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Qual È La Vostra Casa Editrice Preferita E Perché?


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111 replies to this topic

#1 chronochromie

    Laurea presso Facoltà di Non Rispondere

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Inviato 12 ottobre 2015 - 15:32

Credo che il titolo sia abbastanza esplicativo  ;D

Molto spesso scegliamo una casa editrice non semplicemente per la linea editoriale ma anche per aspetti materiali (impaginazione, caratteri). Quali sono le case editrici a cui siete legati e di cui vi fidate e perché?  

A me non dispiace, nell'ambito della saggistica Mimesis e Quodlibet.

Vorrei scrivere un libro per Bompiani solo per l'impaginazione e il suo famoso carattere.


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Prima ch'io mi profilassi...

#2 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 12 ottobre 2015 - 15:54

Ossessionato dal minimalismo, dal rigore e dalla "pulizia": le biblioteche Adelphi, ISBN, SE [Milano], il Saggiatore, minimum fax.


  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#3 chronochromie

    Laurea presso Facoltà di Non Rispondere

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:09

Pulizia anche nel portafogli, però! 


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#4 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:18

Sicuramente Silvana Editoriale
  • -1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#5 Claudio

    I am what I play

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:25

Sicuramente non è Arcana: non paga <_< (su questo sì che Scaruffi era stato preveggente!)


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#6 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:25

Adelphi tra le classiche (coerenza e qualità del catalogo, veste grafica), Minimum Fax tra le "nuove" (si fa per dire)


  • 2
A chemistry of commotion and style

#7 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:31

Editori Riuniti, fedele alla linea che fu.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#8 Claudio

    I am what I play

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:33

Editori Riuniti, fedele alla linea che fu.

 

Altra che non paga(va), non so ora...


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#9 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 12 ottobre 2015 - 16:37

Esteticamente mi piacciono gli Aragno i Fabrizio Serra e gli Henry Beyle ma i libri devono essere brutti (CAFONI ZERO).
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#10 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:18

Anche Einaudi ha una veste grafica tutta sua e che ormai ha fatto storia (soprattutto la collana bianca della poesia ideata da Munari, ma anche la narrativa, vedi i libri di Salinger)


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A chemistry of commotion and style

#11 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:26

Anche la Piccola Biblioteca Einaudi <3

b9bfd11b8973f367570b71103346130a.jpg
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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#12 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:33

Per restare in Italia, la Humboldt Books (Milano) è fantastica, con una curatissima serie di libri dedicati - e non trovo parole migliori di quelle di Giovanna Silva, direttrice editoriale - a "un’idea di viaggio che abita nelle intersezioni tra la geografia, la letteratura e l’arte".

http://www.humboldtbooks.com/

 

Altra valida casa è certamente la Bruno Mondadori (saggistica) ... o a ancora Bollati Boringhieri (saggistica ma anche narrativa).

 

Per la narrativa, a me piacciono anche Gaffi e Il Saggiatore. Nelle stampe passate, molto banalmente, si trovavano bellissimi libri anche nel catalogo Arnoldo Mondadori, avete in mente le splendide copertine disegnate da Ferenc Pinter?

 

Comunque sto dimenticando tanti nomi, se poi dovessimo allargarci all'estero (ad es. nel settore dei libri d'arte, etc.), apriti cielo ...


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#13 atlas

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:33

se valgono anche le divagazioni sulle collane, io calerei l'asso di feels: OSCAR GRANDI CLASSICI COLLA COPERTINA RIGIDA. incredibilmente Mondadori non fa più l'unica cosa che faceva bene.
  • 1

il faut se radicaliser. 


#14 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:33

La Giuntina

 

giuntina.gif

Va beh Adelphi, che ve lo dico a fare, con tutti i soldi che gli ho dato, Roberto Calasso sta facendo i bagni come zio Paperone nel suo palazzo in centro a Milano.

 

Anche Edizioni Mediterranee è stato un per un po' un feticcio.


