Deafheaven - Sunbather (2013) E Altro Black Metal Che Non È Proprio Black Metal...
#1
Inviato 05 giugno 2013 - 07:09
Sta diventando preoccupante ma quest'anno mi piacciono molti dischi tosti, ben più che tosti (Kvelertak, Uncle Acid and the Deadbeats).
Quello di questi Deafheaven dovrebbe essere black metal, ma se non ci fosse il tipo a sgolarsi fino alla tracheite -piuttosto bene e per niente fastidiosamente peraltro- ci troveremmo tranquillamente in territori shoegaze o post-rock, la cosa è chiara sin dall'apertura affidata a Dream House, specie nella sua parte centrale dove il fragore chitarristico si alterna a dolci arpeggi e il tizio tace un po'. Viene in mente quindi la scuola francese, Neige e dintorni, questi sono di San Francisco però. La sensazione che non ci si trovi proprio nei pressi di un disco black metal viene confermata, dopo i furiosi nove minuti iniziali, dalla seconda traccia, Irresistible, tre minuti di calma e melancolie per chitarra e piano. Il disco procede così fino alla fine, brani lunghi, violenti e disperati (?, l'intonazione parla chiaro, ma non si becca una parola) si alternano a 'intermezzi' finissimi e distensivi, calme folk o interferenze, quieti prima delle tempeste. Menzione d'onore per l'esplosione di furia finale di The Pecan Tree, sassaiola di vocalizzi estremi, batteria e chitarre impazzite, undici minuti di guerra, qualche trincea di piano.
Poi si deve volere bene ad un disco black metal con la copertina rosa.
Gran disco comunque, 7,5.
Paloz, ho letto che hai recensito tu l'esordio di questa band qui su, sto scaricandolo perché a quanto leggo dovrebbe avere le carte in regola per piacermi. Nella rece hai fatto tempestivi riferimenti a band che dovrebbero andare in questa direzione di black metal più atmosferico, più gaze, così come i francesi che citavo io -che per esempio adoro Alcest su tutti-, spari qualche titolo? Che rispondano anche altri se ne sanno, eh.
#2
Inviato 05 giugno 2013 - 08:06
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#3
Inviato 05 giugno 2013 - 08:07
Assurdo, è schizzato in testa alla classifica 2013 di RYM, sbaragliando mbv e Kurt Vile. O c'è già l'hype anche per loro, o è davvero clamoroso. La recensione arriverà.
Io l'ho beccato tramite Stereogum. Comunque bravi sono bravi, eh.
#4
Inviato 05 giugno 2013 - 08:13
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#6
Inviato 05 giugno 2013 - 08:29
Ah lo so, li ho recensiti assai positivamente nel disinteresse generale. :\
Lo so, ti ho letto, te l'ho anche scritto nel primo mex del topic dove ti chiedevo anche delle cose, .
sentivo questa due giorni fa, bellissima
http://www.youtube.com/watch?v=ylTY9WbMGDc
Sono tutte così belle Khonnor, anzi qualcuna di più:
http://www.youtube.com/watch?v=RWyVhIBmdGw
#7
Inviato 05 giugno 2013 - 08:34
Ah lo so, li ho recensiti assai positivamente nel disinteresse generale. :\
Lo so, ti ho letto, te l'ho anche scritto nel primo mex del topic dove ti chiedevo anche delle cose, .
Eh ma intanto recupera quelli che ho citato, no? Sono parecchio diversi tra loro, non afferiscono a un solo genere - come molti forse vogliono far credere. Il più delle volte il termine blackgaze è usato perché fa figo, non perché ci sia un nesso.
Quelli che prendono più le distanze dal black, partendo da quelle sonorità, sono i Liturgy, radicalissimi.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#8
Inviato 05 giugno 2013 - 08:36
Ah lo so, li ho recensiti assai positivamente nel disinteresse generale. :\
Lo so, ti ho letto, te l'ho anche scritto nel primo mex del topic dove ti chiedevo anche delle cose, .
Eh ma intanto recupera quelli che ho citato, no? Sono parecchio diversi tra loro, non afferiscono a un solo genere - come molti forse vogliono far credere. Il più delle volte il termine blackgaze è usato perché fa figo, non perché ci sia un nesso.
