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La Cognizione Delle Cose


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39 replies to this topic

#1 Syddharta

    Classic Rocker

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:02

*
POPOLARE

Stuzzicato da Claudio che aveva risposto a un mio status, apro questo thread per poter discutere - eventualmente - con alcuni recensori che talune volte, forse rapiti dallo slancio poetico, compiono degli errori a livello tecnico-musicale. E' vero che su questo sito si tratta di popular music, ma io amo dare per scontato che scrive di musica ne capisca sufficientemente e abbia la piena cognizione delle cose che scrive.

 

Lo spunto nasce da questa frase di Michele Saran sul recente pezzo su Eno:

 

Brillanti overture, intermezzo e finale, ma di fatto basati su una frase ad ampi e bruschi intervalli tonali che sembra presa e convertita da una pièce d’avanguardia seriale.

 

 

Come contestavo, in questa frase ci sono una serie di approssimazioni che fanno pensare che il recensore tenda a generalizzare e a estendere troppo dei concetti e significanti che, trattandosi di scritti "specialistici", dovrebbero essere espressi nella maniera più coerente possibile ai loro diretti significati.

 

Brillanti ouverture:

L'ouverture è il brano musicale che apre le opere melodrammatiche, e forma un tempo (nelle opere) o un movimento (nelle suite) a sé stante. Che un brano pop al suo interno, senza separazione alcuna, possa averne addirittura più d'una mi pare strano.

 

Passino intermezzo e finale, anche lì usate impropriamente, ma sufficientemente sdoganate dal giornalismo musicale leggero.

 

Ad ampi e bruschi intervalli tonali:

a parte che l'espressione "intervallo tonale" è un'espressione che penso di aver letto solo su metodi di qualche metallofono a percussione, ma la frase è proprio priva di senso. Innanzitutto perché "brusco"? E' un'indicazione ritmica, quindi cosa c'entra con l'intervallo, che invece indica la distanza tra le note? E poi come fa un intervallo di un tono ad essere "ampio"? In regime di temperamento equabile è l'intervallo più breve che esista dopo quello di un semitono. Esistono infiniti intervalli più ampi, e solo uno più stretto. Pensa te.

 

 

pièce d’avanguardia seriale:

"avanguardia" è usato in maniera un po' generale e poco lucida, mente immagino che "pièce" sia detto intendendo "brano". Ma una pièce sappiamo bene tutti che è un'altra cosa in teatro e quindi in musica, dove va a configurare una breve opera musicale (o estendendo ancora di più una breve composizione come un lied o un oratorio). E non mi pare che Milton Babbitt, Humphrey Searle o Jean Barraqué - la cui musica si chiamava "musica seriale" o "serialismo" e non "avanguardia seriale" - si siano mai occupati di ciò. Ma potrei ignorarlo io, e saperlo invece Saran, oltre che ovviamente Eno che qui avrebbe avuto un'idea delle sue.

 

 

Vediamo se funziona asd

 

 

 

M.


  • 20

M.

 


#2 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:06

In sostanza è il thread per i critici riccardoni asd
  • 2
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#3 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:15

Adesso arriva Tonysuper e ci spiega tutto, abbiate fede


  • 1

#4 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:18

Auspicabile un intervento di Gozer
  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#5 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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  • Location...riverrun

Inviato 29 marzo 2016 - 20:30

Auspicabile un intervento di Gozer

Non so.

 

Ho messo il + per l'ouverture del topic, senza fare troppo caso alla recensione, che pure riesce a suggerirmi qualcosa eccome. Comunque sì, le parole sono importanti. Una volta volevo anche segnalare qualcosa come "doppio-bassista" in una recensione, ma non ricordo dove fosse.

