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Gus Van Sant


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141 replies to this topic

#1 Kesson

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Inviato 24 giugno 2006 - 13:55

Premessa: i Nirvana (come molti ultra-ventenni) hanno avuto un peso fondamentale nella mia adoloscenza, sono cresciuto con Cobain e soci, sono cresciuto con la musica Seattle, con il filone grunge morto e defunto oramai dal '96. Dunque "Last Days" mi é piaciuto. Credo che Van Sant abbia scelto il modo piu' difficile per raccontare, interpretare, i presunti ultimi giorni di vita di Kurt Cobain. Questo non é un film documentario (non é un "The Doors" di Oliver Stone per intenderci), non utilizza nomi veritieri, non annovera, nella pur bellissima soundtrack, alcuna canzone firmata "Nirvana". Il film é uscito anche piuttosto in sordina, quindi presunte accuse di speculazione, i vari "lasciamoloriposareinpace" mi sembrano fuori luogo.

A me é piaciuto, un film da 7 pieno. Pochi i dialoghi? I silenzio fa piu' casino di qualsiasi parola urlata con tutte le proprie forze. La regia é splendida come del resto lo era già stata in "Elephant", stessa cosa per la fotografia.

Oggettivamente sbalorditivo Micheal Pitt, davvero bravo, azzeccati i gregari il resto del cast ( gli "amici" scrocconi per intenderci) e arricchito da un paio di cameo di tutto rispetto Kim Gordon dei Sonic Youth nei panni della madre (?) di Blake, e il grandefuoriditesta Harmony Korine nei panni del nerd incontrato in un locale.

Da brividi le due canzoni suonate live da Micheal Pitt "Fetus" e "Death to Birth".

Insomma, questo film vi da la possiblità di spiare, quasi nascosti, gli ultimi giorni di vita di un poeta, un musicista, rimasto solo con se stesso e la sua musica, alienato, quasi un fantasma, perduto oramai nell'oblio della asocialità, delle dipendenze, dal perenne fuggire da quello che é stato. Ispirato agli ultimi giorni di vita di Cobain? Si. Veritiero? Chi lo sa. Plausibile? Assolutamente. Bel film? Decisamente si, un gran bell'omaggio al caro vecchio Kurt.


Sono curioso di sapere i vostri pareri.
  • 0

#2 Farzan

    Classic Rocker

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Inviato 26 giugno 2006 - 19:38

l' ho guardato la prima volt verso le due di notte e mi ha annoiato, l'ho ripreso in mano il giorno dopo e, a mente un pò pù sveglia, l'ho trovato un bel film.
Straordinaria, come hai detto te, l'interpetazione di Pitt. A volte c' è troppa monotonia ma i silenzi sono sempre ben congegnati.

da brivido la parte in cui vi è venus in furs.
  • 0

#3 Guest_vegeta_*

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Inviato 28 giugno 2006 - 19:29

Ho preferito "Elephant", non mi ha colpito molto.

L'ho trovato un po' manieristico, sincero solo a tratti.

Ma voglio rivederlo.
  • 0

#4 Zarathustra

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Inviato 28 giugno 2006 - 19:35

da brivido la parte in cui vi è venus in furs.

Davvero.
Da quando ho visto quella scena ogni mattina di dopo-sbronza metto su Venus in furs.
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#5 Debord

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Inviato 30 giugno 2006 - 10:53

Molto bello, dopo tutto come tutta la produzione di Van Sant.
Ottima regia e ottimi interpreti, sette pieno anche per me.
  • 0

#6 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 02 luglio 2006 - 13:45

Ho avuto la fortina di vederlo nella sala ideale, quasi immerso nello schermo. Mi è piaciuto molto, ma credo che su piccolo schermo la visione ne risulterebbe irrimediabilmente penalizzata.
  • 0

#7 DottorDark

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Inviato 13 luglio 2006 - 12:23

l'ho visto al cinema , ma mi ha annoiato e angosciato molto . non lo so. avrei preferito forse una storia ufficiale .

