre un'insufficienza etc) come se fosse una montagna impossibile da scalare. ora io ho avuto 14-15-16 anni non 100 anni fa e ricordo che i miei avevano dei modi per farmi fare le cose nel modo in cui volevano loro, mezzi per controllarmi... purtroppo, mi pare evidente ci sia una grossa sfiducia* nell'istituzione-scuola, nella cultura come mezzo di elevazione sociale, senza contare i danni a mio avviso considerevoli fatti dalla pedagogia in laboratorio con le grandi innovazioni metodologiche spesso inapplicabili quando hai 30 persone davanti (soprattutto quando hai materie prevalentemente teoriche)...
come Niji ho insegnato in un IeFP elettricisti e meccanici ed è un'esperienza che non ho voglia di rifare ma che consiglio a tutti non ho mai ceduto, al contrario dell'amico di Archie, eppure alla fine dell'anno mi sono reso conto di non aver fatto scuola ma l'assistente sociale/l'amico/lo psicologo, tutte cose per quali non sono né formato né pagato. il traguardo era essenzialmente in termini umani (che è in alcuni casi l'unico obiettivo possibile...però non è più scuola). davvero consiglierei a tutti quelli che dicono "che ci vuole a insegnare" di farsi un anno al professionale, poi voglio vedere in quanti non finiscono in psicoterapia - come per altro ho visto 'quasi' accadere: un collega dopo tre settimane ha rinunciato all'incarico scappando a gambe levate. ci sono situazioni che, da studente liceale, pensavo fossero favole, leggende, esagerazioni allucinate dei docenti (che tanto si lamentano sempre...). quando sbatti il muso con la realtà, quando capisci che certe realtà esistono e ti ci devi pure confrontare ogni giorno è un altro paio di maniche.
* a partire dalle famiglie che parcheggiano i figli per levarseli dalle palle o levarli dalla strada
#25
Inviato 23 ottobre 2017 - 19:53
(Inb4: quella norvegese fa altrettanto schifo ma per motivi diversi [e qui di drop-out, quasi ai livelli nostri, se ne parla sui giornali nazionali un giorno sì e uno no, mentre da noi sinceramente manco sapevo fosse un problema]. Inb4: non ho idee migliori/proposte per migliorarla, non è il mio mestiere)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#26
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:00
per quel che riguarda i professori, non si puo' pretendere tutto, ci sono quelli bravi ad insegnare che pero' non sanno reggere la confusione che a volte si puo' creare in una classe, altri magari hanno la situation in pugno perchè hanno carisma ma a livello didattico lasciano un po' a desiderare
#27
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:05
Siamo vittime di una trovata retorica.
#28
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:06
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo.
farebbe bene anche ai liceali. un po' meno ingessati
#29
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:26
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#30 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:28
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Era ora
#31
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:31
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#32
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:39
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Vero, un paio d'anni fa ho fatto una cena con la mia classe delle medie, e in quella classe saremo andati in tre o quattro al liceo, all'università pochi di più, la maggior parte lavora da eoni. Mi sono divertito tantissimo ma poi quando sono tornato a casa ho fatto la stessa identica riflessione. Un po'
Ora però Thelly spiegaci perché la scuola norvegese fa altrettanto schifo, da quaggiù uno dà per scontato che gli scandinavi almeno sull'educazione siano top mondo
#33
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:41
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
hai perfettamente ragione, e non si capisce perchè, conosco ragazze laureate che non si metterebbero mai con uno con la terza media a prescindere che gli piaccia o no, anche se magari quello lavora e guadagna pure bene. mi sembra un'assurdità totale. il fatto è che in italia si guarda più al titolo che alla sostanza, altro che razzismo il nostro problema vero è il classismo
#34
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:45
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Vero, un paio d'anni fa ho fatto una cena con la mia classe delle medie, e in quella classe saremo andati in tre o quattro al liceo, all'università pochi di più, la maggior parte lavora da eoni. Mi sono divertito tantissimo ma poi quando sono tornato a casa ho fatto la stessa identica riflessione. Un po'
Ora però Thelly spiegaci perché la scuola norvegese fa altrettanto schifo, da quaggiù uno dà per scontato che gli scandinavi almeno sull'educazione siano top mondo
Non voglio annoiare la gente, quindi la faccio corta: ha i problemi contrari della scuola italiana. Da noi (ita) sono classisti, troppo severi in certi casi, troppo vecchio stampo, troppe punizioni, troppi contenuti molto astratti e poco applicabili.
