E dai, mi fa soffrire vedervi scribacchiare nello spazio dedicato alla vittoria del Mercury Prize, che ne dite di aprire l’apposito thread per la seconda fatica della band albionica?
Alt-J (∆) - This is All Yours
Salta subito all'orecchio una virata stilistica di matrice folk che conserva però inalterate le qualità che hanno contraddistinto l’esordio: produzione cristallina, chitarre liquide, abilità inaudita nel creare sovrapposizioni armoniche e vocali (Every Other Freckle è qualcosa di pazzesco in tal senso). Ne risulta un lavoro forse meno sorprendente del primo ma che, ne sono certo, reggerà gli ascolti sul lungo periodo e mostra chiara quella che è stata una forte esigenza interna di evoluzione e rinnovamento artistico della band. Il disco è sornione ma sorprende per varietà e bellezza: si passa da ballate folk (Arrival in Nara, Choice Kingdom o il bel duetto quasi country Warm Foothills) su chitarra acustica pizzicata da talentuoso fingerpicker a episodi più epici, su tutti la bellissima coda orchestrale quasi da camera di Bloodflood pt II.
La voce nasale del cantante che per alcuni è stato punto debole del primo disco è qui più garbata perché il registro delle canzoni lo impone e si tramuta talvolta in un falsetto azzeccatissimo (Nara).
In ogni caso applausi per questa band che ha fatto del rinnovamento un punto di forza, non una paraculata per accaparrarsi i favori del pubblico.
Alt-J (∆) - This Is All Yours
#1
Inviato 27 settembre 2014 - 14:48
#2
Inviato 27 settembre 2014 - 17:16
Vabè spostate tutto!
#3
Inviato 27 settembre 2014 - 17:25
non ho capito quali sarebbero questi pregiudizi nella recensione di OR.
Vabbè ma ormai uno spazio nella parte destra di repubblica.it va via facile, basta avere un ufficio stampa un minimo efficiente...
Comunque
Dead in the middle of the C-O-double-M-O-N Little did I know then that the Mandela Boys Soon become Mandela Men Razor blades on a melted toothbrush Slash, slash/Assassin de la police
Come snocciola 'sta roba mi fa andare giù di testa...
E fa il paio con la geniale costruzione vocale di warm foothills.
Per me definitivamente centro pieno. E gli regalo già più affetto che all'altro.
Parli di Fitzpleasure o Bloodflood pt.2?
#4
Inviato 27 settembre 2014 - 17:30
Comunque warm foothills non è neanche un duetto, ma addirittura un terzetto...
#5
Inviato 28 settembre 2014 - 09:29
Disco quasi al livello del precedente.
Da una parte è più rilassato e trascendentale (in alcuni pezzi scompare persino l'elemento ritmico che è caratteristico quasi in toto dei loro pezzi dell'esordio), dall'altro evolve quanto fatto vedere nel primo (e in "Hunger of the Pine" si spingono veramente oltre).
Dal punto di visto compositivo e stilistico gli Alt-J mi sembrano persino più maturi; forse manca un po' della follia e i pezzi killer presenti in "Awesome Wave" ma il range è aumentato (voglio dire son presenti anche pezzi come "Left Hand Free" e "Bloodfood Pt 2").
Grandissimi, sempre di più.
#6
Inviato 28 settembre 2014 - 09:54
Nara e Every Other Freckle messe lì una dopo l'altra sono assolutamente
"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"
(Don't be afraid
There's no marmalade)
#7
Inviato 28 settembre 2014 - 13:15
non l'ho ancora ascoltato per intero.
Every Other Freckle è meravigliosa
#9
Inviato 29 settembre 2014 - 17:28
In ogni caso applausi per questa band che ha fatto del rinnovamento un punto di forza,
sembra uno slogan di Renzi, visto che sei di Firenze hai imparato bene
il topic dovevi aprirlo nella sezioen dischi recensiti furbetto, c'era già da giorni la bella recensione
http://www.ondarock....sisallyours.htm
#10
Inviato 30 settembre 2014 - 12:53
Classifica GB di questa settimana.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#11
Inviato 30 settembre 2014 - 13:03
Goz, ma te il disco devi ancora sentirlo?
Sono curioso di sapere che ne pensi....
#12
Inviato 30 settembre 2014 - 13:08
Goz, ma te il disco devi ancora sentirlo?
Sono curioso di sapere che ne pensi....
Sono preso dal nuovo di Gerard Way, ma entro domani lo ascolto dai, meritanolo, magari se mi passi una rosa con tutti i petali a posto :***
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#13
Inviato 30 settembre 2014 - 13:25
io ho preso il cd dovo aver sentito alcuni pezzi. credevo fossero una lagna invece di sbagliavo di grosso.
ma anche il primo è così bello? ricordo di aver ascoltato qualcosa a suo tempo ma non mi avevano detto granchè.
