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[Monografia] The Coral


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101 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 29 ottobre 2014 - 20:41

*
POPOLARE

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The Coral
Piccolo grande gruppo di stregoncini lisergici.
Rimediamo alla grave mancanza che non esistesse già un topic a loro dedicato. Devo pur confessare che anch'io li avevo persi di vista da un po' di anni, all'altezza del quarto album. E non per disinteresse o noia, ma perché... boh: capita. Finché qualche giorno fa mi è caduto casualmente l'occhio, anzi l'orecchio su una loro uscita fresca fresca di vecchio materiale, per altro pubblicata il giorno stesso del mio svoltoso genetliaco quarantennale. Un disco bello bello, ancorché con un'atmosfera molto diversa dai primi adorabili dischetti. Tanto è bastato per recuperare quei due dischi che avevo saltato e per riascoltarmi gli altri.

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2002 The Coral
Bombetta atomica d'esordio. Gioiello di revival psichedelico, radioattivo e pazzerello. Filotto di canzoni divertentissime e fulminati, dove già si fa notare la stringatezza della band e risalta il singolone Dreaming of you. Parecchio stralunato, unico ed efficacissimo l'utilizzo in quasi ogni canzone di accenni melodici ispirati alla tradizione russa, una specie di rock del Dottor Stranamore, quasi un'ipotesi di ucronia storica, come se il folk rock anni 60 avesse sognato e trasfigurato in chiave psichedelica steppe e cosacchi almeno quanto fatto con praterie e cowboy cosmici.

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2003 Magic and Medicine
Dimostrano subito di non essere un fuoco fatuo con un altro carosello di canzoni piene di piccole magie, un album che sta al precedente The Coral come Strange Days sta a The Doors: formula sostanzialmente invariata, canzoni meno dirompenti e più sinuose, un clima più posato, ma per tutto il disco spira un'arietta avvolgente e indistinta per certi versi anche più affascinate e allusiva. Espugna il numero 1 delle classifiche inglesi un disco che cita (tipo) Donovan e in cui il tempo sembra essersi fermato al 1966. Grandi.

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2004 Nightfreak and the Sons of Becker
Mini album in tiratura limitata che il gruppo non mette in conto tra le uscite maggiori. In realtà con le sue undici canzoni e la sua mezz'ora scarsa di durata non è tanto più breve degli altri album "normali" e ne ha la stessa densità. Per me è persino una delle loro cose più irresistibili, in cui la laconicità della band giunge a pieno compimento. Undici pillole di minimalismo psichedelico e surrealismo pop, undici porticine aperte su altri mondi e altre epoche per due, massimo tre minuti.

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2005 The Invisible Invasion
Quel che si dice un disco di passaggio, ma senza la connotazione negativa che in genere si da alla definizione. La copertina per una volta non finto-vintage mente sullo stile, che resta retrò, ma indica bene un cambiamento di atmosfere, che si fanno meno "rock nel paese delle meraviglie", ma più noir e pensose. Le canzone si allungano un po', ma continuano ad essere dei maestri nella capacità di creare atmosfere sospese e inquiete nel giro di pochi minuti. Meno circo, più racconto.

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2006 (pubblicato nel 2014) The Curse of Love
Appunto una vecchia raccolta di nastri registrati tra il 2005 e 2006 (quando infatti saltarono l'allora puntuale uscita annuale) per un album comunque molto compatto, uguale e diverso dagli altri. Uguale perché il piccolo mondo antico dei Coral è (era?) sempre quello, diverso perché esplode(va) quell'atmosfera malinconica e crepuscolare solo latente negli altri album. Atmosfere delicate e impeccabili uscite da uno scrigno di autunnalità inglese. Consueta encomiabilmente stringatezza: nove brani, due strumentali e una reprise. Dalla serie triste è bello: gran bel ritorno recupero.

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2007 Roots and Echoes
Se vogliamo il disco che segna la definitiva normalizzazione del sound e di un certo generale incupimento dell'umore. Canzoni piane e orizzontali, prive di quei trabocchetti sonori ed effetti surreali che finora avevano caratterizzato il sound del gruppo. Un disco come da copertina, in bianco e nero, dalle atmosfere notturne e romantiche, un'infornata di pregiatissimo artigianato rock, che non viene considerata un classico solo perché da qualche parte c'è scritto 2007 invece che 1969: quisquillie per gente senza fantasia.

