Roman Polanski
#1 Guest_spacemen_*
Inviato 24 dicembre 2006 - 13:44
Ho visto lo splendido thriller horror Rosemaryâ??s baby.
Il fantastico Lâ??inquilino del terzo piano sempre sul filone thriller horror.
Chinatown,con uno straordinario Jack Nicholson,bellissimo noir(forse il suo capolavoro).
Indescrivibilmente belli anche repulsion,cul de sac,il coltello nellâ??acqua.
Gli altri mi mancano.
Quali sono i vostri preferiti?
#2
Inviato 24 dicembre 2006 - 14:06
Dopo questi tre Chinatown e Rosemary.
Bello anche Frantic, che paga lo scotto degli innumerevoli passaggi.
Il pianista, da molti esaltato non mi ha detto granchè, non brutto ma abbastanza dimenticabile, tra migliaia di film migliori.
La nona porta, disprezzato invece da tutti, secondo me avrebbe avuto i numeri per essere un gran film, ma ha uno dei finali più brutti della storia del cinema. Peccato, perchè l'atmosfera è quella dei film maggiori.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#3
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:06
Che ne pensate del regista di origine polacca che risponde al nome di Roman Polanski?
Ho visto lo splendido thriller horror Rosemaryâ??s baby.
Il fantastico Lâ??inquilino del terzo piano sempre sul filone thriller horror.
Chinatown,con uno straordinario Jack Nicholson,bellissimo noir(forse il suo capolavoro).
Indescrivibilmente belli anche repulsion,cul de sac,il coltello nellâ??acqua.
Gli altri mi mancano.
Quali sono i vostri preferiti?
Hai praticamente citato tutti i suoi più grandi lavori...personalmente L'inquilino del terzo piano è uno dei film che mi hanno inquietato di più ed è strano che non siano in molti a ritenerlo una sorta di tassello mancante alla trilogia lynchana dell'incubo...a me sembra che fra la regia di Polanski e quella di Lynch, limitatamente a Strade perdute e Mulholland Drive, ci siano veramente tante affinità ...
L'unico consiglio che mi sento di darti: se ancora non l'hai recuperato, cerca di vedere il Macbeth firmato da roman...una trasposizione piena di pena e sofferenza..
#4
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:09
Cul de Sac è un altro che mi è piaciuto molto, un tocco di surreale delizioso...poi Chinatown, Il coltello nell'acqua, tra i miei preferiti, a cui aggiungo il darkissimo e disperato La morte e la fanciulla e Per favore non mordermi sul collo. A me poi è piaciuto anche Che? che non è considerato uno dei suoi migliori, ma è pur sempre una strambissima versione di Alice nel paese delle meraviglie. Gran regista, comunque.
#5
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:14
qualcuno l'ha visto?
p.s. : ovviamente i film citati sopra sono di ben altra caratura.
#6
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:18
a me non è dispiaciuto What? , film assurdo ambientato in Italia con un Mastroianni tra il folle e il voyeur.
qualcuno l'ha visto?
Si, ne parlo poco sopra - e poi c'è una Sydne Rome splendida...
#7
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:24
a me non è dispiaciuto What? , film assurdo ambientato in Italia con un Mastroianni tra il folle e il voyeur.
qualcuno l'ha visto?
Si, ne parlo poco sopra - e poi c'è una Sydne Rome splendida...
leggo solo ora. scritto in italiano non l'avevo notato.
#8 Guest_vegeta_*
Inviato 24 dicembre 2006 - 15:39
Ha realizzato quasi solo capolavori e grandi film (solo "La Nona Porta" e "Che?" mi convincono poco), e rimane tuttora un cineasta di grande lucidità e impegno ("Il Pianista" è magnifico, e "Oliver Twist", giudicato da molti accademico, è in realtà una delle migliori trasposizioni del libro di Dickens).
