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Quentin Tarantino


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1320 replies to this topic

#1 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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  • 23089 Messaggi:

Inviato 24 settembre 2006 - 16:34

Dunque eccoci qui ad aprire una sacrosanta discussione su uno dei più controversi cineasti di tutti i tempi...c'è chi dice che sia un genio di raro talento, chi dice che sia solo un grande bluff...d'altronde anche dalle pagine di questo forum possono leggersi da più parti una serie di insinuazioni sulla presunta sindorme da Peter Pan del ragazzone di Knoxville...

Io comincio col dire la mia...e comincio col dire che a Tarantino riesco veramente a muovere pochissimi rimproveri e quasi tutti legati alla sua attività "parallela"...ecco, forse il suo unico errore è stato quello di voler esagerare e così, oltre alla produzione dei suoi quattro splendidi film, si è cimentato in varie avventure discutibili, dall'immischiarsi nel disastroso progetto di Four Rooms al produrre una serie di stupidi cloni orientali e americani che non fanno altro che rendere ingiustizia al suo stesso modo di fare cinema...

Ma se escludo tutto ciò, pensando alla sua inventiva, alla sua straordinaria visionarietà ed al suo costante straordinario stato di grazia che ormai dura da 14 anni, io riesco solo ad alzarmi dalla poltrona e spellarmi le mani dagli applausi...di Tarantino mi ha convinto tutto: la sua grandezza nella sceneggiatura o, meglio, nella distruzione della nozione comune di sceneggiatura ai risultati più strettamente legati al lavoro di regista...

1) SCENEGGIATURE

Eh sì, spiace dirlo ma tocca scomodare dei paroloni...quando Quentin ha deciso di mettersi a scrivere per il cinema ci ha fatto un grande regalo...è riuscito VERAMENTE (e non per finta come ammoniscono i suoi detrattori) ad introdurre un nuovo tempo cinematografico, con una spasmodica attenzione per i particolari, rivoluzionando l'ordinario rigore logico degli scripts e reinventando dei personaggi assolutamente nuovi ed irripetibili...così duri e pienamente a loro agio negli ambienti neri e criminali da Tarantino così venerati, ed al tempo stesso umani, ma di un umano che non ha nulla di melenso...l'umanità dei criminali di Tarantino sta nel fatto che parlano come potremmo parlare chiunque in qualsiasi momento della giornata, poco importa se nel frattempo uccidono, si drogano, rapinano o sodomizzano poveri cristi...e badate che tutto ciò era già scritto in anticipo: già nei due copioni passati a Scott e a Stone tutto ciò era presente...

2) REGIA

E qui mi tocca tirare fuori Kill Bill, straordinario pamphlet su ciò che Tarantino vede nella macchina cinema, strumento nelle mani di registi più o meno inventivi per scatenare l'immaginazione degli spettatori...tutto può servire: violenza, sangue, ironia apparentemente spesso fuori luogo, cartoni animati dentro a un film, aerei su rotte di carta, colonne sonore quasi incomprensibili dentro certe scene...
Quando sento dire che il cinema di Tarantino è immaturo, vuoto, privo di contenuti m'incazzo oggi come quando uscì Pulp Fiction...perchè ancora una volta ci sfugge che impegno e contenuto, nel cinema, ma direi nell'arte in generale, non vanno di pari passo...ok, lo ammetto, Tarantino è un regista disimpegnato e con ciò? Le sue opere sono intrise di contenuti, anche se non sono necessariamente corrispondenti alla concezione più conservatrice che molti hanno di questo termine...ed il contenuto di Kill Bill è il cinema, è l'amore per il cinema e per la sua storia...ed in questo resterà forse, paradossalmente, come il film-simbolo del genio americano...

Dimenticavo una cosa: se vogliamo, Tarantino è un regista enorme anche da un punto di vista più classico...se intendiamo il regista come colui che deve, fra l'altro, tentare di far uscire il meglio dai suoi attori, la materia con la quale si vuole plasmare la storia, beh, penso che anche da questo punto di vista Tarantino sia tutt'oggi insuperato...in tutti i suoi film, mi pare, gli interpreti sono in gran forma ed alcuni di loro in particolare nelle sue mani diventano veramente magistrali...



Insomma, per me, e senza mezzi termini, uno tra i più grandi di sempre...

Ps: altra cosa che non capisco è il volerlo continuamente paragonare a Kubrick, cosa che molti critici continuano a fare...ma insomma che c'entra Tarantino con Kubrick? dovessi trovare un suo antenato, con la pistola alla tempia, al massimo, direi Godard..
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#2 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 24 settembre 2006 - 16:44

Io adoro Tarantino.
Adoro i suoi film.
I discorsi che vanno avanti, i tempi, le azioni, le espressioni.
E' il mio preferito.
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Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#3 Guest_vegeta_*

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Inviato 24 settembre 2006 - 17:13

forse in passato mi avete frainteso.

A me Tarantino piace (va?) un casino...difficile dire se preferisco "Le Iene", "Pulp Fiction" o "Jackie Brown" (forse quest'ultimo).

Le sue sceneggiature sono altrettanto fulminanti, in particolare quella di "Una Vita Al Massimo", quasi più un film suyo che di Tony Scott, e pure il tanto disprezzato "Dal Tramonto All'Alba" per me è un onesto film di genere.

Credo che nessuno possa eguagliare Tarantino in quanto a dialoghi taglienti e gusto cinefilo (popolare).

L'episodio di "Four Rooms" non è nulla di che, ma in confronto ai tre corti precedenti pare un film di Bresson, e la sceneggiatura di "Natural Born Killers" è pungente al punto giusto, ma forse è stata completamente stravolta da Oliver Stone.

Trovo che i due Kill Bill siano opere, per quanto gradevoli, decisamente fiacche e di maniera: a 6 anni dall'ultimo film mi aspettavo un grande ritorno di Tarantino. Un film ancora più maturo del capolavoro "Jackie Brown" e invece mi sono trovato di fronte ad un giocoso pastiche che trita e ritrita tutti i vezzi del regista: colonna sonora che spazia in ogni genere, epoca e spazio...citazionismo a raffica, ultra violenza, dialoghi che vorrebbero essere da antologia (ma non lo sono più, visto che pure quello sui fumetti pare essere preso da un noto autore).