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2010 Butterfly House
Classe e stile sono sempre gli stessi, ma stavolta l'ingranaggio non gira al meglio. Fossero opera di esordienti tanto di cappello per le perle musicali comunque presenti in gran quatità. Ma al cospetto di nobili alchimisti psichedelici come loro è giusto denunciare un po' di stanchezza, qualche trucchetto calligrafico di troppo e persino un po' di stucchevolezza in certi insistiti coretti byrds / beachboys / beatles /-iani finora meglio utilizzati.
Ad oggi l'ultimo loro vero album.
 
Editando di tando in tando...
 
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2016 Distance Inbetween
Per il loro (stavolta vero) ritorno si ripresentano incupiti e piu' morrisoniani che mai, finendo per assomigliare non poco ai loro cug(g)ini di campagna texani Black Angels. Come suggerito dalla copertina un album strutturato un po' stile yin e yang. Un primo blocco di cinque canzoni piuttosto cupe, e un secondo blocco di canzoni, se non proprio solari, meno oscure e claustrofobiche. Il versante "nero", cosmico e aereo, è il migliore, con almeno tre perle (Connector, Chasing The Tail Of A Dream, Beyond The Sun) che vanno a posizionarsi alte nel canzoniere coraliano, ma il livello generale e' alto come sempre.  
 
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2018 Move Through The Dawn
Continuando a giocare il loro gioco di ruolo retromaniaco, fin dalla copertina realizzano scientemente l'album della "decadenza", da immaginari reduci dei loro immaginari anni 60 ora sperduti e un po' indecisi in piu' terreni, ballabili e un po' tamarri anni 70. “Abbiamo provato a tradurre in arte la tipica impressione di decadenza delle band che vanno in merda”, testuali parole. Quindi canzoni da una stanza dell'Hotel California o dalla cabina di un qualche yacht da rock star precocemente invecchiata. Il loro album piu' poppettoso e diretto, ma sempre con materiale di primordine. Decadenza "fake" in tutti i sensi.

 

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2020 Live At Skeleton Coast

2020 Lockdown Session

Due uscite live in piena pandemia covid. Live At Skeleton Coast e' un bel live tradizionale, la cui natura festaiola e collettiva e' stata il vero elemento psichedelico in pieno lockdown. Piu' in sintonia coi tempi fin dal titolo il solitario (solo la voce e la chitarra di James Skelly) Lockdown Sessions, riproposizione nuda e inevitabilmente malinconica dei loro classici, in cui risalta la semplice e micidiale arte della band e che signor cantante sia Skelly.

 

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2021 Coral Island

Come in un capolavoro di Bradbury, si parte dalle luci e dai colori e pian piano si scivola in un'atmsfera sempre piu' spettrale e stregata. Ma anche prima di arrivare al clima fantasmatico e pensieroso della seconda parte, si avverte qualcosa di doloramente autunnale anche nei pezzi piu' allegri e estivi. L'estate esiste solo come ricordo in autunno. Chissa' da dove, hanno fatto rispuntare fuori anche le suggestioni russe e balcaniche che avevano caratterizzato soprattutto il disco d'esordio, e come allora riescono a dare un'atmosfera "spostata", piu' fosca e fatale, rispetto alla semplice rievocazione 60s. Il probabile capolavoro del loro autunno.

 
Spin-off e carriere soliste
 
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Bill Ryder-Jones
2013 A Bad Wind Blows in My Heart
Il primo e finora unico a mollare convintamente il gruppo e' il chitarrista Bill Ryder-Jones, l'unico ad allontanarsi dal psichedelico sole al centro del sistema solare del gruppo e a darsi a un'attitudine indie piu' up-to-date. Per me il suo disco bellone e' il secondo, A Bad Wind Blows in My Heart, parecchio influenzato dal fantasma di Elliott Smith, riletto in chiave molto inglese, con le atmosfere da brughiera stinta e i ricami onirici delle chitarre. Disco lento e mormorante con ogni canzone splendidamente ricamata. Ha il curioso andamento di iniziare malinconico e dimesso per chiudersi con le canzoni più allegre (o meglio meno tristi), quando in genere gli album musicali scelgono lo sviluppo opposto.
 