elephant mi è piaciuto molto ma moolto di più
  • 0

#8 Hollywood

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Inviato 22 luglio 2006 - 17:56

dato ke ci siete mi dite se posso trovarlo nei vari videoshop o emule???? thx anticipati!!!!!!
  • 0

#9 Gika

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Inviato 22 luglio 2006 - 19:46

perché non dovresti?
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#10 SYD80

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Inviato 18 novembre 2006 - 10:06

ho visto il film narrante gli ultimi giorni di Kurt cobain; avevo letto qualcosa del tipo "scioccante", "intenso", etc etc....
già guardando il cast (a parte Pitt che ha interpretato benissimo kurt e kim gordon che meno male non è una attrice) mi ero fatto una idea (asia argento per me potrebbe darsi all'ippica......) ma non me lo aspettavo per niente cosi SQUALLIDO, LENTO E MOLTO SUPERFICIALE.
ok, mi immagino cosa siano stati gli ultimi giorni di cobain.... ma il regista non è riuscito minimamente a suscitare in me alcuna ansia e neppure alcuna emozione.
insomma se vi capita...... non guardatelo!!!! perdete solo tempo.
(parere strapersonale).

  • 0

#11 Mark Lanegan

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Inviato 18 novembre 2006 - 11:34

non mi ha detto proprio niente.

personalmente l'ho trovato pretenzioso, onanistico e incomprensibile.


  • 0

#12 SYD80

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Inviato 18 novembre 2006 - 12:12

per non parlare del doppiaggio...... squallido.
  • 0

#13 Guest_Figazzo_*

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Inviato 18 novembre 2006 - 12:46

questo film non è un film sull'apatia , è l'apatia. mi è piaciuto quello che voleva esprimere van sant con questo film, cioè  l'apatia.
  • 0

#14 Guest_Stipe_*

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Inviato 18 novembre 2006 - 12:49

insomma se vi capita...... non guardatelo!!!! perdete solo tempo.
(parere strapersonale).


Dovevi scriverlo 6-7 mesi fa così evitavo di guardarlo  ;)
Personalmente l'ho trovato di una noia assurda, uno dei peggiori film che abbia mai visto.
  • 0

#15 Guest_vegeta_*

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Inviato 18 novembre 2006 - 12:54

Rivedendolo una seconda volta mi è  piaciuto.

Certo, assume connotazioni ben diverse se visto dopo "Gerry" e "Elephant", di cui compone la perfetta conclusione di una trilogia sulla "morte".

Certo, è un film che si ama o si odia, senza mezzi termini.
  • 0

#16 stolen_music

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Inviato 23 novembre 2006 - 13:14

Premessa: i Nirvana (come molti ultra-ventenni) hanno avuto un peso fondamentale nella mia adoloscenza, sono cresciuto con Cobain e soci, sono cresciuto con la musica Seattle, con il filone grunge morto e defunto oramai dal '96. Dunque "Last Days" mi é piaciuto. Credo che Van Sant abbia scelto il modo piu' difficile per raccontare, interpretare, i presunti ultimi giorni di vita di Kurt Cobain. Questo non é un film documentario (non é un "The Doors" di Oliver Stone per intenderci), non utilizza nomi veritieri, non annovera, nella pur bellissima soundtrack, alcuna canzone firmata "Nirvana". Il film é uscito anche piuttosto in sordina, quindi presunte accuse di speculazione, i vari "lasciamoloriposareinpace" mi sembrano fuori luogo.

A me é piaciuto, un film da 7 pieno. Pochi i dialoghi? I silenzio fa piu' casino di qualsiasi parola urlata con tutte le proprie forze. La regia é splendida come del resto lo era già stata in "Elephant", stessa cosa per la fotografia.

Oggettivamente sbalorditivo Micheal Pitt, davvero bravo, azzeccati i gregari il resto del cast ( gli "amici" scrocconi per intenderci) e arricchito da un paio di cameo di tutto rispetto Kim Gordon dei Sonic Youth nei panni della madre (?) di Blake, e il grandefuoriditesta Harmony Korine nei panni del nerd incontrato in un locale.