I più black e che al contempo ne prendono le distanze sono i Liturgy, radicalissimi.
Stabbene.
#9
Inviato 05 giugno 2013 - 09:12
- Dopo pochi ascolti di quest'album penso di preferire ancora Roads to Judah, poi vedremo
- Dal vivo spaccano; il chitarrista sembra un nerd del MIT, il bassista un narcotrafficante di Tijuana e il cantante un tedesco uscito dalle SS ma fanno un black metal come nessun'altro al momento
#10
Inviato 05 giugno 2013 - 09:20
Linko la più bella del disco precedente visto che qua non penso li abbiano ascoltati in molti.
#11
Inviato 05 giugno 2013 - 09:27
edit: è prevista la recensione, di questo? (paloz?)
#12
Inviato 05 giugno 2013 - 09:39
secondo me non si può parlare neanche di "blackgaze".. apparte che il termine mi sta sul cazzo e neanche esiste.. Il primo disco magari si, assomigliava a qualcosa tipo Alcest, Cold Body Radiation ecc... aveva delle atmosfere rarefatte e vagamente shoegaze (anche se il vero Blackmetal+Shoegaze secondo me lo fanno solo gli An Autumn for a Crippled Children).
Io di blackmetal ci sento davvero poco in questo Sunbather. Qualche blast-beat ? ma insomma...
per me questo è un album "emo". Ci sento tantissimo gli Envy e gli Heaven in Her Arms soprattutto nel creare dei riff belli, "happy" e trasognanti, mantenendo però un assetto tagliente.
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#13
Inviato 05 giugno 2013 - 09:55
edit: è prevista la recensione, di questo? (paloz?)
Jawohl. Spero mi diano motivi per non ripetermi.
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(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#14
Inviato 05 giugno 2013 - 10:33
Assolutamente, loro sono sempre stati molto influenzati dall'emo e in questo album non avrei saputo trovare due nomi migliori a cui paragonarli.si.. è un disco che sto macinando tantissimo anche io.
secondo me non si può parlare neanche di "blackgaze".. apparte che il termine mi sta sul cazzo e neanche esiste.. Il primo disco magari si, assomigliava a qualcosa tipo Alcest, Cold Body Radiation ecc... aveva delle atmosfere rarefatte e vagamente shoegaze (anche se il vero Blackmetal+Shoegaze secondo me lo fanno solo gli An Autumn for a Crippled Children).
Io di blackmetal ci sento davvero poco in questo Sunbather. Qualche blast-beat ? ma insomma...
per me questo è un album "emo". Ci sento tantissimo gli Envy e gli Heaven in Her Arms soprattutto nel creare dei riff belli, "happy" e trasognanti, mantenendo però un assetto tagliente.
#15
Inviato 05 giugno 2013 - 16:15
Mamma mia che carie, Neige ha fatto più danni della grandine.
the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.
#16
Inviato 05 giugno 2013 - 18:19
A me sembrano diversissimi da Alcest (che non mi piace), non vedo proprio come si possano accomunare.Io sinceramente non vedo l'ora che sta moda del black metal sensibile sparisca.
Mamma mia che carie, Neige ha fatto più danni della grandine.
#17
Inviato 05 giugno 2013 - 18:24
Bel disco comunque.
#18
Inviato 05 giugno 2013 - 18:34
A me sembrano diversissimi da Alcest (che non mi piace), non vedo proprio come si possano accomunare.
Io sinceramente non vedo l'ora che sta moda del black metal sensibile sparisca.
Mamma mia che carie, Neige ha fatto più danni della grandine.
Ma io infatti mica ho detto che son simili. E' una questione concettuale prima che musicale. Neige (e in un certo senso i WITTR) ha avuto un ruolo decisivo nel propagare l'idea che il black metal potesse essere intimista e che si potesse aprire a generi che esprimessero al meglio quegli stati d'animo. Ora siamo pieni di sta roba, ma più che colpa sua in realtà, è colpa delle riviste hipster che pompano certe band. Questo al di là di ogni giudizio di valore. Certo è che preferirei ascoltare dieci volte di fila Panzer Division Marduk piuttosto che dieci minuti di Deafheaven.
