"La Fontana Della Vergine" - Bergman
#1
Inviato 02 febbraio 2007 - 13:28
Mi riferisco a a "La Fontana Della Vergine"(tit orig. Jungfrukallan) di Ingmar Bergman , che in effetti è ambientato in Svezia in epoca cristiana (siamo attorno al 1300 circa), ma in cui l'ombra del paganesimo è sempre incombente, condiziona fortemente e senza sosta lo svolgimento delle vicende e continua a vivere nella cultura popolare(il film inizia con l'invocazione della tenebrosa Inger ad Odino ), al di sotto della religione cristiana "dei ricchi", incapace(come del resto in ogni film di Bergman, uno dei più spietati profeti della morte di Dio nel cinema. che non esita a servirsi di un mito di settecento anni fa per esprimere contenuti modernissimi) di dare una risposta al problematico vuoto esistenziale che affligge la gente. Lo stupro e la morte della "vergine" cristiana Karin per opera dei pastori(questa sezione della vicenda mi ha sempre ricordato non poco la leggenda su cui si basa il concept di Bergtatt) rappresenta il soccombere della morale cristiana dinnanzi alle forze della natura. La morte di Karin fa comprendere a suo padre, il nobile cristiano Tore, che la morale cristiana non può nulla contro la tragicità della vita: del resto se una teodicea(cioè un fondamento divino) della giustizia non è possibile, perchè giustizia nel mondo non c'è (se anche un dio trascendente fosse per assurdo concepibile, agirebbe in una totale alterità rispetto ai principi della nostra morale, ci vuole dire Bergman), allora è possibile votarsi ai culti originari, fidando in una teodicea della vendetta.
Per questo Tore, accecato dal dolore, riscopre l'istituto pagano della faida(contrapposto al perdono cristiano) e, dopo essersi votato ad Odino con un rito di purificazione, trucida i colpevoli. La semplice fiaba è insomma trasfigurata attraverso dialoghi e azioni plastiche degni della più grande tragedia greca. Come accade spesso in Bergman, la conclusione è solo apparentemente rasserenante, laddove invece è del tutto aporetica: il miracolo(pagano o cristiano, non fa differenza in questo contesto, e Bergman lo sa) che chiude e da il nome al film lascia aperte tutta una serie di prolematiche forse destinate a non avere mai risposta. L'unica alternativa chiara posta dal film sembra proprio quella tra una fede "per assurdo" cristiana in un'aldilà al quale è rimandata la giustizia che non si può avere sulla terra e la pienezza(anche se instabile) della vita pagana.
Se volete vedere rappresentate in un film le credenze e le tradizioni dei popoli scandinavi nel medioevo filtrate dall'occhi di un genio di oggi, questo film è perfetto, anche perchè fa riflettere e non poco; se invece volete vedere Odino con Huginn & Muninn a fianco che schianta una chiesa a pedate, dirigetevi altrove.
Lo consiglio vivamente a tutti, con un occhio particolare a coloro che hanno apprezzato il disco "Bergtatt".
Un caloroso hail a tutti,
Reine
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#2
Inviato 02 febbraio 2007 - 15:20
#3
Inviato 02 febbraio 2007 - 15:30
Guarda, ogni film di Bergman ha una storia a sè, e te lo dice uno che conosce quasi a memoria tutta la sua produzione, e questo merita davvero tantissimo, al pari di quelli da te citati. Forse è la pellicola in cui la sua anima svedese emerge con più fierezza.Non ho visto questo film di Bergman, quanti agli altri ce ne sono alcuni che adoro come "Il Settimo Sigillo" e l'agghiaciante "Sussuri E Grida".
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#4
Inviato 02 febbraio 2007 - 16:43
Riprendendo un breve commento d'epoca: "La fontana della vergine" è probabilmente il film più sottovalutato di Ingmar Bergman. Forse perchè l'idea è poco bergmaniana, ma più la pellicola va avanti, più assume l'identità del suo autore svedese. Parte infatti (già religiosamente) come una rivisitazione di Cappuccetto Rosso; si sente infatti il tocco di fiaba (non a caso la sceneggiatura si ispira ad una leggenda del quattordicesimo secolo), sfocia poi nel dramma violento (quasi barbaro direi) e, con un' intensa e semplice solennità, gioca alla grande sul territorio di Carl Theodor Dreyer (sempre restando fedele a Bergman però), culminato dalla sequenza finale: il miracolo c'è (richiamo ad "Ordet"), e Dio interviene direttamente. Uno dei Bergman più duri, ma sicuramente anche uno dei più aperti alla speranza. Un' opera simbolica, che tuttavia evita il vero simbolismo. Un dramma da camera dove LA PAROLA divina ha la meglio sulla parola terrena (a differenza di molti Bergman successivi).
