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Demdike Stare - Elemental [Modern Love, 2012]


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7 replies to this topic

#1 Norman Bombardini

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Inviato 22 marzo 2012 - 12:11

Immagine inserita

i samples su Juno
http://www.juno.co.u...s/446640-01.htm


Riecco Miles Whittaker e Sean Canty, un doppio CD riepilogativo (18 pezzi) di quelli che sarebbero quattro EP, Elemental Part 1-2-3-4, cioè Chrysanthe, Violetta, Iris e Rose, masterizzato divinamente a Berlino, un suono della madonna.
La cosa è anche un po' incasinata perché ci sono le varie versioni in vinile e certe tracce non sono proprio uguali a quelle del CD, capirò ascoltandolo meglio, io ho i due CD, il vinile di Part 1&2 e l'EP Rose.

Forse sono io in periodo - i miei vicini penso abbiano paura di me, tra Vatican Shadow e Demdike a palla tutto il dì... - ma direi che questo è forse il meglio di Demdike Stare, e non era facile perché per ora ha solo fatto roba bellissima.

Se nel passato la componente dark ambient è stata, nei loro dischi, quella più importante, in questo mostruosamente intrigante Elemental mi pare ci sia una certa virata verso suoni più decisi, la ferraglia e i tempi marziali e techno (alla Sandwell District) sono aumentati, così come certi suonacci o certe parti in cui pare di sentire i Coil o in altre gli HNAS, insomma una parte post-industrial sta emergendo di prepotenza, direi anche che è un disco più virile. Sempre presente in varie track il loro dubbone in guanti di velluto nero.
Non che sia un altro genere, eh, però sentendo tutti e due i CD la cosa è evidente, se prima la maggior parte delle track inquietava (e basta) ora non è più così, gli assalti si notano e qui e là partono discreti mazzolamenti. Comunque un disco molto vario che comprende ovviamente i suoi bei droni.
Direi anche che in Elemental i due giocano meglio che in precedenza sulle dinamiche dei pezzi, che sono meno delle reiterazioni tipicamente ambient e più mutevoli e dotati di uno sviluppo, di un pulsare che si è fatto più nitido.

Un horror che vi dissanguerà, galattico.

un po' di pezzi sparsi
http://www.youtube.c...h?v=zZeslRJ-FKY
http://www.youtube.c...h?v=RGV9mo1Fsd4
http://www.youtube.c...h?v=JhYI5H_BbJs
http://www.youtube.c...h?v=t8z7QcCpHdw
http://www.youtube.c...h?v=k9i3aMLHyeY
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#2 v.

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Inviato 22 marzo 2012 - 17:13

Love love love
Tra le influenze (o atmosfere) secondo me non si sottolinea mai abbastanza la componente italo-horror-library; tipo Violetta potrebbe essere un remix di Fabio Fabor*.
Devo ancora mettere "in ordine" i contenuti di Elemental, comunque loro sempre grandi.

[*che poi i Demdike sono grandi appassionati/conoscitori del genere, una volta che erano a roma se ne sono tornati da porta portese con un carico di vinili che volevo sparargli, come cavolo li avevano trovati resta un mistero]
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#3 Guest_Tyvek_*

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Inviato 22 marzo 2012 - 19:00

Non so se vi interessa ma quest'anno suonano al Primavera Sound. Cmq io li ho amati molto con Tryptich, anche perchè si sono scelti una bella tematica, impegnativa. In Tryptich, visto che era una raccolta, molto dipendeva dal disco, c'erano sezioni più ambient ed altre più industrial, tipo Liberation through Hearing ricordo che era abbastanza pesante, mente il mio preferito Voices of Dust è più suggestivo, una sorta di dark version di another green world. E' ancora presto per parlare, i Demdike Stare ti costringono ad un'impresa epica durante l'ascolto, ma questo Elemental, benchè sia una raccolta di EP, lo trovo più omogeneo e al momento meno ansiogeno. Ma per ora sono valutazioni affrettate, che l'ascolto qua richiede impegno e pazienza...
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#4 khonnor