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#15 Greed

    round control to major troll

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:38

Gli Adelphi, a parte le ottime scelte editoriali, hanno la giusta carta, il giusto font, la giusta dimensione del font, la giusta spaziatura a bordo pagina. Secondo me rende la lettura molto più comoda, non avete le stesse impressioni? Quando leggo un adelphi è come se stessi più comodo sulla mia sedia.

 

E' da 20 minuti che provo a postare delle immagini di vecchie edizioni einaudi (dei vecchi tascabili e i saggi paperbacks con il quadrato blu su fondo bianco) che mi piacciono esteticamente, e immotivatamente, ma non ci riesco.


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#16 OldfieldReturn

    Progressivo

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:40

Gargoyle books


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#17 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:50

Bellissime le cope di Pinter, ho visto una mostra anni fa.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#18 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 12 ottobre 2015 - 17:59

Bellissime le cope di Pinter, ho visto una mostra anni fa.

 

Sì, Pinter era davvero bravissimo ... un modo di "fare libri" sparito (su tante copertine troneggiano oramai scritte promozionali, più che immagini ). Guardate che spettacolo: http://www.aiap.it/c...a=169&IDsez=179


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#19 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 12 ottobre 2015 - 18:26

A me piacciono molto gli Adelphi e, in generale, gli Einaudi.

 

 

Anche i Bompiani mi piacciono molto, anche se con i bordi arrotondati non mi convincono.


  • 0
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#20 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 12 ottobre 2015 - 19:43

Senza troppi fighettismi io ci metto Einaudi Tascabile e la (presumo odiata?) Universale Economica Feltrinelli. Motivi? identità grafica curata e copertine molto spesso di qualità. La prima più neutra, la seconda osa molto e dà carattere.

Concordo assolutamente su Adelphi e Piccola Biblioteca Einaudi, per nulla su Il Saggiatore (orrende, la differenza fra semplicità e povertà) e aggiungo anche una personale affezione ad alcune Sellerio.

 

 

Isbn non pagava quindi la si esclude a quant'ho capito.

 

 

Si può dire anche il peggiore? Lo dico io. Fanucci. Mannaggia a te che m'obblighi a comprare Dick in lingua originale da tanto fan cagare quelle edizioni.


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#21 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 12 ottobre 2015 - 21:44

Senza troppi fighettismi io ci metto Einaudi Tascabile e la (presumo odiata?) Universale Economica Feltrinelli. Motivi? identità grafica curata e copertine molto spesso di qualità.

<3<3<3<3<3


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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#22 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 12 ottobre 2015 - 22:03

Sellerio

 

71V2JR56QuL.jpg

 

 

 

:wub:


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#23 Volpe

    Sturm und Drang

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Inviato 12 ottobre 2015 - 23:30

Einaudi, per affezione e qualità. A livello grafico e di scelta cartacea è il libro che mi da maggiore piacere leggere, Universale Economica è il mio feticcio libresco. Mi piacciono molto anche i rilegati Einaudi Storia.

Tanto bella Adelphi, in tutte le sue forme e colori. 

Nel settore saggistica io ho un piccolo amore per le edizioni Sylvestre Bonnard. Ho perso il conto di quante volte sia fallita e secondo me lo hanno perduto anche loro. Ma io non smetto di tifare e sostenere.

Trovo godereccia la Pléiade della Gallimard perché sembra quasi di sfogliare una bibbia. Divertenti da cercare tra i bouquinistes, sperando in un accordo tra cuore e bancomat. 


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#24 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 13 ottobre 2015 - 00:15

E la Newton Compton e i suoi Mammut? :wub:

3XrMwnd.jpg


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#25 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 ottobre 2015 - 00:30

no dai


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#26 atlas

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Inviato 13 ottobre 2015 - 07:27

Universale economica Feltrinelli ha carta e stampa top pleb, dai, ed è responsabile di crimini quali

9788807901638_quarta.jpg

però mi piacciono molto quelle di shakespeare

Spoiler


il crimine dell'anno, tuttavia, l'hanno portato a casa i meravigliosi ragazzi dello IED

Spoiler


tornando IT: Laterza :3
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il faut se radicaliser. 


