Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Wolf Eyes - Human Animal


  • Please log in to reply
31 replies to this topic

#1 khonnor

    xy

  • Validating
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16866 Messaggi:

Inviato 04 ottobre 2006 - 19:31

Ho ascoltato ieri sera per la prima volta il nuovo disco degli Wolf Eyes e ne sono rimasto piuttosto stupito. Onestamente dopo due ascolti non sono riuscito bene a capire a che razza di disco mi stia trovando davanti. Eccelso noise d'avanguardia, musica per intelletualoidi fine a se stessa, semplice (?) esercizio di tecnica? Non ho proprio ben capito se mi piaccia o no, ma una cosa è certa: mi mette un grand terrore, soprattutto se lo ascolto al buio.  ;D
Che ne pensate?
  • 0

noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

or | mail


#2 Guest_lassigue_bendthaus_*

  • Guests

Inviato 04 ottobre 2006 - 20:21

hanno preferito ripiegare sul versante più riflessivo e cerebrale della loro proposta...Che il crogiolarsi in prolungate, melmose e inquietanti deboscie rumoriste al limite di un ambient che più che isolazionista si direbbe completamente devastata, fosse lâ??abilità maggiore dei Wolf Eyes, nonché forse il loro autentico elemento di originalità, è stato più di un sospetto del sottoscritto...Un sospetto che trova conferma allâ??ascolto di "Human Animal"

penso che queste parti della recensione inquadrino bene l'arte dei Wolf Eyes

il bieco rumore rischia di scivolare in trovate troppo facilone; molto meglio quando trapanano il cervello descrivendo desolate lande dove sbraitano feroci mostri post-industrial

A Million Years, Lake Of Roaches e The Driller sono bellissime
  • 0

#3 whitekross

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 156 Messaggi:

Inviato 04 ottobre 2006 - 23:19

tra quelli che ho ascoltato (oltre questo, solo l'omonimo e burned mind) mi sembra il migliore. anche io sottoscrivo appieno la recensione, mi pare che ci sia un buon equilibrio tra efferata violenza noise e le lente divagazioni, sì al limite dell'ambient, ma lo stesso fortemente orrorifiche, tragiche e abrasive.
penso che il lavoro ne guadagni, mi è risultato meno monotono e ripetitivo degli altri, sono riuscito anche ad apprezzare i momenti più "hard", che di solito mi erano indigesti.
  • 0

#4 Guest_Mattia_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 06:17

Bella, bellissima. Anzi: eccezionale. La recensione di Slothrop di Human Animal degli Wolf Eyes sfiora il sublime e fa venir voglia di immergersi fino alla nausea nella "valle di lacrime" tratteggiata dalla proposta di questo trio che, finalmente, è riuscito a codificare i propri obiettivi in una proposta interessante ed entusiasmante. Ora aspetto soltanto di ascoltare Black Vomit per urlare al miracolo.

Bravo, Federico!
  • 0

#5 Guest_lassigue_bendthaus_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 07:59

forse ho inteso male il pensiero di Mattia e Whitekross ma secondo me Human Animal non è l'unico album dei Wolf Eyes ad avere una certa concretezza

a me piace molto Dread; più violento, non presenta vuoti o pezzi superflui (al massimo qualche minuto di silenzio...)
  • 0

#6 whitekross

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 156 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 08:44

forse ho inteso male il pensiero di Mattia e Whitekross ma secondo me Human Animal non è l'unico album dei Wolf Eyes ad avere una certa concretezza

a me piace molto Dread; più violento, non presenta vuoti o pezzi superflui (al massimo qualche minuto di silenzio...)


Dread non l'ho mai ascoltato, però quello che volevo dire è che le due anime che ritrovo nei wolf (una più violenta e punk, se mi passi il termine, e l'altra più dilatata, sofferta e ambientale) mi sembrano più in equilibrio tra loro. ora, non so se possa essere considerato il loro miglior album in assoluto, però come dice sloth nella recensione di certo è quello che meglio esprime e focalizza l'arte duale del gruppo (tanto che condivido anche che sia un buon punto di partenza per iniziare a conoscerli).
sono convinto però che una proposta di questo tipo, per sua stessa natura, viscerale e in sostanza fortemente emotiva, si presti ad interpretazioni molto personali. credo che ognuno viva un disco dei wolf eyes in modo diverso. io ho sempre faticato ad entrarci dentro, con humal animal mi è venuto più naturale, a pelle mi ha scosso di più.