Qui invece sono "troppo poco classisti", ovvero nel senso che i più bravi e meritevoli vengono frenati invece che fatti fiorire, perché devono essere tutti uguali. Sono estremamente lassisti fino al punto che in una qualsiasi classe delle superiori (anche agli indirizzi "prestigiosi", ovvero gli equivalenti dei nostri licei) trovi un 50% che non studiano assolutamente niente e hanno i voti corrispondenti ai nostri 8/9/10. Sono "troppo moderni", ovvero hanno messo in uso un sacco di tecnologia/attrezzature/metodologie pedagogiche nuove un po' tanto per fare, senza sapere in realtà bene perché e percome. Non esistono conseguenze per niente, fino all'anno scorso per dire un alunno poteva tranquillamente essere promosso anche con un 40% di assenze (il limite alle assenze è stato introdotto un anno fa appunto, tra le urla e lo sbigottimento collettivo). Ormai di astratto non c'è rimasto più niente, è tutto pratica e applicabilità, talmente pratico che in certe materie ha fatto il giro ed è tornato a essere molto astratto e aria fritta (in norvegese ad esempio, dove si sono praticamente abbandonate grammatica&letteratura perché "troppo astratte/teoriche/inutili", e si è finiti a parlare di "strategie comunicative" e altra bullshit completamente impenetrabile).
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#35
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:47
Non voglio annoiare la gente, quindi la faccio corta: ha i problemi contrari della scuola italiana. Da noi (ita) sono classisti, troppo severi in certi casi, troppo vecchio stampo, troppe punizioni, troppi contenuti molto astratti e poco applicabili.Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Vero, un paio d'anni fa ho fatto una cena con la mia classe delle medie, e in quella classe saremo andati in tre o quattro al liceo, all'università pochi di più, la maggior parte lavora da eoni. Mi sono divertito tantissimo ma poi quando sono tornato a casa ho fatto la stessa identica riflessione. Un po'
Ora però Thelly spiegaci perché la scuola norvegese fa altrettanto schifo, da quaggiù uno dà per scontato che gli scandinavi almeno sull'educazione siano top mondo
Qui invece sono "troppo poco classisti", ovvero nel senso che i più bravi e meritevoli vengono frenati invece che fatti fiorire, perché devono essere tutti uguali. Sono estremamente lassisti fino al punto che in una qualsiasi classe delle superiori (anche agli indirizzi "prestigiosi", ovvero gli equivalenti dei nostri licei) trovi un 50% che non studiano assolutamente niente e hanno i voti corrispondenti ai nostri 8/9/10. Sono "troppo moderni", ovvero hanno messo in uso un sacco di tecnologia/attrezzature/metodologie pedagogiche nuove un po' tanto per fare, senza sapere in realtà bene perché e percome. Non esistono conseguenze per niente, fino all'anno scorso per dire un alunno poteva tranquillamente essere promosso anche con un 40% di assenze (il limite alle assenze è stato introdotto un anno fa appunto, tra le urla e lo sbigottimento collettivo). Ormai di astratto non c'è rimasto più niente, è tutto pratica e applicabilità, talmente pratico che in certe materie ha fatto il giro ed è tornato a essere molto astratto e aria fritta (in norvegese ad esempio, dove si sono praticamente abbandonate grammatica&letteratura perché "troppo astratte/teoriche/inutili", e si è finiti a parlare di "strategie comunicative" e altra bullshit completamente impenetrabile).
E Fusaro ce lo abbiamo noi!
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#36
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:49
Quello è esattamente il motivo per cui la scuola norvegese, pur con tutti i difetti, è meglio di quella italiana.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#37
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:52
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Spesso c'è un motivo.
Io ad esempio ho fatto il liceo scientifico e ho spesso dovuto evitare interazioni con studenti di altre scuole. Quando il giovedì finivamo un'ora dopo e tornavamo in autobus con quelli del professionale per elettricisti dovevamo tenere un basso profilo alla fermata o si finiva con la faccia dipinta/coi cazzi disegnati in fronte. Un giorno due energumeni hanno pensato di lanciare petardi contro dei poveracci di una terza scuola.