I film di Polanski che più mi piacciono sono senza dubbio "L'Inquilino Del Terzo Piano" e "Rosemary's Baby" (credo siano due delle pellicole che più mi hanno provocato notti insonni), ma è d'obbligo menzionare "Chinatown", "Il Coltello Nell'Aqua", lo spasoso "Per Favore Non Mordermi Sul Collo", ma anche i più recenti "Luna Di Fiele" e "La Morte E La Fanciulla", comunque contraddistinti dall'umorismo feroce, e dal fatalismo, che hanno caratterizzato tanti film del regista.
Anche "Frantic" è bello, seppure un po' inflazionato per i troppi passaggi su rete4
#9
Inviato 24 dicembre 2006 - 16:04
#10 Guest_spacemen_*
Inviato 24 dicembre 2006 - 19:05
tra i personaggi.
#11
Inviato 26 dicembre 2006 - 10:37
E' un regista che ha sviluppato un' estetica complessa. Polanski ha diretto capolavori e film orrendi, senza mai passare dal mediocre o dal banale.
Cio' che più apprezzo di Roman è la lieve ironia e , a tratti anche la leggerezza e la poesia con cui affronta i temi più agghiaccianti.
Concorderete tutti che Rosemary's baby è un capolavoro, così come il Pianista e Repulsione.
Del primo periodo ho apprezzato tanto anche Cul de sac, Il coltello nell'acqua e Tess.
Repulsione è sconvolgente.Credo che nessun regista, a parte Bunuel, sia riuscito a dirigere Catherine Deneuve in quel modo.La sua interperetazione è formidabile.
#12
Inviato 26 dicembre 2006 - 11:39
Concorderete tutti che Rosemary's baby è un capolavoro, così come il Pianista e Repulsione.
per il pianista non concordo manco per il cazzo
per il resto si, anche se a rosemary preferisco altri film
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#13
Inviato 26 dicembre 2006 - 12:15
#14
Inviato 26 dicembre 2006 - 13:19
#15
Inviato 26 dicembre 2006 - 13:31
Per me, il Il Pianista è un Signor Film, altro che! Soprattutto dal punto di vista della tecnica cinematografica (rivedetevi i movimenti di macchina, poi mi dite, guagliò!). Personalmente, lo inserirei nei programmi di studio delle scuole di cinema. My opinion.
D'accordo. Ricordo un dolly emozionante da far male.
#16
Inviato 26 dicembre 2006 - 13:33
Per me, il Il Pianista è un Signor Film, altro che! Soprattutto dal punto di vista della tecnica cinematografica (rivedetevi i movimenti di macchina, poi mi dite, guagliò!). Personalmente, lo inserirei nei programmi di studio delle scuole di cinema. My opinion.
Tecnicamente sarà anche ben fatto, ma non mi ha coinvolto un millesimo di come mi ha coinvolto Repulsion o anche altri, e mi ha lasciato abbastanza freddino, nonostante anche il tema trattato fosse decisamente delicato e toccante. Prima viene l'emozione, poi i movimenti di macchina - almeno per me.
#17
Inviato 26 dicembre 2006 - 13:35
Per me, il Il Pianista è un Signor Film, altro che! Soprattutto dal punto di vista della tecnica cinematografica (rivedetevi i movimenti di macchina, poi mi dite, guagliò!). Personalmente, lo inserirei nei programmi di studio delle scuole di cinema. My opinion.
non ho fatto il dams, ma non discuto della tecnica cinematografica, come trovo risibile discutere di musica basandomi sulla tecnica di un gruppo: i dream theater sono ultra tecnici, embè? un film come le regole dell'attrazione è pieno di virtuosismi, ma per me non è nulla di eccezionale.
Il pianista non è male, ma i film di guerra sono sempre difficili da domare. Polanski per me eccelle nel descrivere in maniera precisa personaggi cinici o nel descrivere atmosfere morbose.