P.s.: era, forse, meglio dare al thread il titolo italiano della pellicola.
#5
Inviato 02 febbraio 2007 - 17:44
Al più presto lo farò.
Al momento considero Il Settimo Sigillo, come il suo capolavoro e come il mio film preferito di sempre.
Adoro Bergman.
#6
Inviato 02 febbraio 2007 - 18:48
.... Un dramma da camera dove LA PAROLA divina ha la meglio sulla parola terrena...
Mi permetto di dissentire dalla tua interpretazione strangelove, specie quando. A me il presagio finale non sembra affatto testimoniare un prevalere del divino sull'umano nè sul pagano. Nell'intero film sembra profilarsi uno scontro di opposti: ricchi/umili, cristiani/pagani, morte/vita, purezza/lussuria.... Tuttavia quando, verso la metà del film, si verifica la violenza, si rompe l'equilibrio e i ruoli si confondono: come si può facilmente vedere, Tore non reagisce alla morte della figlia consolandosi con la convinzione che sarà accolta nel regno dei cieli, sa benissimo che la PAROLA non può trionfare sulla morte: per questa ragione rispolvera l'antico istituto del "pigliar vendetta", e per farlo non può votarsi a una morale cristiana(che gli imporrebbe di perdonare), ma cerca la purificazione nell'autenticità della passione, nella vendetta. Se seguissimo la tua interpretazione, il voto che Tore fa a Dio nel finale sembrerebbe del tutto incoerente, poichè aut-aut:
I O Dio è malvagio, perchè ha punito un'innocente senza una precisa ragione e non ha impedito che la vendetta di Tore(che alla fine del film, davanti al torrente esclama:<<Vedi la morte di un'innocente, vedi la mia vendetta? Io non ti capisco!>>) si esplicasse
II O il Dio cristiano è impotente di fronte al male, è il Nulla divinizzato che ha sostituito alla verità la Parola di fede nella verità.
Quindi Dio-Malvagio o Dio-Nulla ? Bergman non indica una soluzione a questo quesito(la fornirà nei film seguenti), però mette benissimo in luce il carattere
paradossale della fede: dopo aver dichiarato la sua totale incomprensione a e per Dio(la via della comprensione è sbarrata), Tore compie un atto apparentemente assurdo e in realtà perfettamente coerente: chiede perdono, fa voto a Dio di erigere una chiesa. Questa è la fede per Bergman, un'ipotesi per assurdo, e quella che ha rappresentato è l'inanità che si cela dietro qualsiasi pretesa di teodicea, di moralità del cosmo e della religione
Lo stesso miracolo finale non ha nulla a che vedere con Dio, ma con il fatto che
l'evento va inscritto nella cornice leggendaria e favolistica che caratterizza tutto il film/racconto. Lo so che può sembrare un'esegesi artificiosa, ma le cose stanno effettivamente così, e questo film, che documenta appunto la reazione di un cristiano al male, la difficoltà nella quale si trova ad affrontarlo in coerenza con la Parola, la contraddizione stessa fra "uomo" e "cristiano", si inscrive benissimo nel quadro della produzione cinematografica e dell'ideologia bergmaniane, precedenti e successive. Quindi mi sembrerebbe piuttosto arbitrario estendere la connessione con "Ordet" da un piano puramente formale, a uno di messaggio di fondo.
P.s.
Ho rimediato al titolo, ora sicuramente l'afflusso al thread sarà soverchiante...
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#7
Inviato 02 febbraio 2007 - 20:14
...
Mi dispiace pure tanto (sia perchè sono stato uno dei pochi forumisti a vedere il film, sia perchè ho voluto rilasciare un breve commento), ma non me la sento di ribattere in quando una sola visione, che risale a diversi anni fa, è offuscata dal tempo. Comunque ho letto il tuo intervento e quando vedrò il film una seconda volta mi confronterò con il tuo parere.
Contento, ad ogni modo, che "La fontana della vergine" possa contare su altri ammiratori.
#8
Inviato 02 febbraio 2007 - 20:18
Era appunto questo il mio intento: involgliare a scopire o a rispolaverare questo film mostrando gli spunti di riflessione che può veicolare.
...
Mi dispiace pure tanto (sia perchè sono stato uno dei pochi forumisti a vedere il film, sia perchè ho voluto rilasciare un breve commento), ma non me la sento di ribattere in quando una sola visione, che risale a diversi anni fa, è offuscata dal tempo. Comunque ho letto il tuo intervento e quando vedrò il film una seconda volta mi confronterò con il tuo parere.
