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[Monografia] Mew


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37 replies to this topic

#1 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 22 gennaio 2017 - 15:37

*
POPOLARE

Ecco a voi il mio primo (e mi auguro non ultimo) contributo per il sito: la scheda di una band parecchio apprezzata qui dentro, di cui però ancora mancava la monografia, e meno male, così ho potuto dilettarmi nella stesura della stessa. ;)

 

http://www.ondarock....opmuzik/mew.htm

 

mew-band.jpg

 

 

Mi auguro che la mono possa risultare, per chi avrà la voglia di leggersela, non dico all'altezza dei Mew, perchè loro sono davvero immensi (per me il miglior gruppo degli anni '00), ma perlomeno una lettura domenicale piacevole e non eccessivamente limitata. 

 

Mew.(band).full.735838.jpg

 


  • 19

#2 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 22 gennaio 2017 - 16:10

“Am I Wry? No”


Davvero impressionanti dal vivo dove si può soltanto confermare tutta la loro bravura, semplicemente non sbagliando un colpo.

 

Le parti di chitarra all'interno dei loro brani sono straordinarie, sembrano sghembe eppure precisissime, qui il loro capolavoro secondo me:

 


  • 1
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#3 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 22 gennaio 2017 - 20:01

Oh, sì, Bo Madsen è un elemento fondamentale per la band. Ad un primo ascolto può risultare meno d'impatto rispetto a Silas Graae, che è proprio un funambolo, o a Bjerre, che ha una voce riconoscibilissima, ma fa un lavoro enorme, come chitarrista ritmico è probabilmente uno dei più inventivi che conosca, e non soltanto per questi ultimi 15-20 anni.


  • 0

#4 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 22 gennaio 2017 - 20:10

Band enorme che abbiamo avuto il piacere di vedere insieme. Complimenti Lepo!
  • 1

#5 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 22 gennaio 2017 - 20:13

Grazie, my friend! ;)

 

Succhione intanto mi ha messo il meno  :wub:


  • 2

#6 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 22 gennaio 2017 - 20:15

Un meno che conferma la qualità della band.
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#7 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 23 gennaio 2017 - 11:05

Un meno che conferma la qualità della band.

 

 

Non vedo cosa ci sia da discutere. Forse la band indie-pop (passatemi il termine) più importante del nostro tempo.

La monografia ci voleva proprio, e ringrazio la new entry JamesLepo per aver contribuito. :)


  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#8 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 23 gennaio 2017 - 11:16

Li adoro, anche se l'ultimo mi aveva "delusicchiato" un po' ma neanche tanto (voglio riascoltarmelo, comunque). I due precedenti li ritengo entrambi capolavoroni senza tempo. 

 

 

Deliziosamente folli.


  • 2

#9 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 23 gennaio 2017 - 12:48

Li adoro, anche se l'ultimo mi aveva "delusicchiato" un po' ma neanche tanto 

 

Sono della stessa opinione. Perchè, è vero, + - è mediamente molto meno ispirato dei tre predecessori, però contiene comunque due capolavori come Satellites e Witness e qualche altro bel pezzo (Water Slides, Making Friends, Cross the river...). Secondo me il suo problema è stato quello di aver avuto una gestazione troppo lunga, probabilmente la band lo ha ripensato persin troppe volte (ci sono sei anni di distanza tra No More Stories e questo) e alla fine tutto è risultato troppo levigato e 'ripulito' dalle loro stranezze usuali.

 

In questo senso chissà che la dipartita -per me shock- di Madsen non possa risultare una ventata d'aria fresca per l'ispirazione dei nostri.

 

 

 

 I due precedenti li ritengo entrambi capolavoroni senza tempo. 

 

 

Deliziosamente folli.

 

 

 

Assolutamente, e a questi due aggiungerei pure Frengers, per me album fondamentale degli anni Zero.

 


  • 1

#10 bachelor kisses

    always crashing in the same car

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Inviato 23 gennaio 2017 - 14:00

Assoluti, ineguagliabili, commoventi.

 

Sto leggendo la mono, per ora è ok ma solo una cosa: io i 7/8 in Panda proprio non ce li sento, are you sure? are you wry?

 

Altra cosa: ok prendere sottogamba il secondo lavoro per ovvi motivi, ma A Triumph for Man è un disco incredibile, più che acerbo lo definirei eccentrico, poco canonico. Una meravigliosa pecora nera. Per chi non lo sapesse, i Mew sono stati pure questo:

 

 

:wub:


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Why should you want any other, when you're a world within a world?