Ma a destare in me ancora più dubbi sono le produzioni a cui Tarantino ha accettato di far parte: "Hostel" è una porcata indifendibile, "Sin City" da molti è stato giudicato un capolavoro, a me è sembrato una sagra del cattivo gusto senza un filo di ironia, che gli fa una sega a fumettoni cine-popolari come i Batman di Burton o gli Spider Man di Raimi.

Ora pare che stia dirigendo un nuovo film con rodriguez (eccheppalle), una serie di trailer di film horror uniti tra di loro...mi sembra un idea valida per un cortometraggio, non so come potrebbe funzionare in un film di 2 ore....sinceramente speravo avrebbe diretto il film "di guerra" che prometteva da anni.

Senza dubbio un innovatore nel cinema americano degli anni '90: in molti hanno cercato di scimmiottare il suo stile, senza riuscirci (penso a Guy Ritchie, Go di Doug Liman, The Salton Sea)...lo aspetto al varco dopo Kill Bill...


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#4 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 24 settembre 2006 - 18:21

secondo me pulp fiction non rappresenta gli anni '90, ma un nuovo modo di fare cinema negli anni '90...IL nuovo modo di fare cinema negli anni '90...non è certo una fotografia del sociale...lo è molto di più un film come Giovani, carini e disoccupati, pur essendo questo un film artisticamente meno importante...


Pur essendo quello di Tarantino un film molto buono, direi che quel modo di fare cinema tende fin troppo ad essere chiuso su se stesso per poter essere considerato davvero epocale.
Per quanto mi riguarda non è affatto una delle vette dei '90, ma la definizione di film rappresentante del decennio ci può pure stare.

Aggiungo qualcosa appena posso.
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#5 Guest_Mia_*

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Inviato 24 settembre 2006 - 18:25

ma perchè hai risposto in questo topic?  :D
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#6 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 24 settembre 2006 - 18:44

ma perchè hai risposto in questo topic?  :D


Perchè si parlava di Tarantino...e questo thread calzava a pennello.
E comunque...

A mio avviso Quentin Tarantino è un ottimo regista.
Certo, ha realizzato pochi film per delineare un discorso già concreto e definitivo sul suo cinema, eppure fin dal principio mi pare che abbia saputo mettere in mostra una personalità non indifferente, e creare uno stile riconoscibilissimo.
L??errore, a mio avviso, sta tutto nel considerarlo un autore rivoluzionario, o meglio: a suo modo lo è? ma non in maniera propriamente positiva, in quanto i suoi cloni sono tutto tranne che convincenti (penso ad un certo tipo di cinema britannico, francamente inutile).
Non c??è nulla di male, si direbbe, dato che in alcune circostanze è un bene che l??autore sia non riproducibile ed inimitabile.
Il fatto è che non mi pare che Tarantino abbia devvero inventato qualcosa: c??è una sapiente commistione di generi, un masticare ?? magari dannatamente bene ?? anni ed anni di cinema. Ma se Tarantino dichiara spudoratamente i suoi riferimenti ad un certo tipo di cinema orientale, e ai nostri autori di ??serie B?, non si può dire certo che ringrazia pubblicamente altri ispiratori.
Come detto, il mescolare e riprodurre generi e storie è architettato genialmente, ma si tratta di storie già viste. Gli incastri in trame mascherate da noir le abbiamo già viste ancora prima dei favolosi ??70, i dialoghi scoppiettanti facevano già parte della Hollywood degli anni ??30. Certamente qui c??è un rivitalizzare un materiale sacro, ed in questo senso Tarantino resenta il geniale, ma da qui a definirlo uno dei più grandi autori di sempre ce ne passano di pianeti, soprattutto perché siamo in attesa di altre prove, di una svolta. Non che Tarantino si sia particolarmente ripetuto?forse gioca a fare il bambino (e forse lo è), ma, accidenti, ha realizzato pochi lavori. Lasciamolo lavorare e attendiamo pure fiduciosi, si. Poi magari tra 50 anni diremo che è stato un genio del cinema.

Ps: per la cronaca, Godard non sopporta Tarantino, dato che mi è capitato di leggere dichiarazioni di un francese imbufalito nei confronti di un americano che aveva utilizzato il titolo di un suo film per battezzare una casa di produzione.

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#7 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 24 settembre 2006 - 19:13

1) Godard ama Tarantino...lo ha sempre sostenuto e ne ha caldeggiato la vittoria a Cannes con Pulp Fiction...hanno litigato per mere questioni legali, visto che Jean-Luc ultimamente non versava in grandi fortune finanziarie e Tarantino, a suo dire, non ha mosso un dito per riconoscergli almeno i diritti d'autori della sua casa di produzione...

2) Non me la sento di criticare Tarantino, o comunque di annoverare ciò tra i contro del suo cinema, per la presenza di questi tristi cloni alla Guy Ritchie...che colpa ne ha lui? e che dovremmo dire di tutti gli sciminuti che hanno trasfigurato l'epopea degli zombies di Romero? O dei vani tentativi di tanti piccoli nanetti che continuano a scimmiottare la commedia italiana dei "favolosi" anni 60?
Anzi, a maggior ragione! Ciò che a Tarantino riesce benissimo ad altri riesce malissimo...

