Apro il thread perche' sono rimasto molto impressionato da questo disco. Io che di classica contemporanea (mista tra l'altro ad elettronica minimale) me ne intendo proprio il giusto (leggi = niente) non ho avuto la minima difficolta' ad entrare in questo bellissimo mondo di feltro. Disco perfetto da ascoltare adesso in autunno inoltrato aspettando l'inverno, gli aggettivi umbratile e delicato usati nella bella recensione sono molto azzeccati per definirlo. Ascoltatelo!!
http://www.ondarock....1_nilsfrahm.htm
Nils Frahm
#1
Inviato 20 ottobre 2011 - 11:24
#2
Inviato 14 novembre 2012 - 15:03
Erased Tapes Newsletter: "September 20th marks the 30th birthday of Berlin pianist Nils Frahm, but also the day he has chosen to give his fans a special gift in the form of 9 songs he recorded with 9 fingers, entitled Screws.
Nils experienced an unfortunate accident which saw him fall from his bunk bed located directly above his studio, which resulted in a broken thumb. But through inspiration from his fans and after a gentle walk and talk through the park with a close friend, he decided to deal with the situation in the only way he knew – playing his piano.
With four screws surgically placed inside his thumb, he started recording with his remaining 9 fingers, what later resulted in 9 intimate piano recordings.
uscito da un paio di mesi il minialbum "Screws", in streaming e download gratuito qui:
http://screws.durtonstudio.com/
poco meno di mezz'ora, all'inizio mi pareva una versione meno riuscita di "Felt", in realtà è semplicemente un approccio ancor più intimista, un totale flusso di coscienza dell'artista che si lascia andare, si racconta dopo lo shock dell'incidente
probabilmente è effettivamente meno rilevante di "Felt", ma vedo che continuo a tornarci su.......un po' come l'altro minialbum di quest'anno, "Narrow" di Soap&Skin
#3
Inviato 14 novembre 2012 - 19:45
#4
Inviato 14 novembre 2012 - 19:52
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#5
Inviato 14 novembre 2012 - 19:53
comunque è di sicuro qualitativamente inferiore a Felt (se si parla strettamente di musica/composizione/ecc), ma soggettivamente in realtà non è che questo scarto io l'abbia sentito poi molto, anzi
#9
Inviato 30 dicembre 2012 - 00:14
http://www.ondarock....rahm_screws.htm
Concordo con quanto scritto, anche se forse il mio voto sarebbe stato piu' basso
#10
Inviato 24 settembre 2013 - 14:41
L'instancabile Nils Frahm ha pronto un nuovo album, che si chiamerà "Spaces" e l'uscita è prevista per il 18 Novembre sempre sulla Erased Tapes. Questa è "Says":
https://soundcloud.c...nils-frahm-says
E mi sembra un gran bel pezzo. Parte molto lenta e cullante - come suo solito - ma dai 6:15 inizia un crescendo veramente maestoso! Ci sento tanto Vangelis, Enya e l'arpista Vincenzo Zitello. Comunque sia, bellissimo (e dieci spanne sopra a "Screws"!).
#11
Inviato 24 settembre 2013 - 19:35
Se comunque vi piace questo ascoltate l'ep di quest'anno, "Juno Reworked", che è appunto una rielaborazione/integrazione di un ep precedente. Contiene due remix e un gran bel pezzo, "Peter".
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#12
Inviato 01 ottobre 2013 - 13:14
#13
Inviato 01 ottobre 2013 - 13:18
Mah ti dirò Paloz, secondo me la più noiosa è proprio questa "Peter" - davvero non succede niente
Sarà che mi ricorda Tim Hecker, quindi non posso fare a meno di apprezzarla. <3
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#15
Inviato 01 ottobre 2013 - 16:16
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#16
Inviato 12 ottobre 2013 - 11:22
Lo sto esplorando un po' adesso e ci sono diversi momenti da pelle d'oca. "Said and Done" in particolare è definitiva.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#17
Inviato 12 ottobre 2013 - 14:48
Si trova in giro (non proprio agilmente) il live "Spaces".
Scoperto solo nello splendido EP Stare in coppia con Ólafur Arnalds - il remix di a2 a cura di Max Cooper è stato uno dei miei tormentoni del 2012 - ho deciso di provare questo live così, per vedere l'effetto che faceva Nils da solo.