#38 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 23 ottobre 2017 - 20:56
#39
Inviato 23 ottobre 2017 - 21:29
la scuola italiana è il più grande bordello di una penisola deliquenziale. chi lascia questa potenziale miniera d'oro per affabularsi in proprio schiacciato dai debiti più che morali che lo imputridiranno nella banalità quotidiana è colpevole, anzi colpevolissimo.
ai miei tempi, anni novanta, la scuola superiore era un laboratorio (fallito) per processare il dna dei futuri uomini, o venivi stuprato dal bullo di turno che aveva interpretato male alcune gemme di Fassbinder o venivi umiliato dalla Alberi che ti metteva due secco in calcolo computistico o in discipline bancarie.
la mia scuola superiore novantiana è stata una collezione di mostri, di sangue vomitato per finirla per sempre con il calcolo indirettamente proporzionale all'angelo della vita, all'arte che mi annusava, ma soprattutto leniva le mie ferite interiori grazie all'oscillazione caoticamente non stabilizzata di Elena Drozina che mi avrebbe lasciato solo come un peperone per andare a giocare a pallavolo a Palermo, in serie A2: 1994-95.
post interamente dedicato alla persona che più ho amato nella mia vita: Francesco Martinelli.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#40
Inviato 23 ottobre 2017 - 21:54
Comunque gli stranieri nuovi (o seminuovi) arrivati che, nonostante motivazione intelligenza e abitudine allo studio, finiscono al professionale scalcagnato (per tutta una serie di motivi) ce la faranno giustamente pagare carissima: Schäuble is nothing.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#41
Inviato 23 ottobre 2017 - 22:01
Uno scambio (mischiare le classi) IeFP/Liceo per un mese all'anno sarebbe divertentissimo. Altro che Erasmus.
negli anni mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che hanno fatto il liceo o sono andate all'università davvero non hanno relazioni con persone che hanno frequentato un professionale o hanno la licenza media.
stiamo diventando un paese sempre più classista.
Spesso c'è un motivo.
Io ad esempio ho fatto il liceo scientifico e ho spesso dovuto evitare interazioni con studenti di altre scuole. Quando il giovedì finivamo un'ora dopo e tornavamo in autobus con quelli del professionale per elettricisti dovevamo tenere un basso profilo alla fermata o si finiva con la faccia dipinta/coi cazzi disegnati in fronte. Un giorno due energumeni hanno pensato di lanciare petardi contro dei poveracci di una terza scuola.
Verissimo. Me ne sono reso conto anch'io verso la quinta superiore. Praticamente dalla terza media che non avevo relazioni con uno straniero della mia età e mi sembrava impossibile a ripensarci, essere stato in classe (alle elementari e medie) con certi elementi.
Confermo!
e io ero l'intellettuale della classe
Seattle ma tu sei un intellettuale e un fine umorista anche qua, faccio fatica ad immaginarti al professionale
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#42
Inviato 23 ottobre 2017 - 22:03
Comunque gli stranieri nuovi (o seminuovi) arrivati che, nonostante motivazione intelligenza e abitudine allo studio, finiscono al professionale scalcagnato (per tutta una serie di motivi) ce la faranno giustamente pagare carissima: Schäuble is nothing.
Uno l'ho conosciuto all'università: nato a Scutari, arrivato in Italia da bambino, diplomato al professionale, laureato 110 e lode in ingegneria, dottorato.
Ora fa il ricercatore in Germania.
E comunque, io ho conosciuto più di un ingegnere diplomato al professionale (non tantissimi, ma 4 o 5 sì).
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#43
Inviato 23 ottobre 2017 - 22:16
Siamo vittime di una trovata retorica.
#44
Inviato 23 ottobre 2017 - 22:54
Comunque gli stranieri nuovi (o seminuovi) arrivati che, nonostante motivazione intelligenza e abitudine allo studio, finiscono al professionale scalcagnato (per tutta una serie di motivi) ce la faranno giustamente pagare carissima: Schäuble is nothing.
Uno l'ho conosciuto all'università: nato a Scutari, arrivato in Italia da bambino, diplomato al professionale, laureato 110 e lode in ingegneria, dottorato.