  • 0

#7 Guest_lassigue_bendthaus_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 09:22


le due anime che ritrovo nei wolf (una più violenta e punk, se mi passi il termine, e l'altra più dilatata, sofferta e ambientale) mi sembrano più in equilibrio tra loro.


forse dead hills (dico forse perchè ne hanno fatti parecchi e non ricordo bene i titoli) è il lavoro che meglio rappresenta l'anima dilatata e ambientale

comunque sì, in Human Animal c'è un buon equilibrio
  • 0

#8 Guest_Mattia_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 09:34

Slicer (Hanson, 2002) fu il biglietto da visita del gruppo, che gli permise di entrare a pieno titolo nel gotha dei gruppi sperimentali più violenti ed efferati di tutti i tempi. Ad esempio, a differenza dei gruppi della Load (con i quali è automatico fare un paragone: vedi Lighting Bolt e Sightings), i Wolf Eyes hanno sempre tenuto in massima considerazione i riferimenti al "free/noise" (cfr. Borbetomagus, 16-17 e Voice Crack) e alle più oscure e cagliate sonorità "kraut" di matrice elettronica, definendo un aspetto di un genere al tempo ancora in fieri quale quello dell'"indimpronoise" (autentico marchio di fabbrica degli anni Duemila,che gira a braccetto con il "campfire" e compagnia bella). Slicer è un lavoro ancora acerbo, confuso, paradossalmente ruffiano. Ma definì il potenziale del gruppo e riuscì, comunque sia, a sdoganarlo presso certe utilissime intellighenzie Brooklyn-iane al cui cospetto la mafia italiana può andare tranquillamente a nascondersi... Se Dread (Hanson, 2002) non aggiunge un bel nulla a quanto già detto, Burned Mind (Sub Pop, 2004) è un album tanto interlocutorio da chiedersi se non sia addirittura privo di senso. Anzi, ha rappresentato un'inversione di marcia verso territori già esplorati e, ormai, affermati. Sembra che in Burned Mind i Wolf Eyes mirino a "battere i pezzi" alla scuderia Load. E' il 2004 e la responsabilità di definire il sound caratterizzante la musica alternativa d'inizio millennio è appannaggio di un esiguo manipolo di gruppi, tra cui i Wolf Eyes. Ma non è ancora giunto il momento. Il diamante è ancora grezzo e il pubblico, forse, non è ancora sufficientemente pronto a recepire il nuovo messaggio; questo giungerà soltanto due anni dopo con Human Animal, che concretizza tutte le ambizioni di una nuova generazione di musicisti e fuga qualsiasi timore relativo all'odierna staticità musicale. Prima i Black Dice con Broken Ear Record, ora i Wolf Eyes con Human Animal: ecco i titoli da menzionare quando, tra parecchi anni, ci chiederanno cosa offriva la scena alternativa d'inizio secolo.
  • 0

#9 {`tmtd`}

    Enciclopedista

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7836 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 05 ottobre 2006 - 09:44

[...]


concordo in pieno con le tue parole e mi sento soltanto di non condividere l'ultima frase. citeremo questi album se ci chiedono che cosa offriva la scena alternativa, in questo particolare ambito, cioè il noise e tutte le sue sfaccettature.
questo per dire che la scena alternativa non è soltanto questo.  :)
  • 0

#10 Peel Slowly And See

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 826 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 10:59

Ho ascoltato questo "Human Animal", e devo dire che non mi ha entusiasmato. Prima di questo disco avevo ascoltato "Dead Hills", e mi aveva fatto più o meno la stessa impressione. Ora, va bene la sperimentazione, il suono radicale, ecc. ecc., cose che a me piacciono molto, ma siamo sicuri che questo genere di musica, che mi sembra un pò carente dal punto di vista dell'ispirazione, della capacità di scrittura, poi possa essere ricordata negli anni? Concordo con chi dice che questa musica, proprio per come è fatta, si presta a mille interpretazioni diverse, ed ognuno ci sente qualcosa che un altro non recepisce. E mi rendo conto che lo stesso discorso che sto facendo per i Wolf Eyes, qualcuno potrebbe applicarlo ad esempio ai Liars, che invece a me piacciono molto. Ma nonostante tutto, penso che occorrerebbe una riflessione sulla validità di certe proposte musicali, e sulla loro capacità di essere veramente "innovative" e memorabili.
  • 0

#11 Guest_Mattia_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:05

[quote author=Peel Slowly And See link=topic=1456.msg47261#msg47261 date=1160044461](...)[quote]