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Ian Skelly
2012 Cut From A Star
Il capolavoretto solista se lo aggiudica il batterista fratello del cantante, quello che del resto anche nell'incarnazione dei Serpent Power resta piu' fedele allo stile dei Coral, forse in una variante un pelo piu' baroque e romanticheggiante di quella del gruppo. Quindi dieci pillole musicali per passeggiate mano nella mano con ragazze con occhi da caleidoscopio, voletti in cieli di carta, con uccelli di fuoco, diamanti di Lucy e tappetti volanti della 5th dimensione. 
 
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James Skelly & The Intenders
2013 Love Undercover
Primo e finora unico disco solista del cantante, lontano dalle sonorità del gruppo, con un deciso spostamento su sonorità bluesy e soul. Dalle nebbioline colorate tutte 60s del gruppo si passa infatti alla polvere e il sudore dei 70s americani, ma la manina fatata per ganci melodici di irresistibile irresistibilità è evidentemente la stessa. Vanno in scena quei 70 che sognavano gli happy days perduti dei 50, quindi con ombre dell'Innominabile, di Tom Petty e di Willy DeVille, ma si trovano tracce di un po' tutta la più alta scuola "on the road" dell'epoca dei pantaloni zampa. Nonostante l'urenda copertina, un album molto cool.
 
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Serpent Power [Ian Skelly + Paul Molloy] 
2015 Serpent Power
2017 Electric Looneyland
Side-band del prolifico batterista col nuovo chitarrista della band. Entrambi gli album sono due tesoretti che forniscono un adorabile psico-rock da ascoltare in casa della famiglia Addams per i party di halloween, con un sacco di riferimenti all'horror e all'immaginario macabro-gentile. Per entrambi i titoli i virtuali "lati A" sono un tripudio di delizie e suggestioni, mentre i sempre virtuali "lati B" calano un po', ma e' un calo da mettere in relazione all'eccellenza delle partenze, colore e divertimento non scendono di una tacca.
 
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Nick Power
2017 Caravan
Da non credere, ci si mette pure il tastierista e pure lui sforna un gioiellino. Un disco al lume di candela, mezz'ora di puro incanto, languore e malinconia neo-hippie. Canzoni alle spezie secondo l'antica ricetta al "prezzemolo, salvia, rosmarino e timo" di Simon & Garfunkel, una magia che in questi tempi cinici fa tanto sorridere, ma che pochissimi hanno saputo rievocare. Bizzarro il recupero "I Talk To The Trees", canzone cantata da Clint Eastwood(!) in "La ballata della citta' senza nome".

 

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Ian Skelly

2020 Drifters Skyline

Dalla perfezione psycho di "Cut From A Star" alla perfezione estiva di questo. Canzoni da spiaggia e amaca, senza svenevolezze sunshine, ma anzi con un tiro da fratelli De Angelis piu' cool, che si alternano a canzoni da piscina solitaria piu' introverse e soundsilenziose, con un paio di salutari scosse elettriche.

 

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Paul Molloy

2020 The Fifth Dandelion

Disco gemello del precedente: due dischi-giocattolo, gemelli siamesi spensierati, per ventilare l'estate di gran lunga meno spensierata. Il compare dei Serpent Power tira fuori un album piu' caleidoscopico e barocco, con allo stesso tempo qualche canzone ancora piu' ob-la-di ob-la-da di quelle di Skelly, ma anche con momenti piu' psichedelici e introversi.


  • 21

#2 veryc

    E i ramo' ?

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Inviato 29 ottobre 2014 - 20:55

Loro non li conosco, ma Dreaming of you è la colonna sonora di una delle scene televisive che mi abbia più scombussolato:

 

 

Tom io voglio essere come te a quarant'anni


  • 2

Ha già fatto tutto Black Mirror

 


#3 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 29 ottobre 2014 - 21:47

The Curse of Love proviene dalle sessioni di The Invisible Invasion, prodotto da Geoff Barrow, in sostanza sono in una pausa indefinita e si sono dedicati a progetti solisti.