Da brividi le due canzoni suonate live da Micheal Pitt "Fetus" e "Death to Birth".

Insomma, questo film vi da la possiblità di spiare, quasi nascosti, gli ultimi giorni di vita di un poeta, un musicista, rimasto solo con se stesso e la sua musica, alienato, quasi un fantasma, perduto oramai nell'oblio della asocialità, delle dipendenze, dal perenne fuggire da quello che é stato. Ispirato agli ultimi giorni di vita di Cobain? Si. Veritiero? Chi lo sa. Plausibile? Assolutamente. Bel film? Decisamente si, un gran bell'omaggio al caro vecchio Kurt.


Sono curioso di sapere i vostri pareri.




Sono d'accordissimo con te per quanto riguarda la possibilità di spiare "quasi nascosti" gli ultimi giorni di vita di un poeta. E' la stessa sensazione che ha trasmesso a me il film in questione. Spiare e non entrare nella sua mente, vederlo ma non partecipare al tabù della sua psiche ormai rosicata dalle droghe e dall'agonia: agonia che viene indotta nello spettatore minuto dopo minuto, inquadratura dopo inquadratura, noi ci siamo ma non ci siamo, siamo e dobbiamo rimanere estranei ai pensieri di Blake, tranne qualche piccola parentesi che ci include, tra le pagine di ciò che scrive, di quei pensieri psichedelici che a stento completa senza essere ripreso mai in faccia, sempre da lontano, da molto lontano. Scelta ottima che permette al regista di centrare in pieno quello che voleva esprimere, una vita interrotta dalla "vita" stessa, dove nessuno ti viene vicino per chiederti come stai, dove ci sei tu che convivi solo ed esclusivamente con te stesso ed è te stesso che alla fine uccidi, perchè sai che non ci saranno altre vie d'uscita.

  • 0

#17 Guest_eustache_*

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Inviato 23 novembre 2006 - 17:24

bisogna aggiungere anche che questo film rientra in un percorso estetico che van sant ha intrapreso con gerry ed elephant in cui esplora un tipo di cinema vicino a quello di bela tarr (utilizza anche le stesse musiche di arvo part):
formato 1:1,33 (usato solo da straub, paolo benvenuti e garrel)
lentezza spasmodica,
suono in presa diretta (mentre primausava pasolinianamente il doppiaggio)

la figura di cobain  si allontana dall'originale. è l'unico personaggio del film che non porta il nome vero dell'attore che lo interpreta (sistema usato anche in elephant). non si chiama kurt ma blake (quasi un omaggio al poeta pittore visionario william blake).

poi ci sono i camei:
Kim gordon come la madonna nella pietà di michelangelo (sembra voler mettere le distanze tra quello che è lei veramente e il tossico cobain)
korine,
i velvet underground, etc
  • 0

#18 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 23 novembre 2006 - 17:53

Ricordo ancora quando lo andai a vedere gli insulti verso lo schermo, gli sbuffi, frotte di persone che andavano via neanche a meta' film. Probabilmente tutti si aspettavano un Colossal ridondante e pseudovisionario stile The Doors, e si sono ritrovato davanti tutto un'altro film. Decisamente piu' bello e intenso nel suo tragico intimismo.
  • 0

#19 Guest_eustache_*

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Inviato 23 novembre 2006 - 18:16

aggiungo anche che comunque il film può risultare pretenzioso noioso ripetitivo vuoto e di sicuro non all'altezza del probabile modello (il cinema di bela tarr) e dei precedenti  (il bellissimo elephant e l'ancor migliore gerry)
  • 0

#20 Andy Hood

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Inviato 25 novembre 2006 - 13:12

la parte con il culo di Asia Argento è la migliore.
  • 0

#21 stalker

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Inviato 25 novembre 2006 - 14:52

curioso il paragone van sant-bela tarr...non ci avevo mai pensato..pur avendo qualche elemento comune mi pare un po forzato. ma hai letto qualche intervista di van sant in cui dice che si è ispirato al regista ungherese?
  • 0