3) Ripeto ancora: prima di dire che Tarantino è uno dei più grandi di sempre bisogna ancora una volta mettersi a decidere cosa noi intendiamo per meritevole di appellativi così impegnativi...ma se accettiamo che il metalinguismo faccia parte, come tutte le altre espressioni, dell'arte a pieno titolo, Tarantino nell'Olimpo dei grandi del cinema ci rientra di diritto...e proprio per il suo mettere in scena metacinematografico assolutamente nuovo e mai visto prima...certo che quello che fa Tarantino si è, qua e là, visto altrove...ma non ricordo che prima di lui qualcuno avesse tentato una serie così copiosa di commistioni ardite....casomai è vero l'inverso...che piaccia o no, anche dei grandi del nostro presente sono stati naturalmente influenzati dalla poetica tarantiniana...lasciamo stare il marito di Madonna, ma prima o poi qualcuno dovrà riconoscere che dei giganti come i Coen, per esempio, hanno letteralmente cambiato il loro approccio alla macchina dalla metà dei novanta in poi..
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#8 Guest_Mia_*

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Inviato 24 settembre 2006 - 19:27


Il fatto è che non mi pare che Tarantino abbia devvero inventato qualcosa: c??è una sapiente commistione di generi, un masticare ?? magari dannatamente bene ?? anni ed anni di cinema. Ma se Tarantino dichiara spudoratamente i suoi riferimenti ad un certo tipo di cinema orientale, e ai nostri autori di ??serie B?, non si può dire certo che ringrazia pubblicamente altri ispiratori.
Come detto, il mescolare e riprodurre generi e storie è architettato genialmente, ma si tratta di storie già viste. Gli incastri in trame mascherate da noir le abbiamo già viste ancora prima dei favolosi ??70, i dialoghi scoppiettanti facevano già parte della Hollywood degli anni ??30. Certamente qui c??è un rivitalizzare un materiale sacro, ed in questo senso Tarantino rasenta il geniale, ma da qui a definirlo uno dei più grandi autori di sempre ce ne passano di pianeti, soprattutto perché siamo in attesa di altre prove, di una svolta.



In effetti è verissimo. L'ho sempre pensato pure io. Solo che il suo cinema è esploso in maniera talmente fragorosa da divenire per forza un punto di riferimento nel parlare di evoluzione dello stile negli anni '90 , e le ragioni sono indubbiamente tutte artistiche . Probabilmente non è tra i più grandi DI SEMPRE , ma gli anni '90 li ha praticamente marchiati lui.
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#9 Guest_vegeta_*

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Inviato 24 settembre 2006 - 20:19

un appunto.

Avete nominto Roger Avary.

Ecco a mio parere il talento di questo regista, troppe volte reputato inferiore a Tarantino, è notevole.

"Killing Zoe" per me non è inferiore alle "Iene": è un heist movie sporco, cattivo, iper violento.

"Le Regole Dell'Attrazione" è un mio personalissimo cult: un film disperato che ha catturato in pieno lo spirito del romanzo di Ellis.

Ecco, volevo solo dire questo...
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#10 Guest_kionni_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 16:06

Se il cinema fosse solo "forma" allora Tarantino sarebbe uno dei più grandi registi di sempre. Per fortuna non è così.
Mi piacciono molto i suoi film, egli è un regista che ha masticato e interiorizzato moltissimo cinema, è riuscito a personalizzare come pochi le sue influenze, inventando ( o per lo meno portando alla gloria)  non un nuovo genere cinemetografico ma nuovi tempi e nuove commistioni.
Ha il grosso limite di fare un film solo apparentemente "densi" anche di significato, in realtà egli con i suoi film non dice nulla, non lascia nessun messaggio (se volente o nolente non sono riuscito a capirlo). O per lo meno io non ne ho carpiti.
Sono solito "rimuginare" anche per giorni sui film che vedo. Mai mi è capitato con un film di Tarantino, che è "solo" goduria visiva, e l'incanto ha lo stesso tempo della durata del film. Dopo la parola fine sei lo stesso di prima, forse un po' più deliziato, ma sempre lo stesso. Per me che non vedo il cinema solo ed esclusivamente come intrattenimento non è proprio un pregio.
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#11 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 25 settembre 2006 - 16:43

pur considerando Pulp Fiction quel capolavoro da tutti riconosciuto, comincio a pensare (scusate la bestemmia) che Tarantino sia un filino sopravvalutato... cioè se n'è parlato davvero troppo, come per Almodovar...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#12 Guest_JackNapier_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 19:10

pur considerando Pulp Fiction quel capolavoro da tutti riconosciuto, comincio a pensare (scusate la bestemmia) che Tarantino sia un filino sopravvalutato... cioè se n'è parlato davvero troppo, come per Almodovar...

Io odio quelli che vedono "TARANTINO" sulla locandina e si fiondano al cinema e escono entusiasti gridando al capolavoro avendo magari ronfato per tutta la durata del film ;D... ce n'è uno nella mia classe che reputa Hostel come un capolavoro assoluto... fargli capire che Tarantino non l'ha girato quel film è praticamente impossibile..."ma Hostel non è di Tarantino..."
"Si che è di Tarantino, l'ho visto io..."
"Ma che cacchio... non ti sei accorto che la scritta tarantino non era sotto la voce "Regista" bensì sotto "Approved By  ;D...oppure "Guardateve sto film perché lo dice Quentin Tarantino?  ;D ;D ;D"

Niente... non ci son riuscito, è ancora convinto che Hostel è di Tarantino e che è addirittura superiore a Pulp Fiction  ::)...
Comunque sono d'accordo con Gagà sul fatto che molti lo considerino come il dio del cinema e sono d'accordo con chi afferma che si dovrebbe dedicare ai suoi lavori e basta, senza strafare.
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#13 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 25 settembre 2006 - 19:18

Se il cinema fosse solo "forma" allora Tarantino sarebbe uno dei più grandi registi di sempre. Per fortuna non è così.
Mi piacciono molto i suoi film, egli è un regista che ha masticato e interiorizzato moltissimo cinema, è riuscito a personalizzare come pochi le sue influenze, inventando ( o per lo meno portando alla gloria)  non un nuovo genere cinemetografico ma nuovi tempi e nuove commistioni.
Ha il grosso limite di fare un film solo apparentemente "densi" anche di significato, in realtà egli con i suoi film non dice nulla, non lascia nessun messaggio (se volente o nolente non sono riuscito a capirlo). O per lo meno io non ne ho carpiti.
Sono solito "rimuginare" anche per giorni sui film che vedo. Mai mi è capitato con un film di Tarantino, che è "solo" goduria visiva, e l'incanto ha lo stesso tempo della durata del film. Dopo la parola fine sei lo stesso di prima, forse un po' più deliziato, ma sempre lo stesso. Per me che non vedo il cinema solo ed esclusivamente come intrattenimento non è proprio un pregio.


