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Gesu No Kiwami Otome - Ryouseibai (2016, Unborde)


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48 replies to this topic

#1 Feynman

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Inviato 19 febbraio 2016 - 08:55

*
POPOLARE

Ole'

 

Recensione Gozeriana

 

Sembra che Gozer e Syd sia sulla stessa lunghezza d'onda. Il pezzo che mi ha fatto scaricare l'album e' stato infatti questo, giocato nella Battle degli Utenti da M.:

 

 

E' veramente impressionante a livello tecnico, dove ricorda tanto un'estetica di tipo prog, ma senza rinunciare alla melodia. Notevole il fatto che abbia quasi 50 milioni di visualizzazioni e come dice Gozer ha raggiunto la cima della classifica Giapponese.


  • 15
Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”

#2 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 19 febbraio 2016 - 09:09

E' un album incredibile, un 10 secchissimo. L'ultima volta che un disco mi impressiono' cosi' tanto fu Field of Reeds dei TNP. Dopo il disco dei Bilderbuch, e' la conferma che nell'ultimo paio di anni la musica migliore (per chi non si interessa di mainstream poptimista, di musica nera o di elettronica autistica) viene fatta fuori dall'Anglosfera.

 

Dovessi sceglierne una soltanto tra le tante perle, direi: ロマンスがありあまる https://www.youtube....?v=C6-AN8J385c 


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#3 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 19 febbraio 2016 - 09:24

Lo ascolterò. Comunque mi trovo ogni volta incredulo a constatare quanto sia giapponese la musica giapponese "rock". Non credo abbia neanche a che fare con reminescenze folk. Che sia virata verso il pop, il prog, il jazz, una melodia giapponese la riconosci sempre.


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#4 Syddharta

    Classic Rocker

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Inviato 19 febbraio 2016 - 09:50

Bestiali.

 

 

M.


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M.

 


#5 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 19 febbraio 2016 - 10:53

Premetto che ho un problema con il suono del basso (troppo da turnista funky/fusion) e in generale con il perfezionismo che mi suona un pochino asettico. Stesso problema che ho con i loro precursori Spitz, troppa ricerca della perfezione formale a scapito dei suoni, un po' freddini. Gruppo che adorerei, gli Spitz, non fosse per il troppo riccardonismo.

 

Detto questo, mi aggiungo a chi sta lodando questo disco. Melodie che sembrano una ventata d'aria fresca in primavera e una qualità costante per ben diciassette canzoni (alcune più belle di altre ok, io ad esempio adoro la seconda). La sezione ritmica è micidiale, e pur non amando il suono troppo funky del basso, va detto che il signore è bravo e assieme alla gregaria aggiunge il giusto dinamismo.

 

Peccato non capire i testi, sarei curioso di sapere di cosa parlano.


  • 1

#6 corrigan

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Inviato 19 febbraio 2016 - 10:55

che ne pensi delle chitarre qui bosf?

 

OT comunque pure i video spaccano, a parte l'anime girato per 無垢な季節 (la #12)


  • 1

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#7 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 19 febbraio 2016 - 11:08

che ne pensi delle chitarre qui bosf?

 

OT comunque pure i video spaccano, a parte l'anime girato per 無垢な季節 (la #12)

Trovo siano suonate con gran gusto, lui è un gran chitarrista ritmico (e il piano ci mette tutte le armonie), ma amo anche i suoi fraseggi solisti

 

In generale amo queste pennate funky/twee velocissime, sono di parte.


  • 0

#8 Feynman

    Homeless

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Inviato 19 febbraio 2016 - 11:13

A me fa impressione come riescano a suonare musica quasi riccardonica in modo che risuti cosi' aperta e leggera.