#22 Guest_vegeta_*

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Inviato 25 novembre 2006 - 18:15

curioso il paragone van sant-bela tarr...non ci avevo mai pensato..pur avendo qualche elemento comune mi pare un po forzato. ma hai letto qualche intervista di van sant in cui dice che si è ispirato al regista ungherese?


si. Io ho letto il "Castorino" dedicato a Van Sant, e il regista afferma di essersi esplicitamente ispirato al cinema di Bela Tarr e John Cassavetes.
  • 0

#23 {`tmtd`}

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Inviato 05 novembre 2007 - 09:31

visto ieri, dopo diverso tempo che volevo vederlo ma facevo sempre sopravanzare altri film. non mi è piaciuto per niente. la scomposizione cronologica usata in elephant qua non funziona, sbatte contro un filo narrativo che non è funzionale, non ha mordente. il film si fa apprezzare soltanto per alcune sequenze (geniale il latte fuori dal frigorifero e i cereali dentro!) e per un prodotto di questo genere non è certo un gran complimento.
  • 0

#24 Guest__clòd__*

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Inviato 05 novembre 2007 - 23:05

spinto dalla discussione ho rispolverato il dividì e guardato per la terza-quarta volta sto' film, ma non c'è niente da fare, continuo a trovarlo inutile e fastidioso.
certo, visivamente è stupendo, il sonoro è da paura (sarà proprio perchè mancano i nirvana? asd), pitt fa la sua porca figura anche coi borbottii doppiati orrendamente in italiano, e in generale il tentativo di creare un'atmosfera straniante e sostanzialmente non comunicativa è riuscita, cazzo, forse fin troppo!: ciò che può avere di interessante una storia del genere, il dramma del personaggio, i suoi pensieri, l'intimismo, questi dove sono? non si riesce proprio ad entrare in contatto con cobi, e se un approccio distante e chirurgico era la manna per elephant, qui fa crepare il film.
oltre all'esrcizio di stile visivo e sonoro alla fine rimane solo la noia di osservare un cretino che vaga come un'anima in pena per tutto il film senza dire o fare alcunchè, con attorno comprimari ridicoli e invischiato in una trama a cazzo, condita come se non bastasse con reminescenze di discontinuità temporale che non ci stanno a dire niente.
voto:4
  • 0

#25 Dana

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Inviato 05 novembre 2007 - 23:39

film noiosissimo e inutile
  • 0

#26 popten

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Inviato 07 novembre 2007 - 08:29

dunque in linea di massima condivido i pensieri dell'autore del thread e dei 'favorevoli'.
parte il film e la prima sequenza mi piace. successivamente, ho un po' di difficoltà a farmi interessare, ad entrarci dentro. anzi, ad un tratto penso serimente di interrompere la visione. fortunatamente non lo faccio perchè entro sempre più in sintonia col film e alla fine mi sento di consigliare di vederlo, quando però ci si sente particolarmente predisposti per la visione di un film tutto sommato 'tosto' nella sua 'banalità'.
oltre le stupende sequenze già indicate dagli altri, dico che la sequenza finale con la barella è acidissima..!

forse ***1/2, oppure ***/****
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#27 Jules

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Inviato 03 dicembre 2007 - 18:20

Usiamo questo anche per paranoid park?