L'intervento di kionni è proprio quello che ci voleva...è inutile che uno cerchi di definire il perchè molti non lo apprezzano Tarantino...riesce benissimo a spiegare chi nel grande equivoco c'è dentro in pieno...e l'ultima frase, sul non apprezzare Tarantino se si cerca altro all'infuori dell'intrattenimento è l'emblema dell'errore in cui molti ggiovini cadono..
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#14 Guest_vegeta_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 19:32


Comunque sono d'accordo con Gagà sul fatto che molti lo considerino come il dio del cinema e sono d'accordo con chi afferma che si dovrebbe dedicare ai suoi lavori e basta, senza strafare.


purtroppo è così.

Moltissimi, soprattutto i più giovani, sono pronti a vedere un capolavoro in ogni cosa in cui figuri il nome Tarantino.

Tarantino dice che i film con Lino Banfi sono dei gran film: "e allora rivalutiamo il trash"
Tarantino produce "Hostel": "finalmente un capolavoro del cinema estremo"...

non è nemmeno una colpa del regista...ma questo è ciò che succede quando un autore di film più che come un'artista viene visto come una rockstar.



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#15 TAFKAno2003

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Inviato 26 settembre 2006 - 00:06

Se il cinema fosse solo "forma" allora Tarantino sarebbe uno dei più grandi registi di sempre. Per fortuna non è così.
Mi piacciono molto i suoi film, egli è un regista che ha masticato e interiorizzato moltissimo cinema, è riuscito a personalizzare come pochi le sue influenze, inventando ( o per lo meno portando alla gloria)  non un nuovo genere cinemetografico ma nuovi tempi e nuove commistioni.
Ha il grosso limite di fare un film solo apparentemente "densi" anche di significato, in realtà egli con i suoi film non dice nulla, non lascia nessun messaggio (se volente o nolente non sono riuscito a capirlo). O per lo meno io non ne ho carpiti.
Sono solito "rimuginare" anche per giorni sui film che vedo. Mai mi è capitato con un film di Tarantino, che è "solo" goduria visiva, e l'incanto ha lo stesso tempo della durata del film. Dopo la parola fine sei lo stesso di prima, forse un po' più deliziato, ma sempre lo stesso. Per me che non vedo il cinema solo ed esclusivamente come intrattenimento non è proprio un pregio.

beh, secondo me il tuo è un approccio all'arte totalmente distorto. il cinema E' intrattenimento per natura. questo intrattenimento può avere luogo tramite l'impegno, certo, ma anche senza. un film parla del cinema e basta, non ricordo chi è l'autore della frase "se voglio mandare un messaggio spedisco una lettera, non faccio un film".
la maggior parte dei film non ha nessun messaggio. prendiamo shining: che messaggio ci vuoi trovare? "mai rinchiudersi in un hotel sperduto con uno scrittore schizofrenico"?


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#16 Guest_kionni_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 09:10

beh, secondo me il tuo è un approccio all'arte totalmente distorto. il cinema E' intrattenimento per natura. questo intrattenimento può avere luogo tramite l'impegno, certo, ma anche senza. un film parla del cinema e basta, non ricordo chi è l'autore della frase "se voglio mandare un messaggio spedisco una lettera, non faccio un film".
la maggior parte dei film non ha nessun messaggio. prendiamo shining: che messaggio ci vuoi trovare? "mai rinchiudersi in un hotel sperduto con uno scrittore schizofrenico"?


Il mio approccio all'arte è personale e non di certo universale. E' un mio approccio quello di "pretendere" che un opera d'arte mi lasci qualcosa dentro, che in qualche modo mi dia delle emozioni, che mi "insegni" qualcosa, che mi stimoli su una riflessione, che mi smuova. Questo non vuol dire che sia valido per gli altri. Detto questo mi rendo perfettamente conto che il cinema è PRIMA DI TUTTO intrattenimento, e molto giustamente, aggiungo. Forse però non hai letto quei "solo ed esclusivamente" che non a caso ho messo e ho ritenuto importante mettere proprio perché mi rendo conto che il cinema è prima di tutto raccontare delle storie.
Questo non vuol dire che dietro ad una storia, anche estrememente semplice, non si racchiuda un messaggio, una morale (come le fiabe, alla fine il cinema è solamente il modo moderno con cui si raccontan fiabe). Da quando esistono storie esistono morali, messaggi. E il cinema non è esente da questa regola.
Hai torto quando dici che la maggior parte dei film non ha un messaggio: Forse la maggior parte dei film brutti, ma anche questo non è vero. Anzi è esattamente il contrario, e potrei citarti migliaia di film, ma sarebbe davvero noioso.
Mi citi Shining, e qui forse mi trovi in parte daccordo, considero Shining un ottimo film ma il  più debole di Kubrick, anche se non è propriamente senza messaggio. All'interno del film ci sono dei collegamenti, dei ritorni, soprattutto alla conclusione, in cui si crea una specie di cerchio magico, un paradosso temporale che ha stimolato tantissimi studiosi professionisti e non. Io in tutta sincerità non ho mai approfondito l'argomento e forse per questo che considero solo apparente la vacuità di Shining.
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#17 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 26 settembre 2006 - 09:53

Il tuo approccio all'arte è sacrosanto kionni e giustamente devi difenderlo a spada tratta...però tu fai una confusione che fanno molti: mischi l'impegno al contenuto, che invece, nel cinema come in tutta l'arte in generale, sono due concetti su due piani diversi...

Mi spiego con un esempio: i film di Tarantino, dei Coen, di Lynch, di De Palma, di Raimi (ma potrei citarti anche un Hitchcock paradossalmente) sono quasi sempre dis-impegnati...nel senso che non contengono necessariamente una concezione del mondo, una morale, un messaggio attinente alla realtà...ma ciò non fa di loro dei lavori prettamente d'intrattenimento, perchè di contenuti, su un piano esclusivamente artistico (che è quello che maggiormente dovrebbe interessare lo spettatore cinematografico) sono assolutamente saturi...e un Pulp Fiction o Il grande Lebowski, tanto per fare qualche nome, sono assolutamente superiori a un Salvate il soldato Ryan o a un Wall Street...

