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Tara Jane O'Neil - In Circles


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#1 music won't save you

    reprobo

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Inviato 23 settembre 2006 - 16:21

Dal suo retroterra fatto di esperienze decostruttive e fascinazioni orchestrali, Tara Jane O??Neil ha man mano ricostruito con una soave impronta personale un cantautorato al femminile dalle tinte smorzate, nonostante asprezze sempre latenti.
??In Circles? fornisce un??ulteriore prova della sua sensibilità artistica e delle sue qualità compositive, mai come questa volta espresse in una forma canzone semplice e piana, cullante come in ??A Partridge Song? e in ??A Sparrow Song?, venata di folk in ??A Sparrow Song?, oppure delicatamente ripiegata su se stessa come in ??Blue Light Room?.
Tara Jane si esprime dolcemente, senza mai strafare, in ballate forse ora fin troppo convenzionali, ma nelle quali è ancora dato riscontrare l??eredità di quella scena musicale di Louisville cui ha contribuito sotto forme e vesti sonore differenti, ma che come dimostrato già in Sonora Pine e in parte anche in Retsin, hanno ritrovato nella melodia e nella discrezione dei toni il senso finale di un??esperienza artistica.
Senza pretese di assolutezza qualitativa, ??In Circles? è un disco gradevole, lento e delicato, che vale almeno la pena di essere scoperto e ascoltato, cogliendone le sottili sfumature che l??artista riesce a ??dipingere?, nel suo caratteristico cantautorato intimista, asciutto e per nulla banale.   

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in eremitaggio su http://musicwontsaveyou.com

#2 whitekross

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Inviato 23 settembre 2006 - 19:00

mi aspettavo molto da questo album della o'neil, chè avevo amato molto i suoi lavori precedenti (particolarmente peregrine). secondo me è un buon album, anche se forse è davvero fin troppo convenzionale a volte, come ha detto bene tu.
il problema però è che i momenti migliori alla fine sono proprio quelli in cui lei riesce a modellare bene proprio la forma-canzone più classica, come "the louder" per esempio...boh, alla fine si fa ascoltare con piacere, come dici tu senza pretese forse, ma comunque di indubbio valore.

che poi per me è ancora un mistero notare come molti esponenti di una certa scena "post-rock" (anche quella più violenta, penso proprio ai Rodan della o'neil,ai Bitch Magnet di grubbs, o alla carriera di david pajo) siano arrivati attraverso percorsi diversi a forme cantautorali di questo tipo...
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