Non è semplice descrivere la musica e non è obbligatorio parlarne conoscendo bene e usando i suoi termini tecnici, però in effetti nelle recensioni si dovrebbe fare attenzione a non appropriarsi di quei termini per descrivere e riferirsi a tutt'altri aspetti. Ripeto, ne comprendo le difficoltà, anche per esperienza personale


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#6 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:33


  • 0

#7 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:49

 ma io amo dare per scontato che scrive di musica ne capisca sufficientemente 

 

 

 

 

asd asd asd asd asd


  • 0

#8 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 29 marzo 2016 - 20:53

Adesso arriva Tonysuper e ci spiega tutto, abbiate fede

 
 
Non lo so, quello che fa notare Syd nella recensione di Eno non mi sembra così grave, quello che vuole dire in fondo si capisce.
 
Mi sembra più patologico il caso del tipo che scrive sul ng di musica classica ed è convinto che serialismo e minimalismo siano la stessa cosa perché siccome il minimalismo si basa sulla ripetizione e seriale per lui vuol dire ripetitivo nel senso di prodotto in serie* ... insomma  ashd
 
 
* ho cercato di ricostruire io il processo mentale di cui sopra, non ne ho la certezza  :rotfl:
  • 1

#9 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 29 marzo 2016 - 21:28

Scusate il parziale OT: in genere i critici musicali sono spesso approssimativi nelle definizioni; le metafore sono iperboli che "suonano bene" ma che a volte non significano un cazzo. Forse il lettore medio di musica non ne sa abbastanza o se ne fotte. Al confronto quello di cinema, a cominciare da OC, scrive con un rigore professionistico.
  • 1

#10 Greed

    round control to major troll

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Inviato 29 marzo 2016 - 22:18

Come dice piersa, la critica spesso usa iperboli che non vogliono dire un cazzo; o che servono a invogliare (vedi i risvolti dei libri), o che tentano in modo un po' maldestro a rendere in modo sintetico un'esperienza complessa. Quello di cui parla Syd mi sembra l'ultimo caso.

Non apprezzo in generale questo sfoggio, soprattutto se è approssimativo e un po' impressionistico come in questo caso. Lo capisco, tuttavia.

 

(Gozzy ha una sua etica sul modo di far critica: a parte le denigrazioni a sproposito di Hendrix*, mi sembra un modo rispettoso e intelligente)

 

*è un inside joke, le idiosincrasie mi piacciono, anche nella vita reale


  • 0

#11 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 marzo 2016 - 00:51

Boh, al netto del recensore in questione (che non conosco) leggo nella critica musicale un po' troppa sciatteria e imprecisione. Come se il mood rocknroll possa giustificare tutto.
  • 1

#12 simon

    Scaruffiano

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Inviato 30 marzo 2016 - 07:00

topic di una difficoltà immensa. bisognerebbe VERAMENTE parlare di fenomenologia secondo me, soprattutto riportando alla luce il concetto noetico. penso di aver ascoltato una serie infinita di vinili, compact disc, cassette, mignatte di musica e dopo studi di composizione, filosofia musicale potrei anche, e sottolineo anche, provare a postare un fiume di parole comunque non costruttive. il problema fondamentale della "critica" musicale che si occupa di rock e di tutte le altre contaminazioni è la miscela riuscita o meno di percezione soggettiva e mancata istituzione di una ontologia della oggettività, o magari di una pedagogia musicale... certo, la musica seriale e la musica minimale sono due cose differenti, ma possono essere assolutamente integrate per esempio in un quartetto d'archi, per non parlare di recuperi meta compositivi. per quanto riguarda il recupero di immagine e musica, mi piacerebbe che le persone interessate a questo "problema" iniziassero a meditare sull'ultimo capitolo di immagine-tempo, quando il grande filosofo post strutturalista francese inizia a discutere del rapporto tra l'atto di parola e l'immagine visiva, l'immagine musicale e l'immagine visiva "colte" in una relazione asimmetrica, non riconciliabile. 