Dunque, concludendo, se tu dici che non ti accontenti del semplice intrattenimento posso anche capirti...il tuo torto è che, successivamente, succede che confondi il vero intrattenimento con un cinema che è invece altissimo...credimi c'è molto più intrattenimento nella guerra di Spielberg che nei finti-gangster di Tarantino

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#18 Zarathustra

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:59

Mi spiego con un esempio: i film di Tarantino, dei Coen, di Lynch, di De Palma, di Raimi (ma potrei citarti anche un Hitchcock paradossalmente) sono quasi sempre dis-impegnati...nel senso che non contengono necessariamente una concezione del mondo, una morale, un messaggio attinente alla realtà...

Su questo avrei da dissentire...per me Lynch, per quanto in modo criptico, la sua concezione del mondo nei suoi film ce la propone eccome!
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#19 Guest_Mia_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 12:08


Se il cinema fosse solo "forma" allora Tarantino sarebbe uno dei più grandi registi di sempre. Per fortuna non è così.
Mi piacciono molto i suoi film, egli è un regista che ha masticato e interiorizzato moltissimo cinema, è riuscito a personalizzare come pochi le sue influenze, inventando ( o per lo meno portando alla gloria)  non un nuovo genere cinemetografico ma nuovi tempi e nuove commistioni.
Ha il grosso limite di fare un film solo apparentemente "densi" anche di significato, in realtà egli con i suoi film non dice nulla, non lascia nessun messaggio (se volente o nolente non sono riuscito a capirlo). O per lo meno io non ne ho carpiti.
Sono solito "rimuginare" anche per giorni sui film che vedo. Mai mi è capitato con un film di Tarantino, che è "solo" goduria visiva, e l'incanto ha lo stesso tempo della durata del film. Dopo la parola fine sei lo stesso di prima, forse un po' più deliziato, ma sempre lo stesso. Per me che non vedo il cinema solo ed esclusivamente come intrattenimento non è proprio un pregio.

beh, secondo me il tuo è un approccio all'arte totalmente distorto. il cinema E' intrattenimento per natura. questo intrattenimento può avere luogo tramite l'impegno, certo, ma anche senza. un film parla del cinema e basta, non ricordo chi è l'autore della frase "se voglio mandare un messaggio spedisco una lettera, non faccio un film".
la maggior parte dei film non ha nessun messaggio. prendiamo shining: che messaggio ci vuoi trovare? "mai rinchiudersi in un hotel sperduto con uno scrittore schizofrenico"?



Secondo me avete in parte ragione entrambi.
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#20 Guest_kionni_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 12:56

Itu fai una confusione che fanno molti: mischi l'impegno al contenuto, che invece, nel cinema come in tutta l'arte in generale, sono due concetti su due piani diversi...
..un Pulp Fiction o Il grande Lebowski, tanto per fare qualche nome, sono assolutamente superiori a un Salvate il soldato Ryan o a un Wall Street...
Dunque, concludendo, se tu dici che non ti accontenti del semplice intrattenimento posso anche capirti...il tuo torto è che, successivamente, succede che confondi il vero intrattenimento con un cinema che è invece altissimo...credimi c'è molto più intrattenimento nella guerra di Spielberg che nei finti-gangster di Tarantino.


E' probabile che faccia confusione: Ma non parlerei di impegno bensì di messaggio (impegnato o meno).
Non tutti i film devono per forza avere come argomento temi elevati.
Gli autori che citi te (con l'esclusione di Lynch che ritengo un regista dai contenuti molto alti e impegnativi) sono eccezionali proprio per le loro opere formalmente ben fatte e con messaggi  ben chiari ed estrememente efficaci nella loro semplicità (che non è mai un difetto).  Penso a Fratello dove sei, Omicidio in diretta, Spider Man.
Ma potrei citarti il Sorpasso di Risi, una delle pellicole più rappresentative della commedia all'italiana,  dove la semplicissima vicenda apre una serie di argomenti affrontabili e leggibili a più strati, dipende dalla voglia e dalla facoltà di trovarli.
Il problema che ho con Tarantino è che semplicemente non vedo messaggi. I suoi film (ad eccezione forse di Jackie Brown, non a caso il mio preferito del regista americano) sono sostanzialmente solo forma. Una forma sublime, ma che non (mi) basta. Questo non vuol dire che io non mi diverta come un matto a ri-vedere i suoi film.
Poi il paragone che fai tu con "Salvate il soldato Ryan" lo approvo in pieno. Un conto è che un film contenga una morale, un messaggio, un altro è che un film sia moraleggiante o moralizzatore, trappola maledetta dove cadono anche i più grandi a volte.
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#21 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 26 settembre 2006 - 13:35

Mi spiego con un esempio: i film di Tarantino, dei Coen, di Lynch, di De Palma, di Raimi (ma potrei citarti anche un Hitchcock paradossalmente) sono quasi sempre dis-impegnati...nel senso che non contengono necessariamente una concezione del mondo, una morale, un messaggio attinente alla realtà...

Su questo avrei da dissentire...per me Lynch, per quanto in modo criptico, la sua concezione del mondo nei suoi film ce la propone eccome!


Ma certo che Lynch ce l'ha una concezione del mondo! Ma del resto quale autore di spessore non ce l'ha? L'ho citato semplicemente perchè, proprio insieme a Tarantino e ai Coen, è l'esempio lampante attualmente di come non è necessario parlare di impegno "civile" in un film per avere dei contenuti artistici di livello sublime..
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#22 TAFKAno2003

    Groupie

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Inviato 26 settembre 2006 - 23:00

quindi per te artisticamente è superiore una canzone di de andrè (che nel testo porta con sè un messaggio) piuttosto che un pezzo strumentale di musica classica?
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#23 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 27 settembre 2006 - 08:25

quindi per te artisticamente è superiore una canzone di de andrè (che nel testo porta con sè un messaggio) piuttosto che un pezzo strumentale di musica classica?


