Copincollo scambio tra me, Raffa e Giubbo dalla suddetta playlist (per quanto lo stato dei quote lo consente)
La differenza tra i due dischi degli AWVFTS (dio!) la fa tutta l'uso degli archi: tappeto sonoro aggiuntivo da una parte, protagonisti assoluti dall'altra, da qualche parte tra Badalamenti e Georges Delerue (l'influsso europeo dovuto alla residenza belga di Wiltzie è decisivo e caratteristico). Di modo che ne guadagnano molto i pezzi, più strutturati e coinvolgenti.Parole sante. Stesse impressioni su A Winged Victory, che mastico ormai da luglio: il primo mi aveva lasciato freddino, questo è tutt'altra cosa, per certi versi il coronamento delle orchestrazioni ambientali di Wiltzie, persino un passo oltre Stars Of The Lid.Anche per me vince sui "cugini" Anjou, per quanto faccia un certo effetto vedere insieme quella line-up e il disco abbia una densità di suono sconosciuta a due terzi delle robe ambient-drone di questi anni. Ultimo Lawrence English escluso, ovviamente.A Winged Victory for the Sullen - Atomos
Nella sfida tra "cugini" con il labradfordiano Anjou vince nettamente il secondo disco delllo Stars of the Lid Adam Wiltzie. L'esordio di questo progetto condiviso con Dustin O' Halloran l'avevo ascolticchiato quel tanto che bastava per annoiarmi (magari ci torno). Questo invece l'ho sentito ieri sera e mi ha rapito: è bello lungo ma con pochissime cadute di tono; sembra quasi il definitivo compimento della svolta "cameristica" intrapresa dagli Stars of the Lid con "Refinement of the Decline". Un deliquio romantico Made in Brussels (dove Wiltzie vive ormai da anni).
Comunque ora riascoltandolo devo dire che anche il primo disco così malvagio non è...
ed è proprio per questo che i pezzi che ho sentito in anteprima mi piacciono tantissimo. rimanevo li, a fissare il vuoto, a chiedermi se esistesse mai musica più senza tempo e pura di questa.
gli elementi da camera, messi li in modo perfetto (nè invadenti e stucchevole, nè anonimi) fanno quadrare il cerchio che prima non quadrava. insomma per me con i droni segli Stars of the Lid da soli il tutto diventa troppo isolazionista, così invece gli archi (ed il piano) e i droni diventano assolutamente complementari e necessari l'uno all'altro, creando appunto una musica assoluta.
Qui il teaser e il video di Atomos VII