Matthew Herbert

Mesdames et Messieurs, letsallmakemistakes

http://ondarock.it/e...thewherbert.htm

Complimenti vivissimi.

Ti posso chiedere un aiuto? Adoro un brano che ho recuperato tra le memorie del tempo perduto, si chiama Burial of the dead ed è a nome Mumblin Jim, uno dei tanti pseudonimi di Herbert si direbbe, ma che non riesco a ritrovare in nessun catalogo sterminato del suddetto. Come mai?

wow, avevo giusto un doc rockit sotto mano.

Sono fiero di avere pure la mia firma su questa monografia bellissima. Bravo Roberto!

grazie carissimi <3

Complimenti vivissimi.

 

Ti posso chiedere un aiuto? Adoro un brano che ho recuperato tra le memorie del tempo perduto, si chiama Burial of the dead ed è a nome Mumblin Jim, uno dei tanti pseudonimi di Herbert si direbbe, ma che non riesco a ritrovare in nessun catalogo sterminato del suddetto. Come mai?

guarda Mumbin Jim è uno dei progetti più insondabili di Herbert, io sono solo a conoscenza di un singolo rilasciato da qualche parte nei Novanta (mi pare si chiamasse "Beach").

E comunque, la ChillOut Zone di Mtv, quanti nastri mi fece accumulare (e impolverare)

Infatti mi ci sono imbattuto seguendo puntigliosamente questo sito: http://www.mtv-chill...e.com/index.htm

Pure Best Boy Electric dovrebbe essere roba sua, introvabile ovviamente.

Grazie lo stesso.

Oggi si ascolta "Bodily Functions"

Herbert è un vero terrorista dell'house music, uno che con la scusa di camuffarsi da lounge, chill-out, exotica e atmosfere lascive e cotte al vapore costruisce il proprio suono attraverso i sample più macabri catturati dalle sale chirurgiche. Troppo figo, comunque.

Uscito un nuovo disco a nome Herbert, si chiama Musca:

Ancora da ascoltare, il pezzo sopra mantiene il suo tipico felpato passo house.

Una produzione house di Herbert adesso ci stava come l'ossigeno. Lo ascoltero' prox settimana. 

Ad un primo ascolto il ritorno all'house music micro ma organica di stampo "Around the House" mi sembra evidente (e benvenuto).

Mi convincono meno i contributi vocali soprattutto sui pezzi dal beat più spinto (Allie Armstrong la trovo floscia assai o comunque lontana anni luce dalla sinuosità della Siciliano) e gli inserti corali tipo Chain Reaction, dove più che big band finiscono col ricordarmi l'orchestrina di Suckin' on My Tits di Sex Education

Anche brani come Fantasy e Let Me Sleep sarebbero stati molto più gustosi se mantenuti vocalmente più spogli, ma mi sembra che ormai quella dimensione "cameristica" sia il tratto voluto delle produzioni Herbert post-"Scale".

Comunque prima impressione overall positive. Vediamo come crescerà (o calerà).

Non si tratta di un lavoro trascendentale, visto anche il modo in cui torna indietro sui suoi passi a lavori di quasi vent'anni fa. Ma questi beat di seta messi in sottofondo mi fanno stare sempre bene, e l'apporto vocale soul/jazz & derivati lounge alla fine non scade mai in quella chillout da coffee shop.

Ps: quest'anno ho scoperto che i tre dischi solisti di Dani Siciliano sono un meglio dell'altro