Ma dici a me? No perchè se dici a me mi sa che non hai capito..
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#24 superunknown

    Emilia Paranoica

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Inviato 27 settembre 2006 - 09:42


Il problema che ho con Tarantino è che semplicemente non vedo messaggi. I suoi film (ad eccezione forse di Jackie Brown, non a caso il mio preferito del regista americano) sono sostanzialmente solo forma. Una forma sublime, ma che non (mi) basta. Questo non vuol dire che io non mi diverta come un matto a ri-vedere i suoi film.


E' essenzialmente il mio pensiero, non a caso ritengo anch'io che Jackie Brown e Le Iene siano le sue opere migliori propio dove i protagonisti riescono ad assumere un spessore maggiore e piu' profondo.
In effetti propio nel suo ultimo lavoro kill Bill, trovo che ci sia un eccessiva ricerca nella forma portando alla fine un risultato quasi manieristico, pur parlando sempre di un film superiore alla media, trascurando cio' che forse e' piu' importante la trama e i dialoghi... ma c'era la vera necessita' di fare due film per raccontare quella storia?? avete mai provato a guardarli di seguito ( vol1 e vol2) ? 
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#25 TAFKAno2003

    Groupie

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Inviato 27 settembre 2006 - 11:37


quindi per te artisticamente è superiore una canzone di de andrè (che nel testo porta con sè un messaggio) piuttosto che un pezzo strumentale di musica classica?


Ma dici a me? No perchè se dici a me mi sa che non hai capito..

no, dico a kionni
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#26 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:15

In effetti propio nel suo ultimo lavoro kill Bill, trovo che ci sia un eccessiva ricerca nella forma portando alla fine un risultato quasi manieristico


E'esattamente questo il difetto di Kill Bill, secondo me.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#27 Guest_kionni_*

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Inviato 27 settembre 2006 - 21:21



quindi per te artisticamente è superiore una canzone di de andrè (che nel testo porta con sè un messaggio) piuttosto che un pezzo strumentale di musica classica?


Ma dici a me? No perchè se dici a me mi sa che non hai capito..

no, dico a kionni


Anche i "pezzi strumentali" di musica classica portano messaggi, non c'è bisogno necessariamente di parole.
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#28 Guest_The Man With a Movie Came_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 21:22

Pulp fiction è sacro
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#29 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 12 ottobre 2006 - 23:02

A me Kill Bill, è piaciuto tantissimo.
Sia il vol. 1 sia il vol. 2.
Semplicemente una storia, un pò surreale, di una sposa macchiata di sangue.
Grande.
Poi soprattutto per la scena finale, con il crescendo musicale morriconiano. Il colpo segreto. Grande!!!

Magari vi sembra un giudizio da fanatico, ma a me ha divertito molto.
E' un pò questo lo scopo del cinema. Quello di divertire. Non sò, non mi piace guardare un film per stroncarlo.

Certo però che Tarantino tutte ste collaborazioni se le può risparmiare, ancora siamo in molti ad aspettare quel suo famoso film di guerra.

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#30 Guest_vegeta_*

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Inviato 12 ottobre 2006 - 23:52

in rete è ora disponibile il trailer del suo nuovo film "Grind House".

come temevo, pare proprio na cagata.
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#31 mr.Weiss

    aspirante indie

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Inviato 13 ottobre 2006 - 15:59

a me manca di vedere solo kill bill volume 2, e a me tarantino non mi fa ne caldo ne freddo. le iene non mi è piaciuto un gran che, la scena famosissima del finale è presa pari pari da un western degli anni 50 (si sa che tarantino è un maestro delle citazioni). pulp fiction e jackie brown sono dei bei film, ma non mi hanno impressionato molto. forse jackie brown è quello che prefersico di tarantino perchè è c'è meno autocompiacimento e meno citazioni. kill bill 1 invece non mi è piaciuto per niente.
tra i registi che conosco si può dire che tarantino sia uno di quelli che stimo meno.


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#32 Mr. Tuttle

    pivello

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Inviato 14 ottobre 2006 - 13:17

Ciao a tutti! Questo è il mio primo post e lo faccio nel topic di uno tra i miei registi preferiti di sempre.

Vi lascio una citazione, e direi che nel topic su Tarantino è l'ideale, del grande Sergio Leone: "Il cinema dev'essere spettacolo, e per me lo spettacolo è il mito"

Ed il cinema di Tarantino incarna pienamente questa affermazione: i suoi film sono costellati di personaggi mitici che compiono imprese che il regista sa rendere mitiche.

Chissenefrega se i suoi film non hanno un messaggio; poi, anche su questo avrei da dissentire: il loro messaggio è proprio il "non-messaggio", così i suoi film non sono nient'altro che cinema come spettacolo.
Certo, questo può essere un difetto, ma nei suoi film è una qualità: ce ne sono già troppi di film "moraleggianti" e, sinceramente, ogni tanto non fa male un po' di cinema disimpegnato. D'altronde, a mio parere, non importa il genere o il messaggio. Se un film è un capolavoro lo è indipendentemente dalla morale. Al massimo questa è un valore aggiunto...
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#33 Tom

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Inviato 14 ottobre 2006 - 15:47

N'somma... secondo me se c'è una cosa che a Tarantino riesce bene è quello di distruggere il mito riuscendo a divertirsi divertendoci, altro che "personaggi mitici che compiono imprese che il regista sa rendere mitiche".

Ad esempio cosa c'è di mitico in "Jackie Brown"? Un film che con freddezza chirurgica demolisce completamente tutti (ma proprio tutti) i miti del cinema noir:

il boss nero è un teledipendente pericoloso solo per la sua stupidità,
la femme fatale è una troietta che con le sue squallide tresche ottiene solo di farsi ammazzare come un cane,
il gangster disilluso è praticamente un ritardato,
l'investigatore privato e i poliziotti si fanno usare dalla protagonista senza mai capire veramente quello che sta succedendo,
e anche la protagonista alla fine è solo un avida truffatrice incapace di agire senza un tornaconto personale
...e mi fermo ai personaggi senza addentrarmi alla demolizione che Tarantino fa anche dei luoghi comuni, i tempi e le location (asettici centri commerciali al posto di fumosi  locali) del genere...