Nel pianista cerca di essere un po' più "umano" ma secondo me perde personalità e pure sincerità , e a un certo punto rischia pure l'effetto polpetta. Non capisco dove voglia andare a parare francamente. Certo non è retorico come Spielberg, perchè Polanski (oltre ad aver vissuto anche lui sulla sua pelle quelle cose, mi pare che i genitori fossero stati deportati) ha una testa molto più fina, ma ci sono una marea di film di guerra (o sulla guerra, se non va bene la definizione) che trovo migliori.
Di quel film è grande però la scena in cui vengono giustiziati quei tipi a terra, adesso è da un po' che non lo vedo e non saprei essere più preciso
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#18 Guest_runciter_*
Inviato 26 dicembre 2006 - 14:04
Certo non è retorico come Spielberg, perchè Polanski (oltre ad aver vissuto anche lui sulla sua pelle quelle cose, mi pare che i genitori fossero stati deportati) ha una testa molto più fina
copio e incollo da wikipedia:
The Polański family was the target of Nazi persecution and forced into the Kraków Ghetto, along with thousands of other Polish Jews. Roman Polański's mother subsequently died in Auschwitz concentration camp. His father barely survived the Austrian concentration camp Mauthausen-Gusen. Polański himself escaped the Kraków Ghetto, surviving the war with the help of a Polish farmer, on whose farm he had to sleep in a cow stall. After the war he found out from his sister that his mother had died.
http://en.wikipedia..../Roman_Polanski
Non capisco dove voglia andare a parare francamente.
in realtà non credo volesse andare a parare da qualche parte, e questo mi è persino sembrato un pregio del film: in fondo qui abbiamo a che fare con l'inesprimibile, no?
#19
Inviato 26 dicembre 2006 - 14:43
Devastante, anche se sotto altri punti di vista, Luna di Fiele, trasposizione sadico sarcastica del rapporto di coppia. Al tempo fui fulminato, e penso non solo io, dalla figura della Seigner, sexy e disperata, in film che passa con grande agilità dal registro romantico a quello super erotico a quello tragico.
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#20
Inviato 26 dicembre 2006 - 19:17
Secondo me, non si può scindere l'aspetto tecnico da quello emotivo. Un film è allo stesso tempo tecnica ed emotività . Sono due aspetti che si compenetrano, che si alimentano ognuno dell'altro. Dalla tecnica può scaturire l'emozione e l'emozione, al cinema, è sempre e per forza il prodotto di qualche scelta tecnica perchè il linguaggio cinematografico stesso è basato su principi tecnici che vengono utilizzati proprio per esaltare la poesia, l'arte e l'emozione della visione.Tecnicamente sarà anche ben fatto, ma non mi ha coinvolto un millesimo di come mi ha coinvolto Repulsion o anche altri, e mi ha lasciato abbastanza freddino, nonostante anche il tema trattato fosse decisamente delicato e toccante. Prima viene l'emozione, poi i movimenti di macchina - almeno per me.
#21
Inviato 26 dicembre 2006 - 19:29
nemmeno io ho fatto il dams, ma basta vedere un film con un minimo di occhio "fotografico" (o anche solo con sensibilità ) per capire quanto la tecnica, in mani registiche sapienti, riesca ad esaltare ciò che un Autore ha dentro. Non puoi dimenticare che il cinema è anche preciso linguaggio tecnico, grammatica, mezzi espressivi la cui conoscenza è fondamentale per esprimere al massimo ciò che si vuol dire.non ho fatto il dams, ma non discuto della tecnica cinematografica, come trovo risibile discutere di musica basandomi sulla tecnica di un gruppo
#22
Inviato 26 dicembre 2006 - 20:46
Non puoi dimenticare che il cinema è anche preciso linguaggio tecnico, grammatica, mezzi espressivi la cui conoscenza è fondamentale per esprimere al massimo ciò che si vuol dire.