#11 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 23 gennaio 2017 - 14:09

 

Li adoro, anche se l'ultimo mi aveva "delusicchiato" un po' ma neanche tanto 

 

Sono della stessa opinione. Perchè, è vero, + - è mediamente molto meno ispirato dei tre predecessori, però contiene comunque due capolavori come Satellites e Witness e qualche altro bel pezzo (Water Slides, Making Friends, Cross the river...). Secondo me il suo problema è stato quello di aver avuto una gestazione troppo lunga, probabilmente la band lo ha ripensato persin troppe volte (ci sono sei anni di distanza tra No More Stories e questo) e alla fine tutto è risultato troppo levigato e 'ripulito' dalle loro stranezze usuali.

 

 

 

Vero, +- risente molto di quella lunga gestazione, e per questo è decisamente disomogeneo e con scelte di tracklist abbastanza bizzarre: dopo un ottovolante di emozioni contrastanti si chiude con due pezzi lunghi – ma belli – creando una lunga coda malinconica mai vista nei dischi precedenti ("No More Stories" ha una delle chiuse più belle di sempre, col reprise di "Silas").

Io dopo almeno un anno mi sono innamorato di "The Night Believer", che pure ha la pecca imperdonabile di chiudersi con un fade-out palesemente prematuro.

"Witness" si è rivelata per quel che è nella versione acustica: sono quasi sicuro che fosse nata così e solo dopo sia stata adattata come pezzo rock "lanciato".


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#12 James Lepo

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Inviato 23 gennaio 2017 - 15:34



Sto leggendo la mono, per ora è ok ma solo una cosa: io i 7/8 in Panda proprio non ce li sento, are you sure? are you wry?


Riascoltandola meglio, mi sa che hai ragione: non si tratta di un 7/8, bensì di un 6/8 e un 2/8 in sequenza. 'Sti infami, mi han fregato! Se chi può correggere ha voglia di farlo, ne sarei grato.



Altra cosa: ok prendere sottogamba il secondo lavoro per ovvi motivi, ma A Triumph for Man è un disco incredibile, più che acerbo lo definirei eccentrico, poco canonico. Una meravigliosa pecora nera.



Beh, ma non ne ho parlato neanche troppo male, no? Ho riconosciuto comunque l'estro della band, l'originalità degli arrangiamenti, la riuscita completa di alcuni pezzi (poco più sopra ho parlato bene anche di Should Have Been A Tsin-Tsi).
Lo ritengo un disco un po' acerbo intanto perchè la produzione non è proprio il massimo e, opinione personale, ritengo che il mix di prog-alt rock-dream pop venga sviluppato decisamente meglio (e sempre in maniera eccentrica e poco canonica) in seguito.
L'ho affrontato velocemente perchè la mono mi sembrava già abbastanza lunga di suo, soffermarmi troppo su un album che ritengo bello, ma non imprescindibile mi pareva ingolfasse eccessivamente la trattazione.
  • 1

#13 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 24 gennaio 2017 - 09:44

Pazzesco: i nostri sembrano averci letto quando abbiamo parlato di tempi di lavorazione troppo lunghi per + - e subito annunciano su Facebook l'uscita di un nuovo album, Visuals, il 28 Aprile.
Qui il video dell'annuncio 'psichedelico':

https://youtu.be/hSqJNfzTkMo


Postano anche un nuovo pezzo, e non mi sembra male, a un primo ascolto:

https://soundcloud.c...ry-me-to-safety
  • 1

#14 markmus

    cui prodi

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Inviato 24 gennaio 2017 - 10:11

a me +/- non era piaciuto e anche questo nuovo pezzo non mi fa ben sperare. secondo me la mancanza di bo pesera' parecchio, senza le sue impalcature angolari mi sembra tutto fin troppo melassoso.

 

bravo lepo per la bella mono.


  • 0

#15 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 24 gennaio 2017 - 11:09

Pazzesco: i nostri sembrano averci letto quando abbiamo parlato di tempi di lavorazione troppo lunghi per + - e subito annunciano su Facebook l'uscita di un nuovo album, Visuals, il 28 Aprile.

 

 

Speravi di non aggiornare la mono per altri 3 o 4 anni eh asd

Tanto meglio dai <3


  • 0

esoteros

 

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#16 Feynman

    Homeless

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Inviato 24 gennaio 2017 - 11:22

Comforting Sounds  :wub:


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Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”

#17 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 24 gennaio 2017 - 12:02

Pazzesco: i nostri sembrano averci letto quando abbiamo parlato di tempi di lavorazione troppo lunghi per + - e subito annunciano su Facebook l'uscita di un nuovo album, Visuals, il 28 Aprile.