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#9 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 19 febbraio 2016 - 14:06

Per me l'apice del disco è questo pezzo qui http://youtu.be/AhbBT-pQPxk

Già dai primi secondi si capisce che ci si trova di fronte a un capolavoro: gli incastri chitarra elettrica-piano sono qualcosa di sublime, la costruzione melodica della strofa e del pre chorus è perfetta, nonché dolcissima, poi esplode il ritornello epico con i 'classici', per loro, rintocchi di pianoforte a sostenere la linea vocale. La seconda strofa diventa quasi un bridge, visto che cambia completamente l'atmosfera, più jazzata, e non paghi di tutto ciò, arriva poi il bridge vero e proprio che è probabilmente la cosa più esaltante che ho sentito da molto tempo a questa parte, in particolare al minuto 3:00 la batterista fa un ingresso MOSTRUOSO, dà un tiro pazzesco a quella fuga strumentale.
Nel finale, poi, non si sono proprio regolati: armonie vocali ultraterrene a cui segue una scorribanda furibonda di tutti e quattro, che sarebbe potuta durare minuti e minuti, e invece loro decidono di chiudere in un nonnulla, come se fino a quel momento non avessero sconvolto abbastanza l'ascoltatore, asd.

E non è che un pezzo in un album in cui ci sono davvero pochi cali, tra le 17 tracce.
  • 2

#10 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 19 febbraio 2016 - 14:08

 
OT comunque pure i video spaccano, a parte l'anime girato per 無垢な季節 (la #12)


Bellissimi, molto kitsch ma curatissimi. Io, per ovvi motivi, adoro questo (il pezzo è del primo album):
http://youtu.be/xl3NScLZI4E
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#11 corrigan

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Inviato 19 febbraio 2016 - 15:11

grandissimi

p08-clarke-kohaku-a-20151127.jpg

 

aramajapan_news_xlarge_gesunokiwamiotome

 

 

e poi ancora piu' grande Enon che in segreto si trombava BECKY (voto 11/0)

 

1e540dc6dee2b5be7e2438e98e8877f2_22841.j


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#12 Guest_Resp Into_*

    Maledettooo! Maledetooo! Maledettooo!

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Inviato 19 febbraio 2016 - 16:03

Lo ascolterò. Comunque mi trovo ogni volta incredulo a constatare quanto sia giapponese la musica giapponese "rock". Non credo abbia neanche a che fare con reminescenze folk. Che sia virata verso il pop, il prog, il jazz, una melodia giapponese la riconosci sempre.


Ecco invece io fatico a percepire questa musica come giapponese, se non fosse per il cantato. Probabilmente però ho in testa un'idea stereotipata.
  • 0

OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO ;)

 

 

raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#13 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 19 febbraio 2016 - 17:58

 

 
OT comunque pure i video spaccano, a parte l'anime girato per 無垢な季節 (la #12)


Bellissimi, molto kitsch ma curatissimi. Io, per ovvi motivi, adoro questo (il pezzo è del primo album):
http://youtu.be/xl3NScLZI4E

 

 

Si, mi sono decisamente innamorato della batterista. 

 

Neanche io di solito amo troppo il basso funky-plasticoso, ma lui è così bravo da non farmi pensare alla mia idiosincrasia neanche per un secondo; poi lui e la batterista hanno un'ottima sinergia. 

La marcia in più è ovviamente il lavoro sulla chitarra, lui è un pazzo furioso. 


  • 0

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#14 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 19 febbraio 2016 - 18:29

Primo ascolto finito da poco (ma mentre cercavo di far crescere il PIL del paese ashd, quindi non con il massimo dell'attenzione): impressioni comunque postivissime, anche se "alla lunga" è affiorato un attimo di stanchezza.

 

Stanchezza solo da parte mia, perchè loro vanno come treni! ;)


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ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#15 markmus

    cui prodi

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Inviato 19 febbraio 2016 - 19:18

che bella la batterista! la musica pero' non mi piace (originali comunque).