 

L'addio di Bill Ryder-Jones all'altezza del terzo disco ha inciso negativamente su questa band che rimane comunque più che dignitosa, Butterfly House è molto bello, sei stato troppo severo.

 

Il primo disco è favoloso, ma se si prova a fare un best of della band ci si ritrova in mano delle gran belle cose.


  • 1

"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#4 Tom

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Inviato 29 ottobre 2014 - 22:25

The Curse of Love proviene dalle sessioni di The Invisible Invasion, prodotto da Geoff Barrow, in sostanza sono in una pausa indefinita e si sono dedicati a progetti solisti.


Ah, peccato. Correggo subito.
In effetti mi sembrava strano fosse spuntato fuori così all'improvviso, ma non sono andato a cercare notizie. Comunque che un disco del livello di The Curse of Love sia (quindi) un disco di "scarti" la dice lunga su come all'epoca avessero un tocco speciale.


  • 0

#5 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 29 ottobre 2014 - 22:57

Sai cosa, non ho mai recuperato i primi due ep che anticiparono l'esordio, ma ho sempre pensato potessero contenere belle cose.


  • 0

"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#6 Carlo86

    mainstream Star

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Inviato 30 ottobre 2014 - 00:01

Il primo album è tra i migliori degli anni zero.
  • 1
"Non possiamo parlare di Dio, o come preferisci chiamarlo, ma soltanto della nostra reazione a esso. Allo stesso modo, non penso che si possa parlare della musica, ma di una reazione soggettiva a essa" (Barenboim)

#7 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 30 ottobre 2014 - 07:00

Dico solo che Roots & Echoes è un gran bel disco e molto sottovalutato.

Li vidi pure live nel 2005 mi pare, aprirono per gli Oasis al forum di Assago
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#8 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 30 ottobre 2014 - 07:09

Top 5 songs
Dreaming of you
Pass it on
Bill McCai
In the morning
Jacqueline (la mia preferita)
  • 0
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#9 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 30 ottobre 2014 - 08:33

Qual è il loro video in cui bruciano una specie di fantoccio di notte?


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#10 Tom

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Inviato 30 ottobre 2014 - 08:51


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#11 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 30 ottobre 2014 - 10:24

ma nessuno dice che la voce del cantante è uguale-uguale a quella di Ian McCulloch degli Echo & The Bunnymen (e un po' simile a quella di Jim Morrison)

 

Comunque un'ottima band che ho perso di vista dopo "The Invisible Invasion", forse si è un po spento l'hype, ma non fatico a credere abbiano continuato a produrre cose interessanti


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#12 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 30 ottobre 2014 - 11:19

Gruppo che ho adorato per diverso tempo fino a The Invisible Invasion

Fenomenali

Dopo li ho un pò persi

Ottimi anche i due dischi solisti di Bill Ryder-Jones

Dopo i primi due hanno perso un pò di hype o sbaglio? Non dico sia sottovalutati ma vengono citati poco rispetto ad altre band che si rifacevano musicalmente a quei sixties


  • 0
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#13 cool as kim deal

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Inviato 30 ottobre 2014 - 11:57

La maledizione dei Gomez


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#14 mueller80

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Inviato 30 ottobre 2014 - 12:09

bel topic

 


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#15 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 30 ottobre 2014 - 12:13

Minchia 3 euro Magic and medicine, massimo 4 euro gli altri su Play.com.. E che palle, non ho mai pace...


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#16 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 30 ottobre 2014 - 15:42

Tra l'altro dalla loro etichetta discografica, la Deltasonic, uscirono altre cose parecchio carine tipo l'esordio degli Zutons, il primo gruppo di Miles Kane, Candie Payne ma anche robe orrende tipo i Dead 60s

Cmq gran bel periodo revival a Liverpool in quegli anni

Lee Mavers faceva proseliti, giustamente


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#17 Lucamaioli80

    aspirante indie

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Inviato 30 ottobre 2014 - 17:16

Tom, i primi tre li ho ascoltati e amati a suo tempo. Poi anche io li ho abbandonati (non so perchè). Della produzione successiva cosa mi consigli di recuperare?