In base a quanto affermi, anche Tony Conrad (per non dire La Monte Young e gettarci a bomba nel campo della classica contemporanea e della sperimentazione elettronica di derivazione tedesca) potrebbe risultare carente dal punto di vista dell'ispirazione e della scrittura. Eppure si parla ancora di lui dopo quarant'anni (e non fu certo il primo e l'unico a fare certe cose)... Però, credimi, capisco perfettamente ciò che affermi e in parte lo condivido. Secondo me, si stanno trasformando i comuni parametri di valutazione.
  • 0

#12 starmelt

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4936 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:17

Prima i Black Dice con Broken Ear Record, ora i Wolf Eyes con Human Animal: ecco i titoli da menzionare quando, tra parecchi anni, ci chiederanno cosa offriva la scena alternativa d'inizio secolo.


Bella digressione sui Wolf Eyes, solo una cosa riguardante i Black Dice perchè Broken Ear record e non Beaches & Canyons, secondo me anni luce più entusiasmante?

Human Animal non l'ho ancora ascoltato bene ma sembra ottimo, vedremo.


  • 0

#13 Peel Slowly And See

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 826 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:24

In base a quanto affermi, anche Tony Conrad (per non dire La Monte Young e gettarci a bomba nel campo della classica contemporanea e della sperimentazione elettronica di derivazione tedesca) potrebbe risultare carente dal punto di vista dell'ispirazione e della scrittura. Eppure si parla ancora di lui dopo quarant'anni (e non fu certo il primo e l'unico a fare certe cose)... Però, credimi, capisco perfettamente ciò che affermi e in parte lo condivido. Secondo me, si stanno trasformando i comuni parametri di valutazione.


In che senso secondo te si stanno trasformando?  
  • 0

#14 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:27

Ho ascoltato questo "Human Animal", e devo dire che non mi ha entusiasmato. Prima di questo disco avevo ascoltato "Dead Hills", e mi aveva fatto più o meno la stessa impressione. Ora, va bene la sperimentazione, il suono radicale, ecc. ecc., cose che a me piacciono molto, ma siamo sicuri che questo genere di musica, che mi sembra un pò carente dal punto di vista dell'ispirazione, della capacità di scrittura, poi possa essere ricordata negli anni? Concordo con chi dice che questa musica, proprio per come è fatta, si presta a mille interpretazioni diverse, ed ognuno ci sente qualcosa che un altro non recepisce.


Non ho ancora scoltato il nuovo disco, ma, in linea generale, concordo con Peel. I Wolf Eyes non mi hanno mai convinto in toto...ma davvero speroc he questo Human/Animal possa finalmente zittirmi.
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石


#15 slothrop

    Enciclopedista

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7408 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:39

Ringrazio Mattia per le lodi sperticate (ma è davvero così epocale sta rece?) tanto per cominciare.

Anch'io come Lassie apprezzo parecchio Dread, più umano, cattivo e casalingo laddove Human Animal è più alieno e apocalittico (conoscendo le mie corde dovrei preferire il primo ma siccome stanno più o meno alla pari forse questo significa che il secondo è meglio...).

Concordo pure con Whitecross sull'interpretazione molto personale che ve necessariamente data a questi suoni (e da zelota degli Skaters non potrei pensarla diversamente). Come hanno scritto in tanti l'opera dei Wolf Eyes dice probabilmente molto più nel suo insieme che non sui singoli dischi (ma almeno un paio davvero validi son contento di averli trovati) e non so, onestamente, se possano davvero realizzare un vero capolavoro a questo punto (il 7 sembrerebbe anche un voto bassino, vabbè che ci sta se si tiene anche conto che l'hasch noise non è la mia tazza di the, pur essendo i Wolf Eyes molto più bravi e intelligenti della media dei seguaci del settore che rimane comunque uno dei principali orizzonti di riferimento del gruppo di Ann Arbor).

Ai perplessi consiglio di andare a vedere il gruppo dal vivo, specie le loro pose metal e il legame proprio palese col metal, oltre ad altri elementi, a me hanno chiarito parecchio le idee e illuminato sulla validità del gruppo che prima mi lasciava parecchio perplesso (e già amavo gli Skaters, per dire che non è che prima fossi sano di mente...).
  • 0

#16 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:40


Ai perplessi consiglio di andare a vedere il gruppo dal vivo, specie le loro pose metal e il legame proprio palese col metal, oltre ad altri elementi, a me hanno chiarito parecchio le idee e illuminato sulla validità del gruppo che prima mi lasciava parecchio perplesso (e già amavo gli Skaters, per dire che non è che prima fossi sano di mente...).


