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10 Febbraio


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4 replies to this topic

#1 astrodomini

    ...

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Inviato 14 febbraio 2007 - 20:12

Apro questo topic non tanto per il ricordo che è tanto doveroso quanto secondo me poco utile in un forum ma piuttosto per discutere delle dichiarazioni di Napolitano che hanno portato poi a una reazione pesante del presidente croato Mesic:

http://www.ansa.it/s...2085240511.html

http://www.ansa.it/s...2_11252615.html

Quando ho sentito le parole del Presidente Della Repubblica sono rimasto piacevolmente colpito, che vengano da una personalità storica del Partito Comunista poi non può fare che piacere. Peccato che sia una delle poche voci che si sono alzate in maniera forte contro questo eccidio che a troppe persone da ancora fastidio, riprova ne è il continuo avvicinare la richiesta di fare chiarezza sulle foibe a un fantomatico tentativo di nobilitare il fascismo o i repubblichini.
Assurda e indegna la dichiarazione di Mesic che parla persino di desiderio italiano di rivedere i trattati successivi alla seconda guerra mondiale (!!!) quando penso che queste siano cose che vivono solo nella mente di qualche ultranazionalista neofascista.
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the music that forced the world into future


#2 Istvan Kantor

    pivello

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Inviato 20 febbraio 2007 - 18:59


Assurda e indegna la dichiarazione di Mesic che parla persino di desiderio italiano di rivedere i trattati successivi alla seconda guerra mondiale (!!!) quando penso che queste siano cose che vivono solo nella mente di qualche ultranazionalista neofascista.


Non è proprio così: nonostante Napolitano abbia smentito questa intenzione, l'Unione degli Istriani è partita all'attacco chiedendo una revisione del Trattato di Roma, lo stesso D'Alema ha blandamente parlato di "rinegoziazione"... d'altronde anche la frase di Napolitano sul "moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica" gioca parecchio d'ambiguo sulla questione... il punto è che secondo me hanno passato al presidente della repubblica un testo di quart'ordine che lui - ignorando bellamente tutte le questioni legate a questo fatto storico - ha letto allegramente senza battere ciglio...
Mi sorprende più che altro che nessuno storico abbia avuto niente da ridire sull'uso della parola "pulizia etnica", rigettata anche da studiosi che hanno pubblicato per Lega Nazionale come Pupo e Spazzali, o il prof. Valdevit dell'Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia, accettato però anche dal centro-destra...
� ormai unanimemente riconosciuto il fatto che non si trattò di pulizia etnica. Prima di tutto se così fosse non esisterebbe al momento una minoranza italiana in Istria (che nel capodistriano si può definire cospicua), peraltro volentieri additata come traditrice delle associazioni degli esuli... poi, ad esempio, molti infoibatori (veri e/o presunti) sono stati identificati come italiani: Nerino Gobbo, Giusto Massarotto, Matteo Stemberga, Ciro Raner, Benito Turcinovich... solo per citarne alcuni. Come è vero che l'etnicità in quelle zone (come in ogni c.d. frontiera etnica) era spesso piuttosto problematica da definire... Molti contadini istriani di lingua ciacava (una parlata croata) preferirono ad esempio dichiararsi italiani ed emigrare in Italia in seguito alla collettivizzazione delle terre nel '49; accadeva anche che all'interno di una stessa famiglia i diversi membri optassero per nazionalità differenti, a seconda del credo politico o della convenienza... su questa singolare confusione fra ideologia politica ed etnica hanno giocato molto scrittori ex-repubblichini come Papo de Montona che per anni hanno propagandato il concetto di pulizia etnica prima di venir zittiti da studi storici veri e propri; il fatto di sentire nel discorso di Napolitano - per quanto blando - termini appartenenti all' arriere-mot neo-irredentista come appunto "pulizia etnica" o l'aggettivo "slavo" (sarebbe bastato parlare di annessionismo titoista per non far entrare in ballo lo stigma etnico) ha fatto un certo effetto sulle popolazioni slovene e croate...

Comunque mi pare che tutta la polemica sia rientrata e Mesic, che diplomaticamente non s'è dimostrato certo un gran volpone (molto meglio la via privata intrapresa dal suo ben più saggio parigrado sloveno Drnovscek), ha fatto un passo indietro. C'è anche da considerare l'attuale contesto culturale-politico in cui si trovano Slovenia e Croazia, entrambe minacciate da un crescente estremismo di destra, nostalgico di movimenti collaborazionisti come domobranci e ustascia (formazioni spiccatamente neo-naziste e, almeno nel caso degli ustascia, ben più sanguinarie di qualunque korpus titino), è alla luce anche di questa realtà che bisogna considerare la reazione di Mesic (che da un lato appare così forse ancor più sciocca, anche perchè ha dato facile gioco a queste formazioni politiche che l'hanno attaccato frontalmente, ma dall'altro lato un po' giustifica la mossa tesa a contenere internamente queste forze).
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#3 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 27 febbraio 2007 - 11:51

Fa specie sapere che è notizia di una settimana fa il circolare di bustine di zucchero con impresso un ritratto di Hitler e frasi offensive nei confronti degli ebrei,a partire dalla città di Gospic,nell'entroterra dalmata.
Una favorevole occasione persa per screditare giustamente Mesic o un maldestro tentativo di farlo inventando fandonie ?
Sintomo di che aria tira da quelle parti o da noi ?
Anomalia riferita a eventi che di solito fanno notizia e questa volta stranamente passa inosservato?

C'è sempre da spaccarsi la testa quando accadono queste cose,in concomitanza al riconoscimento di genocidio ai danni dei bosniaci per responsabilità della Serbia,mentre il genocidio(chiamiamolo pure "pulizia etnica")messo in atto dai croati ai danni dei serbi di Krajna e Slavonia continua ad essere notizia nota solo a pochi addetti ai lavori (Dal Ponte esclusa,evidentemente).
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#4 virginia wolf

    apota

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Inviato 27 febbraio 2007 - 13:07


....in concomitanza al riconoscimento di genocidio ai danni dei bosniaci per responsabilità della Serbia....


Non è proprio così. La sentenza, salomonicamente dice che il genocidio è avvenuto (quello era impossibile non ammetterlo!) ma che la Serbia non può essere ritenuta imputabile di nessuna responsabilità "legale", ma "solo" di  "omissione di soccorso".
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#5 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 27 febbraio 2007 - 13:34

Moralmente va considerato che a soccorrere i bosniaci a Srebrenica doveva esserci l'ONU e che ad aiutare i croati a fare pulizia etnica c'era la NATO,contro civili inermi.Ma il cattivo è uno solo...
C'è anche un 4 Agosto..... '96
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !




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