#27 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 ottobre 2015 - 08:06

beh sì, qualcosa la scazzano pure loro. La carta non mi dispiace ti dirò, ruvida.

 

altra collana orrenda

 

$_35.JPG


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#28 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 13 ottobre 2015 - 08:09

Comunque sono un mucchio di stronzi finché 1. non raccolgono tutte le poesie di Cattafi 2. non ristampano Cases. E tante altre cosine o cosone.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#29 100000

    Enciclopedista

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Inviato 13 ottobre 2015 - 08:20

Avete già detto tutto.

Mi sono sempre piaciuti istintivamente Einaudi Tascabili e Feltrinelli economica. Anche per via del prezzo, erano i miei due scaffali preferiti ai tempi in cui frequentavo assiduamente le librerie (arg).

Adelphi e Minimum Fax, sia per estetica che per garanzie, specie la prima (ma non per tutti i giorni/portafogli).

Come dicevo altrove, le Letture Einaudi hanno titoli bellissimi e copertine minimali, ma anche queste ci penso due-tre volte prima di lanciarmi (che poi le prenderei tutte).

 

Ogni tanto provo anche qualche piccola casa editrice tanto per, e qualche piccola bella sorpresa c'è, sia estetica che non, ma niente da strapparmi i capelli.


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#30 Reynard

    No OGM

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Inviato 13 ottobre 2015 - 09:07

Per il catalogo di saggistica mi piacciono Bollati Boringhieri, Il Mulino (più un tempo però), Einaudi. Adoro la Biblioteca Storica Einaudi, belli anche a vedersi. La Laterza ultimamente mi da l'impressione di decadenza irreversibile.

Mimesis sia per catalogo che per veste grafica.

Per quanto riguarda la filosofia, so che un giorno mi indebiterò tantissimo per riempirmi casa con i classici del pensiero occidentale Bompiani. (Poi perderò la vista nel leggerli).

 

Poi mi piacciono molto i classici pubblicati dalla Corbaccio (ho letto il loro Mann, Celine, Soseki). Ho un debole per i libretti della E/o, maneggevoli, belli a vedersi, pubblicano cose non scontate tra cui un bel po' dei miei cari mitteleuropei (perché l'Adelphi non ha il monopolio dell'impero asburgico), e tra i pochi che mettono il commento critico come postfazione, come dovrebbe essere giusto.

E a proposito di Adelphi: si, sono molto belli, e sanno di esserlo. Cominciano a starmi antipatici.

A nessuno piacciono I Grandi Libri Garzanti? Mi piaceva la classicissima vecchia veste grafica e mi piace quella nuova. Mi piacciono le loro interminabili prefazioni anche se le salto a pié pari, ma è bello sapere che ci sono e farsi tentare a leggerle dopo aver completato la lettura. L'unica pecca è il carattere un po' piccolo.

 

Poi, mi duole dirlo, ma devo parlare bene di Vita&Pensiero. Grafica molto curata, ottima carta, stampa leggibilissima, fatti molto bene, hanno anche delle perle nel catalogo. Tra una decina di pubblicazioni di teologia dei professori della Cattolica e un'altra.

 

Edit: mi son sbagliato, Soseki non era Corbaccio ma Neri Pozza


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#31 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 13 ottobre 2015 - 09:24

mi piacciono i mattoncini dell'Iperborea anche se poi di fa fatica ad aprirli


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#32 atlas

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Inviato 13 ottobre 2015 - 09:26

A nessuno piacciono I Grandi Libri Garzanti? Mi piaceva la classicissima vecchia veste grafica e mi piace quella nuova. Mi piacciono le loro interminabili prefazioni anche se le salto a pié pari, ma è bello sapere che ci sono e farsi tentare a leggerle dopo aver completato la lettura. L'unica pecca è il carattere un po' piccolo.


il recente restyling e il tier 4.90€ sono davvero la peggio cosa.
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#33 paloz

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Inviato 13 ottobre 2015 - 09:27

Sellerio non riesco a volerle bene perché pubblica tutto Montalbano e altre robe che legge solo mia mamma.