Ora fa il ricercatore in Germania.
E comunque, io ho conosciuto più di un ingegnere diplomato al professionale (non tantissimi, ma 4 o 5 sì).
e infatti è una cosa dell'800 pensare delle scuole superiori in cui vanno in quelli intelligenti o di famiglia bene e altre in cui si ammassa bestiame, quando in realtà dovrebbero semplicemente lavorare su sfere e abilità differenti
dell'implicita contrapposizione cultura/scienza/arte vs. lavoro/professione poi non ne parliamo
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#45
Inviato 24 ottobre 2017 - 08:34
Boh io cmq che ho fatto lo scientifico con quelli dell'itis ci ho sempre fatto comunella.loro non studiavano, io nemmeno. Tutto il pomeriggio a giocare a poker, a scacchi e a fumare sigarette. Bei tempi.
Magari nella tua/vostra zona era diverso, ma dalle mie parti l'ITIS era al livello (se non, per certi versi, più difficile e tosto) dei licei, a detta di tutti, per molti motivi.
L'ITIS non è un professionale.
#46
Inviato 24 ottobre 2017 - 08:52
Siamo vittime di una trovata retorica.
#47 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 24 ottobre 2017 - 09:08
Boh io cmq che ho fatto lo scientifico con quelli dell'itis ci ho sempre fatto comunella.loro non studiavano, io nemmeno. Tutto il pomeriggio a giocare a poker, a scacchi e a fumare sigarette. Bei tempi.
Magari nella tua/vostra zona era diverso, ma dalle mie parti l'ITIS era al livello (se non, per certi versi, più difficile e tosto) dei licei, a detta di tutti, per molti motivi.
L'ITIS non è un professionale.
Da noi era al livello che bevevamo insieme la grappa prima di entrare a lezione+pinne con il motorino senza casco+viulenza.
Quando hanno spostato il Classico vicino all'ITIS è stata la fine per quelle giovani donzelle costrette nell'ora di ginnastica a correre intorno all'istituto sotto uno stuolo di "apprezzamenti"
No dai era degrado assoluto, gente che faceva la maturità già con il figlio+gente pluribocciata.
Fai conto che mio papà ha frequentato quella scuola nei primi anni settanta e mi racconta che al primo anno erano in 40. Il secondo in 20. Alla fine praticamente andava a scuola solo lui(non scherzo: i professori quando vedeva che entrava gli dicevano: ma chi te lo fa fare!). Conosco gente che ha frequentato questo istituto anche negli anni '90 e la situazione era la stessa
Che poi sono le situazioni migliori. A me divertono molto. Mi dispiace solo di non averla frequentata l'itis!
#48
Inviato 24 ottobre 2017 - 09:10
Quando hanno spostato il Classico vicino all'ITIS è stata la fine per quelle giovani donzelle costrette nell'ora di ginnastica a correre intorno all'istituto sotto uno stuolo di "apprezzamenti"
Ma solo per me non c'è troppo da ridere? :C #stayoffended
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#49 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 24 ottobre 2017 - 09:17
Quando hanno spostato il Classico vicino all'ITIS è stata la fine per quelle giovani donzelle costrette nell'ora di ginnastica a correre intorno all'istituto sotto uno stuolo di "apprezzamenti"
Ma solo per me non c'è troppo da ridere? :C #stayoffended
Va beh erano episodi che si mantenevano in una decenza dai.
Spostarono però gli intervalli in modo da non fare incontrare troppo le ragazze e i ragazzi che giustamente passavano l'intervallo rivolti verso il classico(inebetiti).
E' l'età dell'amore. Love love love
#50
Inviato 24 ottobre 2017 - 09:45
Io ho fatto lo scientifico, quindi a 18 anni ero snob e consideravo quelli dell'istituto tecnico alla stregua di individui inferiori, complice il fatto di vivere in una meravigliosa bolla costituita praticamente da soli amici liceali.
Poi, ingegneria mi ha fatto cambiare idea.
Da quello che mi hanno detto, gli istituti tecnici - in particolare quelli industriali - fanno una selezione spietata durante il biennio.
A quel punto, ti ritrovi terze superiori di 10-15 ragazzi preselezionati e gli fai il culo.
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
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