#15
Inviato 30 settembre 2014 - 14:21
Secondo me questo a Gozer non piace.
Perlomeno non come l'altro.
#16
Inviato 30 settembre 2014 - 14:25
Ti faccio notare che sono stato io a guidare alla riscossa i due singoli nell'altro thread dopo che tutti ci avevano scatarrato sopra.
E comunque grazie al cavolo che probabilmente non mi piacerà quanto l'altro, ti pare facile?
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#17
Inviato 30 settembre 2014 - 14:32
E comunque grazie al cavolo che probabilmente non mi piacerà quanto l'altro, ti pare facile?
dai Goz, praticamente stai dicendo con parole gentili che quest'ultimo ti fa cagare a spruzzo. dì la verità su...
#18
Inviato 30 settembre 2014 - 15:54
io ho preso il cd dovo aver sentito alcuni pezzi. credevo fossero una lagna invece di sbagliavo di grosso.
ma anche il primo è così bello? ricordo di aver ascoltato qualcosa a suo tempo ma non mi avevano detto granchè.
Giubby, dipende se del secondo disco ti piacciono i pezzi più mossi o quelli più bucolico-pastorali. An Awesome Wave scoppietta di più.
#19
Inviato 30 settembre 2014 - 17:08
Ok l'ho ascoltato. Poniamo che un giudizio così a caldo vale più o meno come una canzone di Regine Chassagne, ossia pochissimo. Alla musica serve tempo per sedimentarsi bla bla, solite robe.
"The Gospel of John Hurt" <- appicicchia che potenza, le chitarre sul finale tuonano. Sono contento che il pezzo sia bello perché una dedica a cotanto attorone non poteva andare sprecata malamente.
"Nara" <- bene. Sia in questa che in quella sopra apprezzo molto i tintinnii metallici dal sapore d'estremo oriente, danno grande dinamica. Qualcuno con il DIPLOMA sa mica dirci di quale fra i mille idiofoni metallici si tratti?
"Every Other Freckle" <- bene, qui oltre a qualche suggestione orientale c'è anche un intermezzino medioevale.
La profonda ingiustizia del mondo: sul tubo la versione boy del video ha meno della metà delle visite della versione girl.
"Garden of England" <- ho riso tantissimo.
Sui due singoli che conoscevo già mi sono espresso ampiamente e ne confermo la bontà.
"Bloodfood Pt. II" non mi convince (per ora), mentre per i lentoni acustici senza batteria sparsi qua e là m'è venuto il dubbio: che abbiano saputo del disprezzo che la prima incarnazione di Insu espresse ripetutamente per il loro batterista e abbiano deciso di accontentarlo? Per ora nessuno mi ha colpito in particolare ma sono piacevoli come sottofondo.
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#20
Inviato 30 settembre 2014 - 18:05
E warm foothills? Una genialata degna di murder mistery.
#21
Inviato 30 settembre 2014 - 18:07
Una genialata degna di murder mistery.
almeno Lou Reed non puo' leggere simili eresie va'
il topic comunque va spostato ragazzi, la rece è online da giorni
#22
Inviato 30 settembre 2014 - 19:44
A me comunque piace abbastanza.
Originalissimi come già erano.
"Hunger Of The Pine" ha qualcosa di Trip-Hop, aggiornato al 2014.
"Warm Foothills" sembra uscita da un disco della migliore Enya.
La doppietta "Every Other Freckle" e "Left Hand Free" è da infarto.
Il resto è un ottimo sottofondo. Meno "potente" di "An Awesome Wave" che aveva momenti più tumultuosi.
Forse, ecco, potevano tagliare 2-3 pezzi e renderlo più snello.
#24
Inviato 02 ottobre 2014 - 10:18
numero 4 negli USA, che di questi tempi vuol dire e non vuol dire (quando gli Arcade Fire suonarono ai Grammy, dopo due album consecutivi in top-2, sui social tutti a chiedersi chi fossero), però di certo non lo buttiamo via!