 

Newton è una casa più che onorevole per via del low cost ma graficamente è da piangere. Le caricature son simpatiche ma, appunto, fanno prendere poco sul serio l'edizione.


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(Samuel Beckett, Malone Dies)


#34 atlas

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Inviato 13 ottobre 2015 - 09:40

comunque ecco, benché io abbia un discreto numero di oscar hardcover, non passa mese in cui non mi do il dormento per non aver acquistato "guerra e pace" diviso in 4 volumi: ciclicamente faccio ricerche infruttuose e mi dispero dell'eventualità del volume unico, che va per la maggiore nel panorama italiano. pls se qualcuno lo ha me lo venda, altrimenti prima o poi mi avrà sulla coscienza.

edit:

XnLK7yh.jpg

la ha Gianni, gli scriverò su fb minacciando il suicidio :^)
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#35 Thælly

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:34

Quello che cerchi tu ce l'ha mia madre, atlas :*


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#36 Volpe

    Sturm und Drang

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:42

 La Laterza ultimamente mi da l'impressione di decadenza irreversibile.

 

 

 

Ho l'impressione che non sia un'impressione. Hanno fatto uscire volumi davvero interessanti, spartani come grafica e la gradivo. Vi era anche la Biblioteca Essenziale, con piccoli volumi da tasca. Pochi titoli invero ma scelti con cura. 

 

Avevo già segnalato, per gli amanti del libro in inglese, una serie fatta da Penguin. Casa editrice altalenante, alcuni volumi economici si spezzano appena li apri, altri solidi. Alcuni belli davvero, anche nella versione priva di rilegatura. Questa edizione invece si distingue sia per le copertine, che reputo splendide, sia per la carta, spessa, ruvida. Io li ho trovati da Feltrinelli.

 

9780141199603.jpg


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#37 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:53

E la Newton Compton e i suoi Mammut? :wub:

3XrMwnd.jpg

 

 

Newton Compton il male assoluto per quanto mi riguarda, in qualsiasi collana.

 

Anche ISBN mi piace esteticamente, a partire dall'idea di chiamarsi appunto ISBN. Però hanno dei prezzi davvero troppo alti.

 

La Pleaide di Einaudi quasi inaccessibile (mi son comprato i 2 volumi di Rilke quando lavoravo in libreria e me li sono fatti scalare dalla paga per sentire meno il colpo), però confermo quello che dice Gael, sembrano libri sacri.


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#38 auslöschung

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:56

mi son comprato i 2 volumi di Rilke quando lavoravo in libreria e me li sono fatti scalare dalla paga per sentire meno il colpo)

 

li rivendi al doppio. 


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#39 Nijinsky

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:57

Bene rifugio.
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#40 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 13 ottobre 2015 - 11:58

 

mi son comprato i 2 volumi di Rilke quando lavoravo in libreria e me li sono fatti scalare dalla paga per sentire meno il colpo)

 

li rivendi al doppio. 

 

 

temo di averli sottolineati ashd

 

(a matita però)


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#41 Dudley

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Inviato 13 ottobre 2015 - 12:42

Per la narrativa dimenticavamo l'ottima MATTIOLI 1885, con un bel catalogo "ragionato" e edizioni pregevoli.

Anche le prime edizioni di GIANO EDITORE erano ben fatte (c'era la serie con la copertina nera dedicata a romanzi - ovviamente - noir).

Per gialli ed affini, ho un bel ricordo anche dei volumi pubblicati da MERIDIANO ZERO (caratteri grandi, tanto spazio sulla pagina).