Ora di solito io sono uno di quelli che ha bisogno di tanti ascolti, che cerca e trova conforto nella ripetizione, però qui già a metà di Says, la traccia due, ho avuto il primo sentore del capolavoro. Subito dopo è arrivata Said and Done. Poi, poi finirei solo per riportare la tracklist più o meno per intero. Un disco bellissimo.
PS 1: -> <-
PS 2: Potrebbe anche essere il mio primo post in Jazz, Classica & Avanguardie, mala tempora currunt
#18
Inviato 14 novembre 2013 - 14:14
Io ancora non l'ho ascoltato, ma sono molto incuriosito dalla descrizione fatta di "Hammers"
#20
Inviato 14 novembre 2013 - 20:21
#23
Inviato 20 novembre 2013 - 10:22
Diciamo che di solito a me i dischi live non fanno impazzire e lui non lo conoscevo però ci ho trovato cose interessanti. Forse scrivo una bestemmia (ma tanto qui se ne dicono tante) ma l' inizio del disco mi ha ricordato Jarre per la soluzione loop tastiera ma anche per un certo gusto nelle soluzioni armoniche.
Poi secondo me il disco cala un po' (nella prima, non nella seconda parte) ed è curioso sentire anche colpi di tosse degli spettatori come hai sottolineato pure tu in rece. Ad ogni modo con Hammers si riprende bene e con ottimo dinamismo. In realtà è solo un preludio all' ottava traccia, che è il momento più intenso della performance. A proposito, ma che cos' è? Un insieme di pezzi suoi suonati uno dopo l' altro? Una sorta di medley? O più un mix? Chiedo agli esperti, però funziona, momento che impressiona per varietà e coerenza allo stesso tempo.
Vorrei sentire qualche soluzione in più nei pezzi lenti, non so fino a che punto la ripetizione funziona.
Comunque il ragazzo ha molto talento, è da tenere d' occhio
#24
Inviato 20 novembre 2013 - 10:41
ottava traccia, che è il momento più intenso della performance. A proposito, ma che cos' è? Un insieme di pezzi suoi suonati uno dopo l' altro? Una sorta di medley? O più un mix? Chiedo agli esperti, però funziona, momento che impressiona per varietà e coerenza allo stesso tempo.
Sì, è una sorta di medley, che funziona proprio perché non sono pezzi incollati uno con l'altro ma abilmente fusi insieme, in modo alquanto differente dagli originali in studio ("More" me la ricordo molto diversa, ad esempio). 16 minuti straordinari, per me.
Anche il penultimo trittico è celestiale, anche perché contiene due tracce dello splendido "Wintermusik" - ecco Moon, questo lo devi sentire assolutamente.
Questi i due momenti che mi hanno convinto del mezzo voto in più, senza nulla togliere al resto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#25
Inviato 21 novembre 2013 - 16:35
Dai oh, l'avete già leccato tutti, scrivetele due righe, cani!
Hai ragione
Ad ogni modo, gran bel disco davvero. Non mi sarei mai aspettato che musica del genere potesse acquistare dei colori così vividi se eseguita dal vivo, ed invece quel che mi ha sorpreso è stato proprio il dinamismo di certi pezzi - a momenti pesta su quei martelletti manco stesse suonando Bartok. Poi, grandissima tecnica: innato senso del ritmo quando picchia coi bastoni, e questo passare dall'acustico all'elettronico manipolando la consolle in maniera così fluida che manco te ne accorgi.
Comunque il punto di forza è l'anima che ci mette quando suona. E' meno caotico di Jarre secondo me (poco da fare, è tedesco) ma in certi momenti, quando lo coglie il raptus, dispiega veramente le ali ed è magnifico. Davvero vorrei esser stato in sala. M'era piaciuto Felt perché aveva una dimensione umana - nel senso che lo si sentiva proprio respirare assieme allo strumento quasi fossero un tutt'uno - e per lo stesso motivo non avevo troppo apprezzato Screws che mi ha sempre comunicato una certa sterilità. Questo si piazza in cima a tutti.
#26
Inviato 21 novembre 2013 - 16:57
M'era piaciuto Felt perché aveva una dimensione umana - nel senso che lo si sentiva proprio respirare assieme allo strumento quasi fossero un tutt'uno
Non solo, in quel disco si sente distintamente il rumore dei tasti e dei pedali - probabilmente è suonato su un piano vecchiotto e non troppo in forma - al punto che le prime volte facevo un po' fatica a prescinderne. Una volta fattoci l'orecchio diventa un disco apprezzabilissimo.