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Inviato 22 marzo 2012 - 19:01

dal vivo mi hanno annoiato un sacco.
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#5 Norman Bombardini

    Enciclopedista

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Inviato 23 marzo 2012 - 09:37

Non so se vi interessa ma quest'anno suonano al Primavera Sound. Cmq io li ho amati molto con Tryptich, anche perchè si sono scelti una bella tematica, impegnativa. In Tryptich, visto che era una raccolta, molto dipendeva dal disco, c'erano sezioni più ambient ed altre più industrial, tipo Liberation through Hearing ricordo che era abbastanza pesante, mente il mio preferito Voices of Dust è più suggestivo, una sorta di dark version di another green world. E' ancora presto per parlare, i Demdike Stare ti costringono ad un'impresa epica durante l'ascolto, ma questo Elemental, benchè sia una raccolta di EP, lo trovo più omogeneo e al momento meno ansiogeno. Ma per ora sono valutazioni affrettate, che l'ascolto qua richiede impegno e pazienza...


sì, Tryptich era proprio una raccolta, i singoli dischi erano usciti in tempi molto distanti - tant'è che a me mancavano solo le track aggiuntive (poca roba), il resto lo avevo ascoltato da tempo - e sono diversi tra loro, per es. quel pezzo in Forest of Evil con Alice Coltrane in loop non c'entra nulla con la loro solita musica
Elemental, se ho seguito bene, è uscito in due blocchi ravvicinatissimi nel tempo, prima Part 1-2 e subito dopo 3-4, l'omogeneità nella varietà delle track si sente.

v. , su Violetta sto diventando matto per ricordare il pezzo...quel "tu tu tu" rapido di tastierina che caratterizza il pezzo sono sicuro sia un furtino, un campione, preso da uno dei primi dischi dei Boards Of Canada...
  • 0

#6 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 18 dicembre 2012 - 11:04

Mi è piaciuto!
Quasi due ore di oscure investigazioni tra dark-ambient, cosmica, techno, dub e musica industriale. Dall’oscura meditazione subacquea di “New Use For Old Circuits”, il disco si spinge attraverso un trip calibratissimo, rilasciando, nella prima parte, angoscianti staffilate metalliche che squarciano veli scurissimi (“Mephisto’s Lament”), scansioni meccaniche che si oppongono ad imponenti ascensioni (“Kommunion”), mantra esoterici (“Unction”), rituali arabeggianti (“Mnemosyne”), sonorizzazioni pre-suicidio (“Shade”) e ballabili gelido-androidi (“Metamorphosis”).
La seconda sezione si apre con la cosmodronica magniloquente di “All This Is Ours (Sunrise)” e propone soundscapes dove le meccaniche techno si prosciugano, piegandosi a minimalismi ancestrali (“Nuance”), sintetizzando tribalismo ipnotico e chirurgia industriale (“Falling Off The Edge”), proponendo sbilenche ipotesi di musica da camera (“Dauerlinie”) e chiudendo con l’incedere ossessivo di “Ishmael’s Intent”.
Tutte le influenze principali della band sono ancora della partita (anche horror-music, library-music, field-recordings e oscure fascinazioni weird-psych) e il gusto per la sperimentazione passa attraverso (concordo con Norman!) sonorità più secche e spigolose.
  • 2

#7 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 12 gennaio 2013 - 00:26

Un altro disco splendido, per me superiore rispetto all'ottimo "Tryptych". Qua si fa la storia, olè!
  • 0

#8 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 13 gennaio 2019 - 22:05

https://www.youtube....h?v=rTKAQPatwfg

del nuovo Passion qua su OR non si parla?

 

metto la rece di Sguazzare&Annacquare

https://sentireascol...-stare-passion/

 

magari è una grande porcata, dopo vari ascolti, è però particolare, no?

è come se avessero passato una giornata con Tricky e Goldie


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