 

 

 

 

The Curse of Love proviene dalle sessioni di The Invisible Invasion, prodotto da Geoff Barrow, in sostanza sono in una pausa indefinita e si sono dedicati a progetti solisti.


Ah, peccato. Correggo subito.
In effetti mi sembrava strano fosse spuntato fuori così all'improvviso e a così breve distanza del disco solista (carino, un po' anonimo) del cantante, ma non sono andato a cercare notizie. Comunque che un disco del livello di The Curse of Love sia (quindi) un disco di "scarti" la dice lunga su come all'epoca avessero un tocco speciale.


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#18 Tom

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Inviato 31 ottobre 2014 - 09:22

Tom, i primi tre li ho ascoltati e amati a suo tempo. Poi anche io li ho abbandonati (non so perchè). Della produzione successiva cosa mi consigli di recuperare?


Come ho scritto l'unico che mi lascia un po' perplesso è Butterfly Home, che pure ha i suoi momenti e i suoi estimatori.
Il resto mi sembra tutto di gran pregio, The Curse of Love compreso. L'unica "avvertenza" è che rispetto ai primi, da The Invisible Invasion in poi, diventano meno aggressivi e surreali, ma più eleganti e malinconici, meno Doors e più Moody Blues diciamo.

Mueller: video bellissimo quello. Non lo conoscevo, grazie.
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#19 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 12 febbraio 2015 - 10:52

stavo ascoltando in radio "In the Morning" e alcuni passaggi come la voce mi hanno ricordato gli Spirit :blink:

 

non li conosco, ma leggo che hanno influenze sixities americane quindi ci può stare no?

darò un'ascoltatina...


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#20 Tom

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Inviato 23 giugno 2015 - 20:18

James_Skelly_and_The_Intenders_Love_unde
 
2013 James Skelly & The Intenders Love Undercover
La mia Lei è ancora oltreoceano, quindi sarà la prima estate da 12 anni a questa parte che passerò da single. Presumibilmente anche l'ultima. Gli amici son tutti in galera (dicesi anche "a casa coi figli"). Urge quindi colonna sonora per uscite solitarie con la vespa e giornate al lago di Garda (eh, dura la vita a volte...). Niente roba allegra (che volgarità), ma diciamo malinconicamente solare. In cerca di ciò mi sono imbattutto nel primo e finora unico disco solista dell'ex-cantante degli intestatari del topic.
Lo avevo ascoltato all'uscita, ma l'avevo trovato troppo lontano dalle sonorità del gruppo, cosa d'altra parte verissima, visto il deciso spostamento su sonorità bluesy e soul.
Epperò oggi lo riscopro dischettone parecchio figaccione. Dalle nebbioline colorate tutte 60s del gruppo si passa alla polvere e il sudore dei 70s americani, ma la manina fatata per ganci melodici di irresistibile irresistibilità è evidentemente la stessa. Diciamo quei 70 che sognavano gli happy days perduti dei 50, quindi con ombre dell'Innominabile, di Tom Petty ("Turn Away") e di Willy DeVille ("You and I"), ma si trovano tracce di un po' tutta la più alta scuola "on the road" dell'epoca dei pantaloni zampa. "Set You Free" forse l'unica che sarebbe potuta stare su un album dei Coral. Assolutamente da riscopire e recuperare. (Nonostante la copertina piuttosto bruttina.)
 
Poi mò mi ascolto anche i due dischi solisti del chitarrista.
  • 1

#21 Garp Buzzy Power

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Inviato 23 giugno 2015 - 22:17

Ottima segnalazione Tom. In settimana gli do un ascolto.

Recupera anche l'esordio del batterista Ian Skelly, Cut From A Star e i due del chitarrista Bill Ryder-Jones


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
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#22 Tom

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Inviato 03 agosto 2015 - 23:56

Poi mò mi ascolto anche i due dischi solisti del chitarrista.

 
Uno è un disco di strumentali che mi interessa poco, ma l'altro l'ho sentito...
 