certamente, ma al servizio di qualcosa (questo a prescindere dal pianista). Un virtuosismo di regia di per sè non mi dice nulla. Nel giusto contesto lo posso trovare geniale, ma un movimento di macchina per quanto perfetto e originale di per sè non mi rappresenta nulla.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#23
Inviato 26 dicembre 2006 - 21:24
Appunto! Perciò ho detto che Il pianista è un gran film, perchè è girato con grandissima sapienza cinematografica. Con una macchina da presa quasi "incollata" al protagonista (meravigliosi gli sguardi attraverso cui mostra la sua progressiva metamorfosi "animalesca" - in cerca di cibo, tra le rovine, sembra quasi un cane) eppure, allo stesso tempo, occhio freddissimo, cinico, entomologico, implacabile. Mai un'inquadratura fuori posto o un movimento superfluo. Tutto è calibrato al millimetro per rendere cinematograficamente perfetto ogni stato d'animo. Un film di una lucidità , uno stile e una sobrietà impressionanti, eppure di una potenza rarissima.certamente, ma al servizio di qualcosa (questo a prescindere dal pianista). Un virtuosismo di regia di per sè non mi dice nulla. Nel giusto contesto lo posso trovare geniale, ma un movimento di macchina per quanto perfetto e originale di per sè non mi rappresenta nulla.
#24
Inviato 27 dicembre 2006 - 09:30
Per me, il Il Pianista è un Signor Film, altro che! Soprattutto dal punto di vista della tecnica cinematografica (rivedetevi i movimenti di macchina, poi mi dite, guagliò!). Personalmente, lo inserirei nei programmi di studio delle scuole di cinema. My opinion.
non ho fatto il dams, ma non discuto della tecnica cinematografica, come trovo risibile discutere di musica basandomi sulla tecnica di un gruppo: i dream theater sono ultra tecnici, embè? un film come le regole dell'attrazione è pieno di virtuosismi, ma per me non è nulla di eccezionale.
Il pianista non è male, ma i film di guerra sono sempre difficili da domare. Polanski per me eccelle nel descrivere in maniera precisa personaggi cinici o nel descrivere atmosfere morbose.
Nel pianista cerca di essere un po' più "umano" ma secondo me perde personalità e pure sincerità , e a un certo punto rischia pure l'effetto polpetta. Non capisco dove voglia andare a parare francamente. Certo non è retorico come Spielberg, perchè Polanski (oltre ad aver vissuto anche lui sulla sua pelle quelle cose, mi pare che i genitori fossero stati deportati) ha una testa molto più fina, ma ci sono una marea di film di guerra (o sulla guerra, se non va bene la definizione) che trovo migliori.
Di quel film è grande però la scena in cui vengono giustiziati quei tipi a terra, adesso è da un po' che non lo vedo e non saprei essere più preciso
Io penso che Polanski abbia avuto un gran fegato a girare questo film.
Era da anni che il regista aveva in mente questo film, ma non aveva mai avuto il tempo, forse nemmeno la disposizione interiore, per mettere su pellicola quello che egli stesso aveva visto con i suoi occhi.
Io non riuscirei nemmeno a pensare di mettere a disposizione degli altri un mio trauma...non credo di esserne capace.E voi?
Da qui, oltre alle notevoli doti di tecnica cinematografica, vengono i meriti del film.
A mio parere, lo trovo un capolavoro.
Non credo che il Pianista sia un film sulla guerra, come dice Laurent, ma credo che Polanski abbia voluto girare un film sulla dignità umana.Il pianista è un film sulla presa di coscienza dell'individuo ( lo stesso regista?) di fronte al disastro, alla disfatta, all'abisso della morte e all'irrazionalità del male.
Qualcuno, tempo fa, osservò molto cinicamente che è facile fare presa sulla nostra coscienza e sulle nostre emozioni con un film sull'olocausto.
Io ho pensato di averne visto più di un film su questo tema e mai nessuno altro è riuscito a sconvolgermi come questo.
La crudezza di alcune scene che non lasciano spazio all' umana pietà , il distacco cinico da quello che succede è il tratto distintivo del film:in questo è un film di Polanski.