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#19
Inviato 06 giugno 2013 - 00:12
Chiaramente i Deafheaven sono venuti fuori dall'ondata "blackgaze" degli Alcest... che poi a onor del vero bisognerebbe più parlare di black-dream o di dream-blackmetal se vogliamo davvero analizzare i generi musicali dai quali si attinge.
Alcest, Cold Body Radiation e Les Discrets uniscono il blackmetal a quel dream-rock dei Cocteau Twins e degli Slowdive.
Alcest e Amoseours ci mettono di mezzo anche un po' di new wave e di "ethereal" alla Chameleons o Echo & the Bunnymen.
Quelli che attingono ad uno shoegaze più grezzo, caotico e tagliente (quello dei My Bloody Valentine, degli Psychedelic Furs, dei Jesus & the Mary Chain) sono gli An Autumn for a Crippled Children...
poi.. un piccolo parallelo che ho sempre tirato io fra il blackmetal e lo shoegaze è che l'uso delle chitarre, con la produzione scarsa con una particolare attenzione alla melodie nel primo genere sia affine, come risultato unicamente sonoro, al risultato della produzione mirata verso un certo tipo di caos e di wall-of-sound del secondo genere.
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#20
Inviato 06 giugno 2013 - 08:16
#21
Inviato 06 giugno 2013 - 08:49
ma un conto è parlare di un intimismo di Wolves in the Throne Room (e quindi anche Agalloch ma soprattutto Burzum, il primo intimista del blackmetal) un conto è parlare di Alcest.
Chiaramente i Deafheaven sono venuti fuori dall'ondata "blackgaze" degli Alcest... che poi a onor del vero bisognerebbe più parlare di black-dream o di dream-blackmetal se vogliamo davvero analizzare i generi musicali dai quali si attinge.
Alcest, Cold Body Radiation e Les Discrets uniscono il blackmetal a quel dream-rock dei Cocteau Twins e degli Slowdive.
Alcest e Amoseours ci mettono di mezzo anche un po' di new wave e di "ethereal" alla Chameleons o Echo & the Bunnymen.
Quelli che attingono ad uno shoegaze più grezzo, caotico e tagliente (quello dei My Bloody Valentine, degli Psychedelic Furs, dei Jesus & the Mary Chain) sono gli An Autumn for a Crippled Children...
poi.. un piccolo parallelo che ho sempre tirato io fra il blackmetal e lo shoegaze è che l'uso delle chitarre, con la produzione scarsa con una particolare attenzione alla melodie nel primo genere sia affine, come risultato unicamente sonoro, al risultato della produzione mirata verso un certo tipo di caos e di wall-of-sound del secondo genere.
Guarda che io sono completamente d'accordo con quello che dici (pur'io volevo citare Burzum come punto zero del bm intimista, ma Burzum è anche origine di tantissime altre cose nel black). Il punto comunque non è strettamente musicale ripeto. Io sono d'accordo che Alcest, Wittr e Deafheaven suonano tutti diversi, ma sono figli della stessa idea cioè black metal + shoegaze e/o post-rock e/o post-punk. Che poi i Wittr abbiano dato via una cosa differente (più post-rock, più naturalista) da Alcest è pacifico.
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#22
Inviato 06 giugno 2013 - 15:14
c'è qualcosa nel primo disco degli Alcest ma ci sono molte più atmosfere dream-pop.
Ma poi sembra che il "blackgaze" si stia riducendo alla chitarra semiacustica in tremolo e in delay che viaggia sulle note più alte ?
Il fatto è che con Souvenirs d'un autre Monde è venuta fuori per prima questa cosa di cantare con una voce pulita che non è ne' epica ne' altisonante e il metterla sopra un tipico modo di far riff blackmetal (stando anche attenti a dosare la batteria) ha portato tutti a dire "Cazzo ! I My Bloody Valentine !).
Quel modo di suonare la chitarra, quel tipo di suono che si sente, veniva fuori in tutti gli anni '90 ma nel 90% dei casi c'erano sopra urla disumane e batteria ossessiva (provate a filtrare un attimo gli Ulver o gli In the Woods, ma anche i primi due album dei Gorgoroth oppure Burzum stesso).
Poi l'uso di tutti quei fraseggi semiacustici negli Alcest sono il frutto del gothic (Novembre, Anathema...) con il dream-pop.