 
 
Speravi di non aggiornare la mono per altri 3 o 4 anni eh asd
Tanto meglio dai <3

Ahahaha, se cacciano un bell'album li perdono per non avermi avvisato prima! ;)
@markmus: grazie per i complimenti! :)
  • 0

#18 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 24 gennaio 2017 - 17:18

Coincidenza incrediBBile. asd Bella notizia comunque. Dopo un album fin troppo pensato e lavorato, ora ce ne becchiamo uno forse più immediato e spontaneo. Curiosissimo di capire se sarà un ritorno ai migliori Mew, +/- lo era stato solo in parte.


  • 0

#19 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 24 gennaio 2017 - 21:22

Grazie, sono molto contento di aver buttato un occhio su questa monografia (l'ho letta un po' di fretta, poi ci tornerò su con calma) perché mi ha permesso di ascoltare un gruppo che colpevolmente, a quanto pare, mi ero perso per strada. Mi sono ascoltato su deezer "And the glass handed kites", molto nelle mie corde devo dire; mi hanno ricordato, a tratti, i Built To Spill, forse più per il cantato che per altro; anche un po' gli Smashing Pumpkins, ma tutto sommato non li ho trovati nemmeno troppo derivativi, ecco.


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#20 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 25 gennaio 2017 - 13:03

la metto da youtube che il link di soundcloud è andato

 

 

 


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#21 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 25 gennaio 2017 - 13:48

Ascoltata tre volte di fila. Davvero niente male. Premesse ancora una volta ottime. 


  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#22 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 25 gennaio 2017 - 14:08

Concordo, ottimo pezzo anche per me.


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#23 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 25 gennaio 2017 - 14:54

Sì, bella, mi ricorda Cartoons and macramè wounds (che era meglio, ma va beh, quella era un capo assoluto) e anche certe ballad dei Marillion (a cui mi sembra vogliano tendere sempre di più).


  • 0

#24 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 29 gennaio 2017 - 11:12

Bellissima mono Lepo, mi piace l'incipit che catapulta mirabilmente nel mondo fatato, coloratissimo, fiabesco e double face tra leggiadria e sprazzi più nervosamente sconnessi e affilati, quasi una tela mirabilmente armonica e graziosamente dipinta con colori tenui e pastello, accogliente e suadente, squarciata delicatamente da tagli in trasparenza che non rompono o sfaldano la struttura, ma ne acuiscono la bellezza con tratti peculiari e riconoscibilissimi.

Ho riascoltato Frengers e No more stories... che rimangono due meraviglie. Ha ascoltato anche il primo e mi piace molto anche lui, ancora un po' acerbo ma con guizzi importanti che confluiranno ed esploderanno nelle grandezze successive.

Devo riprendere And the glass handed kites che mi è sempre rimasto un po' in ombra rispetto agli altri due, mi manca quel quid che è scattato con gli altri, forse perchè è quello che ho ascoltato di meno, non so.

Il pezzo nuovo carino, ormai sembra abbiano abbandonato totalmente le asprezze lasciando spazio interamente alla delicatezza e al mood sognante e onirico.


  • 1

#25 James Lepo

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Inviato 30 gennaio 2017 - 12:18

Grazie mille Dark, sono molto felice che tu abbia apprezzato l'incipit, che, per come l'ho pensato, è uno dei passaggi più importanti della monografia. :)
And The Glass è il loro disco più monumentale ed epico, da stadio proprio.. Capisco che possa avere i suoi fan sfegatati come markmus, così come altri che lo trovano un po' meno riuscito. Per me resta comunque un quasi-capolavoro.
  • 1

#26 The Joker

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Inviato 02 febbraio 2017 - 14:15

Forse sono impazzito, ma dopo vari ascolti tendo ad associare Carry Me to Safety a Ordinary World dei Duran Duran. asd


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#27 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 16 febbraio 2017 - 19:12

Nuovo singolo, "85 videos".

 

 

http://youtu.be/m6gFfsdIDU0


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#28 markmus

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Inviato 16 febbraio 2017 - 20:24

:zzz:


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#29 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 23 aprile 2017 - 13:09

exystence

 

 

A un primo giro suona molto più coeso rispetto al precedente, che come sappiamo era piuttosto disarticolato tra i singoli pezzi. Ha un sound epico e molto meno malinconico del solito, con un incipit veramente emozionante. Vediamo se più avanti emergono alcune canzoni rispetto ad altre.