  • 0

#16 White Duke

    facente parte dell'élite

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Inviato 21 febbraio 2016 - 16:38

Raramente ho udito una commistione così riuscita fra orecchiabilità e virtuosismo sonoro, si tratta davvero di un grande disco. 


  • 3
"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#17 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 21 febbraio 2016 - 22:04

Niente, mi unisco alle lodi a questo disco allucinante.

 

Anche l'EP (2013) che si trova su spotify mi pare molto buono

5088324.jpg


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#18 slothrop

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Inviato 22 febbraio 2016 - 08:19

A me fa impressione come riescano a suonare musica quasi riccardonica in modo che risuti cosi' aperta e leggera.

 

 

Il disco devo ancora sentirlo ma questa della "leggerezza" è, a mio modo di vedere, la caratteristica giapponese per eccellenza. Ci riescono in quasi tutti i campi (anche nell'underground, eh, solo che per anni abbiamo ascoltato l'underground giapponese "sbagliato"). Nelle loro mani riesco a sorbirmi persino delle cose fusion che mai avrei detto nella vita. Ad esempio proprio ieri sera ascoltavo "Kylyn" di Kazumi Watanabe, mammasantissima della chitarra fusion giapponese e non solo (info https://it.wikipedia...Kazumi_Watanabe) e quel disco lì pur essendo la cosa più riccardonica che sia mai finita archiviata sul mio pc ha una grazia e una leggerezza pazzesca, sembra un misto fra muzak e lounge (cosa che potrei dire di altri riccardoni underground che amo, tipo Tsuneo Imahori e Mitsuru Nasuno) e non a caso c'è la partecipazione di Sakamoto, che credo faccia la differenza rispetto alla consueta produzione di Watanabe. Qui siamo fuori dal pop, ma nel pop accade esattamente lo stesso: impressionante scienza produttiva e tecnica esecutiva al servizio di una musica dall'impatto suadente più che frastornante. E' proprio sul suono che i nipponici si sono conquistati un ruolo sullo scenario internazionale. Il loro impianto melodico-vocale ci è ancora alieno e cozza contro i nostri pregiudizi (la teoria di Gozer è che sia praticamente SOLO colpa nostra, io non la vedo allo stesso modo ma indubbiamente c'è anche il dato della nostra pigrizia) ma le doti produttive lasciano giustamente di stucco chi ama la musica.


  • 1

#19 Giovanni Drogo

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Inviato 22 febbraio 2016 - 22:30

Ad un primo ascolto sembrano fighissimi, anche il disco d'esordio oltre a quello di quest'anno.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#20 wago

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Inviato 22 febbraio 2016 - 22:41

L'ho sentito oggi per la prima volta per intero. Per tutta la durata del disco ho sperato che scattasse la scintilla e iniziasse a piacermi per davvero: in fondo gli ingredienti li ha tutti, pare il trait d'union perfetto tra le jappate prog-fusion per cui mi son preso bene nell'ultimo anno e il pop ultraincastroso e sognante di Everything Everything, Mew (e aggiungiamoci pure Anathallo o Mermonte, meno noti ma parimenti fighi). Invece boh, non ha funzionato, almeno per ora. Ovviamente concederò il beneficio della seconda prova, e anche della terza e della quarta magari, ma per il momento devo dire che l'elemento che mi colpisce in negativo è la mancanza di evocatività, mi sembra musica senza atmosfera e non so da che parte prenderla. Del prog pare davvero esserci tutto, tranne l'escapismo di cui non riesco a fare a meno.


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#21 Giovanni Drogo

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Inviato 22 febbraio 2016 - 22:48

e aggiungiamoci pure Anathallo 

 

Anch'io c'ho sentito qualcosa di loro, ma è più un andazzo generale di come si è diretto il prog di stampo indie rock negli ultimi anni probabilmente, piuttosto che un'effettiva influenza. Devo ancora ascoltarli per bene ma il discorso che fai tu si applica per me un po' a tutti i gruppi che hai citato (di cui nel mio caso il primo degli EE e basta costituisce l'unica eccezione), sono tutti molto bravi ed anche brillanti, dopodiché se devo andare oltre a livello emotivo vado a pescarmi altri gruppi. Ora, non so se nel caso dei giappi succederà lo stesso, ma è possibile.