Wolves in the Throne Room e Alcest uniscono chiaramente il mondo di Burzum con quello del post-rock.
Secondo me questa storia del "blackgaze" è una montatura che sta poco in piedi e che per sfatarla bastano giusto due-tre considerazioni (come il fatto che i Tokio Hotel siano emo).
Se poi vogliamo parlare, appunto, delle somiglianze sonore delle chitarre e della produzione, li si che si troveranno tante cose in comune..
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#23
Inviato 06 giugno 2013 - 19:25
Il fatto è che con Souvenirs d'un autre Monde è venuta fuori per prima questa cosa di cantare con una voce pulita che non è ne' epica ne' altisonante e il metterla sopra un tipico modo di far riff blackmetal (stando anche attenti a dosare la batteria) ha portato tutti a dire "Cazzo ! I My Bloody Valentine !).
Quel modo di suonare la chitarra, quel tipo di suono che si sente, veniva fuori in tutti gli anni '90 ma nel 90% dei casi c'erano sopra urla disumane e batteria ossessiva (provate a filtrare un attimo gli Ulver o gli In the Woods, ma anche i primi due album dei Gorgoroth oppure Burzum stesso).
No dai quei gruppi lì suonavano tutti riff (và leviamo Burzum, ma pure lì), I gruppi blackgaze (che è un termine bruttissimo, io infatti uso "black metal da hipster" così c'infilo dentro pure gli altri cancri tipo Altar Of Plagues) non scrivono un riff che sia uno. Souvenirs d'un autre monde aveva praticamente un chitarra in tremolo continuo a far da sottofondo alle chitarrine e alla vocetta, ed insieme alla batteria è l'unica cosa che mantiene quel disco da non essere shoegaze tout-court. Gli altri non li ho mai ascoltati perchè altezza 2010 già mi aveva rotto le palle, quindi non so se abbia cambiato formula, ma fu Souvenirs a fare da spartiacque e apripista per i gruppi che abbiamo oggi (Two Hunters era troppo legato ancora alla tradizione). Come ho già detto non tanto a livello di ricetta quanto a far vedere che un black metal coi cuoricini fosse possibile. Che poi il motivo per cui mi sta sui maroni questo trend è perchè è l'unico black metal (tolti Dso e Blut Aus Nord) che ha un po' di visibilità fuori dal suo circoletto.
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#24
Inviato 06 giugno 2013 - 20:22
Paloz ho dato un ascolto anche al loro disco del 2011 anche se più distratto, direi che quello di quest' anno non ha nulla da invidiare a quello, no?
#25
Inviato 06 giugno 2013 - 20:48
La rece arriva quanto prima (spero nel weekend).
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(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#26
Inviato 06 giugno 2013 - 21:42
No dai quei gruppi lì suonavano tutti riff (và leviamo Burzum, ma pure lì), I gruppi blackgaze (che è un termine bruttissimo, io infatti uso "black metal da hipster" così c'infilo dentro pure gli altri cancri tipo Altar Of Plagues) non scrivono un riff che sia uno. Souvenirs d'un autre monde aveva praticamente un chitarra in tremolo continuo a far da sottofondo alle chitarrine e alla vocetta, ed insieme alla batteria è l'unica cosa che mantiene quel disco da non essere shoegaze tout-court. Gli altri non li ho mai ascoltati perchè altezza 2010 già mi aveva rotto le palle, quindi non so se abbia cambiato formula, ma fu Souvenirs a fare da spartiacque e apripista per i gruppi che abbiamo oggi (Two Hunters era troppo legato ancora alla tradizione). Come ho già detto non tanto a livello di ricetta quanto a far vedere che un black metal coi cuoricini fosse possibile. Che poi il motivo per cui mi sta sui maroni questo trend è perchè è l'unico black metal (tolti Dso e Blut Aus Nord) che ha un po' di visibilità fuori dal suo circoletto.
Ok ma tu dici perchè suonano riff e accordature "aperte" ? il tremolo è la caratteristica per eccellenza della chitara blackmetal. Quel modo di suonare ce l'hanno di brutto gli Ulver nel primo album e ovviamente Burzum in Hvis Lyset e Filosofem.
i Wolves sono proprio più post-rock + post-metal + blackmetal con tutte le sovrapposizioni di trame chitarristiche che ormai tutti conoscono.