  • 1

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#30 James Lepo

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Inviato 25 aprile 2017 - 17:50

D'accordo con te paloz sul fatto che il disco suoni più omogeneo rispetto al precedente, anche per qualità dei pezzi, scorre meglio.
Devo dire che in generale questo disco mi ha abbastanza spiazzato: come prevedibile, c'è stata la svolta stilistica dettata dall'uscita di bo madsen. Chitarre praticamente sparite, rimangono giusto presenti come textures, in compenso arrivano cascate di synth vicine agli m83 più trasognati (e belli). Più che epico a me questo disco è sembrato proprio abbastanza solare, a tratti quasi ballabile, eppure lo stile melodico 'solfeggiante' della voce di Bjerre è più che mai presente. Al momento mi sembra che manchi il vero pezzo da novanta, come poteva esserlo 'satellite' nel disco precedente (per me, una delle tre migliori canzoni dei danesi).
Son contento comunque, i Mew son tutt'altro che morti, ma ancora devo capire se 'sto disco mi piaccia veramente o se lo trovo 'solamente' interessante
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#31 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 16 novembre 2018 - 21:46

14 dicembre

 

MEW-CPN_LP-Packshot.jpg

 

 

 

1
Making Friends
2
Satellites
3
Water Slides
4
Louise Louisa
5
An Envoy to the Open Fields
6
White Lips Kissed
7
Carry Me to Safety
8
Comforting Sounds

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#32 markmus

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Inviato 17 novembre 2018 - 16:07

le versioni orchestrali... potrebbe essere la certificazione di bollitura.


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#33 markmus

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Inviato 13 agosto 2019 - 14:11

il loro disco piu' bello prende la pietra: https://www.ondarock...handedkites.htm

 

:hands:  :wub:  :wub:  :wub:


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#34 Cliff

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Inviato 13 agosto 2019 - 15:38

davvero ben scritta, bravo wago, anche se da non addetto ai lavori ho avuto alcune difficoltà nel leggerla 

 

 


5/8 + 6/8 + 3/8 + 1/8. Somma: 15/8. La batteria, che batte ogni due (e ogni tanto per soprammercato ci infila il suo buon filler terzinato), arriva a fine riff sfasata di 1/8 rispetto all'inizio

 

 

Dve8IMuX4AI_MUO.jpg


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#35 wago

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Inviato 13 agosto 2019 - 15:49

Sì, so di avere indugiato nei tecnicismi in qualche passaggio (tant'è che ci ho pure infilato un Warning). Diciamo che ho voluto da un lato fare un esperimento, dall'altro togliermi uno sfizio :D

Grazie mille comunque!
  • 2
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#36 James Lepo

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Inviato 14 agosto 2019 - 23:09

Sebbene io preferisca sia Frengers che No More Stories, ritengo questa pietra una delle migliori cose lette sul sito, almeno ultimamente.
Encomiabile la descrizione delle poliritmie di Special e delle storture di apocalypso. Posso immaginare poi l’espressione di un wago disperato che, dopo aver risolto tutti i casini ritmici fino a quel momento, giunge di fronte a Envoy to the open fields e rovescia il computer sulla scrivania asd
Approfondimento fantastico su una band enorme, se io con la mia monografia ormai vecchia di quasi tre anni (sigh) ho voluto render loro un tributo emozionale, di cuore, con questa pietra vengono sviscerate tutte le dinamiche che hanno reso grande la musica dei Mew, ne si fa quasi una vivisezione, che non tralascia nulla, neanche i loro testi, tanto insondabili quanto affascinanti.

Insomma, complimenti!

P.S.: Non ci interessa che sia stato uno dei migliori chitarristi degli anni 00, Bo Madsen, forse il musicista più nerd e prog della band, ha pienamente meritato l’epurazione nel 2015, per aver commesso il peccato mortale di rinnegare la sua natura pur di lisciare il pelo agli indie kids (in realtà magari ha voluto lasciare o è stato costretto da altre vicende... dopo il comunicato ufficiale ammetto di non aver più cercato notizie a riguardo).
  • 0

#37 wago

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Inviato 15 agosto 2019 - 02:10

Grazie mille, i complimenti dell'autore della scheda sono per me assai gratificanti :D

P.s. le righe su "An Envoy to the Open Fields" Sono state scritte in cima a un letto a castello di un ostello di Halifax, in Nuova Scozia. Non ho ribaltato il laptop non tanto perché si sarebbe distrutto ma perché l'"esperimento" a cui facevo riferimento sopra consisteva nel descrivere il disco seguendone ordinatamente la scaletta, e sfruttando gruppi diversi di brani per analizzare aspetti diversi. Arrivati al brano incriminato, la sezione "come diamine sono costruiti ritmicamente questi pezzi?" era terminata, quindi mi sono limitato a un riferimento un po' ellittico... In una parentesi la "soluzione" non ci stava, e ho anche pensato: ma che è, lo sbatti me lo devo fare solo io? Lasciamo un po' di divertimento anche a quei pochi lettori che potranno divertircisi!
  • 0
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#38 markmus

    cui prodi

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Inviato 29 settembre 2021 - 21:31

Ritmi inusitati e complessità metriche aka gli acquiloni con le mani di vetro

 


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