Comunque direi che è l'esatto opposto di quel che faceva Leone, il quale dava dignità e rendeva "mitici" personaggi che nei film americani solitamente restavano ai margini.

le iene non mi è piaciuto un gran che, la scena famosissima del finale è presa pari pari da un western degli anni 50 (si sa che tarantino è un maestro delle citazioni).

Pari, pari?
Ma ti riferisci a DUELLO AL SOLE?
No perchè se i due finali ti sembrano uguali, allora diciamo che tutti quanti hanno copiato da Amleto e chiudiamo il discorso...

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#34 Mr. Tuttle

    pivello

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Inviato 14 ottobre 2006 - 18:19

beh, insomma, io credo che il lavoro che faceva Leone non è molto diverso da quello che fa Tarantino: Leone rendeva eroi protagonista che sono tutt'altro che stinchi di santo, e si comportavano come deliquenti: vedi ad esempio la scena iniziale di Per Un Pugno Di Dollari dove il cattivo di turno tormenta un povero bambino e Clint Eastwood si volta e se ne va senza dire niente.

E poi con personaggi mitici non intendo "buoni", ma quei personaggi che sanno entrare di diritto nell'immaginario collettivo, che si comportano con un loro stile personale; e il personaggio di John Travolta ne è entrato, per esempio;e lo ha fatto sì distruggendo ciò che era lo aveva portato ad essere un mito nel passato, ma ricreandosene uno nuovo. Forse ancora più calzante è il personaggio di Samulel Jacson.
Se noti ho usato la frase 'il regista sa rendere mitiche' riferite alle azioni, non che sono in sè mitiche, ma che lo diventano grazie alla bravura del regista.

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#35 Pierrotelaluna

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Inviato 14 ottobre 2006 - 23:49

vedi ad esempio la scena iniziale di Per Un Pugno Di Dollari dove il cattivo di turno tormenta un povero bambino e Clint Eastwood si volta e se ne va senza dire niente.




Eeeeeeeeeeeh, se ne va!
Fa uno sguardo che sembrava già sapere tutto.
Grandissimi i film di Leone. Qualcosa fuori dall'ordinario.

Se devi riprendere qualcosa la devi riprendere da un grande. E così ha fatto Tarantino.

Ma anche Leone ha ripreso da alcuni film giapponesi.
Ma è cinema, e come diceva qualcuno in questo topic, in quanto cinema è spettacolo.
I personaggi di Tarantino, gli incroci che si hanno nei suoi film, e che fanno si che i film siano a volte collegati l'uno a l'altro, sono idee originali, originali anche perchè sono fatte in maniera perfetta.

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#36 Guest_kionni_*

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Inviato 15 ottobre 2006 - 10:49

A proposito di analogie tra Tarantino e Leone, il primo nelle sue opere cita costantemente il secondo. Entrambi i Kill Bill sono infarciti di (bei) tributi (mi piace pensarla così e probabilmente ho ragione) al maestro italiano.
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#37 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 15 ottobre 2006 - 12:18

A proposito di analogie tra Tarantino e Leone, il primo nelle sue opere cita costantemente il secondo. Entrambi i Kill Bill sono infarciti di (bei) tributi (mi piace pensarla così e probabilmente ho ragione) al maestro italiano.


Fai bene a pensarla così e sicuramente hai ragione...sbagli solo quando parli di bei tributi: sono bellissimi..
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#38 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 15 ottobre 2006 - 16:45

Secondo me, il problema principale in questo momento è che si usa Tarantino solo per far pubblicità, come puro e semplice marchio di fabbrica: ovvero, la puntata di C.S.I. diretta da lui o i vari film prodotti, presentati da Tarantino.
Insomma, sembra quasi che sia diventato "cool" andare a vedere qualsiasi cosa su cui ha messo mano Tarantino, perdendo di vista poi il vero valore di un regista capace di creare un film come Pulp Fiction e sminuendolo molto (addirittura facendolo, a volte, diventare quasi antipatico).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#39 Mr. Tuttle

    pivello

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Inviato 15 ottobre 2006 - 20:42

Il fatto è che Tarantino, che ha passato metà della sua vita a guardare film, molti dei quali erano solo robaccia, credo che senta il bisogno di promuovere i film considerati di serie b. Così egli stesso produce hostel, e dal trailer messo online pare che ne stia dirigendo proprio uno lui; insomma, a Tarantino non gliene frega niente di fare capolavori, credo che l'unica cosa che gli interessi sia girare dei film che piacciano prima di tutto a lui, e, considerando i suoi risaputi gusti cinematografici, che spaziano da capolavori come quelli di Sergio Leone al trash italiano, non mi sorprende la decisione di partecipare a tutti questi progetti che a parer mio poteva fare anche a meno.

A proposito del suo film di guerra "Inglorious Bastards" sembra che le riprese inizieranno nel corso del 2007... speriamo... e speriamo che non sia una cagata (nel cast c dovrebbero essere Adam Sandler, Eddie Murphy e Tim Roth... a parte l'ultimo, gli altri sono attori piuttosto strani per un film di Tarantino)
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#40 Guest_Figazzo_*

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Inviato 15 ottobre 2006 - 22:05

Castellari era un grande, Tarantino ha avuto buon occhio, anche se avrei preferito che rifacesse un altro film suo (tipo il grande racket o keoma) e non "quel maledetto treno blindato" ( ma ormai sta già girando dicono) , mi  pare già di vedere un nuovo rambo, sparatorie da dementi, tipo 4 uomini che fanno fuori da soli un esercito, il film di castellari era così pur se spettacolare e testosteronico, bah speriamo bene.
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#41 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:27

Come non ci son messaggi nei film del Taranta? In KILL BILL è lampante, "la vendetta è sacra". Io, da bravo sardo, approvo ::) . Non concordo poi con questa frase di Jules:

ecco, forse il suo unico errore è stato quello di voler esagerare e così, oltre alla produzione dei suoi quattro splendidi film, si è cimentato in varie avventure discutibili, dall'immischiarsi nel disastroso progetto di Four Rooms al produrre una serie di stupidi cloni orientali e americani che non fanno altro che rendere ingiustizia al suo stesso modo di fare cinema...