Io credo che buona parte di blackmetal visibile fuori dal circoletto (come lo chiami te) sia ormai molto americano: Nachtmystium, Xasthur, Leviathan...
Poi un sacco di blackmetal che viene fuori dalla Prophecy production cmq... e roba svedese tipo Arckanum, Ondskapt, Shining, Funeral Mist, Watain...
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#27
Inviato 06 giugno 2013 - 22:12
Nachtmystium, Xasthur, Leviathan...
Beh queste sono band già "passate" (Xasthur poi ha proprio smesso) non tirano più come una volta complici anche gli album recenti non proprio all'altezza.
Arckanum, Ondskapt, Shining, Funeral Mist, Watain
Questi altri invece non mi pare che abbiano alcun seguito nel pubblico non metallaro. Forse gli Shining ma non li seguo più da una vita quindi non saprei dire Boh sinceramente la volta che vedrò Pitchfork recensire un disco di Arckanum mi metterò a piangere. Sulla Prophecy poi non ho capito a che band ti riferisci: i Dornereich?
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#28
Inviato 07 giugno 2013 - 15:01
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#29
Inviato 07 giugno 2013 - 15:04
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#30
Inviato 07 giugno 2013 - 16:43
Gli Empyrium, grandissimi. Ma quanti anni sono che non fanno un disco? Dieci?
Grandi. Preferisco la fase matura ma quando mischiavano col black erano comunque interessanti. Posseggo "Weiland" e non c'è inverno che non me lo ascolti religiosamente.
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#31
Inviato 07 giugno 2013 - 18:31
Assurdo, è schizzato in testa alla classifica 2013 di RYM, sbaragliando mbv e Kurt Vile. O c'è già l'hype anche per loro, o è davvero clamoroso. La recensione arriverà.
L'han già fatto scendere (appena si aggiorna la classifica si vede), storia già vista con altri album "black" metal schizzati al #1 negli ultimi 2 mesi.
http://rateyourmusic...in_the_top_100/
C'è l'hype, ma appena qualcosa supera MBV o KV scatta l'anti-hype, o meglio l'hyp(e)steria
#32
Inviato 08 giugno 2013 - 12:00
Gli Empyrium, grandissimi. Ma quanti anni sono che non fanno un disco? Dieci?
Grandi. Preferisco la fase matura ma quando mischiavano col black erano comunque interessanti. Posseggo "Weiland" e non c'è inverno che non me lo ascolti religiosamente.
beh ma A Wintersunset degli Empyrium è incredibile.. all'epoca ce n'erano tanti di dischi in quel modo, tutti un po' mediocri.. Infatti ricordo che io l'ho rivalutato moltissimo dopo il 2004. Ci sono voluti album, appunto, come Weiland per far apprezzare la bellezza di quel primo disco.
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#33
Inviato 08 giugno 2013 - 12:45
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#34
Inviato 08 giugno 2013 - 13:35
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
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#35
Inviato 11 giugno 2013 - 08:01
Spero che la discussione prosegua a prescindere dal voto, badando piuttosto alle critiche nel confrontare i due dischi.
Spostare!
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#36
Inviato 11 giugno 2013 - 14:38
Ad ogni modo non concordo nella parte di recensione in cui affermi che è un disco che mostra le sue crepe alla prova del minutaggio. Le sfumature finali più ambient ed evanescenti io le ho apprezzate anche perché evita l' effetto stucchevolezza a mio avviso.
Concordo dai pochi ascolti che ho fatto invece quando affermi che il primo è un disco più viscerale, in qualche modo più sentito, eppure mi sembra che per contraltare sia anche un po' più confuso mentre questo Sunbather è più ponderato, misurato, c' è più equilibrio, volendo anche più mestiere.
#37
Inviato 11 giugno 2013 - 14:42
eppure mi sembra che per contraltare sia anche un po' più confuso mentre questo Sunbather è più ponderato, misurato, c' è più equilibrio
Ah, per me è l'esatto opposto.
Va bene comunque, loro son dei grandi.