 

come per ogni cosa... prima di ascoltare, prima di vedere un film d'autore di nove ore e tre quarti, secondo il mio modo di concepire le cose bisogna essere preparati, anche se questo modo di proporsi può rivelarsi pericolosamente fallace. il pressapochismo della critica rock in realtà non è tale, rispetto all'esattezza crudele degli ultimi quartetti di Beethoven il giornalista rock può lavorare di fantasia regalandoci sfumature di "sana" irrazionalità, aprirci un pertugio per mirare nuovi mondi possibili. estetica (nel concetto atavico di intuizione) spazio (determinato o meno) tempo (ricordo benissimo un favoloso saggio sul tempo psicologico nell'ascoltare la musica per esempio) rimangono "categorie" flessibili.


  • 2

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#13 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 30 marzo 2016 - 07:15

Amen


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#14 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 marzo 2016 - 07:39

È vero che il vento soffia dove vuole e tra scrittore e scrittura non c'è relazione ma molti di questi la scrittura la usano, da cani, scientemente, mica come fosse un oracolo!
  • 0

#15 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 30 marzo 2016 - 08:32

Avrei tonnellate* di esempi da riportare ma poi partirebbero discussioni interne del tipo "Non è carino affossare il lavoro dei tuoi colleghi in pubblico", quindi niente. Sta di fatto che nel tempo mi è capitato di leggere aggettivi e paragoni assolutamente ridicoli.

 

 

* iperbole con unità di misura fuori dal contesto


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#16 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 30 marzo 2016 - 09:29

Vai Paloz, adesso devi confessare, non è che può soffrire solo mik asd


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#17 khonnor

    xy

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Inviato 30 marzo 2016 - 09:41

io non capisco chi non si vergogna di quel che scrive, a me capita continuamente.
  • 6

noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

or | mail


#18 paloz

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Inviato 30 marzo 2016 - 09:47

Io tendo a vergognarmi per un generico senso di inadeguatezza, raramente per la forma di ciò che scrivo. Inteso che se non altro cerco di mettere sulla piazza un testo che non sia palesemente campato per aria, su un lavoro al quale ho dedicato complessivamente almeno un paio d'ore della mia vita.

 

 

Vai Paloz, adesso devi confessare, non è che può soffrire solo mik  asd

 

E' giusto che siano i lettori (hahahahahahahahahah) a portare avanti esempi, anche io sono curioso, magari esce roba mia che non sospetto.


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(Samuel Beckett, Malone Dies)


#19 khonnor

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Inviato 30 marzo 2016 - 10:09

il trucco è solo uno: ribaltare quel che tutti dicono e cioè "devi scrivere pensando a chi ti legge". io scrivo immaginando non mi legga nessuno [infatti se qualcuno mi fa complimenti/insulti di uno scritto io mi sorprendo/vergogno "ah ma lo hai letto DAVVERO"]. nonostante ciò riesco comunque a provare disgusto asd
  • 2

noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#20 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 30 marzo 2016 - 10:14

Syd se hai voglia di fare le pulci a qualche mio pezzo (inevitabilmente vecchio, magari qualche pietra) ben venga, a me ste cose divertono e sono certo che di castronerie ce ne siano parecchie :D


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#21 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 30 marzo 2016 - 10:23

Vabè, se cominciamo ad analizzare ogni singola recensione, mi sa che di buone dal punto di vista tecnico ce n'è l'unpercénto, se va di lusso.

Ecco, magari tendenzialmente non parlare di cose che non si conoscono (o si conoscono male) sarebbe buona norma per evitare situazioni così.


  • 1
Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#22 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 30 marzo 2016 - 11:21

E anche qui Nanni.


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(Samuel Beckett, Malone Dies)


#23 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 30 marzo 2016 - 11:44

Vabè, se cominciamo ad analizzare ogni singola recensione, mi sa che di buone dal punto di vista tecnico ce n'è l'unpercénto, se va di lusso.

Ma soprattutto quante si soffermano sull'aspetto tecnico? A me sembra che la stragrande maggioranza delle recensioni ruock contenga, volendo estremizzare e semplificare fino all'osso, solo frasi fatte e immagini d'impatto, magari anche belle e pertinenti eh, ma dal punto di vista tecnico (intendo intervalli/tonalità/contrappunti ecc.) si trova ben poco proprio a livello quantitativo.