Questo tocco di regia differenzia Il pianista dalla Lista di Schindler di Spielberg.
Spielberg mostra pietà nel filmare le vittime, mentre Polanski è meno indulgente.
In sala, quando lo vidi la prima volta, ci furono degli anziani signori che si alzarono e andarono via, dicendo che i tedeschi certe cose non potevano proprio averle fatte...
Pensate al bambino ucciso a calci, mentre cerca di rientrare da un buco nel muro del ghetto, oppure alla scena madre, quando il pianista suona, ormai allo stremo, con forte dignità , davanti al generale tedesco, caricando di disperata rassegnazione e bisogno di salvezza i tasti del pianoforte.
Magari si hanno sensibilità diverse, ma non essere toccati da certe scene mi sembra davvero incomprensibile.
#25
Inviato 27 dicembre 2006 - 11:02
Per me, il Il Pianista è un Signor Film, altro che! Soprattutto dal punto di vista della tecnica cinematografica (rivedetevi i movimenti di macchina, poi mi dite, guagliò!). Personalmente, lo inserirei nei programmi di studio delle scuole di cinema. My opinion.
non ho fatto il dams, ma non discuto della tecnica cinematografica, come trovo risibile discutere di musica basandomi sulla tecnica di un gruppo: i dream theater sono ultra tecnici, embè? un film come le regole dell'attrazione è pieno di virtuosismi, ma per me non è nulla di eccezionale.
Il pianista non è male, ma i film di guerra sono sempre difficili da domare. Polanski per me eccelle nel descrivere in maniera precisa personaggi cinici o nel descrivere atmosfere morbose.
Nel pianista cerca di essere un po' più "umano" ma secondo me perde personalità e pure sincerità , e a un certo punto rischia pure l'effetto polpetta. Non capisco dove voglia andare a parare francamente. Certo non è retorico come Spielberg, perchè Polanski (oltre ad aver vissuto anche lui sulla sua pelle quelle cose, mi pare che i genitori fossero stati deportati) ha una testa molto più fina, ma ci sono una marea di film di guerra (o sulla guerra, se non va bene la definizione) che trovo migliori.
Di quel film è grande però la scena in cui vengono giustiziati quei tipi a terra, adesso è da un po' che non lo vedo e non saprei essere più preciso
Io penso che Polanski abbia avuto un gran fegato a girare questo film.
Era da anni che il regista aveva in mente questo film, ma non aveva mai avuto il tempo, forse nemmeno la disposizione interiore, per mettere su pellicola quello che egli stesso aveva visto con i suoi occhi.
Io non riuscirei nemmeno a pensare di mettere a disposizione degli altri un mio trauma...non credo di esserne capace.E voi?
Da qui, oltre alle notevoli doti di tecnica cinematografica, vengono i meriti del film.
A mio parere, lo trovo un capolavoro.
Non credo che il Pianista sia un film sulla guerra, come dice Laurent, ma credo che Polanski abbia voluto girare un film sulla dignità umana.Il pianista è un film sulla presa di coscienza dell'individuo ( lo stesso regista?) di fronte al disastro, alla disfatta, all'abisso della morte e all'irrazionalità del male.
Qualcuno, tempo fa, osservò molto cinicamente che è facile fare presa sulla nostra coscienza e sulle nostre emozioni con un film sull'olocausto.
Io ho pensato di averne visto più di un film su questo tema e mai nessuno altro è riuscito a sconvolgermi come questo.
La crudezza di alcune scene che non lasciano spazio all' umana pietà , il distacco cinico da quello che succede è il tratto distintivo del film:in questo è un film di Polanski.
Questo tocco di regia differenzia Il pianista dalla Lista di Schindler di Spielberg.
Spielberg mostra pietà nel filmare le vittime, mentre Polanski è meno indulgente.
In sala, quando lo vidi la prima volta, ci furono degli anziani signori che si alzarono e andarono via, dicendo che i tedeschi certe cose non potevano proprio averle fatte...