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#38
Inviato 11 giugno 2013 - 14:50
eppure mi sembra che per contraltare sia anche un po' più confuso mentre questo Sunbather è più ponderato, misurato, c' è più equilibrio
Ah, per me è l'esatto opposto.
Va bene comunque, loro son dei grandi.
Ma lo scrivesti anche in recensione? Mi sfugii. Comunque ribadendo che sono ai primi ascolti la cosa che mi piace è che sono due dischi "riconoscibili" quindi con uno stile proprio della band marcato eppure sicuramente diversi tra loro. Per ora tra i due dischi non sento un grande scarto qualitativo o a livello di coinvolgimento, ma continuerò. Per ora sono molto contento di aver iniziato .
Ah! Dimenticavo, concordo su una cosa: non è di certo un dischi estremi ma non per questo manca loro l' ispirazione.
#39
Inviato 10 agosto 2013 - 14:25
Io di blackmetal ci sento davvero poco in questo Sunbather. Qualche blast-beat ? ma insomma...
per me questo è un album "emo".
be', il black-metal c'è, ma c'è sicuramente anche l'impronta emo, così come ci sono rimandi al post-rock.
il precedente non mi aveva detto granché e manco questo, a dirla tutta...
dopo un po', il muro di chitarre, batteria e voce a mille finisce per arenarsi contro soluzioni non così clamorose... e gli intermezzi stuccano pure un po', se proprio devo essere sincero...
sufficienza piena, comunque, perché sono paraculi e sanno come far bagnare gli ascoltatori...
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#40
Inviato 14 agosto 2013 - 15:36
qui la mia recensione (http://www.metallize...one.php?id=9015) [non riesco ad hotlinkarla, tutto lo schermo diventa grigio e devo tornare indietro per poi perdere quello che ho scritto] che per gli standard del sito, andrebbe abbassata almeno di 10 punti.
Mi piace come riescono a tirar fuori quelle melodie in mezzo a quel casino.
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
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#41
Inviato 23 dicembre 2013 - 17:08
Non so dirvi perché l'artwork del loro nuovo disco sia dominato da un rosa chiaro, ma posso dirvi il perché di “Sunbather”
dice wiki:
The cover artwork for Sunbather was designed by Nick Steinhardt of Touché Amoré, who also designed the band's 2011 debut album Roads to Judah. The pink and orange colors on the cover are meant to resemble the color seen on the inside of one's eyelids when lying in the sun.The inspiration to have the title Sunbather written out in a simple, block formation was drawn from Pulp's 2001 album We Love Life."
Carina come idea
#42
Inviato 04 gennaio 2014 - 09:06
Alcest VS Neil Halstead, io lo trovo un brano meraviglioso, sarà nel nuovo disco del francesino.
#43
Inviato 05 gennaio 2014 - 00:13
#44
Inviato 28 luglio 2015 - 14:59
New Bermuda (2 ottobre 2015, Anti- records)
01 Brought to the Water
02 Luna
03 Baby Blue
04 Come Back
05 Gifts for the Earth
http://youtu.be/952-KAXOQqg
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#45
Inviato 28 luglio 2015 - 15:08
non mi dispiace la copertina, anche se forse avrei scelto un altro font solarismente parlando.
il mio sogno sarebbe che lui smettesse di urlare tutto il tempo e provasse anche cose piu' melodiche, ma la vedo dura visto il successo della formula attuale.
#47
Inviato 02 ottobre 2015 - 10:02
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#48
Inviato 03 ottobre 2015 - 15:29
Se Sunbather mi aveva convinto a metà questo mi lascia alquanto perplesso. 'Sti riff slayerani stanno come il cacio sulla nutella, dopo l'effetto sorpresa del primo brano subentra il fastidio. Pollice verso.
#50
Inviato 22 aprile 2018 - 11:49
Non che ci sia molto da attendere dato che oramai sono riusciti a superare pure la monotonia tipica del macro-genere.
La sezione centrale è quanto di più terribile abbiano mai fatto.
Avrei preferito una riapparizione dei Liturgy.
"Ok, take me to your goddamn young genious !"
Vincent Price su Michael Reeves
"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."
Alberto Mazzoni
impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed(6.5)
chi è stu strunz che lo dirige? BOOOOH. manco sua mamma lo conosce
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