  • 3

#24 simon

    Scaruffiano

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Inviato 30 marzo 2016 - 11:51

 

Vabè, se cominciamo ad analizzare ogni singola recensione, mi sa che di buone dal punto di vista tecnico ce n'è l'unpercénto, se va di lusso.

Ma soprattutto quante si soffermano sull'aspetto tecnico? A me sembra che la stragrande maggioranza delle recensioni ruock contenga, volendo estremizzare e semplificare fino all'osso, solo frasi fatte e immagini d'impatto, magari anche belle e pertinenti eh, ma dal punto di vista tecnico (intendo intervalli/tonalità/contrappunti ecc.) si trova ben poco proprio a livello quantitativo.

 

 

l'unico "giornalista" musicale che è riuscito a soddisfarmi intellettualmente da tutti i punti di vista è Mario Bortolotto. divulgazione, scienza, folgorazione, nemico ostinato della sintesi, koinè tardo Joyce, un genio.


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#25 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 30 marzo 2016 - 12:41

Io tendo a vergognarmi per un generico senso di inadeguatezza, raramente per la forma di ciò che scrivo. Inteso che se non altro cerco di mettere sulla piazza un testo che non sia palesemente campato per aria, su un lavoro al quale ho dedicato complessivamente almeno un paio d'ore della mia vita.
 
 

Vai Paloz, adesso devi confessare, non è che può soffrire solo mik  asd

 
E' giusto che siano i lettori (hahahahahahahahahah) a portare avanti esempi, anche io sono curioso, magari esce roba mia che non sospetto.

Io tendo a vergognarmi per un generico senso di inadeguatezza, raramente per la forma di ciò che scrivo. Inteso che se non altro cerco di mettere sulla piazza un testo che non sia palesemente campato per aria, su un lavoro al quale ho dedicato complessivamente almeno un paio d'ore della mia vita.
 
 

Vai Paloz, adesso devi confessare, non è che può soffrire solo mik  asd

 
E' giusto che siano i lettori (hahahahahahahahahah) a portare avanti esempi, anche io sono curioso, magari esce roba mia che non sospetto.
ti dó il permesso di argomentare sui miei scritti, così il topico si trasforma nel più ricco del forum
  • 0

#26 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 30 marzo 2016 - 12:44

l'unico "giornalista" musicale che è riuscito a soddisfarmi intellettualmente da tutti i punti di vista è Mario Bortolotto. divulgazione, scienza, folgorazione, nemico ostinato della sintesi, koinè tardo Joyce, un genio.

 

 

Un po' il Carmelo della musicologia. 

Ricordo una tua infuocata recensione su Fase Seconda <3


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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#27 simon

    Scaruffiano

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Inviato 30 marzo 2016 - 14:58

 

l'unico "giornalista" musicale che è riuscito a soddisfarmi intellettualmente da tutti i punti di vista è Mario Bortolotto. divulgazione, scienza, folgorazione, nemico ostinato della sintesi, koinè tardo Joyce, un genio.

 

 

Un po' il Carmelo della musicologia. 

Ricordo una tua infuocata recensione su Fase Seconda <3

 

 

Fase Seconda tra le altre cose è un manuale indispensabile per studi avanzati di composizione. la considero ancora adesso un'esperienza bruciante, impegnativa, aristocratica. 


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#28 sanctio

    Michele Saran

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Inviato 30 marzo 2016 - 15:45

Brillanti ouverture:

L'ouverture è il brano musicale che apre le opere melodrammatiche, e forma un tempo (nelle opere) o un movimento (nelle suite) a sé stante. Che un brano pop al suo interno, senza separazione alcuna, possa averne addirittura più d'una mi pare strano.

Passino intermezzo e finale, anche lì usate impropriamente, ma sufficientemente sdoganate dal giornalismo musicale leggero.

