Mi pare che si stia delineando il pensiero di Tsipras sull'Europa; non è un pensiero contro l'Europa, ma per un'altra Europa, una Europa politica, stato, federazione o confederazione si vedrà, ma una entità tale cui gli stati europei cederanno sovranità e che quindi non sarà più solo un'area di libero scambio ma un soggetto politico che accomuna oltre agli intessi economici anche interessi gli sociali in modo egualitario, quindi stessi diritti per tutti, stesse tasse per tutti, stessi doveri, stesso Welfare, equità retributiva, insomma fare si che se un imprenditore vuole andare all'estero lo faccia senza trarre vantaggio da politiche sociali fiscali non allineate tra i paesi della comunità. Tsipras tale soggetto lo vorrebbe di sinistra ovvio, si può discutere quanto di sinistra debba essere e ciò sarà ovviamente oggetto di competizione elettorale, ma per me è chiaro che in ogni caso l'Europa non sarà liberista bensì dirigista. Già oggi lo è in realtà per me, per esempio le famigerate quote latte sono l'antitesi del liberismo.
Quanto all'eroe del nostro tempo, come sempre ha fatto subito la cosa giusta:
Renzi a Tsipras: "Da voto greco messaggio di speranza"
A Palazzo Chigi il bilaterale tra il presidente del Consiglio e il premier di Atene che dice: "Con Roma parliamo la stessa lingua, in Europa serve coesione sociale e crescita al posto delle politiche di paura e incertezza"
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