  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.


#22 Giovanni Drogo

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Inviato 22 febbraio 2016 - 22:59

Ho notato ora comunque:

 

E' veramente impressionante a livello tecnico, dove ricorda tanto un'estetica di tipo prog, ma senza rinunciare alla melodia.

 

Che miracolo, è prog ma ha le melodie. Fantastico.  asd


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Statisticamente parlando, non lo so.


#23 slothrop

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Inviato 23 febbraio 2016 - 08:34

 mi sembra musica senza atmosfera e non so da che parte prenderla. Del prog pare davvero esserci tutto, tranne l'escapismo di cui non riesco a fare a meno.

 

 

Per "escapismo" intendi la suggestione che dovrebbe svilupparsi, diciamo, "al di sopra" della superficie puramente musicale?

Se intendi questo, al netto del fatto che son sempre fermo al singolo (non faccio altro che lavorare in questi giorni), credo di capire cosa vuoi dire. Poi io con il prog e i generi che non amo ho proprio il desiderio inverso: nella mia mente li trasformo in musica jazz cervellotica e li valuto in senso puramente formalista, sarà che con il progressive in genere ho proprio un problema di immaginario e suggestione (a parte con Wyatt, ma sto divagando).

 

Restando sul singolo, beh, se non vedessi la faccia del cantante credo che apprezzerei maggiormente, ecco. Di sicuro questa qui è una band di valore, condensa un sacco di tendenze tipiche del pop nipponico: un'esplosività melodica naif e spudorata, una produzione levigata ma efficacissima (non così lontana dal modello shibuya kei), un'enorme perizia tecnica e una concezione del ritmo molto bianca, fin troppo (detto che il bassista è bravissimo, ma sempre molto bianco rimane), ed è l'elemento che a me piace meno, ma qui vado a gusto puro e semplice, diciamo che la band suona in modo molto "pertinente" a quello che ha in mente, questa è gente che sa benissimo quel che vuole.
 


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#24 wago

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Inviato 23 febbraio 2016 - 08:41

 

 mi sembra musica senza atmosfera e non so da che parte prenderla. Del prog pare davvero esserci tutto, tranne l'escapismo di cui non riesco a fare a meno.

 

 

Per "escapismo" intendi la suggestione che dovrebbe svilupparsi, diciamo, "al di sopra" della superficie puramente musicale?

Se intendi questo, al netto del fatto che son sempre fermo al singolo (non faccio altro che lavorare in questi giorni), credo di capire cosa vuoi dire. Poi io con il prog e i generi che non amo ho proprio il desiderio inverso: nella mia mente li trasformo in musica jazz cervellotica e li valuto in senso puramente formalista, sarà che con il progressive in genere ho proprio un problema di immaginario e suggestione (a parte con Wyatt, ma sto divagando).

 

Intendo l'utilizzo della musica per raccontare o evocare mondi "altri", realtà parallele con storie e dinamiche loro. Che è poi, immagino, quello che dici anche tu.
Sono il primo poi ad apprezzare anche l'aspetto iperformale di alcune derivazioni (tarde, prevalentemente), e a utilizzare per vezzo il termine "manierista" in modo positivo: ma riesco ad apprezzare il formalismo e la maniera quando appoggiati su un sound che di suo già mi evoca qualcosa, mi trasporta e mi fa sentire parte di un'"ambientazione" di qualche tipo.
Nel caso di questi giappi qua la cosa per il momento non succede, e mi chiedo se sia proprio una caratteristica della loro musica o semplicemente una mia (momentanea, spero) miopia.


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#25 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 23 febbraio 2016 - 08:54

Analisi interessante quella di wago.