Contento, ad ogni modo, che "La fontana della vergine" possa contare su altri ammiratori.
Già solo la micidiale interpretazione di Von Sydow basterebbe ad apprezzare questo film.
Vorrei inoltre ringraziare te personalmente, strangelove, perchè grazie alla tua
storia del cinema su Rym ho ultimamente scoperto molti film bellissimi.
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Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#9
Inviato 02 febbraio 2007 - 20:28
Grazie :'(
Era appunto questo il mio intento: involgliare a scopire o a rispolaverare questo film mostrando gli spunti di riflessione che può veicolare.
...
Mi dispiace pure tanto (sia perchè sono stato uno dei pochi forumisti a vedere il film, sia perchè ho voluto rilasciare un breve commento), ma non me la sento di ribattere in quando una sola visione, che risale a diversi anni fa, è offuscata dal tempo. Comunque ho letto il tuo intervento e quando vedrò il film una seconda volta mi confronterò con il tuo parere.
Contento, ad ogni modo, che "La fontana della vergine" possa contare su altri ammiratori.
Già solo la micidiale interpretazione di Von Sydow basterebbe ad apprezzare questo film.
Vorrei inoltre ringraziare te personalmente, strangelove, perchè grazie alla tua
storia del cinema su Rym ho ultimamente scoperto molti film bellissimi.
Credevo non l'avesse ancora letta nessuno!
In realtà non sempre cito film bellissimi, ma alcuni dei citati hanno comunque una maggiore valenza storica. Ecco perchè prima o poi dovrò inserire brevi commentini.
#10
Inviato 02 febbraio 2007 - 20:55
Prego, dico davvero: ad esempio ho visto la settimana scorsa Il colore del melograno e sono rimasto letteralmente folgorato. Comunque vedo che non hai incluso film di due dei miei registi preferiti, Ken Russel e John Boorman.
Grazie :'(
Era appunto questo il mio intento: involgliare a scopire o a rispolaverare questo film mostrando gli spunti di riflessione che può veicolare.
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Mi dispiace pure tanto (sia perchè sono stato uno dei pochi forumisti a vedere il film, sia perchè ho voluto rilasciare un breve commento), ma non me la sento di ribattere in quando una sola visione, che risale a diversi anni fa, è offuscata dal tempo. Comunque ho letto il tuo intervento e quando vedrò il film una seconda volta mi confronterò con il tuo parere.
Contento, ad ogni modo, che "La fontana della vergine" possa contare su altri ammiratori.
Già solo la micidiale interpretazione di Von Sydow basterebbe ad apprezzare questo film.
Vorrei inoltre ringraziare te personalmente, strangelove, perchè grazie alla tua
storia del cinema su Rym ho ultimamente scoperto molti film bellissimi.
Credevo non l'avesse ancora letta nessuno!
In realtà non sempre cito film bellissimi, ma alcuni dei citati hanno comunque una maggiore valenza storica. Ecco perchè prima o poi dovrò inserire brevi commentini.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#11
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:17
Comunque è anche uno dei miei registi preferiti, e metto su tutti gli altri "Luci d'inverno", "Il posto delle fragole" e "Come in uno specchio".
Il remake di Craven è davvero malriuscito.
#12 Guest_vegeta_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:49
Il remake di Craven è davvero malriuscito.
remake è una parola grossa...e comunque credo che pure il film di Craven abbia una sua dignità.
#13
Inviato 19 febbraio 2007 - 14:11
Ricordo di averlo visto in un momento particolare della mia vita..forse quando ero anche io come l'insigne professor Isak Borg in un viaggio alla scoperta del mio posto delle fragole..lo consiglio a tutti coloro che sono disposti a ripercorrere eventi personali a volte dai colori meno accesi ma pur sempre chiaroscuri degni di smisurata attenzione.
#14
Inviato 20 febbraio 2007 - 13:38
Però se devo essere sincero non lo considerai uno dei miei preferiti di Bergam, regista che amo parecchio. per quanto riguarda la tua interpretazione del film,ci può stare, ma in vero penso che l'unica vera voce in capitolo definitiva la abbiano regista e sceneggiatore(non sò se coincidono!), quindi fino a prova contraria ci possono stare anche altre interpretazioni..! anche io ad esempio all'epoca non ebbi proprio le tue stesse sensazioni, che a leggerle ora mi paiono un po' troppo estreme, anche se chissà magari sono corrette.
di Bergman ho amato molto anche altri suoi film 'meno rinomati', come Monica e il desiderio e un'estate d'amore, ma anche il rito.
ciao!
*****NAZARIN - L.BUNUEL*****
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