In attesa di andare a vederlo domani, faccio la seconda di Altman e, dopo una recente revisione della sua filmografia, propendo per un ridimensionamento pure di Gus..
  • 0

#28 satyajit

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Inviato 03 dicembre 2007 - 18:47

Vidi Paranoid Park in rassegna e scrissi questo:

Van Sant torna sempre sugli stessi temi, ma non fa mai lo stesso film. Questa sua ultima opera è incentrata su un giovane capellone appassionato di skate che viene coinvolto in una vicenda torbida di cui non è il caso rivelare altro per non rovinare la sorpresa. Quel che avviene è comunque un'iperbole che serve da pretesto per affrontare il tema dello scontro degli adolescenti che noi definiremmo "alternativi" con istituzioni quali la scuola, che non è in grado di influenzarli, e la famiglia, sempre assente (se non erro la madre compare una sola volta in campo lungo, idem  il padre, che per metà di quell'unica scena è sfocato), se non quando occorre dispensare vaghi e retorici consigli. Un ruolo analogo è affidato a un'agente di polizia, altrettanto logorroico ma forse un po' più attento alle problematiche reali dei suoi giovani interlocutori. La scena del protagonista sotto la doccia è la più bella vista in questa rassegna e il film sprigiona talento da vendere; forse però i continui salti temporali (organizzati alla perfezione) servono anche all'autore per coprire alcuni punti deboli in sceneggiatura.

Per me Gus è al momento il regista americano più interessante.
  • 0

#29 Guest_vegeta_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 19:04

Per me Gus è al momento il regista americano più interessante.


è senza dubbio uno dei più interessanti, se non il più interessante come dici tu
  • 0

#30 Homer

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Inviato 03 dicembre 2007 - 19:23

Venerdì esce! Venerdì esce!
Ricordo che rimasi impressionato quando vidi al cinema Elephant.
Mi aspetto molto.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#31 fatbob

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Inviato 04 dicembre 2007 - 21:43

Mi ha annoiato a morte ed a differenza di molti commenti letti, ho trovato Pitt insopportabile (come in "the dreamers" del resto).

Dei film di Van Sant che ho visto (Drugstore Cowboy, Elephant, Belli e Dannati), senza dubbio il peggiore...e di gran lunga.
  • 0

#32 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 09:32

Lo ammetto: mi sono precipitato al cinema proprio ieri, giorno di uscita (cosa che in effetti non faccio quasi mai), per andare a vedere Paranoid Park, trascindando con me un gruppo di amici. Ero curioso.

Come ho già avuto modo di scrivere, ieri sera a caldo, dopo la visione, il film mi è piaciuto davvero tanto e per ora penso di dargli un posto nella mia personale top 10.

Nonostante quanto si possa pensare (e da quanto, chissà perchè, io mi aspettassi), non è uguale, nelle scelte di regia e di messa in scena, ad Elephant (e come dice giustamente satyajit, Van Sant torna sugli stessi temi, già da Belli e dannati, ma non fa mai lo stesso film).
Van Sant costruisce, attraverso l'incastro dei piani temporali (soprattutto nella prima metà del film, per diventare più continuo e lineare nella seconda), il viaggio interiore di un giovane skater all'interno del mondo che lo circonda a partire da un tragico evento, che si svolge proprio vicino a Paranoid Park, skatepark malfamato della piccola e tranquilla Portland. Il tutto attraverso il racconto in prima persona del protagonista, che passa attraverso la famiglia, la ragazza ed il sesso, la scuola (tutti aspetti che incontrano, spesso si scontrano con la vita di un adolescente) e la polizia.
Alcune scene bellissime: quella del tragico evento (a differenza della strage nella scuola in Elephant, qui Van Sant non lascia molto all'immaginazione), quella sotto la doccia, e quella finale; tutte a loro modo agghiaccianti, effetto in parte garantito da lunghi piani sequenza o primi piani molto stretti. Van Sant dirige gran parte del film in questo modo e risulta azzeccata la scelta di alternare scene girate in 35 mm (giocando anche molto sulla messa a fuoco) a quelle in 8 mm, dedicate esclusivamente alle acrobazie degli skaters (il che crea come un mondo fantastico, un idillio, che pare essere tutto e pura felicità per questi adolescenti)
C'è qualche difetto? Secondo me sì e sta prima di tutto in alcune scelte musicali (del tutto assenti in Elephant), che rischiano a volte di far trasparire un qualche giudizio o partecipazione di Van Sant (che tenta di restare obiettivo, puro e semplice narratore), come nel caso della scena del tragico evento. Anche se poi, risultanto invece perfette in altre situazioni, come le parti girate in 8 mm. E poi cade ogni tanto in alcuni buchi nel tentare di approfondire la psicologia di alcuni personaggi di contorno.
In complesso però, mi sbilancio: 8/10.