Ho ascoltato solo il singolo e non m'è piaciuto.


  • 1

#26 slothrop

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Inviato 23 febbraio 2016 - 08:55

Difficile risponderti, nel senso che davvero è difficile considerare la musica giapponese come un corpus unico (anche i più esperti faticherebbero, io indicavo la caratteristica della "leggerezza" perchè me ne accorsi qualche anno fa con tutt'altre musiche, sempre nipponiche, e immagino che la sottolineatura di molti in questo thread sia figlia di sensazioni simili) e poi ci sono i gusti personali. Ho ascoltato gli altri due video allegati in recensioni e devo dire che forse anch'io potrei avere il medesimo problema, rimando all'ascolto del disco intero ma diciamo che l'impressione che questi musicisti mettano tantissima carne al fuoco senza andare in profondità in nessuno degli stili che riescono a stratificare è comprensibile. Però non sono sicuro che sia un limite, diciamo che l'ascolto fila talmente liscio che se tu non tiravi fuori il problema io non l'avrei fatto, ecco, ma credo di capire esattamente a cosa ti riferisci. A naso direi che la loro originalià compensa alla grande un "problema" che non avevo nemmeno percepito, ecco.


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#27 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 23 febbraio 2016 - 11:32

Più in generale, la "stratificazione di stili" utilizzata da questa band può rientrare nella problematica della "autenticità" che attanaglia da decenni la musica giapponese. E' un problema "storico", a mio parere superato, ma con il quale l'ascoltatore occidentale deve fare i conti. Loro sono stati travolti dalla musica occidentale dall'era Meiji in avanti. L'hanno amata, studiata e copiata. Noi gli abbiamo dato dei copioni senz'anima per una vita ma la notizia è che loro ne erano perfettamente consci. Quello che per noi è stato un pregiudizio tirato troppo per le lunghe, per loro è stata autentica fonte di paranoia e masochismo. Nella musica pop in particolare, per quel che ne posso capire, l'acquisizione di un'originalità e di una credibilità nipponica è dovuta passare attraverso un'ossessione quasi competitiva per le forme della "nostra" musica. La Yellow Magic Orchestra fu un primo punto di arrivo: ci risputarono in faccia tutti i luoghi comuni (leggi alla voce exotica) coi quali noi li avevamo dipinti, e per di più lo fecero con uno stile (l'elettropop) che era più "avanti" del nostro. In una simile logica il concetto di "fake", di "copia superficiale", di "stai eseguendo con precisione inutilmente certosina e asettica una musica di cui non cogli la profondità e non ne conosci le fondamenta" è una critica che non regge per forza. C'è caso e caso, naturalmente, e non vorrei far passare l'idea che data la particolarissima evoluzione della musica pop in Giappone alla fine "vada bene tutto". Questa band qui mi sembra che, con l'ausilio di una tecnica strepitosa e una produzione cristallina, sappia rendere leggero e naturale tutto un complesso di intrichi strumentali e parafrasi stilistiche che in altre mani suonerebbe magniloquenti, tronfie e insopportabili. Certe volte problematizzare troppo la musica che si suona può trasformare la cultura in un ostacolo, la coerenza artistica in un vicolo cieco. Direi che proprio il "disimpegno concettuale" di questa band è la sua forza. Al tempo stesso un frullato delizioso ma troppo vorticoso, anche se non appesantisce l'ascolto, può comunque non colpire al cuore, rimanere in superficie. Ma qui il giudizio è necessariamente personale (e per ora ho anch'io questa impressione, vedremo ascoltando tutto il disco).


  • 1

#28 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 24 febbraio 2016 - 15:22

sono molto curioso, chi ha un link?