Sai, Sloth... io giudico il prodotto "disco"... che poi siano favolosi dal vivo, questo è un altro discorso.
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石


#17 slothrop

    Enciclopedista

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7408 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:42



Ai perplessi consiglio di andare a vedere il gruppo dal vivo, specie le loro pose metal e il legame proprio palese col metal, oltre ad altri elementi, a me hanno chiarito parecchio le idee e illuminato sulla validità del gruppo che prima mi lasciava parecchio perplesso (e già amavo gli Skaters, per dire che non è che prima fossi sano di mente...).


Sai, Sloth... io giudico il prodotto "disco"... che poi siano favolosi dal vivo, questo è un altro discorso.


Per carità!

Però il punto non è nemmeno che sono fenomenali (me ne sono andato dopo un'ora e mezza, chissà quanto diavolo hanno durato, ma non ce la facevo più) è che dal live credo di avere "capito" qualcosa in più.
  • 0

#18 Guest_Pablito_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:44

Ringrazio Mattia per le lodi sperticate (ma è davvero così epocale sta rece?)

Testimomia il tuo ormai definitivo affrancamento dal mondo dei Muppets, quindi se non è epocale perlomeno indica un nuovo percorso stilistico.
  • 0

#19 slothrop

    Enciclopedista

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7408 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:48


Ringrazio Mattia per le lodi sperticate (ma è davvero così epocale sta rece?)

Testimomia il tuo ormai definitivo affrancamento dal mondo dei Muppets, quindi se non è epocale perlomeno indica un nuovo percorso stilistico.


E invece la prossima sfida sarà proprio far rientrare i Muppets nel suono dei Wolf Eyes! Sarà un pò dura...
  • 0

#20 Guest_Mattia_*

  • Guests

Inviato 05 ottobre 2006 - 11:56

In che senso secondo te si stanno trasformando?  


Quando s'inizia ad ascoltare musica, ciò che si ricerca è il messaggio diretto e si valuta ogni "esperienza nuova" attraverso i parametri che si è soliti utilizzare. Di fronte alle opere di La Monte Young, ad esempio, siamo stati costretti a fare tabula rasa della nostra esperienza personale d'ascolto, per poterne percepire la bellezza. Tale atteggiamento di umiltà e abnegazione, per l'ascoltatore moderno, dovrebbe essere entrato ormai a far parte del proprio approccio alla novità in campo musicale; ecco che diviene pertanto riduttivo giudicare un'opera soltanto dal punto di vista dell'ispirazione (!!!) e della scrittura.
  • 0

#21 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 05 ottobre 2006 - 12:01




Ai perplessi consiglio di andare a vedere il gruppo dal vivo, specie le loro pose metal e il legame proprio palese col metal, oltre ad altri elementi, a me hanno chiarito parecchio le idee e illuminato sulla validità del gruppo che prima mi lasciava parecchio perplesso (e già amavo gli Skaters, per dire che non è che prima fossi sano di mente...).


Sai, Sloth... io giudico il prodotto "disco"... che poi siano favolosi dal vivo, questo è un altro discorso.


Per carità!


Figurati, Sloth.  ;)
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石


#22 Peel Slowly And See

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 826 Messaggi:

Inviato 05 ottobre 2006 - 22:50

Quando s'inizia ad ascoltare musica, ciò che si ricerca è il messaggio diretto e si valuta ogni "esperienza nuova" attraverso i parametri che si è soliti utilizzare. Di fronte alle opere di La Monte Young, ad esempio, siamo stati costretti a fare tabula rasa della nostra esperienza personale d'ascolto, per poterne percepire la bellezza. Tale atteggiamento di umiltà e abnegazione, per l'ascoltatore moderno, dovrebbe essere entrato ormai a far parte del proprio approccio alla novità in campo musicale; ecco che diviene pertanto riduttivo giudicare un'opera soltanto dal punto di vista dell'ispirazione (!!!) e della scrittura.


Ma vedi, il disco dei Wolf Eyes non mi ha convinto nel complesso, non mi è sembrato molto valido in generale, non semplicemente per l'ispirazione o la scrittura dei brani. Sono d'accordo con quello che dici, ed infatti il mio giudizio si basava soprattutto sui confronti che posso fare in base alle mie modeste conoscenze musicali.
  • 0

#23 Guest_Mattia_*

  • Guests

Inviato 06 ottobre 2006 - 06:05

Ma vedi, il disco dei Wolf Eyes non mi ha convinto nel complesso, non mi è sembrato molto valido in generale, non semplicemente per l'ispirazione o la scrittura dei brani. Sono d'accordo con quello che dici, ed infatti il mio giudizio si basava soprattutto sui confronti che posso fare in base alle mie modeste conoscenze musicali.