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#25
Inviato 02 ottobre 2014 - 11:23
numero 4 negli USA,
ennesima dimostrazione che pitchfork non conta nulla nonostante le tue paginate sui complotti, ricordatelo la prossima volta che per giustificare i fallimenti delle indie band UK darai la colpa a loro
#26
Inviato 02 ottobre 2014 - 13:07
mi è arrivato il ciddì stamattina :-)
(Dodax is the best, sono delle schegge)
#27
Inviato 02 ottobre 2014 - 13:18
"Dodax is the new Zoverstocks"
#28
Inviato 02 ottobre 2014 - 13:23
solo che con zoverstocks ogni tanto qualcosa non arrivava
#29
Inviato 02 ottobre 2014 - 13:53
solo che con zoverstocks ogni tanto qualcosa non arrivava
io non ho mai capito come funziona il sistema delle poste dall'estero fino a casa propria. sul serio, per me è una scatola nera.
non so mai a chi dare la colpa se non mi arriva un pacco, e vorrei tantissimo trovare un colpevole per poi potermi vendicare.
#31
Inviato 03 ottobre 2014 - 19:29
warm foothils è enorme, matilda due e forse meglio
pusher ha la strofa stupenda ma il ritornello non riesco proprio a reggerlo, sembra l'attacco di uno jodel depresso
#32
Inviato 04 ottobre 2014 - 14:26
vuvu: "Sembrate dei metallari che girano sghignazzando nel reparto di elettronica della Fnac."
#33
Inviato 04 ottobre 2014 - 20:57
il CD dell'anno.......
#34
Inviato 05 ottobre 2014 - 08:55
#35
Inviato 09 ottobre 2014 - 21:31
Comunque c'è da dire (a mio avviso) che loro sono bravi ad azzeccare i singoli giusti, a differenza di altri artisti che ti chiedi che cavolo pensano quando scelgono i singoli (o se li fanno imporre dall'alto).
Sia i singoli del primo, sia i singoli di quest'ultimo sono azzeccatissimi, giusti e tra i migliori brani dei due dischi.
Forse, ecco, avrei cambiato solo l'ordine cronologico in quest'ultimo: come primo singolo secondo me sempre meglio qualcosa di tosto e poi magari come secondo qualcosa di più pacato ("Hunger Of The Pine"), e non viceversa.
Ma va bene comunque.
#36
Inviato 20 novembre 2014 - 15:58
POPOLARE
Nell'attesa che domani riprenda la battle italica, ne approfitto per parlare di questo bellissimo secondo album degli Alt-J.
2 anni fa la band di Leeds aveva esordito con uno dei dischi più geniali, innovativi e spettacolari di sempre, vale dire An Awesome Wave. Quell'album mi aveva colpito tantissimo per la potenza melodica e per il suono cristallino delle chitarre, oltre che per la voce nasale del cantante che si sposava sapientemente con quel sound così ricco di fascino. A tal proposito penso a brani come l'Intro, Something Good e Matilda, ma preferisco evitare di dilungarmi troppo sul primo album.
Con questo This Is All Yours gli Alt-J dimostrano non solo di essere una grandissima band, ma anche di avere un enorme coraggio. Sarebbe stato fin troppo facile da parte loro puntare nuovamente sulla potenza e sulla limpidezza delle chitarre che sono state il marchio di fabbrica del loro esordio. Infatti, in quest'album i ritmi sono notevolmente rallentati, per far spazio ad un'atmosfera del tutto rilassante con forti richiami alla natura. Non a caso 3 brani dell'album sono dedicati alla città giapponese di Nara, in cui i cervi sono considerati animali sacri, al punto tale da poter girare liberamente nei parchi pubblici.
Parlando dei brani, possiamo dire che il trittico iniziale Intro-Arrival in Nara-Nara scorre come una sorta di flusso unico della durata di quasi 13 minuti, in cui ci si lascia abbandonare nel rilassamento più totale, per poi immergersi in un'atmosfera di natura selvaggia che gli Alt-J riescono sapientemente ad evocare con la loro musica. Dei primi 3 pezzi la mia preferita è Nara, che riesce a raggiungere nei minuti finali dei momenti di tensione davvero splendidi con la ripetizione del verso "Hallelujah, Bovay, Alabama."
Altri richiami alla natura si percepiscono a mio avviso anche nel movimentato terzo singolo Every Other Freckle, una sorta di Fitzpleasure in salsa esotica. Un vero spettacolo.
Molto buoni anche gli altri 2 singoli, vale a dire Hunger of the Pine con le sue pulsioni elettroniche e Left Hand Free con la sua leggerezza folk che include forti elementi di americanizzazione e per questo oggetto di molte critiche.
Quest'album ha davvero tanti bellissimi pezzi da segnalare, come ad esempio l'acustica Warm Foothills, che con la sua limpidezza fa tornare alla mente quel disumano e dimenticato capolavoro che fu Loveheart di Merz (se non lo conoscete fate del bene a voi stessi, ascoltatelo). Oppure, come non lasciarsi immergere nella delicatezza di Choice Kingdom. E che dire di Bloodflood pt. II ? A mio avviso il capolavoro di quest'album, con quel pop orchestrale alla Sigur Rós maneggiato in maniera talmente sapiente da rientrare perfettamente nel contesto dell'album. Il finale con quei fiati e quei falsetti è semplicemente da brividi.