Questo live-raccoltone me lo tengo comunque come eccellente bignami. Specie se dovessi consigliare Frahm a qualcuno non esiterei a passargli questo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#27
Inviato 21 novembre 2013 - 17:14
Questo invece è un live per cui la presenza umana doveva esser forza di cose più tangibile. Quel che mi è piaciuto però è il modo in cui si lascia andare con passione; non è uno di quelli che si mette a sedere, spippola, pigia due bottoni e ciao.
#28
Inviato 01 dicembre 2013 - 21:15
#30
Inviato 19 gennaio 2014 - 17:52
Ma una semplice coda in orizzontale non dovrebbe produrre lo stesso effetto in quanto a risonanza?
#31
Inviato 11 febbraio 2014 - 16:33
Mi sono immediatamente innamorato di Says, madonna che crescendo, poi hammers, for-peter-toilet brushes-more, tutto davvero meraviglioso.
Ho dato un paio di ascolti a Felt, devo dire che inizialmente il suono dei martelletti mi metteva un po' a disagio, non riuscivo a concentrarmi sulle note, ma mi ci sto abituando...keep, familiar e more bellissime!
#32
Inviato 05 giugno 2014 - 11:35
#33
Inviato 15 giugno 2014 - 09:27
Stessa scaletta di Spaces, credo, non l'ho ancora guardato tutto... Says da lacrime comunque, meglio del disco
#34
Inviato 15 giugno 2014 - 10:06
giovedì 11 settembre al Teatro Studio-Piccolo @ Milano !!
Ci vediamo lì.
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
#35
Inviato 23 giugno 2014 - 14:59
#37
Inviato 23 giugno 2014 - 15:09
sì ma fai in fretta che ne avanzano tipo una quindicinaAzz, è il giorno del mio compleanno, quasi quasi...
qua altri
#38
Inviato 23 giugno 2014 - 15:17
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#39
Inviato 23 giugno 2014 - 15:21
#41
Inviato 24 giugno 2014 - 10:46
#42
Inviato 19 settembre 2014 - 09:13
#43
Inviato 22 settembre 2014 - 15:25
Beh chi c'era a Milano?? È stato stupendo, su for-toilet- more eccetera ci ha messo davvero l'anima ed è riuscito ad eseguirla meglio che su spaces, belli anche i lavori nuovi (forse uno ricorda troppo says). Grandissimo concerto.
Finalmente riesco a risponderti.
Concordo sul finale Toilet-More, veramente oltre ogni cosa - non avevo dubbi fosse il suo pezzo forte ma ci ha davvero messo l'anima e si è massacrato le dita. Al confronto il resto del concerto era, devo dire, abbastanza nella norma.
Ovvero quasi nulla che non si fosse sentito nello splendido "Spaces", con l'aggiunta di un po' troppo synth -> un pezzo-clone di "Says" che avrei trascurato in favore di altro. Una bella serata, era giusto esserci a un prezzo così.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#44
Inviato 09 ottobre 2014 - 21:26
Tutto il concerto all'ultimo Dimensions. Bellissimo.
#45
Inviato 15 dicembre 2014 - 15:43
#46
Inviato 29 marzo 2015 - 15:48
#47
Inviato 30 marzo 2015 - 20:50
#49
Inviato 31 marzo 2015 - 10:27
Boh, quasi 7 minuti su 8 per arrivare al sodo, non lo chiamerei affatto un pezzone.
Allibito :|
---
Hmm vabò, col tempo ho rivisto un po' la mia posizione su quel pezzo, che comunque non è certo tra quelli che preferisco. Il medley-monstre che termina con "More" è ciò che vale il prezzo del biglietto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#50
Inviato 01 aprile 2015 - 18:08
Boh, quasi 7 minuti su 8 per arrivare al sodo, non lo chiamerei affatto un pezzone.
Allibito :|
---
Hmm vabò, col tempo ho rivisto un po' la mia posizione su quel pezzo, che comunque non è certo tra quelli che preferisco. Il medley-monstre che termina con "More" è ciò che vale il prezzo del biglietto.
Io quel pezzo lo trovo fra le sue cose più belle, anche e soprattutto per il carattere meditativo (quel che tu dici essere "sette minuti per arrivare al punto". Nonché dell'esempio di come spesso less is more, e il massimalismo sia tutt'altro che necessario per colpire nel segno.
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
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