Bill_Ryder_Jones_cover_album.jpg
 
Bill Ryder Jones A Bad Wind Blows in My Heart
...ed è un disco molto bello, neanche a farlo apposta in sintonia con i miei ascolti recenti, visto che mi pare parecchio influenzato dal fantasma di Elliott Smith, pur con un che di assolutamente inglese, con le atmosfere da brughiera stinta e i ricami onirici delle chitarre. Disco lento e mormorante, un filo monotono, ma ogni canzone è splendidamente ricamata. Ha il curioso andamento di iniziare malinconico e dimesso per chiudersi con le canzoni più allegre (o meglio meno tristi), quando in genere gli album musicali scelgono lo sviluppo opposto. 
Da notare che uscì quasi in contemporaneo con quello di Skelly, meno di due mesi prima. A paragonarli si intuisce di trovarsi di fronte alle due anime del gruppo nettamente divise. Tanto vintage, solido e estroverso è Skelly, quanto calato nella contemporaneità indie, fragile e introverso è Ryder Jones. Facile dire che nel gruppo si completavano a vicenda: la voce e la versatilità del cantante che si sommavano alla finezza e modernità del chitarrista.
  • 0

#23 Garp Buzzy Power

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Inviato 05 agosto 2015 - 14:22

Se può interessare

Collaborazione tra Ian Skelly e l'ex Zutons Paul Molloy

Lo sto recuperando su consiglio di un amico che dice essere mooooooolto valido

 

 


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#24 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 05 agosto 2015 - 14:41

Sentita pochi minuti fa "Dreaming of You" su King Kong (Radio 1).

Mai sentiti prima.

 

Bella casualità, considerando che questo topic è stato riesumato ieri dopo mesi di oblio.


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ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#25 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 05 agosto 2015 - 18:56

C'è un recap della loro carriera firmato Tom nelle pagine precedenti che ti consiglio di leggere dall'inizio.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#26 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 06 agosto 2015 - 15:27

C'è un recap della loro carriera firmato Tom nelle pagine precedenti che ti consiglio di leggere dall'inizio.

 

Ti ringrazio, anche se non so se approfondirò (il pezzo che ho sentito non mi ha emozionato tantissimo).

Vediamo, dai, non mi voglio precludere nulla.


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ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#27 Garp Buzzy Power

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Inviato 11 novembre 2015 - 14:27

Ottima segnalazione Tom. In settimana gli do un ascolto.

Recupera anche l'esordio del batterista Ian Skelly, Cut From A Star e i due del chitarrista Bill Ryder-Jones

 

Ripreso in questi giorni

Disco di una bellezza clamorosa

La giusta dose di psichedelia, i ricordi dei migliori Coral, i Floyd bucolici e il fantasmino di Dennis Wilson

 


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
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"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
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#28 Tom

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Inviato 16 novembre 2015 - 19:02

Intanto è uscito un disco nuovo di Bill Ryder-Jones, West Kirby County Primary, che ad un primo pur distratto ascolto mi pare fiacchetto e molto inferiore a A Bad Wind Blows in My Heart.
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#29 Garp Buzzy Power

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Inviato 17 novembre 2015 - 15:07

Intanto è uscito un disco nuovo di Bill Ryder-Jones, West Kirby County Primary, che ad un primo pur distratto ascolto mi pare fiacchetto e molto inferiore a A Bad Wind Blows in My Heart.

 

Piuttosto loffio e piatto


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
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#30 Garp Buzzy Power

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Inviato 24 novembre 2015 - 08:27

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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
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#31 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 26 dicembre 2015 - 08:40

http://www.theguardi...usic_b-gdnmusic

 

Che belli quando si sporcano, poi sempre grande maestria. Speriamo in un tour.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#32 Garp Buzzy Power

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Inviato 16 febbraio 2016 - 16:30

Finalmente mi son ricordato di cercarla e cazzo che bella che è

Speriamo il disco sia di questo livello acidoso

 

 

 

 

Altro pezzo dal nuovo disco

 


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
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"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
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#33 Tom

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Inviato 16 febbraio 2016 - 18:57

Davvero fico il primo, più ordinario il secondo.

