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[Disco Del Mese] Nadine Shah - Holiday Destination (1965 Records, 2017)


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16 replies to this topic

#1 zefis

    Très vulgaire

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Inviato 15 settembre 2017 - 09:42

Dai, apriamo il thread, visto che già qualcuno ne ha fatto menzione nel thread anti-casta sulle uscite del 2017.

 

packshot.jpg

 

Quello che avevo da dire a riguardo a questo album l'ho scritto in fase di recensione, adesso parlatene voi. ;)


  • 9

#2 Bandit

    Lorenzo Righetto

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  • LocationMilano

Inviato 15 settembre 2017 - 10:06

Prima la trovavo una cantautrice interessante ma pallosetta (in più con riferimenti e sound che non mi attirano particolarmente), con un cantautorato più rivolto a sé stessa che all'ascoltatore. Qui invece ha trovato un tiro pazzesco nei brani, sia nella scrittura che nelle interpretazioni, e mi sembra sia proprio sbocciata come ampiezza espressiva. Mi sembra anche un disco piuttosto "urgente".


  • 2

Immagine inserita


#3 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 15 settembre 2017 - 10:14

come scrivevo


su consiglio della vecchia l'ho ascoltato diverse volte questi giorni e lo stile mi piace molto, sia nelle parti cantautoriali che richiamano PJ Harvey in versione raffinata, sia nelle parti blues-wave, più veloci e crude --- se i pezzi reggono il tempo, può andare pure in classy

ora vorrei anche dire che quindi il nuovo apparecchio acustico della sigRa funziona ma quel "Mi sembra di ringiovanire" mi fa pensare che l'anziana lo abbia apprezzato per i motivi sbagliati nel senso che a me pare un disco tipicamente 90 e la signora nei 90 era già bella avanti


è bellissimo, ascolterò anche quelli vecchi
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#4 Claudio

    I am what I play

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  • LocationRoma

Inviato 15 settembre 2017 - 10:20

Piaciuto molto anche a me, a differenza di altre sue prove. Scrittura decisamente più a fuoco rispetto al passato, ottimi testi e grande energia, più qualche omaggio a muse wave come Siouxsie. Si candida a essere la mia cantautrice dell'anno.


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#5 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 15 settembre 2017 - 10:22

ha una maniera bianca/fredda di trattare la funk-wave, in questo può ricordare l'approccio di nomi storici (e molto influenti) tipo gli A Certain Ratio

 

edit: bravo vasy, è la prima volta che mi piace un disco del mese


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#6 Bugskull

    Been going to bed early

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Inviato 15 settembre 2017 - 11:59

Come già detto dall'altra parte, avevo già adorato Fast Food due anni fa. Questo è ben diverso, soprattutto negli arrangiamenti e nei riferimenti un poco più orientati sul jazzy che sul blues, ma è altrttanto valido. Yes man una delle mie canzoni dell'anno sicuro.
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#7 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 15 settembre 2017 - 12:09

Ha abbandonato in parte le pulsazioni claustrofobiche del passato appannaggio di una formula più “fruibile”, una sorta di improbabile fusione tra la St. Vincent di "Actor" e la PJ Harvey più elettrica. Ottima scrittura ancora una volta e canzoni notevoli. 


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#8 beatoangelico

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Inviato 15 settembre 2017 - 21:20

Per essere un disco del mese non sembra male asd
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#9 Araki

    Utente Tracotante

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Inviato 18 settembre 2017 - 17:33

Piaciuto molto anche a me, a differenza di altre sue prove. Scrittura decisamente più a fuoco rispetto al passato, ottimi testi e grande energia, più qualche omaggio a muse wave come Siouxsie. Si candida a essere la mia cantautrice dell'anno.


Sono d'accordissimo, album stupendo e profondo. L'influenza di Siouxsie si sente in particolare in Holiday Destination e Yes Men, che potrebbero essere outtakes di Tinderbox la prima e Peepshow la seconda. Nel pezzo di apertura Place Like This sento molta Grace Jones.
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Just when they think they've got the answers, I change the questions.

#10 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 18 settembre 2017 - 17:44

Ma si può sperare in qualche concerto?
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#11 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 18 settembre 2017 - 18:10

Ma si può sperare in qualche concerto?

 

Ancora nulla, monitoro ogni mattina.

 

 

Mercoledì parte il tour britannico

 

11kxs1x.png


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... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#12 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 settembre 2017 - 19:14

 Yes man una delle mie canzoni dell'anno sicuro.

 

ricorda lontanamente Brother Wolf, Sister Moon dei Cult (che ho rivisto in formissima live di recente)

 

Yes Man

https://www.youtube....h?v=GnaofrUwrew

Brother Wolf, Sister Moon

https://www.youtube....h?v=IuNmXb5odUw


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#13 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 18 settembre 2017 - 22:05

Album molto, molto intrigante: dopo un ascolto che voleva essere distratto, mi è venuta voglia di riascoltarlo presto. 


  • 0

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#14 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 19 settembre 2017 - 11:56

dei due paragoni che leggo continuamente, PJ e Siouxsie, mi trovo solo sul primo che vale nelle parti (non sono in realtà tante) cantautoriali; in ambito wave trovo molto più azzeccati i riferimenti alle band che giocavano con il jazz e con il funk, esempio i Rip Rig + Panic e i Talking Heads che lei pure cita esplicitamente --- la reginetta inglese del dark, almeno per quanto riguarda le sue opere più stimate, è davvero poco esotica per saltare fuori da questa musica spesso ricca di ritmo e vitalità


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#15 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 19 settembre 2017 - 16:31

Allora mi piace per le ragioni giuste
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#16 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 19 settembre 2017 - 17:55

Provo a riprenderlo. Bello sulle prime (ma solo a me la batteria in diverse parti ricorda il dio Can Liebezeit?) ma stagnante alla lunga.
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A chemistry of commotion and style

#17 Tom

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Inviato 02 marzo 2020 - 11:25

Vedendo la copertina e rileggendo questo topic mi sa che pure questo l'avevo ascoltato all'uscita, forse su consiglio di Bara.

Non ricordo perche' l'avevo accantonato, forse banale dimenticanza, perche' e' quel tipo di album-laterna che spero sempre di scorgere nella nebbia sonora di questi anni. Una di quelle robe fuori dalle mode, se non proprio fuori dal tempo, e allo stesso perfettamente adeguate a raccontare il presente (in questo caso quello della Brexit), con quel mix tra tensione ieratica e sensualita' che e' il "mio" mix.

Forse l'oscura materia Nico-tronica di "Love Your Dum And Mad" la sento piu' vicina, forse a pelle mi e' piu' simpatica l'abrasione psyco di "Fast Food", ma 'sto "Holiday Destination" e' chiaramente il Disco Importante della sua carriera, un implacabile affresco musicale che meriterebbe di essere annoverato tra i dischi piu' signifcativi di fine (dell'appena finito) decennio. Almeno in ambito "rock", per quel che ne resta, per quel che ancora puo' significare.

 

C'entrano niente musicalmente (o forse si', invece), ma, per dire, in quel lontano 2017 era un album del genere, arrabbiato e lucido, che mi aspettavo sfornasse Albarn con i suoi Gorillaz, invece di quella roba sgangheratona che poi e' stata "Humanz".


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