Ad ampi e bruschi intervalli tonali:

a parte che l'espressione "intervallo tonale" è un'espressione che penso di aver letto solo su metodi di qualche metallofono a percussione, ma la frase è proprio priva di senso. Innanzitutto perché "brusco"? E' un'indicazione ritmica, quindi cosa c'entra con l'intervallo, che invece indica la distanza tra le note? E poi come fa un intervallo di un tono ad essere "ampio"? In regime di temperamento equabile è l'intervallo più breve che esista dopo quello di un semitono. Esistono infiniti intervalli più ampi, e solo uno più stretto. Pensa te.

pièce d’avanguardia seriale:

"avanguardia" è usato in maniera un po' generale e poco lucida, mente immagino che "pièce" sia detto intendendo "brano". Ma una pièce sappiamo bene tutti che è un'altra cosa in teatro e quindi in musica, dove va a configurare una breve opera musicale (o estendendo ancora di più una breve composizione come un lied o un oratorio). E non mi pare che Milton Babbitt, Humphrey Searle o Jean Barraqué - la cui musica si chiamava "musica seriale" o "serialismo" e non "avanguardia seriale" - si siano mai occupati di ciò. Ma potrei ignorarlo io, e saperlo invece Saran, oltre che ovviamente Eno che qui avrebbe avuto un'idea delle sue.

 

ouverture: è di certo una mia licenza poetica. non mi pare malvagissima, modestia a parte.

 

ampi e bruschi intervalli tonali: mi riferisco agli intervalli di armonia (quinta, terza, settima, etc), quindi possono essere ampi. l'aggettivo bruschi è un'altra mia personale coloritura poetica.

 

pièce d'avanguardia seriale: qui concordo, pièce tende a essere una forzatura. su avanguardia seriale non vedo particolari anomalie, non sarà accademicamente corretto ma non è nemmeno un errore sostanziale.

 

mik


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#29 Syddharta

    Classic Rocker

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Inviato 31 marzo 2016 - 10:09

 

ouverture: è di certo una mia licenza poetica. non mi pare malvagissima, modestia a parte.

 

 

 

 

Mah, a me sembra ancora bruttina. Anche perché per estensione il termine si usa per i brani d'apertura di un album, ma che all'interno di un brano possano esserci delle ouverture a me continua a suonare maluccio.

 

 

 

 

ampi e bruschi intervalli tonali: mi riferisco agli intervalli di armonia (quinta, terza, settima, etc), quindi possono essere ampi. l'aggettivo bruschi è un'altra mia personale coloritura poetica.

 

 

 

Intervalli di armonia? Immagino tu intenda "intervalli armonici" (quindi sincronici). Il che significherebbe che le frasi in questione sono, ad esempio, frasi di bicordi prima-nona o prima-tredicesima. E non mi pare affatto sia così. Ma proprio no no no.

 

 

M.


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M.

 


#30 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 31 marzo 2016 - 10:21

Syd ha ragionissima, gli intervalli (o melodici o armonici che siano) per essere ampi, minimo minimo dalla quinta/sesta in su; la tendenza alla castroneria tecnica liberale l'ho sottolineata anch'io un paio di volte :***


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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#31 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 31 marzo 2016 - 10:45

Riporto questa frase da Unforgettable Fire di Vigorito che mi ricordavo quando uscì su Rockstar

 

"L'idea secondo la quale la musica non è fatta per celebrare il mondo materiale, esteriore, che ci circonda; ma per mettere a nudo il mondo spirituale, interiore, che è dentro di noi."

 

 

(ri)Letta oggi mi fa sorridere, nel suo essere detta senza nessuna spiegazione ma all'epoca (15 anni) mi esaltò


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#32 sanctio

    Michele Saran

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Inviato 31 marzo 2016 - 11:07

Mah, a me sembra ancora bruttina. Anche perché per estensione il termine si usa per i brani d'apertura di un album, ma che all'interno di un brano possano esserci delle ouverture a me continua a suonare maluccio.


per quanto mi riguarda il termine può essere esteso ulteriormente, mi sembra abbastanza intuitivo e si porta dietro anche una certa figurazione. che poi a te non piaccia va bene.