P.S.: due note di demerito: la sala praticamente vuota (era un secondo spettacolo del venerdì sera, mica il pomeridiano del martedì) e la commessa che -alla nostra richiesta del film da vedere- con sorriso ironico condito da sbuffatina sbeffeggiante chiede "Ma siete proprio sicuri"?

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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#33 Jules

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Inviato 08 dicembre 2007 - 09:42

D'accordo sui pregi, ma metterei in evidenza come gravissimo difetto l'esasperata ricerca dello stile virtuoso che comincia ad affliggere Van Sant (e non solo lui, è un vizio che molti autori che vogliono farsi perdonare certe precedenti prostituzioni non riescono a levarsi di dosso)...alcune scene non si dimenticano: geniale la presentazione di alcuni dei protagonisti mediante primo piano fisso con sottofondo musicale che li inquadra caratterialmente...ma ho l'impressione che VanSant vuol dire qualcosa che non riesce a comunicare, tutto preso da certi tic da cinema post-postmoderno...

Voto 6/7

(La mia classifica è pronta, salvo Cronenberg di cui però non è che si dica un grandissimo bene all'indomani di Torino)
  • 0

#34 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 09:59

D'accordo sui pregi, ma metterei in evidenza come gravissimo difetto l'esasperata ricerca dello stile virtuoso che comincia ad affliggere Van Sant


Dove l'hai vista questa ricerca? Non so, la scena dell'interrogatorio?
Secondo me, invece, Van Sant si è un pò troppo sbilanciato nel voler "giudicare", quando il suo scopo penso fosse (come per Elephant) il distacco, il semplice raccontare.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#35 Jules

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:06

Questo invece non ce l'ho visto io, mi sembra che la "naturalezza degli eventi" venga messa in scena piuttosto bene anche qui...

Quando parlo di effetto esasperato di virtuosismo non mi riferisco ad una scena in particolare, ma in generale all'impressione che un regista mi dà circa la sua invadenza, incapace di mettere in scena i personaggi e non se stesso...poi a freddo, da bravi cinefili coglioni, tutti quanti ci mettiamo a disquisire sui profili tecnico-narrativi dei film però quando mi siedo in sala voglio la storia prima di tutto, voglio dimenticarmi che la finzione è architettata da una mano fuori scena...spesso VanSant ti fa sentire tantissimo la sua presenza, e questo non mi piace (penso alla scena di sesso, se proprio vuoi un esempio)..
  • 0

#36 Pier

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:07

e in generale il tentativo di creare un'atmosfera straniante e sostanzialmente non comunicativa è riuscita, cazzo, forse fin troppo!


Hai centrato il punto su questo film.
E proprio per questo il mio giudizio è sostanzialmente opposto al tuo.
  • 0

#37 strangelove

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:08

(La mia classifica è pronta, salvo Cronenberg di cui però non è che si dica un grandissimo bene all'indomani di Torino)


EH? ??? Io ho lette soltanto critiche che vanno dall'ottimo al capolavoro. Non vedo l'ora di vederlo.
  • 0

#38 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:10

Io ho invece letto di ottimo film su commissione, ma episodio sostanzialmente minore nella fimografia del Maestro (che comunque vorrebbe dire un film da 7, dato che non ha mai fallito completamente)..
  • 0

#39 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:15

Questo invece non ce l'ho visto io, mi sembra che la "naturalezza degli eventi" venga messa in scena piuttosto bene anche qui...


POSSIBILE SPOILER

Non è un pò invadente il commento musicale alla scena della morte della guardia?
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#40 Jules

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:29

Per me no...