 

Newton Compton: sono pure io tra i detrattori ... (non si vuole spendere? perfetto, allora andiamo in biblioteca!!!)

 

PS: non so cosa ne pensate voi, ma io ho l'impressione che spesso in biblioteca si trovino vecchie edizioni molto interessanti, con copertine cartonate, carta ruvida, etc. etc. ... (mi è capitato di recente con i romanzi di Onetti, che spettacolo l'edizione Feltrinelli dell'epoca!)


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#42 paloz

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:21

Mi uscite i discorsi sull'etica&estetica delle case editrici, sui font le interlinee le grafiche, poi sottolineate i libri?

Io non vi ascolto più.


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#43 captino

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:24

a dire il vero, basta che il contenuto del libro mi interessi, che non ci siano troppe righe per pagina*, e su questo sorvolo, ovviamente, se l'edizione è una sola, e che la copertina non sia una grezzata fatta degli studenti dello ied (storia vera), e il libro lo compro.

 

poi avete citato tutti case editrici italiane, quando è chiaro che la grafica più aesthetics ce l'hanno Les Éditions de Minuit e Gallimard.

 

edit: il feticcio per alcune case editrici a volte è fuorviante. es: Adelphi pubblica sia cose molto belle che roba, per esempio, senza alcun valore filologico

 

*o meglio, che l'azione combinata di quantità di righe, dimensioni carattere e larghezza margini non risulti nel mio decesso


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#44 solaris

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PS: non so cosa ne pensate voi, ma io ho l'impressione che spesso in biblioteca si trovino vecchie edizioni molto interessanti, con copertine cartonate, carta ruvida, etc. etc. ... (mi è capitato di recente con i romanzi di Onetti, che spettacolo l'edizione Feltrinelli dell'epoca!)

 

Io quando è disponibile un'edizione anni 70 a prezzi umani su amazon mi butto sempre su quella.


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#45 paloz

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:33

Ah boh a me continuano a piacere molto anche i Meridiani Mondadori: c'hanno la forma e le pagine sottili come la Bibbia di Gerusalemme ma mi piace avere l'opera completa di taldeitali a disposizione e sfogliarmeli anno dopo anno, a casa.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#46 captino

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:36

Ah boh a me continuano a piacere molto anche i Meridiani Mondadori: c'hanno la forma e le pagine sottili come la Bibbia di Gerusalemme ma mi piace avere l'opera completa di taldeitali a disposizione e sfogliarmeli anno dopo anno, a casa.

 

con i meridiani dipende sempre, non c'è via di mezzo, o sono fatti molto bene, o sono squallidi (parlo della curatela, non dell'aspetto, che è sempre quello)


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#47 Dudley

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:37

Mi uscite i discorsi sull'etica&estetica delle case editrici, sui font le interlinee le grafiche, poi sottolineate i libri?

Io non vi ascolto più.

 

Curioso questo tuo intervento! :)  Io invece sono oltremodo favorevole all'utilizzo "intenso" del libro, incl. annotazioni e sottolineature!!!

Tra l'altro, è questo proprio uno dei vantaggi del cartaceo rispetto al digitale ...


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#48 atlas

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:38

l'opera completa di taldeitali

 

 

beh ma questo non è vero nella stramaggior parte dei casi (mi fiderei, forse, solo per gli italiani). nutro ormai sfiducia nei confronti del format, la pleiade einaudi poi mi risulta particolarmente antipatica.


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il faut se radicaliser. 


#49 captino

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:39

 

l'opera completa di taldeitali

 

 

beh ma questo non è vero nella stramaggior parte dei casi (mi fiderei, forse, solo per gli italiani)

 

non ci sono certezze, il meridiano di PASCOLI è una selezione, tra l'altro arbitraria


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#50 atlas

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Inviato 13 ottobre 2015 - 13:43

hai ragione, che sciocco: dimenticavo di aggiungere che il tier di massima nobiltà in italianistica è costituito dalle EDIZIONI NAZIONALI.


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il faut se radicaliser. 





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