Dogtooth (Kynodontas)
#1
Inviato 03 febbraio 2010 - 09:58
Un gran bel film, tosto, un vero pugno nello stomaco; degno vincitore di â??un certain regardâ? 2009, non ostante la concorrenza di un capolavoro come â??poliziotto, aggettivoâ? di Corneliu Porumboiu; è lâ??opera prima prodotta e diretta dal giovane regista greco Yorgos Lanthimos, che si discosta per contenuto e per stile dagli altri film greci recenti o meno recenti, che sono più o meno debitori del loro maestro Angelopoulos.
Trattasi di una black commedy quanto mai bizzarra e grottesca, cha fa ridere sì, ma solo fino ad un certo punto e che inquieta invece molto, nel profondo dellâ??animo, più per quanto sotteso che per quello lascia vedere sullo schermo.
Più che essere una metafora è un film che suggerisce metafore, tante metafore, così limpide ed evidenti che non obbligano lo spettatore a spremersi le meningi ed a distrarsi.
Ã? la storia di una famiglia, padre madre e tre figli adolescenti, due femmine ed un maschio, che da sempre vivono rinchiusi in una suntuosa villa con giardino, circondata da una staccionata invalicabile che non lascia vedere il mondo esterno, dalla quale può uscirne solo il padre, che fuori di casa si presenta come una persona normale, un agiato borghese titolare di una fabbrica di medie dimensioni; credo che sia il primo caso di una famiglia â?? stato in cui vigono le leggi volute dal padre, che ovviamente detiene tutti i poteri, batte moneta, dei non meglio identificati adesivi che si vincono ai giochi organizzati in famiglia, che non fa mancare nulla ai suoi, dalla istruzione, al divertimento, alle pratiche sportive, fino ad un controllato soddisfacimento dei bisogni sessuali, per i quali ricorre a Cristina, una guardia giurata di fiducia che è lâ??unico contatto del mondo esterno con la famiglia. Tutta lâ??informazione e la conoscenza relativa al mondo esterno è blindata e controllata e ne viene somministrata una realtà manipolata; tutto ciò che è scomodo viene distorto o censurato; si sa solo quello che il padre concede di sapere, nelle forme e nei modi da lui voluti, con la sua affabilità , col suo sorriso stampato e falso, (chissà perché mi ricorda qualcuno), che è solo una maschera che cela violenza e cattiveria. Non ci viene spiegato il perché di questa situazione né come sia nata, pare che sia così da sempre, che il mondo sia stato creato così; sarebbe riduttivo interpretare il film come satira sulla famiglia borghese, il film ha un respiro molto più ampio.
La vita si svolge con apparente normalità , pur nella goffaggine dei comportamenti e nella assurdità della situazione, dentro la placenta che secondo il padre dovrebbe proteggere i suoi cari dai batteri del male; ma poiché probabilmente ne siamo portatori fin dalla nascita, qualcosa di sgradito succede ugualmente; il tutto inizia dalla questione più delicata, la sessualità , che istiga in una delle figlie il desiderio di assaporare la conoscenza e produce la prima crepa; la repressione del padre è violenta e scomposta, ma inutile, ormai la voglia di conoscere si è insinuata e non può più essere repressa.
Lâ??intero film si svolge nella villa e nel parco annesso; dopo un inizio in cui ci si rende conto della situazione, ci si chiede come si potrà proseguire senza uscire da lì, ma una solida sceneggiatura consente lo sviluppo di una trama che procede per gags successive; non ci sono fasi di stanca o passaggi a vuoto, invenzioni sempre originali rinnovano lâ??interesse; lo stile scarno, la macchina da presa poco mobile, il grande schermo, il campo piatto e bidimensionale, la luminosità intensa conferiscono un senso di irrealtà e di straniamento; gli attori sono bravi, lâ??imitazione che una delle figlie fa di Rocky Balboa, visto in una videocassetta, è da antologia.
Non so se il film sarà distribuito in Italia ma merita di essere segnalato e se capita lâ??occasione consiglio di non lasciarselo sfuggire.
PS: Kynodontas significa dente canino e si trova sul web anche col titolo di Dogtooth.
#2
Inviato 29 maggio 2010 - 13:21
Dopo il disorientamento iniziale (avevo scelto di non leggere nulla a riguardo) non ho potuto fare a meno di lasciarmi risucchiare dal vortice di pazzia di questo film. Pieno di inventiva, non molla mai il colpo.
Prove attoriali perfette da parte di tutto il cast.
Stupendi i colori, le luci, le inquadrature fisse.
Diverse le scene cult, dall'imitazione di Rocky Balboa menzionata da verdoux, a quella della danza fuori tempo durante la festa (la mia preferita in assoluto), alla caduta degli aereoplani. Anche certi dialoghi tipo "diro' a papa' che mi hai fatto leccare la tua tastiera" o "mamma ho trovato 2 zombie in giardino vuoi che li porto su?" o "vostra madre e' incinta di due gemelli e un cane" (che una donna possa partorire un cane sia visto come un fatto assolutamente normale dai 3 figli la dice lunga su che razza di insegnamento vige in quella casa). A proposito, il cane poi non e' mai arrivato a casa dopo il quinto stadio di addestramento, e la madre ha deciso di "non essere piu' incinta", ma sarei stato curioso di vedere come avrebbero inscenato l'arrivo di due nuovi fratelli e in che modo avrebbero usato il cane.