Pensate al bambino ucciso a calci, mentre cerca di rientrare da un buco nel muro del ghetto, oppure alla scena madre, quando il pianista suona, ormai allo stremo, con forte dignità , davanti al generale tedesco, caricando di disperata rassegnazione e bisogno di salvezza i tasti del pianoforte.
Magari si hanno sensibilità diverse, ma non essere toccati da certe scene mi sembra davvero incomprensibile.
ma sai, io non discuto che ad altri possa essere piaciuto moltissimo, però il fatto che l'argomento del film sia nobile o cretino conta a mio avviso pochissimo.
Comunque chiamarmi col cognome del nick ("Laurent") è qualcosa di definitivo. "Dick" sarebbe per mille e un motivo più - come dire - appropriato.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#26
Inviato 29 dicembre 2006 - 11:08
La nona porta, disprezzato invece da tutti, secondo me avrebbe avuto i numeri per essere un gran film, ma ha uno dei finali più brutti della storia del cinema. Peccato, perchè l'atmosfera è quella dei film maggiori.
Anch'io sono rimasto assolutamente scioccato dalla bruttura, soprattutto visiva, del finale. Credo riesca ad essere peggio di quello de 'L'avvocato del diavolo' che già buttava in vacca un film tutto sommato sufficiente.
#27 Guest_Figazzo_*
Inviato 29 dicembre 2006 - 19:57
#28
Inviato 02 febbraio 2007 - 15:23
Quello seconde me è Polanski, non Chinatown (scritto da Towne) e neanche Il Pianista, doveroso omaggio al suo passato: quelli sono bei film ma non sono Polanski.
#29
Inviato 15 febbraio 2007 - 01:01
Non capisco perchè sia un film sottovalutato.
E' veramente un bel film, ben girato e ben recitato.
L'acerba, conturbante e, allo stesso tempo, innocente Nastassia Kinski è da colpo al cuore, talmente è bella.
La storia è toccante, dimessa, parte quasi in sordina ed arriva ad uno spietato finale.E' assolutamente un film da vedere.
La fotografia è, a mio avviso, una delle migliori viste nei film di Polanski.Non a caso vinse un oscar per questo e un altro per i costumi.
#30
Inviato 18 febbraio 2007 - 18:59
1 Rosemary's Baby:
Orrore puro. Raccapricciante, malvagio, spietato. E' o non è impagabile lo sguardo di Mia Farrow nell'ultima scena?
2 Repulsion / Il coltello nell'acqua
Due perle in bianco e nero, il primo disturbante e universalmente considerato uno dei film più belli di Polanski, il secondo spesso dimenticato, forse perché la sua bellezza non è così lampante? E' bellissimo vedere le due generazioni che NON COMUNICANO in ogni modo possibile.
3 L'inquilino del terzo piano
Un perverso omaggio a Hitchcock. (Conosco così poco Hitchcock che mi sento un cretino a sparare sentenze del genere, cmq mi pare lampante )
Ancora capolavori Chinatown e Cul-de-Sac. Il Pianista e Bitter Moon sono il primo sufficiente e il secondo mediocre. Per ora non ho visto altro.
Uno dei miei registi preferiti, Polonia Uber Alles.
#31 Guest_verdoux_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:02
Ho rivisto da poco Tess, del 1979.
Non capisco perchè sia un film sottovalutato.
perchè è brutto ;
film piatto, di maniera; come oliver twist
#32
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:03
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#33
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:06
#34
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:36
Posso capire che Il pianista non sia il migliore film di Polanski o , perlomeno, non tratti le tematiche in cui il regista riesce a dare il meglio, ma rimane un film bellissimo e sconvolgente.
#35
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:37
Voi siete pazzi.Non prendetevela.Posso capire che non Il pianista non sia il migliore film di Polanski o , perlomeno, non tratti le tematiche in cui il regista riesce a dare il meglio, ma rimane un film bellissimo e sconvolgente.
