La fugace apparizione dei Bark Psychosis ha lasciato in dote al rock uno dei tesori più preziosi degli anni Novanta. Prima dell'inaspettato ritorno nel 2004 con "Codename:Dustsucker", infatti, "Hex" è rimasto per diversi anni l'unico vero album di questa peculiare formazione britannica, riuscita nell'impresa di "sublimare" la lezione psichedelica del passato in miniature sonore avanguardistiche, al crocevia tra sonorità ambientali e musica da camera.
Quelle di "Hex" non sono canzoni, ma pura tessitura sonora. La lezione degli shoegazer e del dream-pop, quel gusto tipicamente britannico per costruzioni sonore dilatate, che fluttuano libere come nebulose, senza peso e senza forma, si combina nei Bark Psychosis con i primi semi del post-rock (l'attitudine "free-form", il recupero delle vecchie jam, seppur svuotate di ogni aspetto ridondante) e con il retaggio del rock languidamente anemico di gruppi come Galaxie 500, Spacemen 3 e Mazzy Star. Il risultato è un disco unico, che assorbe tutte queste influenze e le riveste di nuova energia, proiettando una scia luminosa sugli anni a venire.
http://www.ondarock....ychosis_hex.htm
Un disco eterno.