Precisazione riguardo il concetto di graphic novel
Graphic Novel è un termine americano che noi abbiamo mutuato per darci un tono: perchè dire di aver letto un romanzo grafico fa più fico che dire di aver letto un fumetto. Questo termine non esiste in altre contesti: vedi fumetto BD, Historietas, fumetto italiano, ... siamo noi che eventualmente glielo applichiamo.
Gli americani, tuttavia, hanno iniziato a utilizzare questo termine solo in tempi relativamente recenti visto che, per oltre settanta anni, il fumetto lo hanno praticamente relegato alla dimensione seriale o di strisce quotidiane.
Solo negli anni '70 escono i primi lavori concepiti direttamente per il circuito delle librerie. Il termine vero è proprio venne coniato nel 1978, in occasione dell'uscita di Contratto con Dio di Eisner (sulla copertina dell'edizione in brossura, apparve proprio tale termine).
Eisner coniò quel tempo, dunque, pensando al suo Contratto con Dio e al tipo di destinazione che aveva in mente per quell'opera, che possiamo riassumere in tre punti sostanziali:
1- si tratta di un'opera diretta al circuito librario, senza intermediari
2- si tratta di un'opera autoconsistente e autoconclusiva
3- manifesta un target autoriale (se per tematiche sia per rappresentazione).
Riguardo l'ultimo punto, non si tratta di cosa trascurabile. Ricordiamoci che il termine è americano e gli americani fanno una grande distinzione fra materiale che può essere venduto nelle edicole (con precisi vincoli censori) e materiale che può essere venduto nelle librerie. Questa cosa per noi è difficile da capire tanto che nelle edicole vediamo Dylan Dog o Ken Parker senza minimamente scomporci.
Dunque, se aplichiamo rigidamente questa definizione, non sono graphic novel tutti i fumetti della scuola franco-belga (visto che spesso sono pre-pubblicati in rivista), i manga, le historietas e tutti (dicesi tutti) i lavori del fumetto americano che provengono da serie regolari od anche concepiti come miniserie, quindi compresi Watchmen, Ronin, e quanto altro. Neppure Maus sarebbe etichettabile come GN (visto che inizialmente fu serializzato), meno che mai Sin City.
Ora questo non ha molto senso. E' vero che molte opere nascono in forma di miniserie o facenti parte di una collana seriale, ma talune di queste, sono realmente concepite dall'autore come enti narrativamente autoconsistenti e, specie nei tempi odierni, con l'intenzione di essere raccolte in TP e mandati successivamente in libreria. Ecco allora che il significato di graphic novel si fa molto più sfumato che ciascuno di noi ama usare un po' come gli fa comodo.
E' un termine che io non amo, primo perchè è estraneo alla nostra cultura, perchè genera confusione e perchè la gente lo usa, più che altro, per sdoganare un media di cui si vergogna.