Quoto ogni parola!
#36
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:42
Ho rivisto da poco Tess, del 1979.
Non capisco perchè sia un film sottovalutato.
perchè è brutto ;
film piatto, di maniera; come oliver twist
Un film piatto e/o manierista non è necassariamente un film brutto.
C'è un episiodio della vita di Tess che riguarda anche la mia vita, sarà per questo che non riesco ad essere oggettiva nel valutare questo film.
#37
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:44
Voi siete pazzi.Non prendetevela.
Posso capire che Il pianista non sia il migliore film di Polanski o, perlomeno, non tratti le tematiche in cui il regista riesce a dare il meglio, ma rimane un film bellissimo e sconvolgente.
Sì, non nego che lo sia, ma non l'ho trovato particolarmente rilevante. Un film molto meno eclatante come "Arrivederci ragazzi" di Malle mi ha lasciato molto di più.
#38
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:51
Voi siete pazzi.Non prendetevela.
Posso capire che Il pianista non sia il migliore film di Polanski o, perlomeno, non tratti le tematiche in cui il regista riesce a dare il meglio, ma rimane un film bellissimo e sconvolgente.
Sì, non nego che lo sia, ma non l'ho trovato particolarmente rilevante. Un film molto meno eclatante come "Arrivederci ragazzi" di Malle mi ha lasciato molto di più.
Tutto ciò riguarda valutazioni personali e sensibilità proprie.Sono due film completamente diversi, pur partendo da un punto comune come l'odio razziale.
#39
Inviato 18 febbraio 2007 - 19:55
Sono d'accordo.Sì, non nego che lo sia, ma non l'ho trovato particolarmente rilevante.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#40 Guest_verdoux_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:03
film:
Il coltello nellâ??acqua buono
Repulsione buono
Cul de sac buono
Rosmayâ??s baby più che buono
Per favore non mordermi sul collo discreto
Macbeth buono
Che? Mediocre
Chinatown più che buono
Lâ??inquilino del terzo piano buono
Tess sufficiente
Pirati scadente
Frantic buono
Luna di fiele buono
La morte e la fanciulla ottimo
La nona porta buono
Il pianista non visto
Oliver Twist sufficiente
#41
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:07
Bellissimi i cortometraggi muti giovanili girati in Polonia; i mammiferi, due uomini e lâ??armadio, la caduta degli angeli, sono gioielli cinematografici di valore inestimabile; poi il bruco non è diventato farfalla ed è rimasto un buon mestierante; prometteva di più;
film:
Il coltello nellâ??acqua buono
Repulsione buono
Cul de sac buono
Rosmayâ??s baby più che buono
Per favore non mordermi sul collo discreto
Macbeth buono
Che? Mediocre
Chinatown più che buono
Lâ??inquilino del terzo piano buono
Tess sufficiente
Pirati scadente
Frantic buono
Luna di fiele buono
La morte e la fanciulla ottimo
La nona porta buono
Il pianista non visto
Oliver Twist sufficiente
Mestierante Polanski???
Mestierante Polanski???
Dall'alto della tua grandissima e infallibile competenza cinematografica, come chiami uno come Vanzina, monsiuer Verdoux?
#42 Guest_verdoux_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:24
Dall'alto della tua grandissima e infallibile competenza cinematografica, come chiami uno come Vanzina, monsiuer Verdoux?
per telefono ;
senti di Polanski me ne intendo, è uno che è bravo ad apparire, a plasmare film con arte e maniera, ma non aggiunge quel tocco che trasforma l'artigiano (se non ti piace mestierante) in artista; i suoi film sono sempre frenati o bloccato da qualcosa che rimane inespresso o che forse non c'è; manca qualcosa, il diavolo probabilmente; più che inquietare Polanski fa sorridere ed insinua dei dubbi, ma non toglie il sonno; invece mi rammarico che nessuno apprezzi la morte e la fanciulla, l'unico film sincero di Polanski, dove i criminali rimangono comunque impuniti (e quanto è vero!) e dove i le vittime non potranno mai diventare carnefici;
#43
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:27
manca qualcosa, il diavolo probabilmente
Questa è bella, complimenti.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#44
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:46
Ps: per me L'inquilino del terzo piano sta a Hitchcock come Hostel sta a Tod Browning..