Poi i gusti sono gusti, eh!
  • 0

#24 Plozzer

    Haddaway

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5394 Messaggi:

Inviato 06 ottobre 2006 - 07:27

cagliato


Complimenti per l'aggettivo, veramente.
  • 0

Whatever you do, don't


#25 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 06 ottobre 2006 - 11:22

disco straordinario. mi ha davvero colpito. uno dei migliori ascoltati quest'anno.
a proposito, io di Black Dice ne sento poco ovvero non la vedo un'influenza determinante. tutt'altro invece riguardo ai Throbbing Gristle che sono sparpagliati qua e là nelle 8 tracce, nonchè certe atmosfere negative, anzi nichiliste tipiche Mike Gira degli Swans.
cmq, gran bel disco. un vero cazzotto nelle tempie!
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#26 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 06 ottobre 2006 - 12:19

disco straordinario. mi ha davvero colpito. uno dei migliori ascoltati quest'anno.


Uhm... speriamo bene, allora! Rivalutare i Wolf Eyes non può che farmi piacere. Se poi piacciono pure a Gagà, allora la cosa si fa davvero intrigante.
:P
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石


#27 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 06 ottobre 2006 - 15:40


disco straordinario. mi ha davvero colpito. uno dei migliori ascoltati quest'anno.


Uhm... speriamo bene, allora! Rivalutare i Wolf Eyes non può che farmi piacere. Se poi piacciono pure a Gagà, allora la cosa si fa davvero intrigante.
:P


in realtà ho scritto una cofanata di stronzate... il disco fa pena, quella roba riesce meglio pure a mio nipote di 3 anni... ;D
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#28 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 06 ottobre 2006 - 20:36



disco straordinario. mi ha davvero colpito. uno dei migliori ascoltati quest'anno.


Uhm... speriamo bene, allora! Rivalutare i Wolf Eyes non può che farmi piacere. Se poi piacciono pure a Gagà, allora la cosa si fa davvero intrigante.
:P


in realtà ho scritto una cofanata di stronzate... il disco fa pena, quella roba riesce meglio pure a mio nipote di 3 anni... ;D


:(
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石


#29 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 06 ottobre 2006 - 22:03




disco straordinario. mi ha davvero colpito. uno dei migliori ascoltati quest'anno.


Uhm... speriamo bene, allora! Rivalutare i Wolf Eyes non può che farmi piacere. Se poi piacciono pure a Gagà, allora la cosa si fa davvero intrigante.
:P


in realtà ho scritto una cofanata di stronzate... il disco fa pena, quella roba riesce meglio pure a mio nipote di 3 anni... ;D


:(


ma stavo scherzando, dai... il disco m'è piaciuto anche se dopo 2-3 tracce, boh...
cmq, stasera Mattia mi ha fatto sorgere il dubbio che forse il tizio che mi ha uploadato il disco ha preso un abbaglio e mi sono scaricato Black Vomit anzichè Human Animal... stong' a fa' nu casin' 'e pazz' :-[
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#30 Guest_gneo_*

  • Guests

Inviato 07 ottobre 2006 - 11:50

Lo sto lentamente assimilando. Su tutte per ora la mia preferita è forse la più diretta e forsennata: "Rusted Mange".
  • 0

#31 Guest_gneo_*

  • Guests

Inviato 08 ottobre 2006 - 09:28

Confermo: "Human Animal" è uno dei dischi dell'anno, assai migliore di "Burned Mind" secondo me..
  • 0

#32 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22656 Messaggi:
  • LocationPalma Campania (Napoli)

Inviato 15 ottobre 2006 - 22:04

Ebbene si, ammettiamolo pure: i Wolf Eyes hanno fatto un gran bel disco. Human Animal già dopo il primo ascolto si era rivelato come un disco a modo suo "visionario" e, stranamente (?), mi ritrovavo durante la giornata a pensare a brani sconvolti e davvero grandi come Rationed Rot e Leper War (quando si dice la grandezza dei Throbbing Gristle!) e non potevo fare a meno di rimettere su il disco.
Il ritorno a certe sonorità più "ambient" mi sembra abbia loro permesso di trovare una forma molto più matura con cui mettere mano e presentare i loro assalti sonici.
Un 7 netto, che conferma quello di Sloth.
  • 0

TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE

 

C A P T A I N    M A S K    R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART

                                            

MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)

 

三生石





0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi