Rispondo a un po'di punti, ma hai mescolato troppe cose ed in modo molto confuso:
1. A livello atmosferico puoi distinguere le eruzioni a seconda del livello raggiunto nell'atmosfera e dalla composizione dei vari gas emessi. Considerando che la troposfera arriva a ca. 15-20 km di altezza (ma non ha lo stesso spessore a tutte le latitudini), la maggior parte delle eruzioni non immette direttamente gas nella stratosfera. Come dici tu le eruzioni pliniane sono quelle che raggiungono la stratosfera e che arrivano oltre i 20-25 km di altitudine (il nome deriva dal fatto che Plinio il Giovane ha documentato per primo in modo dettagliato questo tipo di eruzione nel 79 dC con il Vesuvio).
2. A seguito di un'eruzione pliniana i maggiori responsabili della formazione di aerosol nella stratosfera sono i derivati dello zolfo, in particolare l'SO2 che si forma già per diretto contatto (reazione) tra S ed O una volta che il materiale vulcanico entra in contatto con l'ambiente ossidante dell'atmosfera (succede nella troposfera). L'SO2 viene facilmente ossidata e produce solfati, che sono altamente igroscopici e formano aerosols. Gli altri gas emessi per la maggiore sono: CO2 ed H2O.
3. Gli aerosols dei solfati non assorbono ma riflettono la radiazione solare (scattering); la radiazione viene assorbita dalla cenere, che contiene composti del carbonio (black carbon) ed ossidi metallici (che però riflettono la radiazione solare). L'effetto combinato tra scattering ed assorbimento della radiazione solare produce un riscaldamento della stratosfera ed un conseguente raffreddamento della troposfera a causa di una minore quantità di radiazione che raggiunge la superfice del pianeta e rimane bloccata nella stratosfera. La cenere ed il black carbon hanno un'alta velocità di deposizione al suolo, motivo per cui l'effetto maggiore deriva dallo scattering dei solfati che rimangono in sospensione più a lungo.
4. Lo scattering e l'assorbimento di radiazione sono proporzionali al raggio e alla cross section delle particelle che si formano e dipendono dall'ambiente chimico-fisico del gas. Questo vuol dire che ogni eruzione pliniana è diversa a modo suo, perché cambiano le concentrazioni dei gas emessi da vulcano a vulcano, e la circolazione atmosferica cambia a seconda della latitudine. I solfati sottoforma di aerosols hanno la massima riflettanza a 0.25µm di raggio, dimensione per cui possiedono un tempo di vita di 1-2 anni nella stratosfera prima di passare nella troposfera ed essere depositati piuttosto velocemente al suolo.
5. I gas serra emessi dall'attività vulcanica in un anno sono di gran lunga inferiori, in quantità, rispetto all'emissione di gas serra di origine umana. Inoltre il discorso dei 'gas tossici' emessi dal Bardarbunga lascia il tempo che trova visto che parlano di SO2. L'SO2 di origine antropica aveva superato già negli anni 80-90 le emissioni naturali. L'Europa risulta essere la quarta sorgente mondiale, superata solo da estremo oriente, industria navale ed america del nord. (Tralaltro l'SO2 emessa nell'atmosfera deriva dall'alta concentrazione di zolfo nrl carbone e nei carburanti navali che sono meno raffinati)
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Adesso, Behringer, ha scritto questo libro per dire che a suo parere l'effetto naturale (nello specifico vulcanico) ha avuto un ruolo fondamentale nella regolazione del clima e della storia delle civilizzazioni (OK), ma Behringer è uno storico e non studia l'atmosfera; già l'introduzione ribadisce che gli strumenti attuali permettono di dire che l'azione umana sia 'molto verosimile', la comunità scientifica (dio, che brutta espressione) dice che l'azione umana è extremely very likely.
Inoltre, il grafico dell'articolo che ti ho linkato contiene gli effetti positivi e negativi del volcanic forcing, con appunto le oscillazioni negative dovute alle eruzioni pliniane, e baseline corretta con l'aumento della radiative forcing ad opera dei greenhouse gases, il land use e l'attività solare
L'articolo sull'innalzamento del livello del mare l'ho letto, dice che il trend della prima decade, 3.5 mm/yr (1993-2002), è più alto della seconda, 2.7 mm/yr (2003-2012), perchè probabilmente l'effetto termico dell'eruzione vulcanica del Pinatubo fu bilanciato più lentamente nell'oceano a causa di un minore rilascio/trasporto di calore ad opera degli oceani. Questo non toglie che il trend attuale sia più veloce di quello per gli anni 1900-1990 che era di 1.2-1.9 mm/yr.