Intervalli di armonia? Immagino tu intenda "intervalli armonici" (quindi sincronici). Il che significherebbe che le frasi in questione sono, ad esempio, frasi di bicordi prima-nona o prima-tredicesima. E non mi pare affatto sia così. Ma proprio no no no.


quelli sono gli intervalli più ampi dell'ottava, ma esistono anche gli intervalli ampi all'interno dell'ottava.

mik
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#33 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 31 marzo 2016 - 13:18

l'importante, se si usano termini "pesanti", è non prendersi troppo sul serio; più questo, secondo me, che avere "cognizione delle cose"

 

anzi cercare di esagerare proprio per dare l'idea del taglio scherzoso

 

ORA FATEVI L'ESAME DI COSC


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#34 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 31 marzo 2016 - 22:37

quelli sono gli intervalli più ampi dell'ottava, ma esistono anche gli intervalli ampi all'interno dell'ottava.

 

asd  asd  asd

 

Certo, anche un intervallo di seconda può essere ampio, cos'è al suo confronto un misero intervallo di un quarto di semitono. 

 

A parte le battute, diciamo che quelle cose segnalate da Syd sono non strafalcioni ma piuttosto forzature di dubbio senso, immagino che andando in giro per le recensioni di Ondaruock si trovi di molto peggio.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#35 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 31 marzo 2016 - 22:53

Questo non per legittimare un approccio da professoroni, sono un grande supporter dell'amatorialità e dell'antiprofessionismo, in ogni ambito, basta perseguirlo fino in fondo però, a partire dal modo in cui ci si pone. 


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Statisticamente parlando, non lo so.


#36 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 31 marzo 2016 - 23:08

Questo non per legittimare un approccio da professoroni, sono un grande supporter dell'amatorialità e dell'antiprofessionismo, in ogni ambito, basta perseguirlo fino in fondo però, a partire dal modo in cui ci si pone. 

Il meno è per "professoroni", il resto ci sta asd


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#37 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 31 marzo 2016 - 23:11

:

 

Non bastavano le infilzate di meno nel topic vaporwave.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#38 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 31 marzo 2016 - 23:19

Bravo che me l'hai ricordato, devo riprendere la mia Magellano a vapore, non è possibile che quel genere abbia sfornato solo un capolavoro in mezzo a tutta quella paccottiglia.

È che sono in fase Lindo Ferretti, ma si può?

 

Spoiler

 

p.s. lucidissimo khonnor, mi sei piaciuto tanto qui. Ogni volta che ho tentato di descrivere cose musicali ad altri usando immagini sono stato massacrato, chessò con le arcate di synth di Olympians. Comprensibilmente. È uno spendersi forse inutile, sicuramente espone al ridicolo, ma è bello che qualcuno lo faccia.

 

p.p.s. La nuova di Eno è una bomba silenziosa e non se l'è cagato nessuno oltre a me sul forum, non ho più punti di riferimento in questa società. Ora mi c'addormento su.


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#39 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 01 aprile 2016 - 09:56

Solaris ti piace Alan Parson? Ieri un mio amico ha insistito perchè passassi un suo album all'ora dell'aperitivo e non so perchè ti ho pensato (magari ti fa schifo). Due coglioni, per inciso.


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#40 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 05 aprile 2016 - 11:20

 

 

 

pièce d’avanguardia seriale:

"avanguardia" è usato in maniera un po' generale e poco lucida, mente immagino che "pièce" sia detto intendendo "brano". Ma una pièce sappiamo bene tutti che è un'altra cosa in teatro e quindi in musica, dove va a configurare una breve opera musicale (o estendendo ancora di più una breve composizione come un lied o un oratorio).

 

 

 

guarda che gli oratori di solito sono composizioni lunghe altro che, a volte superano le tre ore


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