 

Sto finalmente ascoltando il disco di Ian Skelly e confermo che è un gran bell'album, per altro il più simile alla roba del gruppo madre rispetto alle uscite soliste dei due leader.


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#34 Garp Buzzy Power

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Inviato 04 marzo 2016 - 14:17

Avviso all'utento Tom: il nuovo disco (uscito oggi) sembra una discreta pheegata


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
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#35 Sea Shanty

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Inviato 08 marzo 2016 - 12:42

Disco veramente cupo.


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#36 Tom

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Inviato 08 marzo 2016 - 19:52

Sembrano quasi i Black Angels in certi momenti, quindi album molto doorsiano.

Non ho ancora avuto modo di ascoltarlo come si deve, ma direi che è un gran bel ritorno


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#37 Tom

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Inviato 16 marzo 2016 - 17:42

cover.jpg
 
2016 Distance Inbetween
Come mi pare suggerito anche dalla copertina un album strutturato un po' stile yin e yang. Un primo blocco di cinque canzoni piuttosto cupe, una prima apertura solare ("Miss Fortune"), un'ultima canzone noir ("Beyond The Sun"), poi un blocco finale di canzoni se non propriamente solari almeno meno oscure, o comunque meno claustrofobiche, tipo il blues "Fear Machine", non un trionfo di allegria, ma terreno e sciamanico. Il versante "nero", cosmico e aereo, è il migliore, con almeno tre perle (Connector, Chasing The Tail Of A Dream, Beyond The Sun) che vanno a posizionarsi alte nel canzoniere coraliano. Belle anche la morrisoniana title track, una "White Bird" direttamente dalla quinta dimensione byrdsiana, e la younghiana (dello Young ancora nei Buffalo Springfield magari) "Million Eyes". Un pelo meno affascinante la parte "bianca", più souleggiante, colorata e spedita, ma la mano ancora buona del gruppo si sente in tutti i pezzi, mai men che piacevoli. Confermo la prima impressione di un gran bel disco, insomma.
 
Non ho idea di che fortuna commerciale possa avere un album del genere nel 2016.
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#38 Sleepyhead

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Inviato 16 marzo 2016 - 19:07

Hanno scelto una via diversa, Butterfly House bello ma piuttosto velleitario come Roots and Echoes.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#39 Garp Buzzy Power

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Inviato 17 marzo 2016 - 06:58

Dubito potranno avere grandi riscontri di pubblico purtroppo (anche se Nme ed altra testate hanno quasi gridato al miracolo per questa rinascita) però Sicuro hanno voluto osare un po' di più del solito e non l'han fatta fuori dal vaso. Anzi...tutt'altro secondo me
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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
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#40 Garp Buzzy Power

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Inviato 23 gennaio 2018 - 13:53

61428.jpeg

 

Disco che francamente avevo snobbato all'epoca per non so quale motivo ma che ora probabilmente piazzerei appena dopo i primi due in un'ipotetica lista dei loro mejo album.

Forse fa tanto primavera-estate, di quelli che ripeschi in quel periodo insieme a robe tipo l'esordio dei Thrills (  ;D ) però anche adesso suona compatto, preciso, coi singoloni giusti ed ingloba tutti i loro ammmmmmori musicali mescolati in salsa west-coast in una roba che alla fine pare quasi una specie di best of dei ragazzi di Liverpool.

Ho poi scoperto che esiste una versione completamente acustica che è qualcosa di magico in cui aleggia il sempre presente fantasmino di Lee Mavers.

 

 

Chiudo aggiungendo che anche presi singolarmente e come già fatto notare qualche settimana fa in un topic, i componenti della band hanno sfornato praticamente tutti album notevoli. L'ultimo in ordine di tempo è stato il tastierista Nick Power l'anno scorso, il più "leso" di tutti 

 

“Yeah, I recorded it alone, in a caravan. All the percussion you hear are played with a pair of chopsticks and a wooden spoon on the pots and pans. I had an acoustic guitar, a cheap Casio keyboard with a drum machine and a couple of harmonicas,” 

 


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"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
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#41 Tom

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Inviato 02 febbraio 2018 - 17:59