Un piccolo sistema totalitario casalingo. Inquietante, incredibile. Una sorpresa.
#3
Inviato 12 luglio 2010 - 22:31
L'esordiente Lanthimos si rifà al cinema lontano e distaccato di Haneke e di un certo Gus van Sant, ma registra un passo avanti non indifferente nella "freddezza d'esecuzione". Kynodontas è una pugnalata alle spalle, o meglio: tre colpi, diretti sui denti, sferrati con un peso da ginnastica.
Non so se si tratta di mera provocazione o di vero capolavoro, ma di sicuro da oggi in poi chiunque dovrà farci i conti.
Cito il dialogo, verso la mezz'ora, tra il padre ed il proprietario del canile, a mio parere vero fulcro della pellicola, ma non ancora citato - mi sembra.
Per ora, ragionando in termini di voti, dico 8+, ma un 8+ che tende a salire, fino ad un 9 ed oltre.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#4
Inviato 06 gennaio 2011 - 12:31
#5
Inviato 19 gennaio 2011 - 12:46
Voto: 7,5
#6
Inviato 31 gennaio 2011 - 11:04
#7
Inviato 01 febbraio 2011 - 16:22
Da sottolineare il lavoro maniacale sul linguaggio e sui dialoghi. Non c'è una parola che non s'incastri come la tessera d'un mosaico.
Voto: 8,5
Dekalog 5
#8
Inviato 22 febbraio 2011 - 15:02
http://www.filmforli...film.php?id=790
#9
Inviato 04 marzo 2011 - 15:18
nel senso che l'idea è geniale ma mi sembra un po' spinta troppo..
Non spinta verso l'assurdo o verso l'eccesso, ma semplicemente verso la ripetizione, la serialità .
Forse è colpa del low-budget, forse di una regia molto (volutamente) statica e documentaristica ma, le idee, una meglio dell'altra, sembravano cedere sotto il peso della noia e del sonno.
Sicuramente me lo sono goduto, ma altrettanto sicuramente non allo stesso modo di un Niente da Nascondere o di un Funny Games.
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#10
Inviato 04 aprile 2012 - 21:42
se ricordo bene Schopenauer dice che se fossimo cherubini con le ali attaccate alla testa non saremmo in grado di conoscere il mondo perchè il mondo si conosce attraverso il corpo
quello che permette a The Eldest di conoscere è il corpo, quello di Christina, il proprio, quello ferito del fratello
ma come suggerito dalla bella recensione anche quello visto al cinema: il corpo martoriato di Rocky, quello delle vittime de Lo Squalo, quello che danza di Flashdance,
geniale la trovata del lessico, quella dell'aereo, quella del leccare, la mosca cieca - bellissime le luci spietate
anch'io a visione ultimata però stavo parecchio male e adesso a un pò di ore di distanza ci ripenso con inquietudine
domande che rivolgo a voi: ma dal film si capisce che caz è successo all'altro fratello? e la questione dei gemelli era vera o parte di una delle complesse bugie?
#11
Inviato 04 aprile 2012 - 21:51
anche quella dei gemelli penso sia una complessa bugia. Ma parlare di bugia in quel film è quantomeno fuorviante perchè il film si regge tutto sull'assurdo, un grottesco quasi clinico oserei dire. Con quella fotografia dai colori bianchi e accecanti che mostra tutto. Ma quel "tutto" è distorto, cambiato e spiazzante
Film molto bello ma vero quanta inquietudine. Ricordo soprattutto che m'innamorai perdutamente della fotografia e ad oggi lo ritengo uno dei film con la più bella fotografia che abbia mai visto. Dovrei rivederlo però.
#12
Inviato 04 aprile 2012 - 21:57
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Diesâ€)
#13
Inviato 04 aprile 2012 - 21:58
Codeste ambiguità , ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#14
Inviato 06 aprile 2012 - 11:23
domande che rivolgo a voi: ma dal film si capisce che caz è successo all'altro fratello? e la questione dei gemelli era vera o parte di una delle complesse bugie?
il fratello non esisteva, dai. era una favola, come tutto il resto
#15
Inviato 06 aprile 2012 - 14:47
Eheheh infatti già provveduto, sennò approfittavo.se vuoi te lo passo anche senza andare a bologna (vabè che per pasqua andrai giù)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Diesâ€)
#16
Inviato 17 aprile 2012 - 22:41
Mi piacciono più che altro le messe in scena algide, sia come scelte registiche che come recitazione. L'orrore del film viene così rappresentato al meglio, lascia un forte senso di disagio attaccato alla pelle. Tuttavia comprendo quelli che invece lo hanno odiato.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Diesâ€)
#17
Inviato 18 aprile 2012 - 00:49
C'è un bel circolo di artisti che in Grecia sta lavorando benissimo e per questo a chi è rimasto ben impressionato da Lanthimos consiglio anche la Tsangari di "Attenberg", stesso direttore della fotografia di "Dogtooth", Lanthimos presente come attore con la bellissima Ariane Labed protagonista. http://www.youtube.c...h?v=2582qyfXOSs
Molto più leggero, ma da tenere di buon occhio anche il lavoro di Tsitos, carina la sua "Akadimia Platonos" http://www.youtube.c...h?v=GUe1tGO6m88
I'm too old for this shit
#18
Inviato 13 febbraio 2018 - 17:18
L'anno scorso Mary Tsoni, una delle due sorelle, si è suicidata:
https://movieplayer....dogtooth_50626/
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