NON LEGGETE SE NON L'AVETE VISTO









Il commento musicale più spettacolare è quello metal con il ralenty del primo piano di Jared in auto..
  • 0

#41 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 10:34

Per me no...


SPOILER

Boh, con quella musica pomposa, il ralenty, come a voler dire che tragedia, come se l'immagine della guardia divisa in due non fosse già abbastanza eloquente...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#42 satyajit

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Inviato 08 dicembre 2007 - 11:34


P.S.: due note di demerito: la sala praticamente vuota (era un secondo spettacolo del venerdì sera, mica il pomeridiano del martedì)


Strano, visto che è stato abbastanza pubblicizzato: i quotidiani a diffusione gratuita gli hanno dedicato spazi consistenti. Io mi aspettavo tanta gente i primi giorni e un calo netto nel momento in cui il passaparola si fosse attivato.


e la commessa che -alla nostra richiesta del film da vedere- con sorriso ironico condito da sbuffatina sbeffeggiante chiede "Ma siete proprio sicuri"?


Imbecille.
  • 0

#43 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 12:04



P.S.: due note di demerito: la sala praticamente vuota (era un secondo spettacolo del venerdì sera, mica il pomeridiano del martedì)


Strano, visto che è stato abbastanza pubblicizzato: i quotidiani a diffusione gratuita gli hanno dedicato spazi consistenti. Io mi aspettavo tanta gente i primi giorni e un calo netto nel momento in cui il passaparola si fosse attivato.


e la commessa che -alla nostra richiesta del film da vedere- con sorriso ironico condito da sbuffatina sbeffeggiante chiede "Ma siete proprio sicuri"?


Imbecille.


1) E'vero, avevo sentito anche io che era stato parecchio pubblicizzato e mi sembra che in generale Gus Van Sant non sia proprio uno sconosciuto.

2) Se conti che nella seconda sala c'era Lezioni di cioccolato...E comunque le stavo per rispondere che ero venuto il giorno di uscita solo per quello di Van Sant.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#44 Guest_Oyuki_*

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Inviato 08 dicembre 2007 - 13:29

Esisteva anche un thread su Paranoid Park aperto a giugno ma penso che, tutto sommato, modificando il titolo, si possano riunire qui tutti i commenti sulla filmografia del regista statunitense.

Io, Paranoid Park, spero di poterlo vedere domani sera. Sono molto curiosa.

Buon proseguimento.


  • 0

#45 satyajit

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Inviato 08 dicembre 2007 - 13:31


1) E'vero, avevo sentito anche io che era stato parecchio pubblicizzato e mi sembra che in generale Gus Van Sant non sia proprio uno sconosciuto.


Ne ha appena parlato anche Mollica.
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#46 Homer

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Inviato 08 dicembre 2007 - 13:35

Ne avrà parlato bene a priori, solo perchè è lui che ne parla...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#47 Jules

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Inviato 08 dicembre 2007 - 18:02

http://www.mymovies....a.asp?id=169674

:o
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#48 satyajit

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Inviato 08 dicembre 2007 - 18:31

http://www.mymovies....a.asp?id=169674

:o



Recensione che contiene SPOILER.
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#49 corey

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Inviato 09 dicembre 2007 - 01:49

PP è film tremendamente straniante. un'infinità di motivi di interesse sono stipati lì dentro, non ultima una meditazione emozionante sulla difficoltà di fissare su un supporto definitivo le scie fluide e volatili degli skater. tra skate, grafia e cinema non c'è soluzione di continuità: sono scritture del movimento flagranti e impermanenti. destinate a passare, a bruciare, a spegnersi. gli stereotipi sono tutti declinati in modo leggermente sfasato: Parco Paranoia non è mai là dove ti aspetteresti che fosse. Un luogo della mente. zio Tommy è Christopher Doyle.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#50 Homer

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Inviato 09 dicembre 2007 - 03:04

http://www.mymovies....a.asp?id=169674

:o


E' un'espressione di ammirazione o di incredulità? Per me non dice cose tanto sbagliate...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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