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#29 wago

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:16

Secondo paio di ascolti oggi, devo dire che l'abitudine inizia a prevalere e riesco anche a fare più caso agli elementi positivi della proposta, che non sono pochi. Permangono però le perplessità iniziali, che si fanno comunque un poco più articolate:

 

- Laddove tutto ciò che ha a che fare con la chitarra mi risulta senza mezzi termini fichissimo (sia le smitragliate più indie-funky-Mew, sia certi funambolismi e ghirigori che non saprei a chi altro accostare se non a Steve Howe), voce, batteria, basso e tastiere mi risultano a tratti snervanti.
Il basso, come già osservato da Bosfy, è senz'altro apposto e ben suonato, ma manca di mordente e ha quel che di "turnistico" che lo rende difficile da amare. Non è una vera critica, ma se non scatta la fulminazione parte della ragione sta anche qui.
Le tastiere sono da gattabuja. Se il basso da solo non basta a far girare i coglioni, ecco le pianoline da band da matrimoni a far virare in modo decisamente negativo il bilancio a pelle. Al di là dell'obiettiva ipersaturazione tastieristica (a cui immagino ci sia sostanzialmente da abituarsi; d'altra parte la sensazione è simile al "ma stare un po' zitte ogni tanto mai?" che mi avevan fatto le tastiere del disco della Locanda delle Fate al primo ascolto), il fatto è proprio che il sound è plasticosissimo. Facendo anche qua un paragone azzardatissimo, mi vien da pensare ai giorni in cui qua dentro si impazziva per il-disco-brutto-degli-Agalloch e io non ce la potevo fare a reggerlo perché le tastiere erano troppo finte. Paradossalmente, non ho nessun problema dove il timbro si fa più sintetico, anzi: ci sono quei cinque/sei/dieci passaggi in cui si vira su territori quasi Duran Duran che davvero mi fan pensare "oh, finalmente è il mio disco". Il guaio sta invece dove la tastiera cerca di imitare il pianoforte e non ce la fa. Il risultato è amatoriale, da cover-band delle canzoncine dei cartoni beccata al Lucca Comics, e insomma io non reggo davvero. Forse mi abituerò anche a questo; forse no, chissà. Per ora procedo.
La batteria ha spesso e volentieri un sound cessoso. Il rullante soprattutto. In mezzo a un tutto così sbrilluccicoso e rifinito, che sti cazzo di tamburi facciano casino come nella più bordellara delle band hardcore a me un po' secca. Più che un problema col suono in sé (che ho avuto per anni, ma da anni ho appunto superato) la sensazione è che non sia azzeccato per la formula della band, che stoni. Che serva un altro produttore che possa far amalgamare i suoni in modo funzionale, in modo che non vadano - anche timbricamente - ognuno per i fatti suoi. In ogni caso questo specifico limite (mio o del sound, poco importa) emerge solo in alcuni brani, in altri la batteria è registrata come dio comanda.
In chiusura di tutto, la voce non è malvagia, ma è davvero poco espressiva. Dove la capacità evocativa della voce potrebbe essere quel di più che focalizza l'attenzione e permette di chiudere un occhio sul resto, qua invece c'è ben poco da sentire al di là della precisione nell'intonazione, ed è inevitabile concentrarsi sul resto. Scoprendo quelle che appaiono come falle.

- A me davvero continua a sfuggire l'orizzonte estetico di tutta sta cosa. Che vogliono fare? Perché suonano? Forse se capissi i testi o riuscissi o non inquadrarli come "band di giapponesi vestiti da giapponesi che fanno cose che solo un giapponese può capire" riuscirei a cogliere meglio il quid della proposta. C'è forse insomma, da parte mia, una distanza culturale e una mancanza di documentazione che fa sì che non riesca a cogliere gli elementi di interesse se non a un livello puramente tecnico. E' musica che mi dice poco, che non mi trasporta, perché non capisco dove voglia andare a parare. Chi sono sti qua? Che vogliono dire? Sono dei nerdazzi, gli ennesimi cosplayer, un misto delle due cose, nessuna delle due? Parlano di sci-fi o di teenager giapponesi?
Dei vari elementi di perplessità, questo è forse il più grosso, ma anche il più facilmente risolvibile: basta che mi informi un minimo.