La chiusura dell'album è affidata alla breve elettronica massiccia di Leaving Nara a cui seguono molti minuti di silenzio, dopo i quali ci viene offerta un'ultima splendida traccia: Lovely Day. Si tratta in realtà di una cover di Bill Whiters, ma la cosa sorprendente è che la band britannica riesce a trasformare un brano soul-funky, quale Lovely Day appunto, in un folk pieno di contaminazioni elettroniche che suona come un brano degli Alt-J a tutti gli effetti.
Detto questo, il mio album preferito rimane l'esordio. Ha quell'immediatezza e quell'impatto che difficilmente trovo in questo This Is All Yours, anche se bisogna dire che il secondo album parte volutamente in sordina, per poi lasciarsi incantare ascolto dopo ascolto. Non vi nascondo, che ad un primo ascolto non mi aveva convinto particolarmente, ma ora sento di poter dire più che mai che gli Alt-J hanno fatto di nuovo centro, dimostrando a pieno diritto che possono essere considerati senza alcuna esagerazione come una delle band più grandi di sempre e faccio non poca fatica a comprendere i due 6 dati così superficialmente ai loro album su questo sito. Voti che a mio avviso gridano vendetta, anche perché il contenuto di quelle recensioni non rendono minimamente giustizia a questa grandissima band.
#37
Inviato 20 novembre 2014 - 16:24
Sei un grande Tanky!
#38
Inviato 20 novembre 2014 - 16:25
Sei un grande Tanky!
Grazie, sei troppo gentile.
#40
Inviato 21 novembre 2014 - 11:47
2 anni fa la band di Leeds aveva esordito con uno dei dischi più geniali, innovativi e spettacolari di sempre,
per la serie, voliamo bassi
#41
Inviato 21 novembre 2014 - 12:50
grande Tanky, un'overdose di grassetti e sottolineature :*** w gli Alt-J.
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#42
Inviato 21 novembre 2014 - 14:09
2 anni fa la band di Leeds aveva esordito con uno dei dischi più geniali, innovativi e spettacolari di sempre,
per la serie, voliamo bassi
Della serie: diciamo le cose come stanno realmente
#43
Inviato 26 dicembre 2014 - 21:43
Però che palle i video ufficiali usciti da questo disco eh
Tutti uguali: natura, gente che corre ma non si sa dove né perché , band che non si vede mai.
Per fortuna le canzoni sono splendide
#44
Inviato 15 febbraio 2015 - 16:18
POPOLARE
Eccomi di ritorno. Sono andato più come accompagnatore che altro, non mi aspettavo chissà cosa e sono rimasto sorpreso in positivo.
Un filino più duri che su disco, emerge prepotentemente il fattore ballabilità, o almeno grosso del pubblico ha abballato l'abballabile, nonostante gli spalti formato sardine consentissero movimenti molto limitati.
Il forum era gremito, dodicimila teste c'erano tutte. Primissimo concerto rock in mia presenza a maggioranza femminile, non me l'aspettavo. Mi aspettavo invece di essere fra i più vecchi.
1 Hunger of the Pine
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#45
Inviato 15 febbraio 2015 - 21:53
Mi aspettavo invece di essere fra i più vecchi.
no
qualche domanda per i più esperti:
ma il successo che hanno in italia (a meno a giudicare dagli spettatori di ieri) è eccezionale rispetto agli altri paesi?
e se si, perché? c'è qualche ragione precisa?
la cosa degli accendini è un rito o è stata estemporanea?
#46
Inviato 16 febbraio 2015 - 09:47
ma il successo che hanno in italia (a meno a giudicare dagli spettatori di ieri) è eccezionale rispetto agli altri paesi?
Direi di no, anzi da noi il loro nuovo disco è entrato in classifica intorno al numero 25, mentre in Francia è stato numero 5 e in Germania numero 8, per dire due nazioni dove non si parla inglese.
Contando le anglofone i piazzamenti salgono ovviamente (1 in GB, 2 in Australia, 2 in Canada, 4 negli USA).
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#47
Inviato 19 maggio 2015 - 12:25
#48
Inviato 06 marzo 2017 - 08:21
c'e' il nuovo singolo per il nuovo album: https://alt-j.lnk.to/Relaxer
#49
Inviato 06 marzo 2017 - 09:00
#50
Inviato 09 marzo 2017 - 19:18
Il singolo mi sembra molto interessante.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
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