#45 Guest_vegeta_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 20:59
A me "La Morte e la fanciulla" è piaciuto moltissimo, come tanti altri film di Polanski...non mi è molto chiaro il discorso sul "è l'unico film in cui i cattivi restano impuniti"...cose se il resto della produzione Polanskiana fosse intrisa di moralismo e facilonerie...
#46
Inviato 18 febbraio 2007 - 21:06
Il coltello nellâ??acqua buono
Repulsione buono
Cul de sac buono
Lâ??inquilino del terzo piano buono
sullo stesso livello di questo
La nona porta buono
è roba da ban immediato
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#47 Guest_verdoux_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 21:09
Polanski mestierante...questa è degna di scaruffi
A me "La Morte e la fanciulla" è piaciuto moltissimo, come tanti altri film di Polanski...non mi è molto chiaro il discorso sul "è l'unico film in cui i cattivi restano impuniti"...cose se il resto della produzione Polanskiana fosse intrisa di moralismo e facilonerie...
scusa, ho scritto diverso, mi riquoto: la morte e la fanciulla, l'unico film sincero di Polanski, dove i criminali rimangono comunque impuniti (e quanto è vero!) e dove i le vittime non potranno mai diventare carnefici;
#48 Guest_vegeta_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 21:12
Polanski mestierante...questa è degna di scaruffi
A me "La Morte e la fanciulla" è piaciuto moltissimo, come tanti altri film di Polanski...non mi è molto chiaro il discorso sul "è l'unico film in cui i cattivi restano impuniti"...cose se il resto della produzione Polanskiana fosse intrisa di moralismo e facilonerie...
scusa, ho scritto diverso, mi riquoto: la morte e la fanciulla, l'unico film sincero di Polanski, dove i criminali rimangono comunque impuniti (e quanto è vero!) e dove i le vittime non potranno mai diventare carnefici;
ok, ma quello che hai scritto non lo ritrovi anche in altri film del regista?
#49
Inviato 18 febbraio 2007 - 21:18
l'unico film sincero di Polanski
oggi devo essere girato proprio male, quindi magari domani mi scuserò, ma la frase qui sopra ha un qualche senso? in cosa film come repulsion, coltello nell'acqua o l'inquilino sarebbero "insinceri"?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#50 Guest_verdoux_*
Inviato 18 febbraio 2007 - 22:17
Polanski mestierante...questa è degna di scaruffi
A me "La Morte e la fanciulla" è piaciuto moltissimo, come tanti altri film di Polanski...non mi è molto chiaro il discorso sul "è l'unico film in cui i cattivi restano impuniti"...cose se il resto della produzione Polanskiana fosse intrisa di moralismo e facilonerie...
scusa, ho scritto diverso, mi riquoto: la morte e la fanciulla, l'unico film sincero di Polanski, dove i criminali rimangono comunque impuniti (e quanto è vero!) e dove i le vittime non potranno mai diventare carnefici;
ok, ma quello che hai scritto non lo ritrovi anche in altri film del regista?
è la partecipazione dell'autore a quanto rappresentato nel film che eleva il film da prodotto di consumo a opera d'arte; nel caso, il dramma di paulina escobar, che vorrebbe farsi spietata vendicatrice ed invece, pur avendo miranda nelle sue mani, ne rimane la vittima; non mi pare che polanski si spenda nei suoi film; confeziona dei prodotti di qualità e molto furbi ed ingannatori per il pubblico, ma sotto il vestito, niente; niente no, dai, adesso esagero, perchè poi mi trascinate nella foga polemica e mi fate straparlare; però datevi una regolata, polanski è un buon regista;
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