In conclusione, il disco ha senz'altro molti punti di contatto con ciò che in genere mi piace, ma per intanto non riesce ad attestarsi oltre al livello "buffa curiosità" che testimonia quanto siano strani i giapponesi. Mi spiace davvero non essere in grado di apprezzarlo al di là di un punto di vista così turistico, ma per il momento così va. Ci tornerò (forse).


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#30 Spiritchaser

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:23

Mah. Sì, la tecnica è deliziosa e non si risolve mai nell'esibizionismo o in pesantezze: ottima qualità che da sola, però, a me non basta. Il disco è abbastanza godibile, tutto sommato, almeno per un paio di volte, ma a me non offre nient'altro che questo: nessuna riserva, nessun rimandare a qualcos'altro, nessuna contraddizione, niente che ti dica: sì, questa musica vuole essere disimpegnata, però (se lo noti) c'è anche qualcos'altro, un che di stonato, una qualche stranezza a far da contraltare al disimpegno. Invece qui c'è solo disimpegno - pur se raffinato, composito (più che complesso) e non dozzinale - e non riesco ad entusiasmarmi per questo.


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#31 Thælly

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:26

ma, uhm, qualcuno ha una rosellina? Anche per pm :***


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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#32 wago

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:36

Fiorajo all'opera.


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#33 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:50

Fiorajo all'opera.

wago :(


sono molto curioso, chi ha un link?


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#34 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 24 febbraio 2016 - 17:58

A me è successo, ma solo dopo più ascolti, di rilevare una certa malinconia, sotto traccia, ma che con tanta più subdola efficacia si esprime proprio perché mascherata dai funambolismi tecnici e dal tono a dir poco naïf delle canzoni.
Tastierine da matrimonio però proprio non ce le sento... Bravissima lei e versatile come pochi tastieristi contemporanei (si destreggia tra piano, organo e synth, suonandoli tutti con grande gusto e nelle differenti modalità che ciascuno di essi richiede, adattandosi, quindi).
Il bassista invece non fosse inserito in un contesto in cui è perfettamente funzionale probabilmente non mi piacerebbe troppo, eccessivamente riccardone, solo che, appunto... Qui funziona alla grandissima! :D
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#35 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2016 - 18:14

La doppietta Muku/Muku na kisetsu e' palesemente la vetta drammatica dell'album, ma anche Otonatic mi sembra piena di pathos. Non e' il mood dominante dell'album, ma non mi sembra nemmeno che ci sia soltanto allegria nelle tracce. Al netto del non capire i testi (e al netto che  testi rimangono una dimensione complementare di questo tipo di musica).

Piuttosto, wago, come definiresti l'orizzonte estetico di Mew, Alt-J o Everything Everything ad esempio?


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「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#36 Spiritchaser

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Inviato 24 febbraio 2016 - 20:06

Vi linko la traduzione di due canzoni (la terza traccia e la quindicesima), così per dare un'idea.

Vabbe', a parte che secondo me è la musica che conta, e se anche i testi hanno una loro ovvia importanza è solo un'importanza appunto complementare, che produce significato artistico di complemento ma che non intacca il giudizio estetico sulla musica.


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#37 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 febbraio 2016 - 15:18

bella scoperta dopo le Dessert. Chi ha visto, sa


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#38 bosforo

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Inviato 26 febbraio 2016 - 00:17

asd sono morto a leggere gli sforzi di wago alle prese xon la tragedia dell'ascolto. asd

Concordo tutt'ora per quanto riguarda il basso, avrei preferito qualcosa alla Duran, ABC o al massimo Kajagoogoo. Così è fin troppo sboron-fusion-turnista italiano.