Chiudo aggiungendo che anche presi singolarmente e come già fatto notare qualche settimana fa in un topic, i componenti della band hanno sfornato praticamente tutti album notevoli. L'ultimo in ordine di tempo è stato il tastierista Nick Power l'anno scorso, il più "leso" di tutti

“Yeah, I recorded it alone, in a caravan. All the percussion you hear are played with a pair of chopsticks and a wooden spoon on the pots and pans. I had an acoustic guitar, a cheap Casio keyboard with a drum machine and a couple of harmonicas,”


No va beh, e' bellissimo pure il disco del tastierista. Simongarfunkeliano a manetta.
Pazzesco, praticamente tutti i componenti del gruppo sono degli autori completi. E bravi.
Un genere tipico degli anni 10? I dischi solisti dei tizi dei Coral. :P
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#42 lazlotoz

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Inviato 02 febbraio 2018 - 23:27

Sto in fissa con 'sti Coral, mannaggia... il disco di questo Nick Power si trova?


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#43 Garp Buzzy Power

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Inviato 03 febbraio 2018 - 01:02

Sto in fissa con 'sti Coral, mannaggia... il disco di questo Nick Power si trova?


Spotify. In versione cd solo un centinaio prodotti ed abbinati ad un libro sempre scritto da lui. Personaggio.
https://www.instagra.../p/BbIHVo8Avnp/
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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
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Inviato 04 febbraio 2018 - 11:13

Ribadendo la bellezza imbarazzante del disco di Power ascoltato ieri sera, pare sia in arrivo il nuovo dei Coral

Last day of recording tomorrow it’s been emotional #newcoralalbum

 

 

Ed hanno pure messo su la playlist della loro casa discografica

https://open.spotify...G0JXDM9wGY1STIL

All'appello degli album singoli mi manca ancora quello di James Skelly e Lee Southall


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Inviato 06 febbraio 2018 - 10:10

Ieri ho ripescato il delizioso esordio dei Sundowners del 2015

https://noisecannon....ners/#more-5709

 

sundowners-album-cover-720x720.jpg?w=620

 

Altra band sotto contratto con la Skeleton Key Records (la label dei Coral) ed ho appurato che la famiglia Skelly imperversa sul Mersey  asd

 

The Skelly family of Liverpool, whose siblings and cousins stretch the length of the Wirral, are undeniably special. James and Ian Skelly started The Coral in 1996, and since then their cousin Neville Skelly has gone on to release a critically acclaimed debut album. And another cousin, Miles Kane, has enjoyed reasonable success with his friend Alex Turner. Now siblings Fiona and Alfie Skelly have decided to continue in their family’s rich musical tradition, with their group The Sundowner’s eponymous debut album. 


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#46 Garp Buzzy Power

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Inviato 08 febbraio 2018 - 17:19

Tom, beccati sta bomba del progetto di Ian Skelly con l'ex chitarrista degli Zutons

 


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#47 Tom

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Inviato 08 febbraio 2018 - 17:40

A questo punto urge riepilogo di tutti gli spin-off del gruppo, che magari poi potrei mettere nel post di apertura.
 
2011 Bill Ryder-Jones If...

2012 Ian Skelly Cut From A Star

2013 Bill Ryder-Jones A Bad Wind Blows in My Heart

2013 James Skelly & The Intenders Love Undercover

2015 Bill Ryder-Jones West Kirby County Primary

2015 Serpent Power [Ian Skelly + Paul Molloy] Serpent Power

2017 Nick Power Caravan

2017 Serpent Power [Ian Skelly + Paul Molloy] Electric Looneyland

 

altro? Questa Black Angel Rider non mi pare fosse nel disco del 2015...


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#48 Garp Buzzy Power

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Inviato 09 febbraio 2018 - 08:31

Nou, disco uscito nel 2017


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#49 Tom

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Inviato 09 febbraio 2018 - 12:39

Ah ok, aggiorno. La scelta(?) di essere omonimi con un vero gruppo psichedelico dei 60 rende un po' difficoltoso trovare notizie.


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#50 Garp Buzzy Power

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Inviato 14 febbraio 2018 - 11:26


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