Cioè, mezzo LE IENE è un plagio di un film (che, ahimè, non ho mai visto) di Ringo Lam e tu parli di cloni orientali? Ma hai mai visto i film del primo Kitano o i John Woo nel suo periodo Hong Kong-hiano? Cosa hai contro DAL TRAMONTO ALL'ALBA >:( ?

A presto,
Ascia tarantolata
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#42 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 17 ottobre 2006 - 08:58

I film di Tarantino sono sacri anche perchè parlano del Sacro. Ci sarebbe da farne una bella tesi...
  • 0
Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#43 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 17 ottobre 2006 - 09:46

Come non ci son messaggi nei film del Taranta? In KILL BILL è lampante, "la vendetta è sacra". Io, da bravo sardo, approvo ::) . Non concordo poi con questa frase di Jules:

ecco, forse il suo unico errore è stato quello di voler esagerare e così, oltre alla produzione dei suoi quattro splendidi film, si è cimentato in varie avventure discutibili, dall'immischiarsi nel disastroso progetto di Four Rooms al produrre una serie di stupidi cloni orientali e americani che non fanno altro che rendere ingiustizia al suo stesso modo di fare cinema...


Cioè, mezzo LE IENE è un plagio di un film (che, ahimè, non ho mai visto) di Ringo Lam e tu parli di cloni orientali? Ma hai mai visto i film del primo Kitano o i John Woo nel suo periodo Hong Kong-hiano? Cosa hai contro DAL TRAMONTO ALL'ALBA >:( ?

A presto,
Ascia tarantolata


Ma non capisco...come fai ad aver frainteso?

Innanzi tutto, Le iene non è un plagio di niente, semmai si può dire che Tarantino abbia tratto ispirazione da un lavoro precedente e, per inciso, non è solo quello che citi tu, ma anche e soprattutto Cani arrabbiati del maestro Bava (che guarda un pò in America fu tradotto Rabid Dogs)...

Secondo poi mi devi spiegare cosa c'entrano i primi film di Kitano e di Woo...perchè non erano assolutamente compresi nella discussione...

Infine io non ho niente contro Dal tramonto all'alba, anzi! E poi di che sarebbe clone questo film? E soprattutto ti dimentichi che Tarantino questo progetto non lo ha solo appoggiato-sponsorizzato, ma è un progetto suo al 100%, se è vero che lo ha scritto dalla prima all'ultima riga e lo ha finanziato con i suoi soldi...quando parlavo dell'errore del genio di Knoxville mi riferivo a questa sua smania di distribuire in America una valanga di film di vario tipo che, per un motivo o per l'altro, il pubblico più disparato fa rientrare nella produzione tarantiniana...in questo modo si provocano ben due effetti deleteri: da una parte ci si convince che un filmettino come Hostel sia firmato dallo stesso regista di Pulp fiction ed in secondo luogo alcuni film che con Tarantino non c'entrano nulla, come Old boy, deludono le platee che vanno a vederli credendo di ritrovarsi con qualche roba grandguignolesca in stile Rodriguez e non apprezzano appieno la grandezza dell'opera..
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#44 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 17 ottobre 2006 - 11:25

Ah, equivocai ;D ... leggendo in fretta avevo capito fischi per fiaschi, senza pensare ad HOSTEL di sorta. Troppo fan per ragionare a freddo.
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#45 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:17

Doppia news:

1) Grindhouse è stato proiettato per un gruppo di critici newyorkesi in anteprima, fra l'altro proprio ina una decadente sala grind! E mentre l'episodio di Rodriguez è passato sotto silenzio, quello di Tarantino è stato accolto con le lacrime agli occhi, la bava alla bocca e le gambe tremolanti...un mio amico che abita "da quelle parti" mi ha riferito di aver letto che secondo molti recensori Death Proof avrà l'effetto di spazzar via tutti gli pseudo-horror adolescenziali che affollano anche le nostre multi-sala...insomma, oltre non si dovrebbe poter andare...segnalo inoltre che il finto trailer di Eli Roth sarà per un ipotetico film che in modo molto improbabile dovrebbe avere il seguente titolo: "Le donne licantropo delle S.S"...

2) Intanto Tarantino sta completando il casting per Inglorious Bastards, la sceneggiatura è definitiva e ciò che si prospetta è un film di forte ispirazione anti-militarista, molto parlato e con violenza esibita ridotta all'osso..
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#46 Guest_vegeta_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:30

Doppia news:

1) Grindhouse è stato proiettato per un gruppo di critici newyorkesi in anteprima, fra l'altro proprio ina una decadente sala grind!


un po' meno decadente il budget del film, che si aggira sui 100 milioni di dollari. Alla faccia del b movie!
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#47 Homer

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Inviato 19 febbraio 2007 - 12:18

Aspetto di vedere questo nuovo lavoro, ma quando ho visto la foto della donna con un'arma al posto della gamba, un pò mi sono cadute.
Sinceramente mi ispira molto di più questo Inglorious Bastards.
Ma si tratta di impressioni molto grossolane.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#48 adolescent_germ

    aspirante indie

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Inviato 19 febbraio 2007 - 13:14

Questo Grindhouse mi suona un po' troppo tamarro, spero non diventi la deformazione truzza di ciò che in Kill Bill era citazionismo brillante.
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#49 pasquale

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Inviato 26 febbraio 2007 - 04:43

Sta storia che Tarantino non dà messaggi nei suoi film deve finire. Solo perchè giochicchia a rendersi commerciale e vuole evitare di sembrare troppo "autore", non vuol dire che riflettendoci su, segretamente, il messaggio dietro non ci sia.
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#50 Jules

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Inviato 26 febbraio 2007 - 09:19

Il messaggio non c'è, effettivamente, ma di contenuti la cinemtografia di Tarantino ne è stracolma..
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