Sulla tastiera no, per me il suono da piano giocattolo è perfettamente inserito nell'estetica del disco. Non penso avrei apprezzato ugualmente se fosse stato un pianoforte
  • 1

#39 corrigan

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Inviato 26 febbraio 2016 - 07:14

Bosf secondo me ti dovrebbe piacere 幸せが溢れたら, l'ultimo disco dell'altra band di Kawatami, gli indigo la End. Si tratta essenzialmente dei Gesu senza la componente riccardona/progghista.  


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#40 bosforo

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Inviato 29 febbraio 2016 - 18:04

Bosf secondo me ti dovrebbe piacere 幸せが溢れたら, l'ultimo disco dell'altra band di Kawatami, gli indigo la End. Si tratta essenzialmente dei Gesu senza la componente riccardona/progghista.  

Sentito e mi piace. Alla fine un po' riccardoni lo sono pure gli Indigo la End, ma è vero, prevale il lato pop angelico/emotivo.

 

Ecco il basso su questo disco mi piace già di più anche se forse come canzoni preferisco il nuovo dei Gesu.

 

Gran talento a sfornare due dischi simili a distanza di un anno l'uno dall'altro.


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#41 Cyclo

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Inviato 11 marzo 2016 - 11:53

ma per sentirlo? dove l'avete trovato?

 

Ti mando un mazzetto di mimosa ;)


  • 1

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#42 Krynor

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Inviato 23 marzo 2016 - 21:32

Ragazzi per caso... qualcuno di vuoi è riuscito a trovare da qualche parte l'ultimo disco degli indigo la End?


  • 0

#43 corrigan

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Inviato 27 marzo 2016 - 05:15

slsk
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#44 James Lepo

    Afro Kolektyw

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Inviato 04 ottobre 2016 - 13:34

Pare che il cantante, a dispetto del non certo avvenente aspetto fisico, sia stato coinvolto in un altro, imperdonabile, "scandalo": avrebbe frequentato un'attrice diciannovenne (in Giappone la maggiore età si consegue a vent'anni) e quindi è diventato, agli occhi dell'opinione pubblica, un molestatore (qui in Italia non avrebbe fatto manco curriculum per un'elezione a rappresentante d'istituto asd). Sta di fatto che hanno annullato l'uscita del disco dei Gesu No Kiwami Otome prevista a Dicembre (secondo nell'anno!!) e, al momento, Enon ha congelato l'attività sia dei Gesu che degli Indigo La End.

 

Che mondo di merda.

 

Per consolarvi, se ve li foste persi, posto gli ultimi due singoli dei Gesu, manco a dirlo, due capi, specie il secondo:

 

 

 


  • 3

#45 vuvu

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Inviato 04 ottobre 2016 - 13:53

Questa cosa mi ha sconvolto. Non pensavo che i giapponesi fossero così ottusi. Sono rimasto veramente di merda. Insomma, non si smette mai di scoprire il mondo nelle sue più assurde contraddizioni.  


  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#46 beatoangelico

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Inviato 04 ottobre 2016 - 14:55

anche negli usa c'è un'ossessione per questo tipo di cose.


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#47 bosforo

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Inviato 02 aprile 2017 - 10:02

Nuovo singolo

 

 

Cambia abbastanza la formula. Mollano un po' lo stile "band da matrimonio funambolica impazzita" e si fanno piu' dritti e drammatici, quasi un avvicinamento agli Indigo LA End

 

PERO' poi ci sono gli stacchetti come quello a meta' canzone dove ogni strumentista suona un mini assolo, e qui ritorna il gusto dei Gesu.


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#48 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 03 aprile 2017 - 14:43

Bello il pezzo, anche se preferivo i due precedenti, ma soprattutto mi sembra di capire che il disco finalmente esce (il 10 maggio)!


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#49 Krynor

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Inviato 10 maggio 2017 - 12:25

È uscito il nuovo disco! E lo hanno inserito, assieme a tutti i precedenti, su Spotify!


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